Ricordi Di Un'Estate (Parte 2)

Scritto da , il 2017-08-07, genere gay

"Cosa?!? Ma cosa stai dicendo?!?" Gridai. "Riccardo e Dario??? Insieme??? Da un anno???" Ero sconvolto. "Beh in effetti è strano che non te l'abbiano detto" disse Alessandro, "vabè ne riparliamo domani, adesso dormi e fai silenzio." Obbedii. Ma quella notte dormii poco...Mi svegliai intorno alle 8 e mezza il giorno dopo, non c'era nessuno nella tenda, mi vestii e uscii, vidi Alessandro e Lorenzo seduti attorno a quello che restava del fuoco, ovvero un muccio di cenere e legnetti bruciacchiati. Mi sedetti accanto a loro e non dissi una parola, ancora sconvolto per quello che avevo visto la notte prima, passammo in silenzio quasi un'ora, poi sentii la cerniera della tenda di Riccardo e Dario aprirsi, mi girai e li vidi uscire, Riccardo indossava solo un paio di pantaloncini rossi corti, e sul suo petto nudo c'era solo in gran vista il suo ciondolo di spago con una tartaruga nera, bella ma non quanto la tartaruga sul suo addome, Dario invece indossava dei pantaloncini di jeans tenuti da delle bretelle, anche lui senza maglietta. Uscirono sorridenti, soddisfatti, salutarono cordialmente con un buongiorno e si sedettero attorno alle ceneri, poi Dario disse: "Non ci eravamo accorti dell'ora, eravamo stanchi e abbiamo dormito tutta la notte", lo guardai infastidito. Alessandro poi si mise a ridere e disse: "Se quello che ha detto Gabriele è vero, ieri notte non avete dormito così tanto", anche Lorenzo sembrava divertito. Riccardo mi guardò e mi disse: "Ci hai visti? Quando?", gli spiegai come avevo fatto e quello che avevo visto, poi tutti si misero a ridere, tranne me ovviamente. "Mi sa che è arrivata l'ora di dirtelo quindi" disse sempre sorridendo Riccardo, poco serio, "Ma se voi state insieme da un anno, tutte le storie sulle ragazze, sulle scopate il sabato sera con Alessia e Sara erano false?", di nuovo risero tutti, "Ma no" rispose Riccardo, " quelle storie erano tutte vere, solo che quando le ragazze non ci danno corda, allora io e Dario ci divertiamo un po così, ma mica stiamo insieme", "Si infatti" disse Dario, "ho organizzato questa escursione per potermi divertire con Riccardo senza che nessuno ci scoprisse, se ci vedesse qualcuno, apparte noi ovviamente, girerebbero voci non proprio belle e non vorrei rovinarmi la reputazione", ero furioso: "Quindi tutto questo è solo una copertura! Ci avete portato qui per coprire le vostre scopate!!!" Riccardo si fece serio: "Smettila, non puoi arrabbiarti così per cose che non ti riguardano, e poi io e Dario qui non siamo gli unici a divertirci tra maschi, anche Alessandro e Lorenzo lo fanno, me l'ha detto Ale", mi girai verso di loro, sempre più confuso, Alessandro rideva, ma Lorenzo calò la testa e arrossì. "E poi" continuò Riccardo, "noi non siamo venuti qui per coprire le nostre scopate come hai detto tu, siamo venuti qui per divertirci, e tu mi pare che ieri ti sia divertito, vero Gabri? Quello che io e Dario facciamo la notte dentro la nostra tenda non è affar tuo, non ti obblighiamo mica a guardarci o a partecipare!" Calai la testa, mortificato. "Aspetta un attimo," disse ancora Riccardo con tono malizioso, "forse è quello che vuoi, ti sei incazzato così tanto perché vorresti farlo anche tu.." Arrossii, sepevo che in parte era vero, poi Riccardo, vedendo che non rispondevo si alzò e si sedette accanto a me, poi con il dito cominciò ad accarezzarmi il braccio e poi il viso, "Lo so che ti piace" mi sussurrò, poi mi baciò sulla guancia "Scusa se non ti ho detto niente, mi farò perdonare" e mi baciò di nuovo sulla guancia, poi sul collo, "Rilassati, lo so che ti piace, rilassati", ero eccitatissimo, ma mi