Soccorso meccanico

Scritto da , il 2018-01-03, genere tradimenti

E' una calda domenica primaverile. Dopo una faticosa settimana di lavoro, io e mia moglie andiamo in centro città per visitare alcuni musei aperti. Mia moglie ha occhi verdi, lunghi capelli ricci che li scendono fino alle spalle, viso rotondo e labbra morbide e sottili. Indossa una maglietta bianca che lascia scoperte le spalle e l'ombelico, jeans scuri e scarpe con tacco alto. Di
fianco ai musei, hanno recentemente aperto un nuovo centro commerciale. Mia moglie decide di entrare per fare un po' di shopping. Io la seguo. In questo nuovo centro commerciale ci sono molti negozi di abbigliamento femminile. Lei entra in uno di questi e mi fa cenno di seguirla perchè vorrebbe sentire un mio parere su eventuali abiti da comprare. All'interno del negozio, ci sono due
commesse carine e gentili e un addetto all'antitaccheggio. Appena entrati, lui, un uomo di colore e ben vestito, silenziosamente, si avvicina a mia moglie e fissa il suo sguardo sul culo di mia moglie. I jeans stretti, infatti, accentuano le curve e il sedere alto e sodo di lei. Esmeralda, mia moglie, prende una minigonna e una camicetta e mi invita a seguirla in camerino. Lì dentro, Esmeralda inizia a spogliarsi, toglie prima la maglietta e poi i jeans. Rimane nuda, con indosso solo il perizoma e le scarpe alte. Quel giorno non si era messa il reggiseno. “Dimmi cosa ne pensi di questi abiti che ho preso..” dice rivolgendosi a me. Ma, improvvisamente, si blocca con ancora gli abiti, da
provare, in mano. “Guarda caro, là fuori, c'è l'addetto alla sorveglianza che mi guarda da un angolo aperto della tendina. Mi sento un po' in imbarazzo...” mi dice e mi abbraccia. Voltandomi indietro vedo lui che, effettivamente, continua a tenere fisso il suo sguardo su mia moglie e si sta, anche, toccando le parti basse. Fu allora che mi venne l'idea. Sussurrando all'orecchio di mia moglie, le dico “Esmeralda sei una bella donna. Perchè non lo facciamo eccitare un po'..Io apro leggermente la tendina, mentre tu tocchi le tue parti intime. Voglio vedere lui come reagirà vedendo il tuo splendido corpo nudo”. Esmeralda, all'inizio non è convinta della mia proposta, ma quando la bacio sulle labbra, cambia idea e decide di seguire le mie indicazioni. Lei si toglie il perizoma e lentamente, si avvicina allo spiraglio aperto della tendina. Fuori dal camerino, lui si posiziona di fronte a lei. Esmeralda lo guarda negli occhi mentre si stringe i seni. Chiude gli occhi e geme ad ogni stretta sui suoi capezzoli. Quando toglie le mani, i suoi seni sono diventati turgidi. Subito dopo, sorridendo, e guardandolo sempre negli occhi, infila una mano in mezzo alle cosce e inizia a massaggiarsi le piccole labbra. Infine, poggia un piede su una sedia del camerino, e con una mano si accarezza nuovamente i capezzoli mentre con l'altra mano si strofina il clitoride. Per tutto questo tempo, lui è rimasto immobile ma è visibilmente eccitato. Si abbassa la cerniera dei suoi pantaloni e si massaggia velocemente il suo membro. “Sei proprio una splendida donna. Sei bella, sensuale e mi ecciti moltissimo. Che ne dici se entro e ti faccio vedere il mio arnese da vicino” dice l'uomo rivolgendosi a mia moglie. Esmeralda, che è a mezzo metro di distanza da lui, si volge immediatamente verso di me e mi dice “Caro Gianfranco, mi sto eccitando anch'io. Forse è meglio terminare subito questo gioco”. “Va bene. Prova i nuovi vestiti e andiamocene” gli rispondo. Lei si china per prendere i vestiti ma una mano maschile le afferra un braccio. “Prima di tornare al mio lavoro, voglio darti almeno un bacio” le dice il sorvegliante. Lui prende in mano il suo grosso membro e lo appoggia sul ginocchio di Esmeralda. Lei gli rifila, immediatamente, un calcio nei testicoli e l'uomo si piega in due dal dolore. Nonostante il dolore, l'uomo continua ad afferrare il braccio di mia moglie. Lei è imbarazzatissima e non sa cosa fare. Lui avvicina le sue labbra a quelle di mia moglie. Ma non riesce a baciarla perchè io gli scaravento addosso la sedia. Lui cade a terra, svenuto. Subito dopo, in preda all'eccitazione del momento, afferro mia moglie per i fianchi, la spingo contro il muro e mordo con forza i capezzoli. Esmeralda capisce che la desidero e si sdraia supina sul pavimento, allarga le gambe e mi aspetta. Io mi metto sopra di lei e la penetro con il mio pene già duro. Spingo con forza il mio membro dentro la sua figa. Lei ha l'orgasmo. Io continuo a spingere finchè non vengo anch'io e le riempio la vagina con il mio sperma. Ci rialziamo e ci baciamo con passione. Esmeralda infila la sua lingua nella mia bocca e io faccio scivolare la mia lingua nella sua. Le nostre lingue si cercano, si attorcigliano, si uniscono. Dopo questi minuti di passione reciproca, ci ricomponiamo. Esmeralda si riveste e usciamo dal negozio di abbigliamento. “Caro Gianfranco, ti ringrazio per avermi difesa, ma vorrei ritornare ancora in quel negozio per comprare quei vestiti che mi interessavano”. “Va bene, ma adesso torniamo a casa e riposiamoci” le rispondo. Esmeralda mi bacia ancora sulle labbra e, mano nella mano, ci dirigiamo verso la nostra abitazione. P.S. La storia è frutto di fantasia e i personaggi sono inventati.

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