L'amica di Lela

Scritto da , il 2017-05-12, genere etero

Niki era una delle migliori amiche di Lela…in quel periodo mi era capitato spesso di frequentarla: una ragazza intelligente, simpatica e carina. Non di certo una stafica che noti al primo sguardo.

Ma era graziosa, di una bellezza non appariscente. Ha sempre avuto qualcosa che mi intrigava, ma non mai avuto modo alcuno di avere approcci, se non per pura compagnia durante qualche serata.

Per caso mi è capitato di rincontrarla dopo parecchio tempo…dapprima per caso in strada. Due chiacchiere al volo ma nulla più, se non l’aver saputo che entrambi ci trovavamo più vicini lavorativamente…

Il caso ha voluto che ci siamo trovati ad un compleanno di una persona amica comune. Classica frase del tipo “Che ci fai tu qui…”

Con i primi caldi le ragazze si “spogliano”, indossano abiti più leggeri e che lasciano intravedere le doti migliori di ognuna di loro. E Niki non era da meno quella sera: un vestitino leggero, color glicine. Corto con scollatura dietro la schiena che lasciava intravedere che non aveva il reggiseno. Il suo seno era piccolo, forse una seconda scarsa, ma sembrava decisamente sodo in quanto dal vestito non si notava alcun segno di qualcosa di “cadente”.

Il vestito corto le scendeva morbido sui fianchi, lasciano intravedere, ma non troppo, un culetto davvero niente male. Completava il tutto un bel sandalo con tacco non esagerato, ma sufficiente per slanciare le sue gambe tornite e già abbronzate dai primi soli.

La vedo al bancone in attesa di ordinare: il free bar che c’era quella sera avrebbe contribuito a far cadere molti dei nostri freni inibitori. “Quello che prende lei” – chiedo al barman mentre lei è di spalle. “Ehy, sei tu! Lì per lì ho pensato: eccoci, vediamo chi è questo che vuole fare lo splendido” – dice lei. “Ma tu non sei proprio il tipo da fare lo splendido” – facendo seguire alle sue parole una carezza sul viso ed un bacio leggero sulla guancia.

“Ti diverti” – mi dice?

“Sono appena arrivato, sono solo e sono puntato diretto al bar. Vedendo che c’eri tu mi è sembrato il posto più interessante della festa” – replico io.

Lei mi sorride maliziosamente, in un misto di orgoglio e imbarazzo. Poi mi risponde: “ Non ti smentisci mai, sei sempre carino e garbato…comunque grazie del complimento!”

Nel frattempo il nostro bicchiere di champagne che ci era stato servito era già finito…

Le chiedo se avesse voluto altro e lei mi dice:” Facciamo così, ordina quello che vuoi e ce lo beviamo in relax su quei divanetti” – indicandomi quello nell’angolo, un po’ più intimo rispetto all’altro .

“Con piacere …” – le rispondo.

Mi faccio preparare due bicchieri di champagne, e passando prendo un fiore che ornava il bancone.

La barista mi vede ma la mia faccia di culo mi permette di essere perdonato quando le dico” E’ per una buona causa, ti giuro!!” Lei mi guarda sorridendo e mi fa un cenno come a dire “Vai vai…”

Arrivo e Niki è lì ad aspettarmi. Schiena poggiata allo schienale e gambe accavallate che facevano salire ancora più su la sua gonna corta…

Appena mi vede arrivare mi guarda con uno sguardo…che mi ricorda quello della barista…

Mi fa un cenno di ringraziamento con la testa e mi fa: “ti sei meritato un altro bacetto…” e si avvicina di nuovo a darmi un bacino alla guancia , ma stavolta un po’ più marcato rispetto al precedente.

Facciamo cin cin e cominciamo a parlare…Del lavoro, dei suoi spostamenti dovuti a quest’ultimo, di progetti per il futuro e di cosa fare questa estate….

