La donna dell'est

Scritto da , il 2016-07-11, genere etero

Era un estate torrida, io lavoravo in un hotel facendo l'autista portando i clienti al mare. Un giorno vidi una ragazza bionda distesa sulla spiaggia.
La ragazza Ada il suo nome era una giovanissima vent'enne che faceva la baby sitter per una famiglia di ricchi italiani. Lei prendeva il sole vicina alla villa. Si notava per i suoi capelli lunghi color oro e il suo fisico longilineo con gambe lunghissime e un seno stupendo. Io mi avvicinai lei era diffidente il solito italiano che ci prova con me.
Dopo giorni e giorni di parole con lei, iniziò a confidarmi della sua relazione con il padrone di casa che quando usciva la moglie non disdegnava di scoparsela.
La ragazza quindi dapprima timida con me, diventò sempre più provocante e un giorno si presentò al mare con un costume che non lasciava spazio all'immaginazione un tanga e un reggiseno che gli conteneva a malapena una quarta di seno.
Quel giorno io gli domandai del perchè facesse sesso con un cinquant'enne e lei mi disse perchè non ho altro e il suo pene è bello duro, questo mi fece crescere la voglia e la baciai in spiaggia in maniera selvaggia lei si scostò ma io le dissi ora ti faccio vedere cosa sa fare un vent'enne.
La presi per il braccio e la portai in mare, lei non fece resistenza, andammo in mare aperto, la spiaggia era piena di sassi e scogli erano le 14 c'era poca gente, le scansai il filo del tanga e la penetrai, baciandola, poi mi girai e la presi da dietro muovendo lentamente il mio pene dentro di lei nell'acqua questo fu il primo assaggio.
La sera poi ci dammo appuntamento in spiaggia e li poi andammo in una pineta vicina dove consumammo il nostro primo rapporto, io lentamente la spogliai aveva un vestito azzurro un perizoma bianco e non aveva reggiseno, fu tutto molto veloce, iniziai a leccargli il clitoride e poi sentii i suoi umori, poi iniziai a baciargli i capezzoli turgidi, lei iniziò a spogliarmi si abbassò e prese in bocca il mio pene e inizio a muovere la bocca velocemente con movimenti rapidi per poi fermarsi e provare ad inghiottirmelo ed io ululai dal piacere. Poi la accostai ad un albero la sollevai e la penetrai con colpi ritmici e decisi, lei godeva e sudava, allora ci mettemmo a novanta gradi io con le mani sulle sue tette spingevo il mio pene fino a sfondarla con colpi lenti e decisi, io urlavo lei urlava dal piacere, tolsi il mio cazzo voglioso e lei lo prese in bocca ed io esplosi dal piacere ed il mio sperma venne tutto inghiottito. Fu una trombata pazzesca in ricordo dell'estate della donna dell'est con la quale tutte le sere davo sfogo alle mie fantasie sessuale all'insegna del puro godimento.

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