Amor ch'a nullo amato amar perdona

Scritto da , il 2019-03-31, genere prime esperienze

Come sono finita qui? Mai avrei pensato di trovarmi qui in piedi davanti a due uomini che mi fissano con desiderio: uno sei tu, il mio amato marito, l’altro un estraneo che abbiamo conosciuto da poco.. Sono mesi che mi racconti le tue fantasie e ci siamo divertiti a fantasticare su ipotetici incontri con un altro uomo. Più di una volta, dopo aver condiviso queste fantasie, siamo finiti a letto a far l’amore con passione. Certo, anche io mi eccitavo pensando a situazioni trasgressive, non ti ho mai nascosto che l’idea di essere toccata da un altro uomo mi turbava a tal punto che spesso, sola in casa, mi trovavo a masturbarmi fino all’orgasmo per poi, al tuo ritorno, farti impazzire di piacere raccontandoti tutto.
Ma sono sempre stata convinta che le fantasie devono rimanere tali. Mai avrei pensato che io, la brava moglie, la mamma devota, io che in tutta la mia vita sono stata a letto solo con te, io che non ho mai toccato un altro uomo in vita mia… mi potessi trovare qui, adesso, in piedi davanti ai vostri sguardi famelici pronta a spogliarmi per voi.
Tutta colpa tua. “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse” scrive Dante nell'inferno raccontando di Paolo e Francesca e del loro amore adultero, di come la lettura di un libro ha scatenato la passione in quelle due povere anime.
Allo stesso modo “galeotto fu il tuo racconto e tu che lo scrivesti”! Da quando mi hai fatto leggere il racconto che hai pubblicato sul sito è come se si fosse smosso qualcosa dentro di me, qualcosa che prima mi ancorava alle mie certezze, che mi faceva credere di essere distante da questo mondo di trasgressione, immune dalle tentazioni. Da quando l’ho letto non riesco a smettere di pensare a quel massaggio a quattro mani, mi vedo distesa in quel letto a godere del tocco di un altro uomo. E’ come se tutte le mie paure fossero sparite, come se, contro tutte le mie precedenti convinzioni, fosse normale vivere un’esperienza così fuori dal “normale”. Non so cosa mi abbia fatto scattare questa molla, ma da quel momento ho smesso di considerarle solo fantasie irrealizzabili, e ho iniziato a sognare di trovarmi davanti a due uomini….

Ed eccomi qui, in questa stanza in penombra, io in piedi, voi due seduti sul divano, la musica in sottofondo. Abbiamo bevuto un po’, abbiamo chiacchierato e scherzato fino ad ora.

Lui è un uomo piacevole, elegante, di compagnia. Ora mi avete chiesto di regalarvi un piccolo spettacolo. Purtroppo sono proprio negata per il ballo, quindi non ci provo neanche a muovermi a ritmo. Non mi sento per niente sexy, non capisco cosa ci vediate voi due in me. Non so essere provocante, ma tu mi dici sempre che la mia timidezza e il mio imbarazzo sono la parte che ti eccita di più, quindi immagino che adesso tu sia super eccitato visto che io non sono mai stata così in imbarazzo!!
Siamo qui, tanto vale provarci. Mi hai garantito che possiamo fermarci ed andarcene in qualsiasi momento. Mentre mi sbottono la camicetta chiudo gli occhi per vincere la vergogna, pensare di essere sola mi aiuta. Resto con il reggiseno di pizzo nero che evidenzia le mie curve. Il seno, una buona terza misura, è l’unica parte del mio corpo che mi piace e so che piace molto anche a te. Nessuno di noi parla più, troppo presi dal momento per rischiare di rompere l’incanto. Forse è meglio così, ho paura che se uno di voi due dovesse ridere o fare una battuta scoppierei in un pianto nervoso. Anticipo ogni vostra richiesta cominciando a slacciare la cerniera della gonna a tubino che mi avvolge le gambe fino al ginocchio, la lascio scivolare fino alle caviglie mostrandomi ai vostri occhi in un perizoma di pizzo nero. D’istinto le mie mani si posizionano davanti al pube come per nascondere chissà cosa, ma non sono proprio abituata a mostrarmi così nuda ad un estraneo; fatico addirittura a lasciarmi guardare da te che mi conosci da sempre, figuriamoci da lui. Non so cosa fare, come comportarmi. Cazzo! Fai qualcosa almeno tu, aiutami! Tirami fuori da questo imbarazzo! Apro gli occhi e, come se avessi sentito i miei pensieri, ti vedo sporgerti in avanti e tendermi la mano con uno sguardo dolce, comprensivo, lussurioso, ma anche di ammirazione nei miei confronti e questo mi rinfranca. Allungo il braccio e faccio scivolare la mia mano nella tua lasciandomi trascinare fino a sedermi sulle tue ginocchia. Mi stringi forte a te e ci perdiamo in un bacio appassionato, lungo, non so neanche quanto tempo stia passando, ma non voglio staccarmi, la mia lingua che si avvolge alla tua, in apnea. La passione mi travolge e finalmente la tensione che mi ha avvinto fino ad ora si placa e un brivido di piacere mi sale dall’inguine fin dietro il collo dove la tua mano calda mi tiene pressata contro la tua bocca. Che potere ha un bacio!