vergognavo perché Dario, Lorenzo e Alessandro mi guardavano e ridevano, poi Riccardo con due dita, delicatamente, mi girò il viso verso di lui e mi baciò sulle labbra, io non mi opposi e ricambiai, mettendo la lingua, fu bellissimo. "Uuuhhh" disse Alessandro, "qui abbiamo una nuova coppia, spero che Dario non diventi geloso adesso", Dario rise "No dai, Gabriele è ancora vergineper quello che ne so, se siete d'accordo io propongo di fare uno scambio stanotte, io vado con Ale e Lorenzo e Gabri va con Richi, così ci divertiamo tutti, e io finalmente potrei fare una cosa a tre, che ne dite?" Alessandro accettò subito, Lorenzo annuì, Riccardo mi guardò e mi disse: "Tu che ne pensi? Ti va di passare la notte con me?" Io non risposi, ero confuso, ma avrei voluto tanto accettare, poi balbettai: "Io...io...non...saprei...cioè...boh..." "A me sembra un si" disse Alessandro, indicando i miei pantaloncini, dai quali si vedeva benissimo il mio membro eretto "Allora è fatta!" disse entusiasta Riccardo, , anche lui eccitato, io accennai un sorriso, sempre imbarazzato, poi Riccardo mi disse: "Ci vediamo stasera, allora" e mi baciò nuovamente sulle labbra, poi si alzò e si diresse verso la tenda, poi però si fermò, si girò e mi disse: "Anzi, oggi sarei sempre con me, farai quello che ti dico, senza fiatare", "E cosa ti fa pensare che io accetti?" dissi infastidito, Riccardo si avvicinò e mi disse sorridendo: "Se non lo fai puoi anche scordarti la tua notte da sogno con me, e so che la desideri da tempo", io non risposi, spiazzato. Poi Alessandro, Dario e Lorenzo si alzarono e andarono in tenda a prendere gli zaini per fare un'escursione, Riccardo si sedette nuovamente accanto a me mi disse: "Non preoccuparti, voglio solo che passi tutto il giorno con me, non voglio che tu diventi il mio schiavetto, se è questo che pensi" quelle parole mi rassicurarono e istintivamente lo bacia sulle labbra, con passione, poi andammo anche noi a prendere gli zaini. Quel giorno Riccardo fu molto premuroso con me, mi teneva per mano, mi accarezzava, mi abbracciava, mi baciava, a un certo mi sembrò di essere in un sogno, troppo bello per essere vero. Dario e Alessandro sembravano impazienti di scopare, tanto che Ale improvvisamente andò dietro Dario, gli baciò ripetutamente il collo, poi gli abbassò le bretelle, lasciandolo col petto nudo e continuò a baciarlo e a leccarlo, e a Dario sembrava piacesse, tutto questo mentre Lorenzo guardava con attenzione. Il fatto che io sapessi i "segreti sessuali" di quel gruppo sembrava che fosse un bene, adesso tutti potevano comportarsi liberamente, senza soffocare i propri istinti erotici in mia presenza. Arrivò l'ora di pranzo, tornammo alle tende e mangiammo fuori, come il giorno prima, però fu diverso, più bello: parlammo tutto il tempo di avventure erotiche, di ragazze, di ragazzi, ero finalmente libero di esprimere la mia bisessualità, visto che tutti lo erano in quel gruppo. Finito il pranzo, Dario e Alessandro si appartarono poco distanti dalle tende, stesero un lenzuolo a terra e cominciarono a segarsi reciprocamente e a baciarsi, che scena meravigliosa! Lorenzo, sentendosi di troppo tra me e Riccardo si mise in disparte e smanettò col cellulare, mentre io e Riccardo restammo da soli, ci baciamano, si leccavamo, ci mordevamo, preso dall'eccitazione, mi tolsi la maglietta, passammo tutto il pomeriggio così, mezzi nudi, a baciarci e a leccarci, niente di più, mentre Alessandro e Dario erano già passati ai pompini reciproci. La cosa bella era che eravamo in un luogo isolato, in mezzo alla natura, non c'era anima viva nel raggio di chilometri probabilmente, nessuno ci avrebbe visti, eravamo soli. Io e Riccardo avremmo