La favola dell'uomo-lupo e della donna-gatto.

Scritto da , il 2018-01-04, genere etero

Cosa?
Raccontarti una fiaba?
Ah... amore! Non sei una bimba!
Come? Non hai sonno e... o ti racconto una fiaba oppure facciamo...?
Oh... no, sono svuotato!
Allora racconto... scelgo il male minore!
Ferma... non toccarmi cosi!
Noooo…! Lasciami…!
Aspetta... ti racconto... ti racconto… ferma!

Allora...

L’UOMO LUPO E LA DONNA GATTO.

E' notte.
E' luna piena.
Vieni vicino a me, immagina una grande stanza rivestita di legno di cirmolo, una stube in una grande baita di montagna, un caminetto con il fuoco che illumina i nostri visi, delle faville che scoppiettando schizzano dal legno resinoso che sta bruciando. Appoggiati a me, la tua schiena contro il mio petto e lasciati andare, fatti accarezzare dalla mia voce...

C'era una volta... in paese lontano ma lontano lontano, in un posto incantato... una casetta.
Là... al margine di un bosco scuro e impenetrabile crebbe il bambino che diverrà l’uomo lupo, là... in quella casetta immersa nel verde con il tetto di scandole di legno con le pareti imbiancate a calce e le imposte rosse.
E' una infanzia felice quella dell’uomo lupo.
Cresce senza sapere della sua diversità, gli viene nascosta.
La sua famiglia si tiene completamente isolata dalla piccola comunità della valle.
Non ha amici.
Non va a scuola come gli altri ragazzi.
Il padre ricava degli utensili di legno dagli alberi della foresta e porta i suoi oggetti a vendere nelle fiere dei paesi vicini, la madre si occupa della casa, dell'orto, della raccolta dei frutti del bosco vicino.
La loro vita scorre tranquilla, sempre eguale, serena.
Ma viene il momento del gran cambiamento, per una sconosciuta ragione genetica nella loro famiglia ogni seconda generazione nasce un maschio che al compimento dei duecento pleniluni diventa un uomo lupo.
E il tempo passa veloce.
La prima volta è sconvolgente!

Si, immagina... amore…

Al cadere delle tenebre, appena la luna piena appare, il suo corpo si copre di ispidi peli grigio ferro, i suoi muscoli si gonfiano, il dorso si inarca, i suoi capelli crescono a dismisura e gli coprono il volto, il viso si allunga in fuori e diventa un grugno.

Un uomo lupo?
No... non temere.
L'uomo lupo è completamente diverso dai lupi mannari, a costoro i denti canini diventano enormi, delle zanne che sporgono dalle labbra, hanno fame di sangue e uccidono.
Ahah… che fai? Rabbrividisci?
Ma no! Non devi... tranquilla, anche l'uomo lupo diventa famelico ma solo di sesso, a lui non crescono i denti ma qualcosa d'altro!
Ridi ora...?
Quanto sei maliziosa!

In breve diventa il sogno erotico di tutte le donne della valle e l'incubo dei mariti.
Al cadere delle tenebre lascia la casa, il suo fiuto eccezionale sente a distanza di chilometri il calore, la voglia, il desiderio delle donne e inizia la sua notte, la sua notte di sesso.
Sente il sonno inquieto delle donne, sente il loro smaniare, sente il loro bisogno di essere soddisfatte sessualmente.
Questa notte la sua prima donna è una donna sola.
Ha appena terminato di darsi piacere... la donna, le sue lunghe dita affusolate hanno giocato a lungo con la propria conchiglia, un profumo di burro speziato riempie la sua stanza da letto e viene percepito dall'uomo lupo.
Si approssima.
Attende.
Sente il suo respiro farsi profondo.
Entra in casa.
La guarda... lei giace scomposta sulle lenzuola sgualcite.
La lunga lingua calda sfiora la caviglia, sale lentamente lungo l'interno del polpaccio.
Le causa un brivido... un brivido di piacere.
La lingua risale la coscia.
Lei le apre...
La lingua sapientemente la sfiora, passa leggera sul solco poi fra le labbra esterne e la coscia.
La donna si inarca... mugola, sente il soffio del respiro caldo, diventato ora affannoso.
Ora la lingua si fa più insistente ed entra fra le grandi labbra gonfie della donna, lecca forte... con la lunga lingua ruvida diventata prepotente.
Lappa ora... la passa su tutta la lunghezza dello spacco, mentre la donna gode, gode della lingua che le da piacere.
Lei si dispone in ginocchio sul letto, la testa appoggiata alle coltri.
Nella penombra i globi delle sue natiche sembrano vivere di luce propria, l'uomo lupo si approssima... ora è sopra di lei, la tiene forte.
Cerca di penetrarla...
Il suo pene è grosso, lungo... largo...

