L'inizio delle mie perversioni (2° Parte)

Scritto da , il 2011-01-30, genere trans

Un lampo mi riportò sulla terra, stavo facendo sesso non protetta con due sconosciuti transessuali, ero pazza mi dissi, ma quella continua scarica di cazzo dentro di me mi fece di nuovo perdere il senso delle cose.
Iniziai a mugolare con quel cazzo piantato dentro, alzai gli occhi vedendo l’immagine nello specchio, un uomo con le tette nero che scopava un donna bianca intenta a sua volta succhiare il cazzo di un altro uomo nero, nella mia testa era una vera esplosione di fantasie.
La mano di Patrik si appoggiò sulla mia testa prendendomi per i capelli “Succhia per bene! Sei fantastica!” dietro intanto erano saette di piacere che colpivano e salivano velocemente verso la mia testa, ero squassata dal piacere.
Non parlavano molto i due ragazzi ma ci sapevano fare eccome “Tocca a me!”disse Patrik, io lo sfilai dalla bocca scivolando con il mio corpo sopra al suo sentendo le mie poppe accarezzare altre poppe, l’enorme uccello di Sebastiao si sfilò e mi posizionai ricevendo quello di Patrik.
Cosa avrebbe potuto fare adesso Sebastiao? La domanda nella mia testa venne subito ricambiata dalla risposta di Seba che iniziò a leccarmi il buco del culo, le sue mani allargavano le chiappe, mentre quella lingua insisteva a tamburare sul mio forellino e penetrarlo.
Le mani sul mio culo erano diventate quattro, sentivo schiaffi su di lui, mentre la mia bocca era immersa della lingua calda di Patrik che intanto mi stava scopando da dio.
Un dito, un lampo caldo, un dito nel culo e la paura mi assalì di colpo, il mio culo, preso da quel enorme arnese che era prima accomodato davanti mi fece davvero paura.
La mano di Seba fece uscire il cazzo di Patrik e senti il chiaro rumore della sua bocca che lo succhiava, mentre il dito era ancora ben conficcato nel  mio sedere “Tu si che sai fare godere un uomo!” disse ridendo Patrik io gli diedi un buffetto sulla guancia “Non ti è piaciuto il mio servizietto prima?” lui rise mettendomi la bocca all’orecchio “Sei una pompinara nata!” la mano di Seba lo rinfilò dentro alla mia passera e via ancora a godere.
Il servizietto fu ripetuto per almeno tre volte, poi nel silenzio venni presa per i fianchi e girata a pancia in su, Seba mi alzò le gambe e mi penetrò in un sol colpo “oohh!” fu la mia esclamazione, intanto Patrik si era messo inginocchiato sopra di me e si faceva leccare le palle e l’asta.
Guardavo nello specchio rendendomi conto che ero nelle loro mani e mi stavano facendo volare in un'altra dimensione, i gemiti di Seba dimostravano che stava godendo di quella situazione, poi ecco la mossa di Patrik che si allungò sopra di me alla pecorina impuntandomi il suo grosso arnese in bocca, e mettendosi a servizio di Seba che sfilava il suo cazzo dalla mia figa per piantarglielo in bocca, e poi ancora penetrazione.
Giochi su giochi stavamo sperimentando, eravamo sudati e i nostri corpi scivolavano e quel contatto di tette e cazzi mi aveva già fatto godere diverse volte.
Quando Seba si tolse e cadde al mio fianco credevo che stesse per finire tutto, mi misi in mezzo a loro due e presi i loro cazzi, uno a destra e uno a sinistra nelle mie mani, loro divertiti si lasciavano fare una bella sega “Come continuiamo bei maschioni?” le loro facce erano tutto un programma “Cosa ne dici di una bella doppia?” io li guardai con la faccia impaurita “Non ti preoccupare,hai dell’olio in casa?” mi venne in mente che avevo della vasellina in bagno e andai a prenderla.
Mi guardai allo specchi ed ero stravolta, i capelli erano bagnati come se avessi fatto una doccia e il mio corpo era pieno di segni rossi a cui non riuscivo dare una spiegazione, guardandomi mi chiesi se era giusto provare due cazzi enormi insieme, ci ripensai ma poi mi chiesi quando avrei potuto riavere un’occasione del genere, presi la vasellina e tornai in camera.
