Mia cognata, uno spettacolo (Parte 2)

Scritto da , il 2016-10-31, genere tradimenti

La settimana seguente neanche ci sentimmo. Avevamo preso accordi di non chiamarci telefonicamente e di non usare sms....troppo facili da controllare da occhi indiscreti. Potevamo inviarci messaggi tramite un mio profilo anonimo di FB o con WhatsApp ma ricordando di cancellare la chat intercorsa. Utili precauzioni!
Prendemmo accordi per il pomeriggio del venerdì dalle 14 alle 22 (turno lavorativo del cornuto). Questa volta non ci sarebbe stata la foga della prima ma speravo nella sorpresa promessami. Salii a casa sua e mi accolse con un bel sorriso ed un profondo e prolungato bacio. Era anche questa volta in vestaglietta e nuda sotto....profumatissima di femmina! Ci accomodammo sul divano per fare due chiacchiere. "L'altra volta non mi hai fatto dire una parola e ripensandoci, non mi hai dato il tempo di trastullarmi con la parte del corpo che più mi ha eccitato in tutti questi anni, le tue bellissime tette"....rise di gusto, era molto rilassata. "Per quanto riguarda il tuo silenzio devi riconoscere che qualsiasi parola sarebbe stata inutile e di intralcio, oltre a potermi bloccare nel mio intento. Le tette? Non hai avuto il tempo? Abbiamo fatto di meglio o sbaglio? Oggi potrai goderti ciò che non hai assaporato prima....", rispose. Che femmina! Ci avevo messo anni ma alla fine le mie fantasie si erano rilevate giuste. Grande femmina e grande scopatrice!
Poi riprese..."col mio compagno va a corrente alternata, un giorno benissimo, una settimana da cani. Ma purtroppo per varie situazione devo incassare. Per anni il sesso l'ho vissuto male, ero arrivato ad odiarlo per colpa sua. Poco e fatto male. Levato il periodo iniziale della nostra convivenza, quasi non ricordo di aver raggiunto l'orgasmo con lui, forse 2 o 3 volte in tutto. Poi il miracolo....si trasferisce nell'appartamento qui a fianco un suo vecchio amico che si era da poco sposato. Per non farla lunga, finisco nel letto prima con lei, novità assoluta per me, poi con lui ed infine tutti e tre insieme. Erano due stupendi porcelloni e non avevano impiegato molto a capire che non scopavo ed ero repressa. Sesso a ripetizione e senza limiti, in pratica mi hanno insegnato tutto e a liberarmi dai tabù. Chiaramente LUI non si era accorto di nulla! Immagina...capitò che per una settimana intera lui usciva di casa per andare al lavoro e loro entravano in casa per scoparmi. Settimana mitica! Un paio di volte è capitato che lui rimanesse fuori città per 2 o 3 giorni e la mia coppia di amanti organizzava serate con altre coppie di scambisti e me....mi eccito solo a ripensarci a quello che succedeva! Purtroppo si sono trasferiti la scorsa estate in un altro appartamento e ci vediamo più di rado....poi sei riapparso tu!".
Hai capito la cognatina!
"E a te come vanno le cose?" mi domandò. "Benissimo per anni. Poi man mano si è affievolito l'ardore, specialmente da parte di tua sorella. Scopa saltuariamente con altri uomini o per lo meno di sicuro con un altro. Lei non sa che io so, ma non mi da fastidio più di tanto. Per anni anche noi abbiamo praticato lo scambio e l'ho vista scopare con svariati altri uomini ma mai a mia insaputa. L'ho sgamata tramite il mio profilo anonimo di FB. La contattai e dopo un paio di giorni passati a raccontarci cazzate e porcate ho affondato il colpo e gli ho domandato se mi facesse vedere come era fatta. Sparì per qualche giorno poi mi inviò foto in costume o lingerie. Era al gioco! Continuai a pressarla e alla fine postò prima foto nude appena scattate ed in seguito foto mentre faceva sesso con un uomo ma con il viso coperto da una mascherina. Ebbene era sicuramente lei che galoppava ma il cavallo non ero io! Ma ti devo dire la verità....mi eccita molto la situazione ed un giorno devo fare in modo di beccarla mentre scopa e voglio assistere allo spettacolo". "Wow non pensavo fosse così zoccola mia sorella! Comunque meglio così. Anche grazie a lei tu sei qui". Si sollevò il lembo della vestaglietta mostrando la passerina. Si era depilata lasciando solo un rado triangolino di corti peli sul pube. Iniziai a sfiorargli l'interno delle cosce con i polpastrelli, partendo dalle ginocchia.