Prendendomi il viso fra le mani e guardandomi con quei tuoi occhi innamorati mi sussurri con la tua voce calda: ”Tutto bene? Se vuoi ci fermiamo…” Mi rassicura il fatto che siamo qui per vivere il momento insieme, da coppia innamorata, e tanto basta a restituirmi il coraggio. Ho timore di staccarmi dal tuo rassicurante abbraccio e dover affrontare nuovamente le mie paure, ma allo stesso tempo sono troppo eccitata e curiosa di esplorare quali sono i confini di questo gioco completamente nuovo per noi. Lui è ancora lì seduto. Si sta dimostrando il gentiluomo che abbiamo conosciuto, rispettoso dei nostri tempi e dei nostri limiti, ci osserva con un sorriso complice e capisce che non è semplice varcare quella soglia che per noi rappresenta un salto nel vuoto. Ok, devo farmi forza. Ti schiocco un ultimo bacio sulla bocca, mi alzo, mi dirigo lentamente verso di lui che tenendomi le mani mi fa sedere sulle sue gambe. Ha un buon profumo, occhi scuri molto intensi, una barba curata che mi piace molto e il sorriso sincero e tranquillizzante di chi capisce bene le mie emozioni. Sono molto imbarazzata e mi è difficile lasciarmi andare, ma… ho deciso, devo provarci. So che nelle tue fantasie non è contemplato perché vorresti che lo riservassi solo a te, ma ne ho bisogno per creare quel minimo di intimità con lui, quindi…giro il viso verso il suo e lo bacio sulle labbra. Mi dispiace amore mio, non l’ho fatto per farti dispetto, pur sapendo che non avresti mai voluto vedermi baciare un altro ho dovuto farlo per me, per avere in mano la situazione. D’altra parte non riuscirei a lasciarmi andare neanche un po’ senza un minimo di confidenza con l’uomo che mi tiene sulle ginocchia e mi accarezza la schiena. Ti guardo timorosa di vederti arrabbiato, invece come sempre tu hai capito tutto, hai capito che ne avevo bisogno e il tuo sorriso mi conferma il tuo sostegno.
Lui è molto tenero, mi passa una mano delicatamente sulla schiena dal collo giù fino all’orlo delle mutandine, l’altra si muove sulla mie cosce strette percorrendole dal ginocchio all’inguine, ma mai forzandomi ad aprirle. Quando percepisce che mi sto rilassando e il contatto con il suo corpo non mi disturba, la mano si ferma all’altezza del gancio del reggiseno, giocando con l’elastico in attesa di una mia reazione. I miei occhi chiusi ed il mio respiro affannoso gli confermano la mia eccitazione e, senza il minimo sforzo, il gancio si apre ed il reggiseno scivola via liberando il mio abbondante seno dalla stretta del tessuto. Come se sapesse che quella è la mia parte più sensibile fa risalire la mano a sfiorare l’esterno dei miei seni e la passa ripetutamente intorno ai capezzoli ormai turgidi strappandomi sospiri di intenso piacere. Starei ore a farmi massaggiare lì e lui non si fa certo pregare: mentre mi bacia sul collo procurandomi brividi lungo la spina dorsale, una mano gioca con i capezzoli e l’altra continua il suo percorso lungo la mia schiena occasionalmente insinuandosi sotto l’elastico per assaggiare i miei glutei. Non posso certo dire che il trattamento non mi piaccia, anzi, il fatto che non sia mio marito a toccarmi così aumenta il brivido, mi regala sensazioni nuove. Ogni tanto apro gli occhi e ti vedo seduto lì, rapito dalla scena che ti sto regalando e capisco che ti piace da morire, è quello che sognavi da tempo e che non ho mai avuto il coraggio di realizzare…fino ad ora. Non so ancora fino a dove riuscirò a spingermi, non credo di essere pronta a realizzare tutte le tue fantasie, ma per ora mi godo il momento lasciandomi trascinare dal piacere senza pensare troppo.