potuto anche scopare all'aperto quel pomeriggio, ma volevo che la mia prima volta fosse più romantica possibile, infatti aspettai la notte. Dopo aver passato la sera a scherzare sulla nostra bisessualità, intorno alle undici, andammo tutti nelle nostre tende. Il momento era finalmente arrivato. Chiusi la cerniera all'interno, mi girai e fui travolto dall'ardore di Riccardo che cominció a baciarmi con una passione e una forza mai viste prima, poi si staccò, tolse tutto in una volta pantaloncini e boxer e si stese sulle coperte, nudo e con il membro eretto, lo stesso feci io, mi spogliai completamente e mi buttai su di lui, restammo avvinghiammo per qualche minuto ed eravamo già bagnati di sudore, poi cambiammo posizione, lui ora sopra di me, cominciò a baciarmi la fronte, la guancia, il naso, le labbra, il collo, il petto, i capezzoli. Poi scese verso l'addome arrivando quasi al cazzo, poi si fermò, voleva che lo facessi anche io, e io obbedii con piacere: mi misi sopra di lui, gli bloccai le braccia con le mani e lo bacia ovunque, gli succhiai poi entrambi i capezzoli e scesi dopo verso gli addominali, quei meravigliosi, fantastici addominali, li leccai uno ad uno, fino a quando non furono tutti bagnati della mia saliva, oltre che del suo sudore. Poi scesi ancora, ero emozionato, ma non mi fermai, presi quel suo bel cazzo eretto e me lo infilai in bocca, cominciai a succhiarlo, mentre con le mani continuavo ad accarezzare quel corpo perfetto, Riccardo ansimava, gemeva, mi afferrò poi la mano e la strinse mentre con l'altra mi accarezzava i capelli. Dopo qualche minuto smisi di spomponarlo, mi gettai di nuovo sulla sua bocca e continuai a baciarlo poi gli misi due dita in bocca, che succhiò con piacere. Con un movimento forte e violento mi prese e mi girò, adesso era di nuovo sopra di me, mi baciò ancora poi si mise in ginocchio mi aprì le gambe, afferrò il suo membro con la mano e lo piazzò dentro il mio culo. Cominciò a penetrare, mi faceva male, malissimo, ma lo incitai a continuare. Dopo diversi minuti di penetrazione, pur restando dentro di me, Riccardo si calò con il busto e continuò a baciarmi, io con le mani gli stringevo la schiena, mentre misi le gambe sulle sue spalle. Lui invece con entrambe le mani mi stringeva la spalle, aumentó di potenza, sentivo il suo cazzo enorme entrare e uscire dal mio culo, e la cosa mi eccitava un sacco, così cominciai a segarmi. Poi lentamente si fermò uscì da dentro il mio corpo, si masturbò velocemente e venne sul mio petto, io venni quasi contemporaneamente, anch'io sul mio petto. Riccardo non aspettò un attimo e mi pulì con la lingua. Poi, sfinito, si buttò accanto a me. Ci guardammo, sudati, stanchi e scoppiammo a ridere, ci abbracciammo e ci riposammo per un'oretta. Nel frattempo, dalla tenda di Ale, Dario e Lorenzo, si sentivano gemiti fortissimi, chissà com'erano avvinghiati quei tre. Non si fermarono un minuto. Guardai l'orario, erano quasi le due, stavolta fui io a gettarmi addosso a Riccardo, lo imitai, presi il mio cazzo in mano, che si indurì subito e lo infilai dentro il culo di Riccardo, lo sfondai completamente, lui gridava, mi incitava a continuare. Mi sentivo come uno di quei attori dei film porno che vedevo ogni giorno. Poi liberai il culo di Riccardo dal mio cazzo, e non appena lo sfilai fuori venni di nuovo, stavolta gli schizzi furono così potenti che finirono dritti in faccia a Riccardo e addirittura nella stoffa della tenda. Stavolta fui io a pulire con la lingua Riccardo, poi, davvero sfinito, mi gettai su di lui e mi addormentai sui suoi pettorali. Fu la notte più bella della mia vita.

Fine seconda parte.

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