La paura del collegio 2

Scritto da , il 2019-03-08, genere dominazione

La seconda volta che fui punita fu a metà novembre, durante la lezione di francese, la professoressa, una bella e giovane donna, bionda, alta occhi azzurri, facendo l'appello mi chiamò alla cattedra, e mi chiese tutto, ma proprio tutto, quello che avevamo fatto dal primo di settembre fino all'ultima volta, andò bene, verso la fine però, sbagliai a rispondere, l'insegnate mi chiese conto del perché della cosa, io ribadii che, avevo risposto bene a tutto e solo all'ultima domanda avevo sbagliato, per tutta risposta mi arrivarono due marrovesci che mi fecero girare la testa da ambo i lati, poi prima che potessi rispondere nuovamente, mi afferrò per i capelli e mi portò di peso in direzione.

La direzione era al piano terra, mentre le aule al primo piano, mi fece fare le scale quattro a quattro, davanti la porta della direzione, vi erano le prefette che mi presero in consegna e mi prepararono per la punizione nella sala apposita, attigua all'ufficio della direttrice.
Venni posizionata con il solo reggiseno pancia sotto su di una cavallina, con le mani bloccate da delle polsiere in cuoio legate alle gambe anteriori mentre le mi gambe divaricate avevano subito lo stesso trattamento. subito dopo entrò l'insegnante di francese seguita dalla direttrice che diceva: Signora, se vuole può assistere alla punizione, e anche sua figlia, per lei sarà una lezione che non scorderà più mi creda.
certamente che intendo assistere, e assisterà anche la ragazza che potrà farle solo che bene.
Dopo che fu richiusa la porta della direzione, la direttrice si accomodò su di una comodissima poltrona, mentre l'altra donna e la figlia sul divano. L'insegnante di francese iniziò la battitura, ed a ogni colpo dovevo contare e ringraziare dicendo, grazie signora professoressa. Ne ricevetti trenta, poi fui slegata, e portata, così completamente nuda, in un ala isolata del collegio detta clausura. Per un mese in isolamento, partecipavo alle lezioni, e tutte le attività interne dell'istituto, ma non potevo pranzare, cenare e fare colazione con le altre ragazze del collegio, e per due mesi lavori domestici a casa dell'insegnante.

Dal primo pomeriggio del venerdì al tardo pomeriggio della domenica, mi recavo a casa della professoressa di francese per farle le faccende domestiche, come pulire i bagni, lavare i piatti rigorosamente a mano, fare il bucato, stenderlo, e stirare. il tutto rigorosamente nature. In assenza della mia insegnante, vi era la sorella che, una volta le chiese: Annet, posso frustarla? certo Nicole che puoi, ma non troppo forte disse, altrimenti poi, durante la lezione la devo far stare in ginocchio. tranquilla le rispose Nicole, so bene come fare, e se si renderà necessario frustarla, non avrà nemmeno i segni. Ma non avevo dubbi che tu sapessi usare la frusta cara la mia Nicole, te la affido, e tu vedi di rigare dritta e fare tutto quello che è segnato sulla lavagna.
Iniziai con la priorità cioè il bucato, anche questo fatto rigorosamente a mano, e dopo procedetti a stenderlo in giardino su di un filo retto da i pali, stendendo ultra bene le lenzuola. sempre seguita a vista dalla sorella della mia prof. questo avvenne il sabato mattina.

Feci tutto quanto era scritto sulla lavagna alla perfezione, tanto che Nicole, la mia ombra, mi fece i complimenti.

Quando poi il lunedì mattina, tornai in classe, mi aspettava una bella sorpresa, ero stata inserita nella squadra di nuoto del collegio, e quindi cinque giorni su cinque allenamenti, sia in vasca che in palestra.

Quindi, già da quel giorno, subito dopo essere terminate le lezioni, in palestra per il riscaldamento, la corsa, addominali. Ogni mese poi, avevamo la visita medica, cardiologica, e ginecologica. sempre rigorosamente tutte nude, ed in presenza della responsabile del piano, e della nostra allenatrice.
Una volta, in palestra, la nostra allenatrice ci punì, facendoci fare corsa, addominali, e riscaldamento, tutte e trenta, completamente nude.
La seconda volta che fummo punte dalla allenatrice fu quando io e una mia compagna di squadra, dopo essere uscite dalla piscina, invece di fare la doccia come le altre, ci divertivamo a rincorrerci nello spogliatoio completamente nude. La prima che l'allenatrice acciuffò per un braccio, fu la mia compagna, era la terza volta che ci richiamava, e le dette ben cinquanta colpi di frusta sul culo nudo. fu obbligata a stendersi su di una panca, e le altre compagne a tenelra ferma sotto la minaccia di prendere il suo posto. poi toccò a me,e anche a me, toccarono ben cinquanta colpi di frusta, per concludere con due mega schiaffoni sul viso, ed aggiunse. Questa volta è andata così. e nessuno saprà nulla, la prossima volta, e auguratevi che non ci sia una seconda volta, perché altrimenti avrete la gogna.

Senza fare domande, capimmo soltanto la settimana successiva cosa volesse dire " la gogna"

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