Ahah... ti brillano gli occhi... amore...?
Fammi continuare...

La donna porta la mano dietro, prende il grosso pene e lo aiuta ad entrare, un sospiro di soddisfazione le sfugge, mentre l'uomo lupo sopra di lei inizia a montarla.
E' instancabile...
La monta veloce... con forza, la riempie in una maniera mai provata prima.
Il suo godimento è continuo... come continuo è il montare, viene l'uomo lupo, gode e inonda la vagina della donna, è un ruscello il suo sperma che tracima.
La notte passa così.
Tutte le notti di plenilunio le passa così, da una donna all'altra.
Queste... lo aspettano, lo desiderano, aprono porte e finestre per favorirne l'arrivo, la sua visita.
Molte restano deluse dal suo mancato arrivo, sono le più quelle che rimangono deluse una luna dopo l'altra.
Aspettano.
Aspettano invano.

Una di queste era la donna gatto.
Desiderava la sua visita.
La bramava, in quelle notti di luna piena fremeva dal desiderio, ma la sua casa era all'altra estremità della valle e veniva regolarmente ignorata.

La donna gatto è bella... è sensuale, lussuriosa.
Vuole l'uomo lupo.
E' bruna... i lunghi capelli le arrivano oltre a metà schiena, ha gli occhi verdi come smeraldi e altrettanto splendenti, la bocca piena... rossa, i suoi denti sono perle e la pelle liscia come seta.
E... il corpo?
Le curve sono piene pur essendo snella e sinuosa e i suoi movimenti sono di una femminilità indescrivibile.
Ed è intelligente... scaltra.
Inizia la sua strategia.
E' piena di voglia... la donna gatto, una voglia che non riesce a soddisfare, si tocca... si da piacere più e più volte al giorno ma la sua fame anziché cessare o diminuire... aumenta.
In quei giorni... nei giorni nei quali il suo miele d'amore cola copioso inizia a lasciare una scia di richiamo, una scia che di volta in volta parte da casa sua e si dirama in diverse direzioni.
Si china ogni tanto e lascia una traccia, allarga le gambe e lascia zampillare un getto della sua pioggia dorata, calda... profumata.
E' determinata.
Non dubita.
Sa che avrà successo... prima o poi.
E cosi è...
Una notte, è estate, l'uomo lupo incrocia la traccia e rimane bloccato un solo attimo per poi correre come impazzito verso la sorgente di quegli odori.
La casa è aperta.
Lei è in attesa... sul letto... nuda.
Si è toccata la donna gatto, si è bagnata lungamente le dita e ha preso piacere da se stessa, si è penetrata, ha accarezzato la perla rosea del suo clitoride, si è toccata lievemente dietro, ha stirato con dolcezza le pieghe del suo garofano scuro.
Uhm…!
La sua fame di sesso... è... è... enorme!

Che fai...?
Ahahah... lasciami finire... ora viene la parte interessante.
Come no...?
Cosa?
Anche tu hai fame?
E te pareva...
E lasciami... se fai cosi'... non finisco più...
Va bene... capito... mi arrendo...