Cavolo quanto è carina: semplice, delicata, mai eccessiva e volgare. E, anche se può sembrare un paradosso, è proprio questo che mi ha sempre attirato un sacco di lei…

Così parlando di vacanze si parla di viaggi, mi chiede dei miei fatti in moto…si parla di spiagge e in particolare di un posto in comune in cui siamo stati…

Il particolare di questo posto è la totale tolleranza a topless e nudismo e qui Niki mi fa una domanda un po’ piccante: “E tu? Ti sarai rifatto gli occhi con tutte quelle ragazze in topless o meglio ancora nude…”

“Beh, certo non dispiace – rispondo io – ma chi ti dice che non sia stata qualche ragazza a rifarsi gli occhi con me?”

Lei strabuzza gli occhi sorpresa ed esclama:” Aspetta aspetta, qui ci vuole qualche altra cosa da bere. Vado io ora, tu aspettami qui…”

Mentre si avvicina al bancone del bar non posso fare a meno di notare che…ha davvero un gran bel culetto. Forse non mi ci ero mai soffermato troppo, ma…è davvero ben fatto!!

Torna con due bicchieri di vodka lemon a suo dire “belli carichi perché l’argomento lo richiede”.

E cominciamo a parlare del fatto che mi piace, dove la situazione lo consente, prendere il sole nudo.

Lei sorride e concorda sul fatto che in determinate situazioni, dove la cosa è tollerata, non c’è tutto questo scandalo. E mi confessa che anche lei durante quella vacanza, a parte i primi giorni, praticamente in spiaggia non portava con se il pezzo di sopra del bikini perché era sempre in topless.

Lì decido di osare e poiché in quella vacanza era stata con Lela, le dico che in realtà so molte cose di quella vacanza perché me le aveva raccontate lei, tra cui anche questo particolare.

Lei mi fa una faccia apparentemente corrucciata…poi mi sorride e mi dice: “Allora se la metti su questo piano, sapessi quante cose so io di te, più di quanto tu possa immaginare…”

Rimango un attimo basito ma poi le rispondo:” Facciamo che prendo un altro cocktail e mi racconti?”

“Tu prendilo e poi vediamo…ma non farmi aspettare troppo” - risponde….

In un lampo torno con altri due vodka lemon belli carichi, beviamo fino quasi a finirli mentre Niki mi provoca sfidandomi ad indovinare cosa lei sappia…

I bicchieri sono quasi vuoti; ad un tratto lei si mette più vicina a me, mi cinge un braccio intorno al collo e si mette molto vicina a me…”Posso dirti che l’immagine di te che prendi il sole nudo posso arricchirla di molti dettagli…Lela durante il suo addio al celibato, in piene confessioni pre matrimoniali e molto influenzata dall’alcol, ha fatto la sua personale classifica dei suoi uomini…naturalmente dal mero punto di vista carnale e con commenti di bassissimo livello. Ma tanto non ci sentiva nessuno…”

Ora la cosa cominciava ad essermi un po’ più chiara: durante la nostra breve relazione, Lela non mi aveva mai nascosto i suoi pareri e pensieri su di me. Era una a cui piaceva parlare molto e anche in maniera molto cruda, cosa che tra l’altro mi faceva impazzire…

Niki continua: “Hai presente cosa possa uscire dalla bocca di 4 donne in pieno delirio da addio al nubilato e con la quantità di alcool che si conviene per un addio al nubilato?”

Annuisco con un cenno... “Però devo essere onesta: su di te, prima delle parte carnale, Lela si è soffermata su altri aspetti: vi siete voluti un gran bene anche se la vostra è stata una storia lampo, che vi intendevate alla perfezione…che avevate chimica, tanta chimica…e poi è passata a raccontarci che già dalla prima volta a letto avevate una complicità fuori dal comune…e anche se poi ha scoperto di essere innamorata della persona che stava per sposare, lei ha un bellissimo e dolcissimo di te fuori dal letto…dentro ha un ricordo passionale e travolgente. Ci ha anche detto che pensa spesso al vostro sesso insieme, ma si impone di non farlo troppo… “

Per chi mi conosce potrà sembrare strano, ma forse mi “imbarazzava” più che avesse messo in luce delle caratteristiche del mio carattere…che come sono messo! Sotto quell’aspetto non sono per niente pudico, anzi…

Dico a Niki che ora conosce molto di me…anche troppo!

