Era l'anno 1995

Scritto da , il 2011-01-22, genere prime esperienze

Correva l’anno del signore 1995, si fa per dire, e per me l’estate di quell’anno è stato il miglior anno della mia vita, sessualmente parlando.Era un giorno del mese di Maggio e rientrando da scuola trovai sul tavolo della cucina il pranzo e un biglietto che diceva cosi…..Gigi io e papa siamo dovuti andare urgentemente a Bologna dalla zia, zio e zia hanno avuto un incidente e sono ricoverati all’ospedale, non sono gravi ma Anna fortunatamente non si è fatta nulla, ma  è ancora piccola e dobbiamo fermarci in casa loro per accudirla, ti faremo sapere di più domani, se hai bisogno di qualcosa rivolgiti alla Signora Giulia la nostra vicina, ci siamo messi d’accordo prima che andasse in ufficio..ciao da papa e mamma.La Signora Giulia è una signora molto seria vedova ,  48 anni, su di lei non si può dire nulla,  alta 1,68 mora seno della quarta e molto gentile, sempre con un sorriso sulle labbra, io in quell’estate avevo 16 anni ma ne dimostravo almeno 18, alto 1,75 snello e con una voglia di sesso tremenda ,ma per mia sfortuna non riuscivo a legare con nessuna ragazza , ero troppo timido, la figa non l’avevo ancora vista dal vivo, solo su riviste porno per farmi delle salutari seghe.Quella sera stessa la vicina suonò alla porta ed mi chiese se andavo a lei a mangiare, cosi non si sarebbe più sentita sola, accettai volentieri, preparò una carbonara che divorai , segui una bella costata con patatine, mi versò anche del vino bianco molto fresco e leggermente mosso che gustai molto e mi rese anche un po’ allegro, finito di mangiare la ringraziai e stavo per uscire quando..--Gigi, guarda che puoi rimanere ancora, ho delle registrazioni di mio marito di corse in moto che lui guardava sempre, piaceranno anche a te.--Se è cosi rimango volentieri a farle compagnia.Mi dette delle cassette video e mi disse di incominciare pure a guardarle mentre caricava la lavastoviglie, accesi il video, introdussi una cassetta e mi sedetti sul divano a guardarla, lei arrivò alcuni minuti dopo portando dei bicchieri colmi di coca cola, poi si sedette sul divano alla mia destra, stemmo a guardare le cassette e bevemmo la coca, ne portò dell’altra e tra una cassetta e una coca si fecero le dieci, mentre guardavo l’ultima si avvicinò di più  a me , mise una mano sulle mie ginocchia, avevo i pantaloncini corti perché faceva caldo, mi tirò a se e inseri la mano sotto la maglietta massaggiandomi il petto.--Gigi , ce l’hai la ragazza ?--No signora , non ce l’ho.--Come fai a sfogarti? Non dirmi che ti arrangi da solo ?Mentre parlava cosi, avvicinò il suo viso al mio infilando la mano sotto il pantaloncino fino a toccare le palle, io non capivo più nulla, mi era diventato duro, mi baciava sulla guancia mentre mi sbottonava la patta dei pantaloncini, era cosi duro che riusci a malapena a farmi uscire il mio cazzo, lo prese in mano , lo scapellò e iniziò una lenta sega, sempre baciandomi sulla guancia senza staccarsi, non passò un minuto che ero cosi eccitato che godetti cosi tanto che eiaculai con dei getti di sperma cosi tanto che imbrattai i pantaloncini, la maglietta e la sua mano.--Ragazzo , se fai l’amore con una ragazza e non riesci a trattenerti la metti incinta la prima volta.--Mi scusi signora ma non sono riuscito a trattenermi.--Gigi non preoccuparti, vieni di la con me che ci puliamo. Dai spogliati maglietta e pantaloni.Rimasi nudo come un verme, mi vergognai di quello che era successo ma lei mi rassicurò.--Non preoccuparti , ti insegnerò io tutto quello che c’è da imparare.Andammo in bagno , mentre faceva scendere l’acqua si spogliò completamente,era bellissima aveva un cespuglio nero in mezzo alle gambe che le nascondeva il taglio della vagina, entrò nella vasca invitandomi ad entrare con lei, io in piedi e lei inginocchiata con la doccia mi lavava il cazzo per poi prendermelo in bocca, diventò subito duro più di prima, me lo succhiò cosi bene che stavo quasi per eiaculare, lei si accorse e ---Gigi, sta calmo, non eccitarti e cerca di resistere che poi ci divertiremo, dai asciughiamoci e andiamo nel mio letto .Mi prese per mano e mi portò in camera da letto, mi fece salire e si sdraiò abbracciandomi e baciandomi in bocca , sentivo la sua lingua che cercava la mia, non avevo mai baciato un donna ed era bellissimo.