Una mattina d'agosto

Scritto da , il 2017-05-04, genere etero

Quella mattina la aspettavo per colazione. Dopo mesi passati a scrutarci, conoscerci e stuzzicarci ,finalmente lì soli. Lei era stata sempre il mio sogno erotico, ogni volta che la vedevo immaginavo al sesso con lei. E in quell'estate in cui stavo passando tanto tempo con lei la trovavo sempre più bella, affascinante e sensuale.E bellissima era quando le aprii la porta quella mattina: un abitino bianco cortissimo con un gioco di trasparenze che non poteva essere non notato."Non mi guardare il culo!" mi disse, quando mi passò davanti, ma in realtà lo so che le piaceva da matti essere guardata.La sorpresa di vedere la cura con la quale le avevo preparato l'accoglienza ci fece stringere in un caldo abbraccio che fece da preludio al nosto primo bacio. Non ci volle molto a passare da lì al letto, sul quale lei prima di stendersi accanto a me pensò bene si spogliarsi per farsi ammirare.Il suo ventre piatto, la pelle liscia e quei capezzoli duri e turgidi che avevo già conosciuto avendola accompagnata quando ne volle adornare uno di un sensualissimo piercing. Le sue tette erano quasi insesistenti, eppure le trovavo irresistibile . Rimase nuda indossando solo il mio paio di boxer preferiti, cosa che aveva già fatto in una volta e che sapeva benissimo quanto mi avesse fatto impazzire. una volta stesi sul letto però quei boxer quei boxer ebbero vita breve.Moriva dalla voglia i sentire il sapore della sua fica che per un attimo avevo visto mentre si spogliava e che era proprio così come la avevo sempre immaginata: curatissima, come Lela era su tutto del resto, con una leggera peluria che le copriva solo parte del monte di venere.E così in men che non si dica mi ritrovai tra le sue gambe ad assoporare la sua calda fica che , già così umida, si lasciava leccare dalla mia lingua avida di raccogliere il frutto di tutti quei mesi in cui pan piano ci eravamo avvicinati l'uno all'altra.Io nel frattempo ero rimasto in boxer, e quando la mia lingua volle andare a succchiare i suoi capelli resi ancora più turgidi dall'eccitazione e ad andare a stuzzicare il suo piercing che avevo visto nascere, la sua mano sul mio intimo faceva conoscenza con il mio cazzo grosso e duro, stretto in quei boxer che ormai non riuscivano minimamente a contenerlo.Dopo essermi rituffato ad assaporare il sapore della sua calda fica, Lela mi guarda e mi dice "Io ti voglio troppo, vedi come devi fare!"quella frase mi suonò come una sfida quasi; "devo farla impazzire"- pensai.I miei boxer erano già a terra e mentre lei mi spalancò davanti le gambe, mi prese in mano il cazzo quasi a volerlo guidare nella sua fica ormai pronta ad acogliermi, quand'ecco che mi sorprende nuovamente:" Mi sa che ce l'hai troppo grosso per la mia patatina, fa piano..." "Addirittura" risposi io, ma quale frase diede ancora maggior linfa alla mia consapevolezza di essere uno che ci sapeva fare. L'istinto mi diceva di sfondarla, farglielo sentire tutto con un colpo secco. Ma mi faceva impazzire e non avrei mai fatto ciò che lei non desiderava. Mi bastò poggiare la mia cappella, rossa e turgida, per farlo scivolare a metá e il suo gemito di approvazione fece salire ancora di più la mia eccitazione.Mentre stavamo facendoci quella che sarebbe stata, come entrambi dopo qualche tempo ci saremmo confessati, la prima delle nostre scopate che sarebbero state le migliori mai fatte. Le piaceva parlare e mentre ormai la sua fica aveva accolto tutto il mio cazzo, che sentivo duro e grosso, lei continuava a stuzzicarmi sulle mie dimensioni e io certo non mi tiravo indietro!!Non tarda a godere, e i suoi gemiti mi fecero arrapare ancora di più , insieme alla mia soddisfazione di aver fatto godere colei che sognavo da tempo immemore