Il cameriere intraprendente

Scritto da , il 2017-07-07, genere etero

Io e mia moglie Esmeralda siamo invitati al matrimonio di un nostro amico. Per l'occasione mia moglie, alta, occhi verdi, lunghi capelli castani, labbra morbide, indossa una giacca leggera e attillata con ampia scollatura, una gonna che termina poco sotto il ginocchio e scarpe con tacchi a spillo. Io invece indosso un completo grigio. Dopo la cerimonia in chiesa, seguiamo l'auto degli sposi e arriviamo al ristorante dove ci sarà il pranzo. Gli invitati al matrimonio sono tanti e i camerieri si danno da fare per farli sentire a loro agio. Un cameriere, in particolare, ogni volta che porta le pietanze al nostro tavolo, non perde occasione di fare sempre apprezzamenti e complimenti a mia moglie per la sua bellezza ed eleganza. Inoltre, ogni volta che ci passa vicino, tiene sempre fisso il suo sguardo sulla scollatura di Esmeralda. Il pranzo, comunque, è squisito e sembra procedere senza intoppi. Dopo averci servito il dolce, il cameriere intraprendente, improvvisamente, si abbassa sotto il tavolo. “Devo raccogliere una forchetta che è caduta per terra. Mi scuso per l'inconveniente” ci dice. Subito dopo, mia moglie si mette a ridere e anch'io abbasso la testa per vedere sotto il tavolo. Il cameriere che non ha in mano nessuna forchetta, sta accarezzando la caviglia e il ginocchio di Esmeralda. Cerco di afferrarlo per il collo ma lui si rialza e scappa via. Lo voglio inseguire ma mia moglie mi trattiene. “Caro, lascialo perdere. Non roviniamo la festa agli sposi..Adesso devo andare in bagno per darmi una rinfrescata...” mi dice Esmeralda. La voglio accompagnare ma lei dice che vuole andare da sola. La aspetto seduto al tavolo. Passano molti minuti ma lei ancora non arriva. Corro verso il bagno delle donne. Dopo essermi scusato, entro nel bagno a loro riservato ma Esmeralda non c'è. E, proprio quando sto pensando a dove può essere andata, la vedo uscire di corsa da una stanza. Lei ha la giacca slacciata e la gonna tanto sollevata da lasciarle scoperte le cosce. La raggiungo subito. Mia moglie mi bacia sulle labbra e poi, a fatica, mi racconta quello che è successo. Quando il cameriere si era chinato sotto il tavolo e la aveva accarezzata, in realtà aveva lasciato un bigliettino sul ginocchio di lei. Il biglietto era un invito a bere un vino pregiato. Esmeralda lo aveva letto velocemente e aveva già deciso di accettare l'invito mentre io tentavo di afferrare il cameriere. Il bagno era una scusa per raggiungere il cameriere nella stanza dei vini. Appena entrata nella stanza, trovò il cameriere con un bicchiere di vino in mano. Lui gli porse il bicchiere e mentre lei beveva il vino, il cameriere si gettò addosso a lei. Esmeralda aveva cercato di difendersi ma il cameriere l'aveva abbracciata così forte da impedirle di muoversi. Poi lui aveva sbottonato la giacca di Esmeralda e aveva messo una mano sotto la sua gonna. Subito dopo le labbra del cameriere scorrevano sul seno di mia moglie e le dita di lui si infilavano in mezzo alle cosce di lei. Per evitare conseguenze peggiori, lei decise di baciarlo sulla bocca. Lui allentò la presa e lei ne approfittò per schiaffeggiarlo e per tirargli un calcio ai testicoli. Lui si piegò in due dal dolore e lei riuscì così a uscire dalla stanza. Quando ha terminato il suo racconto, io la abbraccio e poi entro nella stanza. Il cameriere cerca di fuggire ma questa volta riesco a prenderlo per le spalle, lo giro verso di me e gli rifilo un pugno nello stomaco e un altro sotto il mento. Lui cade a terra.
E' dolorante. Gli lego le mani e i piedi con alcuni lacci trovati vicino alla botte del vino, lo faccio sedere per terra e poi dico a mia moglie di rientrare. Lei all'inizio ha un po' di paura ma quando vede il cameriere legato, mi abbraccia e mi bacia ancora sulle labbra. “Sei un verme. Adesso guarda come faccio una sveltina con mia moglie” dico al cameriere che è legato e seduto per terra. Per prima cosa, abbraccio mia moglie, subito dopo le bacio le cosce. Esmeralda mi accarezza i capelli.Mi rialzo, Esmeralda infila la sua lingua nella mia bocca e io faccio scivolare la mia lingua nella sua. Le nostre lingue si intrecciano per qualche secondo. Poi le mordo i capezzoli e le abbasso le sue mutandine. Esmeralda chiude gli occhi, infila la sua mano dentro i miei pantaloni e mi massaggia il pene. Quindi, con un movimento deciso tiro fuori il mio membro e lo faccio scorrere dentro la fica di mia moglie. Esmeralda grida per la gioia e per l'eccitazione. Io la prendo per i fianchi e affondo il mio pene sempre più dentro la sua fica. Lei allaccia le sue gambe dietro la mia schiena e mi bacia con passione sulla bocca. Abbiamo l'orgasmo nello stesso momento. Subito dopo ci rivestiamo e, mano nella mano, ritorniamo nella sala da pranzo per festeggiare gli sposi. E, alla fine della giornata, quando gli sposi hanno lasciato il ristorante, chiamo la polizia e faccio arrestare il cameriere. P.S. La storia è frutto di fantasia e i personaggi sono inventati.

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