--Gigi, dai baciami e succhiami il seno, senti come ti desidera, ahhh che bello , chi avrebbe mai pensato di averti nel mio letto, e che bel cazzo che hai, sei messo proprio bene per la tua età, dai guardami la figa, mi sa che è la prima volta che ne vedi una , qui dentro vi è il paradiso, sta a te trovarlo.--Signora Giulia, lei è il paradiso, che bella figa che ha.--Non chiamarmi signora, chiamami amore che mi piace di più, leccamela un po’ che mi piace.--Amore , te la lecco subito, apri bene le gambe che la voglio guardare bene.Era la prima volta che vedevo una figa dal vero ed era bellissima, la leccai con cosi tanto gusto che ebbe subito un orgasmo e io non vedevo l’ora di entrare in quel paradiso, entrai dentro di lei e mi sembrava di sognare, lo avevo durissimo e la scopai per un po’ , ebbe diversi orgasmi ma io , forse per il fatto che avevo goduto tanto prima sul divano , resistevo a non godere, volevo farla godere, era bello vedere il suo viso mentre godeva.--Piano amore , fai piano , cerca di durare tanto , che bello ahhhhhhhh ahhhhhhhhhhh senti amore come godo , mamma mia quanto ho goduto dai adesso godi anche tu , riempimi del tuo godimento, ahhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhh ohhhhhhhhhhhh come godo .Mentre le godevo dentro godette cosi tanto che sembrava impazzita, urlava e si dimenava come un’ossessa, dovetti baciarla per soffocare le urla del suo godimento, mi strinse perfino con le sue gambe per non farmi staccare, era cosi sconvolgente la scena che avevo davanti che ebbi ancora un orgasmo, mi ero completamente svuotato dentro di lei, ci accasciammo sfiniti e dormimmo svegliandoci al mattino.Il mattino dopo era domenica e come mi svegliai vidi che entrava in camera Giulia con un vassoio con la colazione.--Buon giorno Gigi, dormito bene ? --Si Giulia, benissimo , al solo pensiero di quello che è successo ieri sera mi viene ancora duro.--Tu tienilo duro che a fartelo diventare molle ci penso io.Appoggiò il vassoio sul comodino e sali sul letto, mi baciò sulla bocca , che contraccambiai e mi infilò la mano nel pigiama prendendomi in mano il mio cazzo, mentre faceva uscire dalla vestaglia una tetta dicendomi di succhiarla, non me lo feci ripetere, succhiai quel ben di dio e non solo quella ma tutte e due.--Che bello amore, dai adesso fai colazione che oggi ti voglio in forze perché prima ha telefonato tuo padre per chiedermi dove eri e io gli ho detto che eri mandato a prendermi una rivista, e ha detto che arrivano domattina.--Ma non potevano rimanere ancora un giorno.--Lo faremo oggi fino a stancarci, tu pensa a mangiare adesso.Feci colazione poi feci una doccia e andai da lei che era in cucina a lavare alcune tazzine , mi avvicinai a lei e l’abbracciai, strusciai il cazzo contro le sue chiappe e mi venne subito duro.--Dai Gigi, scopami mentre sono al lavandino.Abbassai i pantaloncini e le sollevai la gonna abbassandole le mutandine, sporse in fuori il sedere per le dissi di infilarlo lei ,passò con una mano tra le cosce e lo prese in mano. Lo avevo  durissimo, sporse il sedere un po' all'indietro e se lo puntò sulla figa. La scopai per alcuni minuti , ma io vedevo il suo buchino che sembrava mi facesse l’occhiolino, lo aveva cosi bagnato dei suoi umori che appena lo puntai contro il buchino il glande spari nel suo culo, di colpo strinse le chiappe e mi disse—Ma cosa fai, hai sbagliato buco, è davanti che lo voglio.--Amore stai ferma , non stringere le chiappe.--Mi fa male, dietro non l’ho mai preso, mio marito non mi ha mai chiesto il culo.