di scoparmi. "Sei un pazzo " - diceva - è un sacco che non lo faccio"' senza sapere che io era da Gennaio che non scopavo!!Dopo avermi mostrato e esternato tutto il suo piacere, In un attimo si stacca e salendomi sopra mi da le spalle.si muoveva bene, lenta quanto basta ma con assoluta padronanza. In quella posizione potevo ammirarle il suo bel culo, che nella mia mente giá sognavo di violarle, e le mie mani potevano occuparsi del suo clitoride,cosa che Lela non tardo a manifestarmi quanto le piacesse.Dopo aver sentito il mio cazzo duro fino alle palle, di alza e con una sensualità che era consapevole di avere,si scioglie i capelli e si appoggia alla scrivania mettendosi chinata, dicendomi eloquentemente, anche senza dire una parola, che voleva essere scopata da dietro.E io di certo non mi feci pregare.In attimo il mio cazzo le era tutto dentro, la sua fica lo aveva fatto scivolare dentro tutto tanto era bagnata.La tenevo per i fianchi mentre le ammiravo quel culo che mi faceva impazzire, avevamo una sincronia e una complicità che vista dall'esterno, non avrebbe mai fatto pensare che era la prima volta che scopavamo.Le piaceva scopare da dietro, lo avvertivo e in seguito me lo avrebbe esplicitamente detto e poco prima di godere di nuovo mi disse" Però, resisti eh?!Mmm interessante..."Tutti questi complimenti sulle mia capacità non facevano altro che spingermi a farla impazzire sempre di più.Sentivo il mio cazzo sempre più duro, grosso e instancabile e le mie palle gonfie.E dopo che lei avevo di nuovo goduto in quella posizione che tanto amava, ci spostammo di nuovo sul letto e lei mi salì sopra.In quella posizione potevo ammirarla tutta.Dritta con tutto il mio cazzo dentro, potevo godermi la vista dei suoi capezzoli da succhiare, del suo ventre piatto . I movimenti del suo culo, esperti e ritmici, avveniva mentre le mie mani non riuscivano a staccarsi da quelle chiappe, sode e che ogni volta che le vedevo avvolte in pantaloni attillati o in costume, non potevo non pensare a quanto avrei lo voluto . A lei piaceva essere guardata , il suo era un ego molto pronunciato,e io ero quello che con i miei continui complimenti, avevo contribuito a far crescere.Come lei, stava facendo in quel momento con il mio cazzo!Poi si ferma, il suo sguardo provocante mi segue mentre se lo fa uscire dalla fica e scendendo verso il mio cazzo mi dice "Adesso pensiamo un po' a te...."e in un attimo sento la sua lingua sulla mia cappella cominciare quello che sarebbe stato un pompino meraviglioso.Si dedicò quanto basta alla mia cappella e poi cominciò a prenderlo in bocca e a succhiarlo fin dove suppongo la grandezza del mio cazzo glielo consentiva.Di tanto in tanto non disegnava di incorociare il mio sguardo,suppongo anche per testare se avessi una sorta di preoccupazione del fatto che Lela portasse l'apparecchio odontoiatrico. Ma la sua bravura nel succhiarmelo, la perfetta sincronia della sua mano che si muoveva lungo tutta la lunghezza con la lingua, non mi facevano aver alcun timore. Quando cominciai a sentire che ormai stavo per venire, con una gentilezza che, da gran signore quale sono, reputavo doverosa le dissi che forse era meglio che is conciasse a staccare....anche se ovviamente non avrei voluto.E Lela ancora una volta mi sorprende e con tutto il mio cazzo ancora in bocca, intenta a succhiarmelo, scuote la testa e mi da la sua approvazione a finire nella sua bocca. E di lì a poco da la migliore conclusione a quel fantastico pompino, ingoiando fino all'ultima goccia tutto ill mio sperma, caldo e abbondante.Per un attimo mi lascio solo, orgoglioso e dopo essersi sciacquata la bocca, dulcis in fundo mette la sua ciliegina sulla torta: "Comunque c'hai un grande pisello!!!"

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