L'incontro con lei

Se non fosse stato per quel nostro amico in comune, non ci saremmo mai incontrate e per questo ringrazierò O. per sempre. L'appuntamento era al teatro, per il compleanno di O. avevamo deciso di organizzare una serata insieme, la prima parte del programma prevedeva uno spettacolo teatrale portato in scena da un gruppo di ragazzi. Io e O. stavamo fumando una sigaretta al tavolino esterno, mancavano pochi minuti all'apertura del botteghino e stavamo parlando di qualcosa, ma non ricordo cosa esattamente. So solo che ad un certo punto è arrivata lei... C. arrivò sorridendo, fu la prima volta che la vidi e ne restai incantata. Aveva un bel vestito rosso, di cotone, che le fasciava le morbide forme dei fianchi ed esaltava la sua carnagione dorata di quell'estate ormai al termine. I suoi capelli erano sciolti, color cioccolato e gli occhi erano quelli di una persona che oltre alla bellezza estetica offriva anche un animo sfaccettato e appassionato come sono quelli di una donna sanno essere. Le andai incontro, pregustando il sentore del suo profumo una volta avvicinatami abbastanza per abbracciarla. Ci eravamo parlate già in precedenza, sperando di incontrarci presto data l'affinità dei nostri interessi. Quell'abbraccio fu breve, delicato e il suo sorriso mi aleggiava ancora negli occhi quando entrammo a comprare i biglietti dello spettacolo. Ci dissero che avremmo dovuto attendere ancora e C. mi indicò maliziosamente i divani all'ingresso. O. parlava con qualcuno, ma non ci feci caso. I miei occhi erano solo per lei. Ci sedemmo vicine fino a sfiorarci le braccia a vicenda e cominciò subito a riempirmi di complimenti. I complimenti di una donna verso un'altra donna sono rari e vanno sempre apprezzati, io ne restai lusingata. Non sono una ragazza che attira poca attenzione, quando decido di presentarmi al mio meglio e quella sera la mia terza abbondante faceva capolino da un top mero merlettato, che risaltava la mia pelle diafana. Sono più bassa di lei, ma gli uomini con cui sono stata non hanno mai disprezzato i miei fianchi da afferrare e il sederino tondo che mi ritrovo. Ci siamo parlate di tutto, lei mi raccontava delle sue esperienze e io delle mie, in pochi minuti sembravamo affiatate come una coppia di amiche intime e di lunga data. La serata trascorse con il diletto di tutti e tre, bevendo una birra e parlando sopratutto di sesso, tanto sesso... O. ci propose un bicchiere di vino da lui e non ce lo facemmo ripetere due volte. Entrammo in macchina e io sentivo il bisogno irrefrenabile di baciarla. Lo feci all'improvviso, sedute sui sedili posteriori al riparo nell'ombra profumata dalle nostre essenze che si mescolavano. Le sue labbra erano così delicate che quasi ne fui sconvolta, adesso capivo cosa prova un uomo nel baciare una donna e non volevo più smettere. La sua lingua era inafferabile, scivolava sulle mie labbra e mi toccava con una leggerezza che mi dava i brividi. O. non mancò di apprezzare lo spettacolo, ma io ero troppo concentrata su di lei. Una volta a caaa di O. non potevo più resistere, spogliammo del suo vestito e del suo reggiseno il corpo scolpito di C. e le mie mani cominciarono a scorrere sui suoi fianchi, lisci come pesche. Continuammo a baciarci e le nostre bocche si erano fatte più audaci, come un assetato nel deserto mi gettai suoi seni, più piccoli dei miei ma sodi e statici come non avrei mai potuto sognare di averli. I suoi capezzoli svettavano come vedette e la mia lingua golosa prese a leccarli vogliosamente. Adoro farmi succhiare e leccare i capezzoli, speravo che si eccitasse quanto mi eccito io in questa situazione. Le sue mani scivolavano sulla mia schiena e non avrei voluto smettere mai. O. godeva dello spettacolo e noi continuavamo a baciarci come due adolescenti eccitate dalle loro prime esperienze saffiche. L'incontro fu breve, eravamo entrambe indisposte, ma da quella sera ci ripromettemmo che avremmo avuto un altro incontro da sole, un incontro che avrebbe sugellato la nostra amicizia appena nata in un rapporto di piacere reciproco e intime confidenze.