Anche tu hai bisogno di sentirmi, di toccarmi, quindi prendendomi le mani mi fai prima sedere fra voi due, poi cingendomi le spalle mi fai sdraiare a pancia in su appoggiando la testa sulle tue gambe e i piedi distesi sulle gambe dell’altro. Le vostre quattro mani percorrono la mia pelle, le tue mi massaggiano il viso, le spalle, i seni, mentre le sue scorrono dai piedi risalendo le gambe lisce fino alle cosce passando sopra la stoffa delle mutandine con le dita che ogni volta si insinuano più temerarie sotto l’elastico. L’eccitazione è altissima e sono sicura che le mie mutandine si stanno bagnando dei miei umori.
Anche tu sei eccitato, ho la testa che appoggia sul tuo inguine e lo sento esplodere. Ormai niente mi ferma più, sposto la testa quanto basta per aprirti i pantaloni e far uscire il tuo membro rigido che subito divoro con la bocca avida. Me lo dici sempre che sono fenomenale con la bocca e a me piace farti godere così. Anche adesso, nonostante non credessi di poterlo fare davanti a qualcun altro, mi piace leccare e succhiare la tua asta e mi piace il sapore che ben conosco. Ti sento ansimare, la mia mano scorre lungo il tuo membro accompagnando il movimento della mia bocca, tu continui ad accrezzarmi i capezzoli e lui…oddio, cosa sta facendo? Mi sta sfilando le mutandine? E tu non gli dici niente? Cosa faccio? Lo fermo o lo lascio fare? E se poi vuole di più? Tu percepisci che mi sono irrigidita e prontamente mi passi una mano sul viso, sui capelli, trasmettendomi tutta la tua vicinanza, la tua protezione. Tanto basta a riportarmi a quello che stavo vivendo, a gustare il tuo sapore e sentire le sue mani che ora passano timorose sul mio sesso liscio ogni volta che risalgono le gambe in questo massaggio infinito. Che bello. Non avrei mai pensato di poter godere nell’avere due uomini che si prendono cura del mio piacere. E pensare che per mesi, forse anni, ho rinunciato a tutto questo solo per vergogna o per paura.
Le mie gambe si sono aperte da sole, o forse è stato lui ad allargarle per avere accesso alle labbra della mia vulva che sta delicatamente massaggiando, aprendo la mia intimità completamente esposta e percorrendola con le dita dall’ano fino al clitoride, producendo rumori fluidi dovuti alla lubrificazione degli umori abbondanti che testimoniano il mio livello di eccitazione. Una serie infinita di scariche elettriche partono da là sotto ogni volta che le sue mani accarezzano il clitoride, come tanti orgasmi che mi scuotono fino alle ossa. Le sue dita si insinuano anche dentro, dove nessuno oltre a te era mai entrato prima.
Con movimenti progressivamente più irruenti entrano ed escono senza trovare resistenza e mi porta al culmine di un piacere che non ho mai provato prima. L’orgasmo esplode potente, incontenibile, mi manca il fiato e mi gira la testa. Se non avessi la bocca avvolta attorno al tuo cazzo urlerei tutto il mio piacere. Le mie gambe si stringono bloccandogli la mano all’interno delle cosce, penso addirittura di avergli procurato dolore, Le sue dita ancora all’interno del mio sesso accompagnano le pulsazioni che lentamente vanno diradandosi. Non ho mai provato un orgasmo così intenso, come se fosse partito contemporaneamente sia dall’esterno che dall’interno, dalla pancia e dalla testa, lo sento risuonare in tutto il mio corpo scosso da sussulti interminabili. I miei gemiti sul tuo membro portano al limite anche te che immediatamente allontani la mia bocca per non venire troppo presto, mi sollevi per le spalle e mi baci appassionatamente. Siamo più uniti che mai. Temevo che una esperienza del genere ci allontanasse, ma devo ricredermi, so che ti amo ancora di più, in modo più profondo, più complice, come se avessimo un segreto che ci lega indissolubilmente.