Mi dice di non fare finta di arrossire perché non ci crederà mai. E dando l’ultimo sorso al suo cocktail mi confessa che le parole di Lela non hanno fatto altro che accrescere quella curiosità che ha sempre avuto nei miei confronti. “Ho ti sempre trovato molto affascinante, piacevole e attraente…ma quando è capitato di frequentarci più spesso tu eri nel pieno del coinvolgimento con Lela ed io non avrei mai fatto uno sgarbo ad una delle mie migliori amiche…oltre al fatto che non ti saresti accorto di me…”

“Ti sbagli! Se proprio vuoi saperlo io ti ho sempre notata, ma credevo di non essere proprio il tipo di persona che potesse interessarti…ti facevo troppo ”seria” per me! In senso buono ovviamente”

Lei di colpo di mette vicinissima con la bocca alla mia - “E chi te lo dice che tu abbia ragione…” mi dice, sorridendomi maliziosamente…

“Se resti un secondo in più così ti bacio” – replico io; “Non ne avresti mai il coraggio qui…”

Non fa nemmeno in tempo a finire di parlare che la cingo con un fianco e in un attimo la mia lingua e nella sua bocca…e sento la sua che asseconda di buon grado la mia attenzione.

Il nostro bacio diventa sempre più caldo, inteso e focoso e il luogo in cui ci troviamo comincia a non essere più idoneo. Niki però all’ improvviso si stacca, quasi come se mi avesse letto nel pensiero, mi dice “ Ti va di andarcene via? Ti va di venire da me?”

Le annuisco solo con lo sguardo , la prendo per mano e imbocchiamo verso l’uscita, quasi dimenticandoci di salutare il festeggiato…Ci ricordiamo di questa cosa e andiamo a sbrigare questa formalità adducendo una scusa banale al fatto che stiamo andando via…insieme poi! Gli sguardi dei presenti ce li sentiamo addosso incollati, in fondo siamo davvero una “coppia” insolita e già sappiamo che si farà un gran parlare di questa cosa. Ma la cosa, ovviamente, non ci tange minimamente.

Niki non abita distante dal locale dove stavamo festeggiando…troviamo anche parcheggio facile e dopo tre piani intervallati da diverse pause in cui le nostre lingue vogliono conoscersi meglio, arriviamo nella sua mansarda. Non troppo grande ma molto carina e curata, con un patio esterno con una bella vista e dei divani bassi pieni di cuscini.

Ma non riesco più a scorgere altri dettagli , perché appena chiusa la porta non abbiamo tempo di fiatare. Niki mi tira a se e le nostre mani cominciano a seguire il ritmo delle nostre lingue.

Mi tira via la maglia e facendolo mi accarezza le spalle e le braccia…”Non ci crederai, ma io ho fantasticato un sacco su questo momento da quella volta che passammo la giornata insieme in piscina…”

Non ricordavo questo particolare, ma mi tornò in mente che un giorno per caso, insieme ad altri amici, ci trovammo a passare un pomeriggio insieme in piscina.

“Mi sei sempre piaciuto un sacco e non te ne sei mai accorto…o forse sono stata io brava a nasconderlo…”

Ma adesso non era il momento di perdersi in dettagli! Sentivo già l’uccello crescermi nei pantaloni mentre la baciavo sul collo…Con un solo dito avevo fatto cadere le spalline del vestito e in un attimo, data la leggerezza, era andato su. Niki era in slip e tacchi: ci avevo visto bene, non aveva il reggiseno ma le nostre lingue erano troppo vogliose e non era riuscito a vederle le tette! Con una mano la afferro dal culo e la stringo ancora più vicino a me, per farla sentire quanto mi stava diventando duro, mentre con l’altra le accarezzo il seno; piccolo ma sodo, molto sodo e accarezzandolo le mie dita sentivano già il suo capezzolo appuntito e turgido.

