Salto nell'ovvio

Scritto da , il 2018-01-04, genere interviste

- (aggressiva) Samas, si accomodi
- (docile) Signorina, lieto di rincontrarla.
- (con freddezza) Non mi chiami signorina…
- (rassegnato) Ah, già, il politicamente corretto!
- (con atteggiamento di sfida) Dalla precedente intervista “SALTO NEL BUIO”(vedi), in cui si rivelò al suo sparuto pubblico, ne è passato di tempo, e vorrei chiederle lumi a proposito della sua recente deriva sentimental-malinconica. - (Incalzante) Ci dica, ci dica, su, non sia reticente.
- (umilmente tranquillo) Credo che l’erotismo, come qualsiasi espressione umana, e sfrondato di tutto il superfluo, riveli al fondo un’istanza di compimento, di ricerca di felicità, anche se lo fa in modalità certamente parziale; d’altro canto la realtà non mente e le domande emergono, e da lì ecco la malinconia, o ancora meglio, la nostalgia.
- (con disprezzo) Fuffa, solo ed esclusivamente, irrimediabilmente, fuffa!
- (remissivo) Si sta prendendo la rivincita per l’altra volta, quando durante l’intervista mi son comportato non da gentiluomo.
- (Trionfante) Vedo che ha abbassato la cresta. Non si è comportato da gentiluomo? Lei sta utilizzando un pallido eufemismo! Vuol darsi arie da intellettuale, intellettuale dell’ovvio aggiungo io, dopo aver fatto parte, a buon diritto, degli “svuotapalle”. In realtà lei ha annoiato. Fra un po’, nessuno la leggerà più, forse neppure lei stesso. - (infierendo) La vedo con un’espressione strana, fra il distratto e il prostrato. Non sa più cosa dire?
- (espressione enigmatica) Si, effettivamente son distratto, da lei, dal profumo che indossa, Black Opium direi, e dal ben più affascinante, sottostante profumo della sua intimità. Lei mi affascina e m’inquieta. Per favore mi faccia ammirare la sua figa, che se mi ricordo bene è liscia e morbida, mi faccia leccare i suoi grondanti umori ( so che, quando si entra in argomento, la sua micia, entra in risonanza e comincia a colare miele). Anzi meglio, vorrei leccare e succhiare tutto di lei signorina….oh no mi scusi, absit iniuria verbis, volevo dire bella gnocca,…. Stavo dicendo? Ah, si, ricordo: leccarla tutta, con particolare attenzione ai suoi deliziosi, profumati piedini (sono o non sono un feticista?) e poi cominciare a far sul serio e …….
- (sconvolta) Basta, la faccia finita, subito! Lei è il solito, lurido, porco maschilista!
- (serafico) Maschilista, proprio no: le adoro, io, le femmine. Ma su “porco”, potrei essere d’accordo, anzi direi che progressivamente peggioro (o miglioro?) col passare del tempo. Cara, come le dicevo l’altra volta….si spogli, lentamente per favore, e si lasci andare. Facciamo pace.


Questo racconto di è stato letto 2 1 4 1 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.