Man mano che mi avvicinavo alla gattina lei fremeva. Spalancò le cosce mostrandomi ampiamente Madre Natura lucida di profumati effluvi. Splendida visione! Mi soffermai a guardare così da vicino tale splendore...la delicata e morbida pelle che incornicia le grandi labbra, l'ormai turgido bottoncino che fa capolino ed invita al paradiso, le umide e socchiuse piccole labbra che nascondono l'Origine della Vita....mi sembrava un peccato distruggere il sogno con un volgare tocco di dita. Ma era ciò che S. desiderava ed esigeva. Inserii prima una e poi due dita nella vagina quindi gli succhiai tutto il possibile. La feci girare ed inginocchiare sul divano, le dita sempre bene in fondo che stantuffavano. Le grosse natiche erano di fronte al mio viso e aiutandomi con l'altra mano, iniziai a slinguare l'ano e lubrificare la zona con la saliva. "Vuoi il mio culo, porco? Vuoi sfondarlo, vuoi ingropparmi, bastardo? Vai, fai tutto quello che vuoi. Oggi comandi tu il gioco. Sono la tua puttana e fammi godere!" singhiozzava. Non me lo feci dire due volte....mi alzai e spalancando con i pollici le natiche, gli appoggiai la cappella sull'ano. Feci scivolare un'abbondante quantità di saliva per lubrificare e iniziai a spingere. Se ne infilò facilmente una metà poi iniziò a fare resistenza. Lei facendo passare una mano tra le sue coscia, mi afferrò le palle tirandomi verso di sé..."non ti fermare, sbattilo dentro con forza. Non avere timore...ne ho beccati di più grandi". Spinsi dentro tra i suoi lamenti e bestemmie. Arrivato in fondo iniziai a stantuffare. Le pareti anali iniziarono a lubrificarsi e a dilatarsi permettendomi di avere un movimento ritmico completo. Lo spingevo fino in fondo per poi ritirarlo fino a farlo uscire. Prendevo la mira e spingevo dentro di nuovo. Lei urlava di dolore e piacere. Dopo diversi affondi si divincolò dalla mia stretta e mi fece sedere sul bordo del divano per poi sedersi sul cazzo dandomi le spalle e sorreggendosi con le braccia alla spalliera e le gambe divaricate. Iniziai il dolce movimento sussultorio sorreggendola dalle natiche. Gli sborrai dentro senza neanche fermarmi. Ogni volta che l'uccello affondava ne usciva aria compressa mista a sperma e schifezze varie.... ma era talmente porco ed eccitante! Lei si stancò di sorreggersi e si afflosciò su di me. Io ero però ancora in grado riempirla e con le mani ormai libere iniziai a divaricargli la fica masturbandola con furore. Non tardò a raggiungere l'orgasmo con la consueta irrorazione di liquidi vaginali. Rimanemmo così agganciati svariati minuti. Dopo esserci riposati e aver chiacchierato circa le reciproche esperienze vissute iniziai a giocherellare finalmente con i suoi seni massaggiandoli delicatamente, pizzicando i capezzoli che si inturgidirono, baciandoli e succhiandoli. Lei si sollazzava e scherzava affondandomi la testa tra le tette. Erano abbastanza sode nonostante la stazza e con una pelle morbidissima. I capezzoli belli grossi e di rosso scuro che una volta eccitati e ingrossati era un piacere leccare e succhiare. Affondai l'uccello e le palle tra le tette e lo avvolsi accostandole, la classica "spagnola". Lei sghignazzava divertita e aprendo la bocca mi faceva capire di volerlo ciucciare appena a portata...ma purtroppo per lei sono un normo-dotato e più di tanto non potevo accontentarla. Ci divertimmo tantissimo toccandoci e succhiandoci a vicenda e senza più penetrazioni...l'intesa era ormai perfetta e bastava sfiorarci per sentirci soddisfatti. Avemmo perfino il tempo per sonnecchiare un oretta, lei incollata a me. Un languido bacio concluse l'incontro e tornai alla vita normale. La settimana dopo lei aveva il ciclo e quella seguente iniziavano le feste natalizie e quindi tutto diventava complicato. Il giorno di Natale, aprendo il profilo anonimo di FB trovai un suo messaggio, il giorno 28 dalle 22 ci potevamo vedere ma gli serviva il mio ok. Pensai che potevo inventarmi per mia moglie una scappata al lavoro di 2 giorni...diedi l'ok. Il 28 mattina andai effettivamente fuori città e tornai per l'orario