--Non preoccuparti amore, farò piano.Appena il buco si adattò al mio cazzo era lei che sculettava per farselo fare, la inculai per almeno 10 minuti e mentre le sborravo dentro venne con un urlo che di umano non aveva nulla, me disse poi che mai aveva goduto cosi tanto nella sua vita, stanchi ci sedemmo a riposare, ci pulimmo e andai in casa mia perché a minuti sarebbero arrivati i miei.Per alcuni giorni non facemmo più l’amore, non riuscivo nemmeno a trovarla per parlare con lei, un giorno che uscii dalla scuola tardi mi fermai sotto l’ufficio dove lavorava e la vidi che saliva su una macchina guidata da un uomo di circa 50 anni, come entrò in macchina vidi che si baciarono e capii che aveva trovato un uomo della sua età per vivere la sua vita, a dire la verità ci restai male ma ragionandoci sopra capii che era giusto cosi, di amore me ne aveva dato tanto, passò circa un mese e non ebbi l’occasione di incontrarla ma un giorno mentre stavo per rientrare mi bloccò sulle scale dicendomi che aveva bisogno di parlarmi, mi invitò ad entrare in casa sua. --Gigi, sicuramente mi avrai vista con un uomo, stò cercando un nuovo compagno e a dire la verità mi trovo bene, penso che tu non ne abbia a male ma anche tu dovresti trovare una ragazza.--Si ti ho vista con un uomo e a dire la verità ne sono contento, sei ancora una bella donna ed è giusto cosi, scusa ma adesso devo andare perché ho dei compiti molto importanti……..ciao ..e buona fortuna.Ci lasciammo da buoni amici e non la importunai mai ………ma un bel giorno rientrando la trovai seduta sui gradini di casa e stava piangendo.--Perché piangi ? Non dirmi che vi siete lasciati.--Si Gigi , l’ho mandato a quel paese, si serviva solo di me per spillarmi dei soldi, mi diceva che mi voleva bene e io gli ho dato quasi diecimila Euro dicendomi che me li avrebbe restituiti, ma quei soldi gli sono serviti per portarsi a letto una più giovane di me, sono disperata, adesso non mi vuole più nessuno, era solo una scusa per avere soldi.--Su non piangere, troverai sicuramente qualcun altro , sei una bella donna.--Non voglio più nessuno, gli uomini sono tutti cosi, vogliono una donna giovane da sbattere.La strinsi a me e la baciai sulla guancia, lei prontamente mi prese il viso e avvicinò la sua bocca cercando la mia lingua, ci unimmo in un bacio appassionato.--Gigi, ho voglia di fare l’amore con te, vieni in camera che ti voglio.Mi prese per mano e mi trascinò in camera, ci spogliammo e ci mettemmo a letto, iniziai a scoparla con una foga che mi meravigliai anche io, la desideravo ardentemente, non passarono due minuti che le sborrai in figa con alcuni getti di sperma , era cosi tanta la voglia che non mi divenne nemmeno molle, mi fece stendere supino e salendo sopra di me si impalò fino a sentire il suo pube contro il mio ventre, mi scopò come un’ossessa, ebbe un orgasmo cosi forte che letteralmente urlò, poi si accasciò sul mio petto senza nemmeno far uscire il mio cazzo dalla sua figa, con la forza dei miei anni avevo ancora il cazzo duro , la feci alzare e le puntai il mio glande contro il suo buchino e lasciandola scendere entrò fino alle palle.--Gigi, amore , cosa mi fai ? Mi hai spaccato il buco , mi fa male.--Amore . è tanto che volevo scoparti il culo, ti piace ? Se fa troppo male lo tolgo:--No non toglierlo oramai me lo hai rotto….Si si , mi piace ma fa troppo male, stai fermo che ti scopo io……..ha come è bello ,se lo sapevo che in culo era cosi bello non aspettavo fino ad ora…….dai godi che stò godendo anche io , senti come mi gocciola la figa….hahaaaaaaaaaa sento che stai godendo ,,,uhhhhhh che bello…..come godo…….come mi brucia ahi ahi mi sembra di avere un fuoco nel buco.Quella è stata l’ultima volta che l’ho scopata perché mi disse che aveva trovato un uomo e sarebbe andata via da casa con lui, quell’uomo era mio padre che a nostra insaputa la scopava e dato che non avrebbero convissuto nell’appartamento di lei , andarono a vivere in un’altra città.Mia madre anche se sapeva che mio padre faceva delle scappatelle con delle troiette non la prese tanto bene anche perché non avrebbe mai pensato che la abbandonasse per andare via con la nostra vicina, cadde in una profonda depressione, non si curava più e continuava a piangere.Una notte mentre andavo in bagno passando vicino alla sua camera la sentii che piangeva, entrai e avvicinandomi al letto le chiesi perché piangeva e le dicevo che doveva farsene una ragione.--Gigi, vieni qui vicino a me, mi sei rimasto solo tu, sdraiati con me e stringimi a te, ti voglio bene.Mi stesi accanto a lei e la abbracciai, ma ero giovane e con una voglia matta, come sentii il suo corpo contro il mio mi venne subito duro.