I neri ci vogliono gravide 3 - L'incontro con le Cariatidi nere

Scritto da , il 2017-07-26, genere tradimenti

Quella sera,mentre mio marito si dissetava sul mio sesso procurandomi orgasmi a raffica,io al telefono con Amy il senegalese dalla pelle ambrata e dal corpo scultoreo,prendevo accordi per la sera successiva.

Gli avevo chiesto di avvisare Falall il ragazzo del Camerun dalla pelle scurissima,capelli neri arricciati,occhi come la notte e denti bianchi come avorio.

Falall al contrario del suo amico aveva una corporatura piuttosto tozza,spalle larghe ed una leggera pancetta che lo faceva apparire molto più basso di quanto non fosse nella realtà,nei confronti del suo amico Amy.

Di avvisare la mia amica Claudia,mi sarei occupata io più tardi.

In realtà,la cosa era risultata più complicata del previsto giacché,il suo cornuto,aveva deciso,senza avvisarla prima,di andare dai suoceri nelle Marche per mostrargli con ostentata fierezza,la pancia gravida della moglie.

Mentre Claudia al telefono mi spiegava la situazione ghignava beffarda (la troiona!) al pensiero che lei neanche conosceva il nome di quello che l'aveva ingravidata.

Inutilmente avevo cercato di sostituirla anche perché,nessuna delle mia amiche troie era incinta in quel momento e per quei due,lo stato interessante,pareva essere(ed realtà era) una precondizione determinante.

Col tempo avrei capito che quella scelta non era stata voluta da loro ma da alcune casuali circostanze successive al loro sbarco a Lampedusa dal barcone sul quale avevano viaggiato provenienti dalla Libia ai tempi di Gheddafi.

Un giorno mentre vagavano senza meta su una filovia di Milano,avevano aiutato a scendere una signora incinta con una carrozzina con dentro la sua bambina.

La signora vedendoli malvestiti ed alquanto maleodoranti(Non la puzza di negro che molti razzisti millantano ma semplicemente sudore e abiti sporchi come ogni persona che non si cambia e non si lava)per ringraziarli li aveva invitati a casa sua dove gli aveva fatto fare la doccia e gli aveva regalato dei vestiti che il marito non indossava più.

Poi,dopo avergli offerto un caffé,con naturalezza li aveva presi per mano e se li era portati in camera da letto dove hanno scopato sino al rientro del marito.

A cena,soddisfatti,puliti,profumati e con lo sguardo di chi ha appena vinto un terno al lotto,sono stati sfamati e ringraziati dal marito per aver dato tanto piacere all'amata mogliettina in dolce attesa.

Prima che andassero via,il marito gli aveva allungato alcuni biglietti da 50 € e si erano scambiati i rispettivi numeri di cellulare.

Nei giorni successivi il marito si era attivato per trovargli un alloggio dignitoso ed un posto di lavoro come ingegnere per il senegalese e muratore per Falall.

Per alcuni mesi avevano frequentato regolarmente quella casa sino a che la signora,dopo il parto,aveva posto fine alle visite le visite.

Nel periodo di frequentazione però,i ragazzi avevano appreso dalla signora,che a Milano vi erano molte signore che amavano accoppiarsi con ragazzi di colore,col consenso dei mariti in special modo durante la gravidanza.

In verità lei stessa li aveva fatti incontrare con una sua amica gravida all'insaputa del marito che,gelosissimo non avrebbe mai concesso una simile trasgressione.

Fatto è,che i due ragazzi da quel momento,anche attraverso il tam-tam delle mogli che incontravano,avevano maturato quella passione sino a divenirne quasi dipendenti ed all'occasione si facevano anche pagare.

Dopo questa utile premessa per aiutare i miei lettori a meglio comprendere la situazione,veniamo al giorno in cui casualmente ci siamo incontrati.

Io e la mia amica Claudia avevamo un appuntamento conoscitivo fuori città preso con 2 tizi attraverso Fermo Posta.

Al tempo non esisteva Internet e gli incontri avvenivano dopo lunghi scambi epistolari e defatiganti telefonate.

Seduti nel tavolo davanti a noi nel bar dove avevamo l'appuntamento,vi erano due stupendi esemplari di ragazzi di colore.

Nell'attesa io e la mia amica li abbiamo mangiati con gli occhi ricambiati dai loro sguardi profondi ed eccitanti.

Quando i due che stavamo aspettando sono arrivati col segnale stabilito di riconoscimento(Impermeabile sul braccio e Corriere della Sera in mano l'uno e due rose rosse l'altro)io e Claudia ci siamo guardate e come se avessimo ricevuto un comando militare,ci siamo alzate di scatto e siamo andate a sederci nel tavolo dei due neri.

Lo so,non è bello fare bidoni ma,l'aver scansato quei due panzoni pelati e la notte che abbiamo trascorso insieme a quei due mori,aveva ampiamente compensato i nostri sensi di colpa.

Amy il senegalese era bello come un Dio.

Alto,corpo asciutto,completamente glabro e tutto nero senza gli orribili segni di costume dei nostri ridicoli mariti bianchi.

Un membro non particolarmente grosso;Piuttosto lungo ma sottile,con la pelle lucida e liscia come raso di seta.

La cappella più grossa del gambo e dunque svettante come un capitello a forma di prugna violacea si ergeva invitante,sulla colonna di marmo nero di Persia.

I testicoli anch'essi completamente privi di peli pendevano dall'elsa,grossi e sodi come frutti dal ramo.

Due natiche muscolose e gonfie dentro le quali io e la mia amica ci siamo perse col volto e con la lingua come due cagne affamate.

Un vero spettacolo!

Falall al contrario aveva un petto villoso di peli attorcigliati.

Gli stessi peli sotto la pancia pingue,ornavano l'inguine sin all'attaccatura di un membro dalle dimensioni impressionanti.

La prima impressione è stata quella di un cazzo di cavallo sguainato sotto la pancia gonfia.

Così si presentava a "riposo" con sotto due palle grosse e lucide come quelle di un biliardo.

La trasformazione di quella vera e propria arma messa all'opera è stata sconvolgente.

Vederlo crescere ed indurirsi "vivo" è stato impressionante e magico al tempo stesso.

Quando la belva si è svegliata completamente,superava abbondantemente l'ombellico mentre il diametro e la consistenza erano tali da spaventare me e la mia amica che pure di cazzi ne avevamo visti e presi in quantità.

Il gambo era ricoperto di vene bluastre sporgenti e intrecciate come in un bassorilievo,il glande circonciso svettava minaccioso come una palla di cannone pronta allo sparo.

Tutta l'incredibile composizione scultorea di carne,vibrava come scosso da una forza interiore potente e misteriosa.

Inutile dire come io e la mia amica ci siamo tuffate su tutto quel ben di Dio senza minimamente pensare alle conseguenza che avremmo potuto avere da quelle magnifiche trivelle,da quelle armi micidiali,da quelle pompe mai scariche.

Siamo tornate a casa intrise di sperma in ogni foro ed ogni lembo di pelle mentre i nostri buchi del culo hanno avuto bisogno per due giorni delle affettuose cure dei nostri cornuti che nei momenti liberi,al nostro racconto,si consumavano di seghe.

segue





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