prefissato. Salito, nel bussare mi accorsi che la porta era socchiusa. Entrai pensando che avesse lasciato la porta aperta sapendo del mio arrivo. In soggiorno non c'era e nel bagno neanche...percepii un risolino proveniente dalla camera da letto. Nell'affacciarmi vidi alla fioca luce di una lampada che lei era già in compagnia. Stava cavalcando un uomo! Rimasi basito....non me lo aspettavo. Si voltò e con il solito sorriso da mignotta che tanto mi piaceva, fece segno di avvicinarmi. Mi pose una mano sulla nuca tirandomi verso la sua bocca per baciarmi. Ansimava assecondando il ritmo dell'amplesso e gemeva per il piacere. Le tette ballonzolavano con gioia...."spogliati e partecipa!" mi ordinò. Lui era un uomo sulla quarantina, fisico normale, neanche si degnò di guardarmi o salutarmi...in effetti aveva di meglio da fare, pensai. Mi misi nudo e iniziai ad avere coscienza della situazione. Salii sul letto e rimanendo in piedi gli misi l'uccello a portata di pompino e lei non tardò ad ingoiarlo con avidità. Non era certo la prima volta che partecipavo ad una scena simile ma questa era molto eccitante. Gli piaceva così tanto che non riusciva a tenere la bocca chiusa talmente gemeva e urlava di piacere. "Dai scopala tu ora, io voglio godermi la scena" mi arrivò una voce dal basso. Presi il suo posto mentre lui si sedeva al nostro fianco ed iniziava a massaggiargli i seni pizzicando con forza i capezzoli. Poi gli diede uno sculaccione abbastanza forte che risuonò nel silenzio della stanza, poi un altro ed un altro ancora intervallati da appellativi come zoccola, puttana, cagna in calore! Lei non dava segno di non approvare, gli piaceva. Io gli avevo afferrato con forza i seni avendo capito che provava eccitazione nel dolore e tirandola a me gli feci alzare il bacino per poterla penetrare con forza. Lui la schiaffeggiava sul culo e le cosce bestemmiando, io gli martoriavo le tette e gli spaccavo la fica, lei tra un gemito di compiacenza e l'altro ci appellava di "froci, checche e buoni a nulla". Pazzesca la troiaggine di questa donna molto al di là di ogni mio pensamento!
"Che aspetti finocchio" tuonò verso l'altro "inculami e riempitemi di sborra!". Corresse la posizione per favorire la penetrazione. Sentii il cazzo del collega intrufolarsi e spingere nel culo di S. Iniziò a pompare con forza fregandosene dei suoi lamenti e dei suoi improperi. Sberle sulle chiappe, culo sbranato, fica dilaniata...venimmo quasi all'unisono ma nessuno si fermò. Sentii colarmi la mia sborra e i suoi liquidi sul pube ed il caldo seme dell'amico sulle palle. Lei, dopo un po’, si afflosciò su di me esausta, lui gli sfilò l'uccello che notai di notevoli dimensioni benché mezzo moscio e la rigirò sul letto come fosse un sacco, a cosce aperte. "L'abbiamo mazzolata di brutto!" disse. Lei era tutta arrossata di sberle, la patata gonfia, il culo non lo vedevo ma sicuramente sfondato e sembrava semi svenuta. In effetti aveva una reazione molto intensa all'orgasmo, era più di una volta che mi spaventavo!
Andai a lavarmi in bagno e all'uscita si era ripresa. "Ti è piaciuta la sorpresa? Lo sai che a me piace sempre variare...lui comunque è Carlo, abitava qui a fianco fino a luglio" disse per non far capire che me ne aveva parlato. "Ho gradito molto la sorpresa. Ti scopi sempre i vicini?" gli risposi. "Mi ero accorto che era una femmina molto calda e che scopava poco, per colpa del mio amico Marco, suo compagno. Era depressa e malinconica ed io l'ho fatta rinascere” continuò “Tu non la scopavi!" mi accusò Carlo. Mi girai di scatto verso di lei e la trovai che sorrideva. "E si, tu ci hai messo 25 anni a deciderti a scoparmi. E per 25 anni mi sono masturbata pensando a te e al momento in cui mi avresti portato a letto." Ringraziai simpaticamente Carlo di aver riempito le mie lacune e ci facemmo una sonora risata. Lui andò in bagno ed io mimai con le mani a S. le dimensioni del coso di Carlo, lei divertita mi fece il segno con il dito sulla guancia come quando un cibo è buono. (continua)

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