Lui è un signore, si sta spendendo per regalarmi piacere, ma non ha preteso niente. Ormai non ho più vergogna di lui e del suo parere, so di piacergli e anche lui è un bell’uomo, siamo in sintonia e vorrei tornargli il favore. Certo, con te è diverso, ci conosciamo da sempre e so cosa ti piace, so come muovermi, non devo dimostrare niente, ma con lui…non sono esperta. Cosa vorrebbe? Cosa vorresti che gli facessi? Non sono pronta a concedermi completamente, sarebbe troppo, ma voglio provare a soddisfarlo in qualche modo e so che anche tu lo vuoi, così mi alzo, e mi siedo a cavalcioni delle sue gambe, faccia a faccia con lui, guardandolo negli occhi. Gli sbottono la camicia scoprendo un petto muscoloso e addominali ben torniti, gli passo le mani sul petto mentre le sue mi accarezzano le natiche nude. Scendo fino alla cintura che slaccio con maestrìa, sbottono i pantaloni eleganti e li abbasso liberando un bel pene durissimo, una misura importante, un po’ più largo del tuo.
Non ho mai toccato il pisello di nessuno oltre a te, ma adesso non mi sento in difficoltà, anzi sono curiosa di toccarlo e provare la sensazione di potere che mi dà impugnarlo e farlo godere. Vedo che tu ti sei avvicinato per non perderti niente di questo momento che hai atteso a lungo e voglio farti questo regalo con tutta me stessa. Avvolgo con le due mani la pelle vellutata e con movimenti lenti inizio a masturbarlo. Mi piace la vista del suo pene, mi piace percepire la sua reazione quando muovo le mani su e giù, poi le faccio ruotare, le passo sul glande sensibile per poi scendere fino alla base scoprendolo in tutta la sua lunghezza. Lo vedo appoggiare la testa all’indietro, chiudere gli occhi e godersi il mio tocco, ma apprezzo che le sue mani non si stanchino mai di accarezzarmi dappertutto: sul culo applicando con le dita una insistente pressione all’imboccatura dello sfintere che mi procura fremiti di piacere, risalendo poi lungo la schiena percorrono l’esterno del seno fino a soffermarsi sulle areole sensibili stringendo delicatamente i capezzoli.
Mi avvicino ulteriormente scivolando in avanti con il bacino e appoggio le labbra della vagina ancora bagnatissima sulla sua asta per regalargli un massaggio ancora più sensuale. Avvolgo le braccia attorno al suo collo e, muovendo lentamente e sensualmente i fianchi su e giù contro il suo bacino, percorro con il mio sesso tutta la lunghezza del suo membro bagnandolo con i miei fluidi. Tu sei catturato da questa immagine, la mia vagina così vicina al suo pene, vedi il suo glande che si appoggia al mio ombelico quando abbasso il bacino mentre quando mi rialzo mi scivola sulla pancia, sfiora il clitoride e viene avvolto dalle labbra della mia vagina. Continuo così per un po’: il contatto anche se solo esterno fra i nostri due sessi è molto erotico, lo sfregamento mi sta facendo eccitare di nuovo in modo incontrollabile, sento colare i miei umori lungo il suo pene, anche lui geme per questa tortura mentre tu ti accarezzi guardando la sua cappella umida apparire e sparire dalla vista, su, giù, su, giù…visti da dietro crederesti che stiamo scopando, ma non voglio farlo, non questa volta, troppe prime esperienze per un incontro solo, devo pensarci bene prima…su, giù, su, giù…Oddio!!! Oddio!!! Oddiooooo!!!