“Andiamo in camera, voglio che ci mettiamo comodi…” .La sua camera affacciava sul patio descritto prima, con un futon matrimoniale molto carino…Si siede sul letto, mi tira a se e si slaccia i sandali prima di aprirmi i pantaloni…Il suo sguardo non incrocia più i miei occhi ma mi guarda fisso lì. Non me lo tira immediatamente fuori ma me lo accarezza dal boxer dandomi dei baci sull’inguine. Mi fa fremere: me lo sento già enorme e vorrei sentire le sue mani sopra.

Poi me lo tira giù all’improvviso, facendomelo scattare come una molla…Era già parecchio duro, completamente liscio in quanto lo avevo depilato il giorno prima (d’estate più che mai mi danno fastidio i peli). Niki lo guarda avendolo praticamente all’altezza del viso. Poi alza lo sguardo e mi dice “Lela diceva proprio la verità…” e comincia ad accarezzarmelo a mano aperta, facendomelo poggiare sul basso ventre, quasi volesse vederne la lunghezza. Poi tenendolo così inizia a darmi dei piccoli baci e colpi con la lingua ma senza metterlo completamente in bocca… mi scopre un po’ la cappella ma non comincia a farmi il pompino che in quel momento desideravo più di ogni altra cosa al mondo. Cazzo mi stavo portando al limite…Non ce la faccio più, con delicatezza la spingo dalle spalle sul letto e mettendomi in ginocchio vado per sfilarle gli slip. “Mi stai facendo morire – le faccio – ti vuoi far soffrire eh’” “Chissà” – risponde lei, essendo rimasta nuda ma avendo ancora le gambe semichiuso tanto da non farmi vedere ancora il suo frutto succoso…Ma questa resistenza dura poco, i miei baci e la mia lingua le coprono ogni centimetro della gambe e in poco mi guadagno la porta del paradiso.

Wow, Niki ha una fichettina succulenta: completamente liscia e stretta, con un clitoride che rende perfettamente armonioso il connubio con le labbra. Senza indugiare mi tuffo ad assaporarla.

E’ profumata e sa di buono e la mia lingua saggiamente si fa strada per prendersi cura del clitoride per andare a sentire il sapore ancora più intenso dei suoi umori. Niki mi cinge con le gambe per aprirsi totalmente a me, mentre alzando lo sguardo vedo che con le dita si stuzzica da sola i capezzoli. Questa cosa mi sorprende e mi eccita al contempo e ancor di più lo fanno i suoi gemiti di apprezzamento alla mia opera…pian piano mi faccio sempre più strada perché ormai comincia ad essere bagnata e alterno le mie puntatine al clitoride con delle profonde esplorazioni della sua fica, calda umida e accogliente. Mentre mi godo anche con la vista questo spettacolo non posso fare a meno di notare che Niki ha un buchetto del culo che mi attira troppo: strettissimo, sembra quasi inviolato tanto è stretto. Ma non me la sento di giocarci e mi concentro ancora di più a leccargliela nel momento in cui mi dice, con voce ansimante “Lela ci aveva detto anche questo particolare: sai leccarla da Dio!” Sento che asseconda i miei movimenti con più intensità ma poi mi afferra la testa rasata e mi intima di fermarmi perché sta per venire e non vuole farlo con la lingua. Ma io invece ho tanta voglia che lo faccia, per sentirmi inondare la bocca del suo nettare, e quindi non rispettando la sua volontà e senza che lei francamente opponga tanta resistenza, le dico che sono di diversa opinione e mi rituffo tra le sue gambe a completare il lavoro. Ci mette poco a godere e quando lo fa se ne viene in un fragoroso orgasmo inarcando il bacino verso di me, in modo tale che io possa essere completamente con la mia lingua dentro di lei per dissetarmi con il suo godere. Ed è davvero un bel piacere…

“Ora stai buono però, lasciato a metà anche me” – e così dicendo mi fa mettere in piedi mentre lei si accovaccia sul letto e stavolta, senza girarci troppo attorno, se lo mette in bocca e dolcemente comincio a succhiarmelo. Ha una boccuccia stretta Niki con delle belle labbra e questo mi eccita al pensiero che una volta che si rizzerà di nuovo per bene mi piacerebbe vedere fin dove riesce a spingerselo in bocca.