Arrivai trovandoli impegnati a segarsi per bene, sorrisero vedendomi sventolare il flacone di vasellina, me ne spalmai sul sedere e feci un giochino erotico spalmandomela per bene nel buchetto e davanti, arrivai sul letto spalmando bene anche quei due bastoni duri come il marmo.
Decisi di salire su Seba e mi infilai velocemente il suo bel cazzo dentro di me, mi sdraiai sulle sue tette e lui iniziò a muoversi scopandomi divinamente, Patrik arrivò alle mie spalle e mi fece godere con la sua lingua che saettava sul mio buchetto, ancora vasellina e poi due belle dita mi allargarono.
Mi girai a guardarlo, il mio sguardo gli fece capire di non esagerare, lui intese subito e mi impuntò con calma e tranquillità e mi fece un po’ di pressione, l’anello cedette subito un tantino anche se lo scalino della sua cappella fece il resto e in un attimo era dentro, si chinò appoggiando le sue poppe sulla mia schiena.
Lo specchi rifletteva quel sandwich di corpi che si era uniti, quella vista mi fece sobbalzare “Forza scopatemi!” e loro iniziarono un movimento sincronizzato che mi faceva sussultare ad ogni penetrazione in profondità, ero piena di loro e mi piaceva un sacco.
Continuarono di buon ritmo a sfondarmi i buchi e ormai eravamo un’unica cosa in cerca del desiderio proibito, carne calda bollente dentro ad altra carne, un vorticoso insieme di pelle bagnata e viscida che si univa, ero già venuta non so quante volte, loro invece sembravano insensibili a tutto questo godimento che mi provocavano i loro giocattoloni.
Seba si lamentò “Voglio sfondargli anch’io quel bel culo!” e si diedero il cambio velocemente, mi rimisi dentro quello di Patrik davanti “Ehi fratello, l’hai sfondata di brutto!” io rimasi paralizzata “Come? Cosa?” una grossa risata di Patrik “Tranquilla Pam, tornerà come prima, noi ne sappiamo qualcosa!” e ridemmo tutti fino al momento che anche Patrik mi penetrò il culo senza tante carinerie.
Feci un urlo che paralizzò tutti “Ehi vacci piano, non sono mica così sfondata!” Patrik si scusò ricominciando a scoparmi con vigore e lo stesso fece Seba.
Poi finalmente i primi segni di cedimento, mi fecero sdraiare sul letto e di misero sopra di me facendosi leccare ancora i loro bei attrezzi, giocando con le mie poppe, dalla mia visuale vedevo benissimo i grossi cazzi sopra alla mia faccia e poi quattro grosse tette che si sfioravano insieme.
Durarono ancora alcuni minuti, il primo fu Patrik a rovesciarmi sul collo e sulle tette i suoi fiotti di sperma calda bollente che mi bagnarono ovunque, Seba decise di impiastricciarmi la faccia venendo con grosse urla e colpendomi naso, bocca e occhi.
La mia sorpresa più grande fu sentirli avvicinarsi a me per leccarmi il loro sperma sul mio corpo, brividi infiniti con quelle lingue e con le loro mani insaziabili che continuavano a giocare con i miei buchetti.
Ci baciammo e ci addormentammo così.
Mi svegliai, guardai l’orologio che segnava le tre del pomeriggio, ero completamente immersa in un sogno e prima di fare qualsiasi movimento guardai se i due ragazzi c’erano ancora, non vidi nessuno dei due, era stato solo un sogno? Mi chiesi, poi incominciai a toccarmi trovando il mio corpo nudo, e sentii quell’odore di sesso che aveva contraddistinto la mia serata, era tutto vero!
Arrivai in bagno e mi feci una doccia, le mie dita sfioravano i buchi sentendoli molli e martoriati dalla serata di sesso bollente, mi provocavano quasi un fastidio a toccarli, mi feci un bidet sentendo che ero davvero larga, il mio culo poi sembrava una autostrada.
Arrivando in cucina notai un biglietto, erano loro due “Grazie di tutto Pam! Sei una donna fantastica!” sotto c’era il numero di telefono di Seba, sorrisi ringraziando loro di tutto quello che avevano fatto a me e per me, la mia perversione era iniziata e non sapevo dove mi avrebbe portata.

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