La sorella in difficoltà 2

Scritto da , il 2017-05-16, genere tradimenti

Mia sorella quasi sconvolta da ciò che aveva visto perse un paio di mani. L'irreparabile successe quando mia moglie vinse le mutande di Danilo. Quella scena la rivedo quasi a rallentatore nella mia mente, la vedo abbassargli i boxer e come una molla un enorme uccello duro colpirla in volto, lì per lo stupore si ritrovò con il grosso uccello di Danilo strusciando sulla guancia finire tra le labbra.
Dopo che le vidi uscire timidamente la punta della lingua e sfiorargli leggermente il prepuzio, di lì la scena era confusa, nella mia mente si alternavano momenti a rallentatore ad altri accelerati, fatto sta che gli prese buona parte del pisello in bocca facendo un pompino da grande pornostar. La ciliegina sulla torta fu l'epilogo, la mano di Danilo sulla sua nuca mentre lei con la sua cercava di staccarsi respingendolo. Credo abbia mandato giù una grossa quantità di sperma.
Non so come il gioco riprese e Carla alzò lo sguardo solo quando Franca le disse, che porca che sei.
Persi le mutande anche io ma avessi dovuto avere lo stesso trattamento di Danilo, il pompino me lo avrebbe dovuto fare mia sorella che per fortuna disse, scordati di mettermi in bocca il tuo uccello, tutt’al più... Non finì di dirlo che Danilo l'aveva presa per i capelli girata ed imboccata. A Franca le fu risparmiato l'ingoio e Danilo rimase con l'uccello duro fino alla mano successiva.
Mano che vinse Danilo di Carla, mano che completò l'avverarsi di un incubo.
Questa volta gli mise il culo praticamente i faccia e si fece sfilare il perizoma. Le vidi fare una smorfia di piacere, Danilo le aveva infilato la lingua tra le natiche. Lei non riusciva più a tenersi, le tremavano le gambe. Finì mano mano prima ad appoggiarsi con i palmi sul tavolo, mentre Danilo continuava il suo sapiente lavoro di lingua, per poi allungarsi a 90 gradi, mi prese le mani e tra un sospiro e l'altro, scusami, perdonami. La guardavo in faccia, stravolta dal piacere, poi d'un tratto spalancò occhi e bocca avendo come una spinta in avanti.
Alzai lo sguardo e vidi Danilo tenerla per i fianchi e spingerle dentro la fica il suo enorme uccello.
Prese a scoparla con gusto, le massaggiava le natiche, le usciva per sputarsi sul glande per poi rientrare, poi mise un piede sul tavolo.
Lì Carla mi strinse forte le mani e strillò molto forte, che succede cara?. Lei, amore amore, quasi lacrimava, amore, le mancava il fiato, amore me lo ha messo nel culo, una sua mano sulla spalla di Carla, amore mi sta spaccando il culo.
Che grande troia che sei, le disse Marta, guarda come ti fai aprire il culo, poi prese da terra la bottiglia vuota di prosecco, ecco ne vorresti un altro ind a fess?, Carla spalancò nuovamente gli occhi.
Da non crederci Carla aveva un enorme cazzo che le stava spaccando il culo e una bottiglia nella vagina, lei rantolava dal piacere. Danilo poi le dette le ultime tre botte forti e veloci riempiendole il culo di sperma. Solo quando si tolsero dalla mia visuale potetti vedere allo specchio che era dietro Carla come l'avevano ridotta. Se la vagina sembrava il traforo del monte bianco il suo ano era un voragine tanto che quella grande stronza di Marta le infilò le cinque dita sino a mezza mano.
Una bella succhiata da parte di Marta all'uccello di Danilo lo fece ritornare di marmo. Così le andò dietro le strappò le mutandine e in un solo colpo le infilò tutto l'uccello dentro. Cacciò un urlo forte poi seguito da quello di Carla. La spinta ricevuta fece si che la mano scivolasse fino al polso nel culo di mia moglie .
Ora voi che leggete vi starete chiedendo cosa io stessi facendo, niente ero in trans, Danilo sembrava un toro instancabile, finalmente Marta liberò l'ano di Carla e fu spinta accanto a lei nella stessa posizione. Adesso le dava forti bordate, le stava veramente sfondando la fessa.
Le usciva completamente per poi sbatterglielo forte in un colpo solo, questo tre o quattro volte poi cacciò fuori un paio di copiosi e densi schizzi di sperma che dal fondoschiena colavano tra lo spacco, prese quasi la rincorsa e, aaaaaaaaaaaaaaaaaaah, uscì dalla bocca di Marta. Capii che con quella specie di rincorsa aveva rotto il culo anche a mia sorella.
La serata per me si concluse con la vista di Carla che ripuliva con la lingua gli orifizi di mia sorella colanti di sperma e dietro aveva Danilo che le infilava con forza quattro dita nella vagina.

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