Niki lo succhia davvero bene, alterna bene mani e lingua senza mai essere frettolosa e pian piano lo spinge sempre più a fondo fino a fermarsi e tenerlo in bocca fino a metà.

“Da quando Lela ci ha raccontato quanto ce lo hai grosso, non sai quante volte ho immaginato di volertelo vedere : è stata molto convincente nei suoi racconti e devo dire che è stata davvero fedele alla realtà!”

“Beh, che dire: sono contento che abbia parlato bene di me” – le rispondo sorridendo tra il malizioso e l’orgoglioso.

Niki mi risponde mentre mi guarda stando inginocchiata, guardandomi con due occhi che sono un misto di dolcezza e “diabolicità” e mentre continua sapientemente a segarmelo, facendolo scivolare a dovere tra le sue dita affusolate: “Sei abbastanza sicuro di te da non avere bisogno certo delle approvazioni…non me la dai a bere!”

Niki mi aveva osservato e studiato molto meglio di quanto pensassi…

Ci guardiamo per qualche attimo mentre le accarezzo i capelli e con la mano glieli raccolgo dietro, come un invito, nemmeno tanto velato, a rimetterselo in bocca e a godermi lo spettacolo anche visivamente, senza che i capelli potessero occludermi la visuale.

Niki me lo lecca lungo l’asta, quasi come se volesse prima inumidirlo per farlo scivola meglio mentre me lo sega alzandomelo e mentre contemporaneamente mi fa sentire la sua lingua sotto le palle, lisce, dure e ormai gonfie di sperma.

Quando ha finito di occuparsene con la lingua, riprende a succhiarmelo, in un modo da farmi impazzire: la mancanza di frenesia e il ritmo perfetto con i movimenti della mano mi fa sentire tutta la sua lingua che mi avvolge il cazzo.

“Ancora 2 minuti e la stacco”- penso tra me e me. Ma lei mi anticipa e mi lascia, col pisello dritto e durissimo, reso ancora più lucido dalla sua saliva…

Si tira indietro, si poggia sui gomiti e si mostra a me a gambe aperte. “Vieni qui ora – mi dice facendomi cenno col dito – ho troppa voglia di sentirti dentro di me.”

Si può mai non accontentare una simile richiesta?

Mi adagio su di lei e le solletico un po’ la fica con la punta del cazzo mentre ci diamo un bacio profondissimo, lento e con le lingue che si fondono perfettamente l’una nella bocca dell’altra. Dalla bocca scendo al collo e prima di penetrarla mi soffermo a succhiarle le tette: la mia prima impressione non era errata. Ha due tette sode e ferme, con i capezzoli duri e dritti che non chiedono altro che essere leccati.

E così faccio, alternando piccole succhiate e dolci morsetti che la fanno sussultare. Niki sembra gradire ma poi mi cinge i fianchi per farmi capire che mi vuole dentro di se, subito!

Mi scappello il cazzo e basta solo che lo appoggi alla fichetta di Niki che, tanta è la sua eccitazione, entra in un solo colpo a metà. Niki emette un sospiro , lungo e profondo. La cosa mi eccita ancora di più, ma Niki mi ispira di farlo in modo delicato, deciso si, ma delicato. Mi muovo lentamente facendolo entrare poco alla volta, mentre sento le sue gambe cingermi e le sue mani sulla schiena.

E’ lei a spingerlo completamente dentro poggiandomi i piedi sulla schiena, tirandomi a lei.

“Mmm ecco così…ti voglio sentire tutto…LO voglio sentire tutto…” . Niki sembrava cominciare a sciogliersi e lasciarsi andare ma sempre con la delicatezza che la contraddistingueva.

Assecondava perfettamente i miei movimenti, dolcemente ma al tempo stesso con decisione.

Dopo un po’ la afferro per le natiche la tiro a me e mi sollevo in piedi: mi piace troppo scopare così e il fisico sinuoso e atletico di Niki mi ispira molto!