Mi immobilizzo, non ci posso credere, cosa ho combinato, è scivolato dentro di me!! Ce l’ho tutto dentro!! Il cazzo di un altro uomo è dentro di me! Non volevo, te lo giuro amore, non volevo, è stato un incidente, che disastro, e se adesso non mi amassi più? Chissà cosa stai pensando di me!
Quando è penetrato l’ho sentito quasi rovente bruciarmi le pareti della vagina, è stato come se mi avesse spinto violentemente tutta l’aria dei polmoni fuori dalla bocca che è rimasta spalancata, gli occhi sbarrati. Allora è questo che si prova ad essere penetrate da un altro uomo? E’ possibile che sia una sensazione così diversa?
Sono immobile da diverso tempo ormai con il suo cazzo che mi riempie, duro e largo, le sue mani ferme sulle mie tette. Non riesco a pensare, trattengo il respiro, cosa succederà adesso?
Anche tu ti sei accorto di quello che è successo, mi hai visto bloccarmi istantaneamente, non hai visto il suo glande risalire lungo la mia pancia e hai capito subito. Hai anche capito che sono scioccata, che potrei mettermi a piangere, quindi ti avvicini e mi baci con tenerezza per tranquillizarmi. Mi accarezzi la schiena, mi fai capire che va tutto bene, che sei sereno e mi sei vicino. La tua mano sul sedere mi incita a muovermi e mi lascio trasportare risalendo con un movimento lento che sfila quasi tutto il suo membro. Sento una sensazione di vuoto come se stavolta avesse risucchiato l’aria che inspiro rumorosamente. Mi lascio ricadere lasciandomi riempire di nuovo, ed ora percepisco il piacere salire prepotente e scosse elettriche si irradiano dal punto di contatto dei nostri sessi attraverso tutto il corpo. Ancora due lenti ma ampi movimenti di salita e discesa ed ecco, per la prima volta ho un orgasmo sconvolgente scopando con un uomo che non è mio marito. Fremiti di piacere mi scuotono tutte le ossa, le gambe mi tremano e non mi sorreggono più, mi accascio addosso a lui che mi avvolge con le forti braccia, appoggio il viso sulla sua spalla quasi priva di sensi mentre lui è ancora duro dentro di me e tu mi accarezzi e mi baci la schiena, il collo, la guancia. Mai avevo provato due orgasmi così potenti e così ravvicinati fra loro, uno più intenso dell’altro. Sono esausta, tutte le energie mi hanno abbandonata e mi lascio cullare dal suo abbraccio e dal tuo tocco rassicurante. Che esperienza inimmaginabile. Strano, non sono affatto pentita e vederti così eccitato mi rende quasi fiera di me stessa.
Il tempo di riprendermi gustando le dolci coccole tue e sue e finalmente riesco ad alzarmi sfilando il suo membro con un gemito dalla mia vagina in fiamme e sensibilissima. Gli stampo un bacio sulle labbra per ringraziarlo della delicatezza e mi inginocchio davanti a lui che so essere al culmine e, avvolgendo il suo membro con una mano, bastano pochi movimenti per farlo godere e spruzzare getti abbondanti di sperma caldo sul mio seno. Accompagno il suo orgasmo con la mano fino a che capisco essere diventato troppo sensibile al tocco e, con un bacio sul glande che sta tornando flaccido mi sposto verso di te che hai avuto tanta pazienza e tanta comprensione. Con il suo sperma che mi cola in mezzo ai seni, prendo avidamente in bocca tutto il tuo membro e con movimenti esperti e ormai rodati ti porto velocemente ad eiaculare nella mia bocca come faccio spesso sapendo che ti piace da impazzire. Me l’hai chiesto tante volte, non ho mai avuto la forza di farlo, ma questo è il momento giusto quindi, guardandoti negli occhi perché tu sappia che questo è il mio regalo per te, ingoio tutto il tuo seme leccando anche le ultime gocce come nettare prezioso.
“Amor ch’a nullo amato amar perdona” dice Francesca nel girone dei lussuriosi giustificando il suo amore adultero con Paolo. L'amore passionale travolge i sensi e non consente a una persona che sia davvero amata di non ricambiare il sentimento; l'amore è di tale intensità, che resiste a qualsiasi prova e oggi mi sento proprio così, ancora più amata e quindi più innamorata di te..

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