--Mamma , forse è meglio che torni nel mio letto, sai non sono fatto di legno.--Gigi io ti voglio bene sono la tua mamma.--Ma sei anche una bellissima donna. Lo senti come me lo hai fatto diventare.--Amore, a una donna fa piacere quando un maschio la desidera.--Si , ma tua sei mia madre.Mi tolse i pantaloni del pigiama e si sollevò la camicia da notte, non aveva le mutandine, sollevò una gamba e me la mise sopra di me , mi prese in mano il mio cazzo e se lo puntò contro la sua figa, fece entrare il mio glande , avevo il cazzo che stava scoppiando, mi strinse contro di se e se lo fece entrare tutto, come lo senti dentro mi tirò sopra di lei e mi disse---Dai Gigi , fammi godere, non resisto più .Aveva la figa cosi bagnata che sembrava stesse per fare pipi, era cosi tanta la voglia che bastarono alcuni minuti che le venni dentro con sua grande felicità.--Amore , ti amo dai non fermarti che ho ancora voglia di te, senti come godo ahhhhhhhh ahhhhhh che bello, ho fatto l’amore con il mio bambino, non lo avrei mai pensato, ma adesso lo faremo tutte le volte che vorremo.--Mamma, è stato uno sbaglio, non dovremmo più farlo.--Ma sei matto? Lo faremo ancora anche se sei mio figlio, io non voglio cercarmi un amante, mi basti tu, e poi sei messo bene e pensare che te l’ho fatto io.Da quella notte cambiò tutto, mi trasferii nello letto matrimoniale e tutte le notti scopavo con lei ,  aveva sempre voglia e io avevo il cazzo sempre duro, non le bastava mai , mi disse che doveva recuperare le scopate perse, mio padre la scopava due o tre volte al mese dicendole che era sempre stanco, invece si scopava le troiette.Ma una volta che mentre la scopavo alla pecorina vidi che aveva il buchetto molto stretto e da quel giorno era diventata una fissa. Le volevo fare il culo.--Mamma, papa non  ha mai voluto il tuo culetto ?--Ma sei matto? Non me lo ha mai chiesto, una botta e poi dormiva.--Lo sai che mi piacerebbe provare.--Ma dico che idee ti vengono in mente, come fai a farlo entrare ? Ma sai cosa c’è dentro il buco, penso che ti sporcheresti tutto il pisello.--Basterebbe un clistere.--Non non se ne parla nemmeno, non ti basta la mia patatina ?Ma penso che anche lei lo volesse provare ,e mi accorsi qualche sera dopo quando a letto mentre la scopavo mi disse—Amore, lo vuoi davvero il mio culetto ? --Si mamma , lo voglio ancora, ma se non vuoi non se ne fa nulla.--Prima di venire a letto mi sono fatta un clistere, proprio per te, ti amo e voglio donarti tutto quello che desideri, però fai piano ,li non è entrato nessuno.--Mamma, se ti fa male smettiamo subito, metto un po’ di crema sentro e anche sul mio pisello cosi scivolerà dentro più facilmente.--Come mai sei cosi pratico ?--Dopo ti spiego.---Lo so che scopavi la troia della vicina, l’hai inculata  per caso ?--Si mamma e più di una volta, le piaceva farsi fare il culo e godeva anche di più.La feci mettere a pancia in giù con sotto un paio di cuscini, dopo averle spalmato della crema sul buco e sul mio cazzo, appoggiai il glande contro il suo buchino che poi sarebbe diventato una caverna e iniziai una lenta ma inarrestabile penetrazione fino a quando sentti che era tutto dentro, avevo le palle contro la sua figa.--Gigi, che male che mi fa.--Mamma, lo tolgo.--No no , stai solo fermo che magari mi passa……… sta passando, dai scopami piano…..ahhhh ahhhhhhhhh che bello dai piano piano che stò quasi godendo, che bello amore …………………dai cosi cosi  ahhhhhhhhhhhh come godo co..me  go..do…dai sborrami dentro…………che bello sentire la tua sborra nel culo……..dai adesso fai forte che non mi fa più male ahhhhhhhhhhh godoooooooooooooo.Mi aggrappai ai suoi fianchi e in preda ad un istinto animalesco la inculavo con una forza inaudita, le sborrai nel culo mentre godeva cosi tanto che la sentii perfino urlare, era come un animale che aspettava quel momento come la sua salvezza, stanco mi accasciai su di lei e stringeva cosi forte il buco che non riuscii a staccarmi, eravamo incastrati.Quella fu la prima inculata della sua vita e almeno una volta alla settimana lo voleva nel culo, diceva che nella sua vita non aveva mai provato cosi tante emozioni , e proprio da sua figlio.

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