Allora... dove ero rimasto?
Ah... si...! La donna gatto, è distesa sul suo letto, il suo corpo è provocante, le sue mammelle piene, sode e sono impreziosite dalle areole, al centro delle quali spiccano dei capezzoli ritti... inturgiditi.
La curva sinuosa delle anche, le tonde e sode natiche, le gambe languidamente distese.
Tutto in lei è sesso... passione.
L'uomo lupo entra irruente... è carico di furore sessuale.

Che dici?
Magari lo fossi io...?
Ah... sei senza limiti...

Beh... allora... ora le cose sono scompaginate, fino ad adesso l'uomo lupo aveva trovato donne eccitate... si, ma senza iniziativa, che si piegavano volentieri al suo modo di condurre l'amplesso.
Ma la donna gatto è tutt'altra cosa, si... gode della carezza della lingua, gode con forti urla e con tremori di tutto il bel corpo, gode della monta, lunga e violenta, ma... al primo momento di sosta dell'uomo lupo è lei che prende l'iniziativa.
Riesce a farlo stendere sul dorso.
Glielo prende in mano, lo accarezza, lo stringe e lo bacia, lo succhia, inizia a menarlo piano ma con decisione mentre lo ingoia profondamente.
Nessuna... nessuna mai ha fatto questo all'uomo lupo e lui ne rimane folgorato, sente il piacere irradiarsi dal ventre e correre verso il cervello e qui esplodere come un fuoco d'artificio.
Viene e spruzza il suo seme mentre la donna gatto a bocca aperta lo riceve, lo beve per quello che può.
Non si ritira il grosso pene, non mostra segni di rilassamento, rimane duro, grosso, enorme e la donna gatto lestamente lo scavalca, si abbassa e si impala con un grido di pura passione,
è lei che monta ora, anche lei instancabile che si alza fino a farlo quasi uscire per poi lasciarsi cadere e farsi riempire completamente fino a sentire il pelo ispido dell’uomo lupo contro il suo ventre e le sue natiche morbide.
Lo... sfinisce!
Si... la donna gatto sfinisce l'uomo lupo nella loro battaglia, non gli da tregua, lo costringe a montarla ancora ma stavolta lei guida la punta del pene verso il suo paradiso fra le natiche.
Urla... mentre entra!
Mentre i petali del suo garofano si sfrangiano, si allargano e il fiore perde la sua forma.
E l'uomo lupo si sente racchiuso, stretto in qualcosa di sublime e impazzisce dal piacere, spinge... spinge, fino a penetrarla completamente e continua provocando per ambedue orgasmi infiniti.
Infine, dopo l'ultima eiaculazione... crolla e ansimando si assopisce sul pavimento mentre la donna gatto lo guarda soddisfatta.
Ne aspetta il risveglio, aspetta il tramonto della luna.
E quando questo avviene e l'uomo lupo riprende in suo aspetto umano, lei lo abbraccia e si addormenta con lui nelle braccia.

Al risveglio...?
Beh... come in ogni fiaba che si rispetti c'è il lieto fine.
Vissero felici e contenti?
Beh... non so lei, ma lui senz'altro no.
Quanto gli mancano quelle sgroppate di sesso selvaggio delle notti di plenilunio mentre ora lei lo svuota energicamente e quotidianamente di ogni sua risorsa.
Ora si trasforma si, ma lei lo porta a guinzaglio come un barboncino, basta correre impazzito di libidine per tutta la valle!Basta farsi tutte le donne disponibili.

Come non ti piace la fine...?
Ah...
Lo preferivi selvaggio e libero?
Che poteva scopare a destra e a manca?
E la morale allora?
Come la morale?
E' una favola no? Ci deve essere una morale...
Ah... come è una favola del cavolo e non ti piace?
Va bé... io te l'ho raccontata...
e vedrai che la donna gatto intuisce...
...ora dormi...
 
Tibet

Questo racconto di è stato letto 2 4 1 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.