Il dominio della razionalità, seconda parte

Scritto da , il 2018-05-27, genere etero

[STOP: Rimani in silenzio. Sta succedendo ancora… devi rimanere concentrato se vuoi uscirne vittorioso. Ti sei preparato tanto per questo momento… non svelare la tua umanità! Devi essere inossidabile. Indistruttibile. Un uomo con il tuo successo non può consentirsi di perdere la gara tra corpo e intelletto.
Ricordati del perché hai convocato la dottoressa quì..]

Ah-hum. Bene. Dottoressa. Mi scusi per questo sbalzo termico. Evidentemente dobbiamo far aggiustare gli impianti qui nel dipartimento. Sarà mia premura farlo nel breve periodo.
Sono contento che lei sia qui per disquisire con me riguardo a faccende che esulano dal nostro quotidiano, segno che la stima è reciproca.
Tuttavia, l’ho convocata nel mio studio perché dovevo consegnarle questa lettera.
Non la apra se non prima di essere uscita fuori dalla mia stanza. Si fidi… è per una questione di riservatezza.

[Ok… la tattica sta funzionando… sembra che tu ti sia davvero saputo riprendere con grande stile! Bravo…! Si vede che l’hai fatta raggelare con la mossa della lettera… eh eh… la mente prevale sempre sul corpo!!]

LEI

[Che lettera è? Da qui non riesco a vedere il mittente…sarà probabilmente di qualcuno dell’università…ma ho una curiosità addosso…e si vede anche troppo! È sempre stato un mio punto debole! La curiosità!]

Sarò ben disposta a riservarmi il contenuto per dopo, caro collega. Posso chiedere da dove arriva la lettera?

[Perché ho la sensazione di far parte di un giochetto di cui non sono a conoscenza? Devo farmi vedere sicura di me! È solo una lettera…ma mi ha messo una curiosità addosso…e poi io voglio finire il “discorso” con questo bell’uomo! Mica posso uscirmene dalla stanza in due minuti! Basta che mi faccio vedere sicura e non c’è pericolo!]

LUI

Il mittente lo capirà quando aprirà la lettera.
Mi dica… Ha mai [nel cercare di mettermi comodo, scopro ulteriormente il cavallo… realizzando che il mio controllo non è andato a buon fine sull’erezione dirompente… ma è troppo tardi per nasconderla] impalato… AHEM…. volevo dire… imparato le nozioni base di psicodinamica?
Cause organiche, meccanismi di adattamento… controllo e training autogeno?

[Training che sto per mettere in crisi gesto dopo gesto…! Eppure vedo che è magnetizzata da quella lettera…. bene…]

LEI

[Ho un attimo il cervello diviso in due: da un lato vedo la lettera, sotto la supervisione del mio neurone della Curiosità; dall’altro non mi è per niente sfuggita la sua erezione.]

Ho provato qualche esercizio di training autogeno. Molto utile e rilassante, devo dire! Ma non ho mai avuto modo di approfondire…come mai mi pone questa domanda? Lei si intende molto di questa “disciplina”?

[Direi non molto, visto che ho davanti a me la chiara visione di un pene che si sta indurendo sotto i pantaloni…]

Non mi può dare neanche un indizio sulla lettera?

[Cazzo, mi viene voglia di strappargliela dalle mani quasi per dispetto!]

LUI

No, in realtà lo chiedevo proprio a lei che è una grande esperta psicologa di cognitivismo e terapia comportamentale!
Oltre a rilassarsi…non crede sia un ottimo strumento per fuggire dalle sue “tentazioni”?

[Credo ormai abbia visto tutto… che razza di idiota..! Sapevo che sarebbe finita così…!]

Questa lettera è la promessa che nulla è come sembra… Si fidi di me! Solo la razionalità può prevalere sul corpo e sui sensi!

[Insisti! La vittoria è vicina!]

LEI

Beh…secondo il mio modesto parere, penso che ad alcune “tentazioni”, non bisogna rinunciare: ci sono tentazioni che derivano da un bisogno fisiologico, come quello di voi uomini, parlando dal punto di vista sessuale. Se non “svuotate il carico” [e faccio il segno delle virgolette con le dita], le conseguenze possono essere sgradevoli per il vostro fisico. È un bisogno che abbiamo tutti, ovviamente noi donne non ce l’abbiamo al vostro livello…o forse sì?
E poi ci sono tentazioni come quella mia di adesso, di toglierle la lettera dalle mani…

[E detto ciò, allungo una mano verso la lettera…questa curiosità mi sta uccidendo! E poi, senza questa curiosità della lettera, posso concentrarmi meglio su come fargli ammettere a gran voce che mi vuole fottere su quella poltrona su cui è comodamente seduto, santarellino!]

