L'allenatore (3)

Scritto da , il 2018-03-06, genere gay

Finii di correre come l'allenatore Erwin, molto seccato, mi ha ordinato....Feci le flessioni,,, Sudavo, i calzoncini erano entrati tra le natiche,la lezione stava finendo, vedevo gli altri andare verso gli spogliatoi e poi nudi verso le docce, lì osservai, senza accorgermi che Erwin mi osservava..."Scomodi i calzoncini? Li porti bene e sei ben messo,hai due chiappe belle sode, vedo che ti manca il nuoto, che dici?" Io titubante risposi "Anche il suo collega vuole che faccia nuoto..." E Erwin: "Lo so, me lo ha detto e anche di stare attento che sei un po' monello***" Io :"Ma, io signor Erwin, non sono monello, ma se lo ha detto lui, qualcosa lo fa pensare che io sia monello.. "Erwin: "Certo lo sei, vedi il ritardo di 10 minuti, hai pure alzato le spalle e fatto un gesto con la mano e pure il dito medio***, quando mi sono girato, ho visto dalla vetrata..." Mi sono dimenticato d'essermi comportato così e all'istante molto pentito, stavo arrossendo dalla vergogna.e al chissà su cosa mi apettava...Uno alla volta gli altri uscivano e salutavano Erwin..."Buona sera signor Erwin....alla prossima settimana" I più tanti dicevano così; Erwin a due disse di passare in palestra anche domani....Quando tutti furono usciti,guardandomi da stizzito mi ordinò di seguirlo, nel suo spogliatoio, un'ampia stanza con vari attrezzi, una scrivania sedie e un divano, oltre un paio di armadi....Entrai, Erwin, si girò e mi disse con autorità "Atos mi sa che ti devo punire, per come ti sei comportato e il ritardo e per non avermi chiamato davanti agli altri "Signor Erwin", ti ho fatto fare i giri con le mani dietro la nuca e le flessioni, ora una bella cosa, la punizione......" Mi circondò la spalla con la sua mano, osservò i calzoncini cortissimi, che mostravano la fine della coscia e l'inizio delle chiappe....Non indossavo gli slip o i boxer, perchè i pantaloncini avevano lo slippino interno; appoggiò una gamba su un oggetto ginnico alto poco più di due spanne...La mano sulla spalla premuta con forza mi piegò sul ginocchio, Erwin mi accarezzò il sedere, sollevò i bordi dei calzoncini mettendo a nudo le chiappe e mi diede due sonori schiaffoni, io mi mossi come per protestare, quando bloccò la mano e mi sculacciò per bene,non dando retta ai miei lamenti e i segni delle mani erano visibili sulle chiappe e anche sulle cosce....Mi lasciò e dal armadio prese un cucchiaio di legno, quello che a casa usava mio padre...Solo mio padre mi puniva, mia mamma riferiva le marachelle o quello che non facevo e lui mi sistemava per bene, con il cucchiaio di legno, il battipanni o una flessibile vimbla....Bè venendo ad Erwin, vedendomi scosso alla vista del cucchiaio di legno. mi colpì sulle chiappe e mi ordinò di mettere le mani dietro la testa.....Mi punì con la massima severità e mi disse che non finiva così....Piangevo, mi accarezzò il viso e le chiappe arrossate, avevo il cazzo duro...Se ne accorse e con un ghigno mi ordinò di spogliarmi.....Anche lui si spogliò, aveva un fisico bestiale....Prese della crema da una scatoletta e me la spalmò tra le natiche rosse bordeaux, era piacevole sentire le sue dita trafficare nell'ano...."So che ti piace...vedo come osservi i tuoi compagni, adesso sei mio.tutte le volte che ti voglio.."Senza esitare posizionò le chiappe ben in alto, appoggiò il cazzo all'ano e con un colpo fui suo e mi cavalcò senza sosta, mi piaceva, non sentivo il dolore delle cucchiaiate e degli sculaccioni....Quando tutto finì, mi disse di stare più in riga.....E che ero solo suo.....Infatti era gelosissimo...Gli allenamenti proseguirono e partecipai anche ad alcune gare di corsa, salto in alto, con buoni risultati.. Durante gli allenamenti mi fermavo nel suo spogliatoio, a volte anche con altri, facevamo lotta greco-romana, se vincevo il perdente mi dava il culo e se perdevo glielo dovevo dare io....Era bellissimo, anche la sua severità era bella, perchè motivata e calcolata...Voleva sempre che mi vestissi attillato con sotto niente e dal primo giorno d primavera fino a metà settembre sempre in pantaloni corti o mezza gamba, quando sulle cosce erano stampati i segni della vimbla di mio padre o i segni del cucchiaio di legno, anche Erwin usò la vimbla, o il ramo di fico, anche quello del kiwi...UHHHAUUUU che dolori e che stringer di denti....(fine)

Questo racconto di è stato letto 3 0 2 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.