Nara 3

Scritto da , il 2017-07-04, genere etero

I miei vecchi vicini di casa si erano trasferiti e la casa è stata acquistata per investimento e messa a reddito.
Il mese scorso era stata affittata probabilmente a degli stranieri che si vedevano e sentivano poco o niente, quindi, cominciai ad incuriosirmi ma non riuscendo a soddisfare la mia curiosità rinuncia a sapere. Oggi è stata una giornata insopportabile per il caldo e per il lavoro, tornando a casa ho deciso di passare molto tempo in vasca per un bagno rilassante ed aumentare i gradi del fresco per girare nuda per casa. Ho parcheggiato l’auto in box e mentre attraverso il corridoio per uscire un motorino per poco non mi investe; arrabbiata gli grido dietro: ma sei deficiente a correre così sparato qui sotto? Il conducente parcheggia e ancora con il casco corre verso di me, sono presa dal panico, mi si avvicina, si toglie il casco e mi dice:
scusa signora, ti prego scusa il motorino è nuovo non sono ancora pratico. Tu scusami per favore. È un ragazzo di colore alto, magro, ad occhio e croce avrà un 18 anni è più spaventato di me; Mi sento rassicurata e gli faccio una ramanzina: proprio perché non sei pratico devi stare più attento, potevi investirmi e ti potevi far male. Ci avviamo tutti e due verso l’ uscita, prendiamo l’ascensore della stessa scala e scendiamo allo stesso piano. Tu abiti qui ? tu sei il nuovo inquilino? gli chiedo incuriosita e stupita, Si, per ora qui abitiamo io e mio fratello più grande poi arriva la mamma, di dove siete? Della Costa d’Avorio e mia mamma lavora al consolato a Roma ma qui arriva a fine mese e mio fratello va all’Università. In pochi minuti mi sono ragguagliata in tutto e per tutto. Entrando in casa mi accorgo di aver dimenticato la sacca della spesa nel corridoio dei box, non ho voglia di scendere, guardo il ragazzo e gli chiedo: mi faresti una cortesia ? potresti andare ai box e prendermi la sacca della spesa che ho dimenticato là? Si!Si! mi sorride e corre come se avesse il fuoco sotto i piedi. Finalmente sono a casa sparo il fresco, vado in bagno, riempio la vasca e ci scivolo dentro mi stendo in ammollo e ci resto fin quando non mi sento rilassata; esco dal bagno nuda e provo un brivido: il fresco è troppo alto bisogna ridurlo. Vado in soggiorno per cercare il telecomando quando sento una voce: signora eccomi qua! la borsa dove la metto?
Mio Dio! grido e corro verso il bagno nuda come stavo e ritorno verso il soggiorno questa volta coperta Ma tu entri in casa in casa degli estranei così? No la porta era aperta, No la porta era chiusa, Non con la chiave, ha ragione non avevo chiuso a chiave ma insisto: non hai bussato vero? no ho bussato solo una volta però, come ti chiami? Fharid quanti anni hai ? 19 sicuro? mi sembri più giovane No, no 19 finiti sono già fidanzato e pronto per sposarmi; lo guardo con sospetto ma tu adesso vivi da solo ? no con mio fratello ma lui ora è andato a Roma all’Ambasciata torna domani sera, va bene Fharid se vuoi puoi bere qualche cosa Si grazie, signora sei proprio bona! Fharid ma che dici come ti permetti questa confidenza !!? Io dico quello che vedo: tu sei bona. Come si dice in italiano sei una figona!! E ride toccandosi, va bene, va bene chiudiamo così perché sei solo un ragazzino, no no signora tu sbagli non sono ragazzino e tengo una mazza grossa! BASTA! ADESSO BASTA!!! FHARID o O COME TI CHIAMI BASTA, non voglio più niente, tu lasci porta aperta, tu dici io entrato senza bussare, tu dici io ragazzino e tutto questo non vero Signora. Io non ho sbagliato. Fharid ha messo il broncio io, materna mi accosto e gli appoggio una mano sulla spalla ma lui per tutta risposta la prende e se la porta sul cazzo già barzotto. Visto signora che io tengo bella mazza!! E così dicendo si lascia cadere i pantaloni e la mutanda mostrando il cazzo. Io mi arrapo subito, lo so potrebbe essere mio figlio ma io mi arrapo. Senza pensarci, se lo facessi dovrei sbatterlo fuori di casa, mi inginocchio e glielo prende in bocca. Sa di piscio ma continuo tenerlo in bocca: comincia a diventargli duro. Fharid ha ragione, una bella mazza non enorme in lunghezza ma molto molto larga ed io gliela succhio con piacere, gli metto le mani sui fianchi magri e gli do il tempo. Lo lascio scendere in gola più che posso Fharid si eccita , mi poggia le mani sulla testa e mi fotte in gola mentre io mi sgrilletto; lui sborra, ho la bocca piena parte la ingoio con piacere perché la sento dolciastra parte mi cola fuori. Il mio orgasmo si è abortito e mi sento insoddisfatta. Vai lavarti Fharid il bagno è in fondo a destra. Quando torna mi trova stesa sul divano con le gambe aperte. Hai visto Signora che hai avevo ragione hai una bella figona! . Si spoglia mostrando tutto il suo corpo acerbo e la mazza di nuovo dura. Si accosta vuole scoparmi ma io lo faccio inginocchiare e gli porto il viso fra le gambe mentre gli dico: Fharid lecca, succhia, infila le dita, la lingua, mordi la figa il clitoride fai quello che vuoi,che sai ma fammi godere.
Sento subito la lingua sul mio clitoride che si indurisce fino a scoppiare, lo morde con decisione ed io grido per il dolore ma di più per il piacere, continua a mordere e ad infilarmi le sue dita magre e lunghe nella figa mentre con l’altra mano arriva al capezzolo, lo sfiora sente che mi piace e me lo strizza tanto forte da farmi veramente male ma io gli dico ancora, ancora. Fa sesso in una maniera così spontanea, naïf che mi conquista. I suoi morsi al clitoride e le strizzate forti e dolorose al capezzolo mi fanno perdere il controllo, agito le gambe, rantolo a questo punto Fharid si alza e mi infila il cazzo in figa e comincia a chiavarmi io godo senza limiti, lui m i vede così presa che mi segue nell’eccitazione e comincia a darmi colpi sempre più duri finché sento che mi riempie con una abbondante scarica di sperma. È sfinito, mi cade addosso e sento i battiti accelerati del suo cuore; lo bacio ma la sua bocca è secca. Ci vuole un po' di tempo per riprendere il controllo. Bravo Fharid

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