LUI

Dottoressa… vuole la lettera?
E’ sua. La prenda.
Non intendo tenerla per me. Quello che le chiedo è di non aprirla fino a quando non ci saremo salutati…
Riguardo lo svuotar il carico… [stiamo parlando di eiaculazione… ok… non distrarti… non farti distrarre dalla sua camicetta sbottonata…siete due professionisti e parlate di sbor…di sperma. È assolutamente normale.]

Devo dire che quello che lei dice è vero. Una mancata attività prostatica aumenta il rischio di cancro ai testicoli e alla prostata. Motivo per cui io, ad esempio, pratico giornalmente la masturbazione.
Non ne faccio un mistero. È semplice fisiologia. Utilizzo la mia mano e il mio pene unicamente per il mio benessere fisico.
Eppure riesco a scindere l’atto dal contesto psichico e libidinoso.

[Sto parlando di seghe davanti alla collega in abiti succinti, che ora cerca pure di leggere il contenuto della lettera…devo resistere]

Lei davvero pensa che l’uomo debba rimanere ancorato a questi vecchi e insulsi desideri? Mi metta alla prova! Le dimostrerò che una mente razionale prevale su qualsiasi istinto.
Basta solo metodo e determinazione.

[Ok…. io non so perché l’ho detto. Sapevo di doverlo dire… ma adesso chi la ferma più? La mia erezione è troppo grande da essere nascosta… non posso continuare a dire certe cose con un cazzo che dice il contrario!]

LEI

[Ha veramente gettato il guanto? Ho un’idea in mente…mettiamola in atto!]

Molto bene. È una sfida quella che mi sta chiedendo. Io raccolgo la sfida!
Lei ora mi leggerà il contenuto di quella lettera, ma mentre lo fa, io cercherò di distrarla in ogni modo. Se arriviamo a fine lettera senza alcuna sua reazione, lei avrà vinto il nostro piccolo dibattito e non tornerò mai più sull’argomento. Se invece ha qualche tipo di reazione…beh vedremo cosa comporteranno quelle reazioni…stimoli, sensazioni e percezioni…un’equzione matematica che può osannarla o “distruggerla”…

[Bene…e adesso vediamo che risponde…]

LUI

[Ha abboccato…!]

Mi dispiace, cara collega. Io non leggerò alcuna lettera.
Semmai quella lettera sarà lei a leggerla… fuori da questa stanza. Perchè io avrò ragione.
Anzi… sa che le dico?
Facciamo questo esperimento che propone, usiamo il suo metodo! Tuttavia, io risponderò alle sue domande!
Mi faccia le domande che ritiene più opportune, faccia le cose che ritiene più adeguate… non avrà una sola reazione da parte mia!

[Mi metto all’impiedi. Cazzo. Sono adesso in piedi col cazzo dritto che preme sui pantaloni. La mia collega è esterrefatta da questo mio gesto! Non è saggio dire che non avrò reazioni se esibisco un uccello che punta alla sua faccia!]

LEI

[Fanculo la lettera! Scoprirò più tardi il suo contenuto! Adesso sono occupata…e a giudicare da quello che vedo, non mi ci vorrà molto per arrivare ad avere il suo cazzo tra le cosce…ma mai sottovalutare i tipi come lui…]

E va bene.
Devo dedurre quindi che la partenza di questa sfida sarà condita dalla sua palese erezione, caro collega?

[Sfoggio la voce più suadente che ho…un po’ come quella che ho usato all’inizio di questo dibattito…quanto durerà?]

LUI

La mia erezione non avrà alcuna influenza sulle azioni che faccio.
È solo la mia mente a guidarmi.
Proceda, collega. Proceda pure.

[Sono davvero molto preoccupato di quello che ora le verrà in mente. Ma non posso tirarmi indietro…! Devo durare fino all’obbiettivo che mi sono preposto!]

LEI

Ottimo…immagino che lei si sia chiesto che tipo di mutandine indosso, prima, quando ero rivolta verso la finestra…

[Come se avessi potuto pensare che non si fosse neanche posto il dubbio! Secondo me si è chiesto pure se le indossassi o no…poi mi viene a parlare di autocontrollo e volontà di ferro!]

LUI

Ahem…era una domanda?

[Cavoli, che domanda bastarda per cominciare…! Quindi ha notato che il mio sguardo si era soffermato…devo mostrarmi padrone di me stesso!]

Ha delle belle merlature, dottoressa. Non sono un tipo che si perde in apprezzamenti di natura estetica, ma credo che questo è quel che va detto quando ci si rivolge ad una interlocutrice che chiede pareri riguardo il suo aspetto.

[Non le posso certo dire che si trattava di qualcosa estremamente arrapante… e ho già molti problemi a tenere a bada il mio uccello…! E guarda la… se ne sta col suo davanzale ancora in bella mostra….!]

