La mia storia con Elisa -- Le avventure di Giorgio e Elisa 3

di
genere
tradimenti


Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato.
Potete trovarlo su Amazon, pubblicato dalla casa editrice "SOGNI PICCANTI".
Nel racconto e-book "DIARIO. Gioie e dolori coniugali"
Vi consiglio di leggerlo e non ve ne pentirete.

Capitolo terzo
Ci accomodammo nel salone, Mario ci offrì da bere, mise della musica e, noncurante della mia presenza chiese a mia moglie di ballare.
IO mi accomodai su un divano e li osservavo. Ballavano un lento, abbracciati stretti. Io seduto sul divano ero eccitatissimo, tanto che presi fuori il cazzo dai pantaloni per segarmi. A quella vista loro si sentirono autorizzati a spingersi oltre. MI chiesi tra me, se non avessi fatto quel gesto, se si sarebbero fermati al ballo? Forse no.
Mario slacciò la cerniera del vestito di mia moglie, lasciandolo cadere per terra.
Rimase solo con il reggiseno, le mutandine le aveva già perse in macchina, io le avevo ancora in tasca. Anche Mario si liberò dei suoi indumenti, mettendo in mostra un cazzo di oltre 20cm, il mio al confronto sembrava un giocatolo che, però in quel momento mi scoppiava tra le mani, Ero già venuto una prima volta senza toccarmi. A quella vista la mia Elisa si inginocchiò e glielo baciò, lo leccò a lungo. Mario la prese per mano e la guidò verso la camera da letto.
Io rimasi sul divano, pensavo a quella situazione con un motto di stizza.
Quella era la mia prima notte di nozze ma, stava giocando con un altro, volevo ribellarmi, ma la mia eccitazione me lo impediva.
Li raggiunsi in camera, lei nuda sul letto. Mario la leccava dappertutto, dalla figa al culo, per tanto tempo. Poi fu lei ha fare lo stesso servizio a lui, e infine diedero vita a un osceno sessantanove. Era pronta ad essere scopata.
Lei stava per dare la sua verginità, ma non a me, come aveva promesso.
Il grosso uccello di Mario puntò dritto verso la sua vagina, era fatta.
Il momento che avevo sempre sognato, lo stava raccogliendo Mario.
Io in piedi col cazzo in mano pensavo alla mia situazione così umiliante che, però mi piaceva tanto.
Mario spinse lentamente, con due colpi le fu dentro, lei lo fermò un momento, tirò fuori dal suo ventre il grosso cazzo e mi chiamò. ''Vieni...'' mi disse, '' avvicinati e bacia questo cazzo che a sverginato tua moglie.'' Non avevo mai fatto una cosa del genere, mi rifiutai. Lei con fare deciso, quasi incazzata, mi convinse ha farlo con due sonori ceffoni. ''Stupido cornuto, pulisci questo cazzo.'' Mi convinsi ha farlo. Mi avvicinai al cazzo, leggermente macchiato di sangue e cominciai a pulirlo. Non aveva un brutto sapore, quasi mi piaceva.
Mia moglie si accorse di questo, con un calcio mi buttò giù dal letto. ''Mollalo! Questo non è un cazzo per il tuo culo da finocchio ma per la mia figa affamata.''
Cominciarono così una lunga serie di scopate, lui la prese in tutte le posizioni per circa due ore. In tutto quel tempo io mi sono segato diverse volte.
Continua Giorgio
di
scritto il
2019-01-08
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