Si aggrappa a me capendo perfettamente le mie intenzioni e si lascia guidare. Ora il ritmo si fa più intenso, si lascia guidare dai miei movimenti e dai colpi del mio uccello che le è completamente dentro, mentre il mio bassoventre le struscia sul clitoride turgido. In poco tempo Niki gode nuovamente, lasciandosi andare in un orgasmo intenso, lungo e decisamente…sonoro! E sentirla gemere mi eccita ancora di più…

“Quanto mi stai facendo godere…ma dove sei stato fino ad ora? Perché non ti sei manifestato prima?” – mi dice lei, tra il serio e il faceto.

In quel momento mi si accende la lampadina e le do una risposta un po’ da stronzo, mentre nel frattempo ci siamo adagiati sul divano senza che le uscissi mai da dentro: “Mi stavo scopando la tua amica!” – le rispondo con un leggero ghigno

“ Mi hai dato proprio una risposta da stronzo!!” – mi dice mentre è a schiena dritta sopra di me, sopra il mio uccello duro.

“Lela è una delle mie migliore amiche…ok lei è sposata e voi siete stati insieme tanto tempo fa…ma è molto legata a te…io mi sento di dirglielo quello che sta succedendo…”

Io quasi la stoppo mentre sta parlando e le dico di stare serena e di continuare a fare quello che sta facendo da Dio, poi farà ciò che sente di fare…

Il ritmo diventa più intenso e intanto ammiro il suo ventre piatto e le sue tette sode con i capezzoli ritti mentre mi cavalca…nel frattempo con le mani le stimolo il clitoride e più lo faccio più i suoi gemiti si fanno intensi e sonori…

Sento di esserci anche io e le dico che vorrei venirle dentro ma , sempre continuando a prenderselo tutto dentro , prossima a godere, mi dice che non prende la pillolla….

“Però voglio anche sentire il tuo sperma dentro…ti concedo il mio culetto: vieni lì!. Però non voglio muovermi da come sto ora…e non smettere di stimolarmi con le mani.”

Non mi faccio pregare ma le presto ancora attenzioni….le sfilo il cazzo da dentro e le passo la mano sulla fica, bagnandomi dei suoi umori e con questi le inumidisco il culo facendoci entrare un dito delicatamente per prepararla al mio cazzo.

“Mmm quante ne sai…ci sai troppo fare…”

Le faccio un occhietto e un sorriso, poi le sfilo il dito e le punto la cappella per entrarle nel culo…

“Fa piano però eh...non l’ho quasi mai fatto…e il tuo pisello è bello grosso!”

Lascio che sia lei a guidare la cosa e a decidere come e quanto ne debba entrare. Sento sul cazzo quell’attrito tipico di quando si profana un culo che non è stato molto “usato”…

Ma Niki apprezza e come…inarca un po’ il bacino favorendomi la spinta ora e nel frattempo afferrandomi la mano e portandomela al clitoride, ancora bello turgido, mi dice:” Continua…”

Continuo le mie attenzioni mentre sento che la mia verga le entra piano piano sempre più dentro, mentre Niki ricomincia ad ansimare. Si mette un po’ più dritta e il movimento mi consente di farglielo sentire quasi tutto , mentre con la mano mi massaggia le palle, ormai gonfie e piene di sperma…

“Sto venendo…godi con me…vieni insieme a me…schizzami nel culo, tutto quello che hai in queste palle dure..”

Quasi mi sorprendo di fronte a queste parole sfacciate: Niki non si era sbilanciata chissà quanto ma questo da il là anche a me e breve all’unisono godiamo insieme. Lei si blocca col culo mentre io le stimolo il clitoride, facendo si che lo sperma schizzi lento e copioso nel suo bel culo…Ne sento uscire tantissimo,a schizzi lunghi e profondi…Niki gode e me lo dice apertamente, venendosene forse nell’orgasmo più intenso dei tre provati.

Poi si adagia su di me mentre glielo sfilo dal culo ancora duro; e mentre me sento gocciolare qualche goccia che le sta uscendo per il culo, dico a Niki: “Ora puoi raccontare a Lela tutto quello che vuoi..”

Lei mi sorride, mi da uno schiaffetto in testa e poi mi dice: “ Le dirò quello che si immagina: che mi hai fatto godere troppo…” e dicendolo mi da un bacio leggero per poi adagiare la testa sulla mia spalla….

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