LEI

Allora non le dispiacerà se le faccio dare una sbirciatina…per la sua curiosità accademica, ovvio…

[Ho l’incoerenza fatta a persona davanti! Dalla bocca gli esce un fiume di parole su quanto lui sia professionale e dai pantaloni quasi gli esce fuori il glande talmente ce l’ha duro! Posso quasi vederne la forma, mentre mi sto slacciando lentamente il reggicalze!]

Eccole, caro collega. Ora può rispondere a qualsiasi interrogativo che si è posto sul mio intimo.

[Lascio cadere le mie mutandine di pizzo nere…beh, più che mutandine si può parlare di filo interdentale, talmente sono sottili…le sta seguendo pure con lo sguardo, mentre tiro su la gamba per sfilarle dal tacco…e adesso gliele do in mano, signor prete! Vediamo cosa mi dice!]

LUI

[Si è sfilata le mutandine. Oddio… me le ha poggiate sulla mano. Sono umide… e calde… sento che il mio pene sta quasi per scoppiare. Tuttavia non accennerò a toccarlo per non mostrare debolezza.]

Oh… beh… spero che questa sua scelta non sia sacrificata e che comunque rimanga a suo agio. Dalla consistenza della umidità percepisco che in qualche modo lei ha delle…. mmm…. caratteristiche emuntorie peculiari.
Iperidrosi?
Cistite?
IVU?
Direi che… oh si… [le porto al naso odorandole]… lei è un soggetto ansioso.
Avverto l’eccesso di acetilcolina… odore aspro e pungente che si diffonde per lo più sul mio palato quando lo aspiro. Segno che c’è una ipereccitabilità neuronale.
Inoltre la consistenza mucinosa del liquido di cui sono impregnate fa pensare a una leggera forma di disidratazione. Vuole bere per caso?
Infine sento di doverle dire che lei mi ha appena bagnato le mani con le sue mutandine… parzialmente impregnate di umori vaginali e….sniff… urina. Non è stato molto professionale da parte sua.

[Voglio succhiare quel filo di tessuto come se fosse uno spaghetto al sugo.E’ un mix di sapori e odori potentissimo…più della morfina!]

LEI

[O ci è o ci fa! Ha le mie mutande impregnate di umori in mano…e tutto quello che sa fare è esporre una constatazione scientifica? Però…questi paroloni abbinati a quel cazzo duro…mi piacciono…chissà a sentirli sussurrati nell’orecchio…potrebbe constatare lo stato delle mie pareti vaginali a suon di cazzate…]

Effettivamente avrei un po’ di sete, caro collega.

[Mi dirigo ancheggiando verso il dispenser che sta nel tuo ufficio.]

Comunque, per quanto riguarda la professionalità di ciò che ho appena fatto, non posso non poter constatare che sia chiaramente poco professionale. Ma stiamo giocando a un gioco che di etico e professionale non ha proprio niente, quindi non credo possa obiettare sul contenuto del mio tanga.

[Verso dell’acqua nel bicchierino di carta, piegandomi leggermente in avanti]

Qualcuno mi ha insegnato che durante un’eiaculazione femminile, ci possono essere piccole tracce di urina. E io, prima di entrare in questo ufficio, mi stavo “sfogando” sulla cattedra del mio…

[È paonazzo! Ma è sicuro che non vuole tirarlo fuori proprio adesso? E poi con questa goccia d’acqua che è sfuggita dalle mie labbra…e che sta cadendo sul mio seno…]

LUI

Pre-prego… faccia pure. Beva quanto più le aggrada. Prevenga la disidratazione!
Siamo d’accordo sul fatto che in questo momento siamo fuori il campo professionale, tuttavia lei mi ha posto una sfida e io intendo rispettarla!
Eppure le dirò che questo “gioco” come lo chiama lei è invece molto professionale. Direi quasi “scientifico”.
Spero di potermi spiegare meglio in futuro…

[Non riesco a pronunciare frasi di senso compiuto con quelle gocce che scendono lungo l’insenatura dei seni… ho bisogno di spostare il cazzo da dove si trova… è intrappolato e inizia a farmi male…. magari un movimento furtivo che non faccia notare nulla… devo per forza aggiustarmelo…. mai avuto così di roccia in presenza di una collega…]

È vero… infatti ho specificato che si tratta di umori misti a una traccia di urina…. quindi avevo percepito che in qualche modo avesse provocato volontariamente l’effetto.
Le posso assicurare che ciò che fa nel suo privato non ha nessun effetto su di me… se anche adesso mi mostrasse altre parti del suo corpo io non avrei assolutamente alcuna reazione…

[Pagherò cara questa mia ultima affermazione mi sa… ma devo farlo! Per la scienza…!]

Continua

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