L'amico del campeggio

Scritto da , il 2016-06-25, genere gay

Racconto
Circa tre settimane l'anno vado in un campeggio con la mia famiglia e vengono anche dei nostri amici di famiglia, anche se non sono molto legato con Eugenio, un ragazzo che ha sedici anni come me, ma durante queste settimane ci sto molto.
Una sera, come al solito, andammo a farci una doccia ai bagni. Arrivati vedemmo che erano tutte occupate a parte una; noi eravamo in due: io ed Eugenio, allora dissi:" vai tu Eugi io posso aspettare"
"Maddai sati scherzando? Andiamo insieme!" Rispose
Io indifferente accettai.
Entrammo e chiudemmo la porta, appendemmo gli accappatoi e rimanemmo in costume. Mi soffermai un attimo a vedere il fisico perfetto che aveva Eugenio: addominali scolpita gambe sode e braccia possenti. Anche se io avevo un bel fisico, non ero niente in confronto a lui.
Eugenio andó verso verso la doccia ma prima di aprire l'acqua si fermó un attimo e si levó il costume, lasciando vedere quelle splendide chiappe sode ed attraenti.
Sentii il mio cazzo crescere piano piano dentro il costume e cercai con le mani di nascondere l'erezione crescente dato che Eugenio si era appena girato chiedendo:"Cos'è? Fai la doccia con il costume? Ti vergogni?"
"Ahahah ma no!" Risposi ridacchiando e mi levai il costume, dando le spalle ad Eugenio mi voltai di nuovo e notai che (s)fortunatamente Eugenio era girato di spalle, che si dava una sciacquata prima di insaponarsi. Si voltó tenendo gli occhi chiusi e ogni tanto si toccava quello stupendo cazzo grande già da mollo. Notai che pian piano anche il suo cazzo si stava indurendo quando ad un certo punto aprì gli occhi di scatto, fissando la mi erezione "wow! Gran bel cazzo amico! Per caso ti eccito?"
Si avvicinó leggermente e sentii le punte dei nostri cazzi duri toccarsi...si avvicinó ancora, mi mise una mano dietro la nuca e mi bació, stringendomi a sè, ora i nostri cazzi si strusciavano tra i nostri petti.
"Dai, vieni che ti insapono" dissi.
Presi lo shampoo me lo misi sulle mani e cominciai ad insaponarlo lentamente partendo dai capelli e scendendo pian piano sul petto; allungai una mano verso il culo e entrai in mezzo alle chiappe, andando a solleticare il suo buco del culo. Eugenio intanto aveva preso lo shampoo e stava facendo lo stesso.
Passai le mani intorno alla sua vita e andai a toccare il suo cazzo; notai che era duro come il marmo, d'altronde doveva esserlo ugualmente anche il mio, e cominciai a fargli lentamente una sega, andando ogni tanto a solleticare le palle. Scesi ad insaponare le gambe e mi ritrovai con il suo cazzo in faccia. Lo ripulii velocemnte dal sapone e lo presi in bocca, sentii un gemito uscire dalla bocca di Eugenio e capii che gli piaceva. Continuai a fare su e giù con la bocca aiutandomi con la mano che gli faceva una sega dato che non mi entrava tutto in bocca. Sentii che era vicino all'orgasmo "ti piace eh?" Chiesi
Rispose con un gemito di affermazione un attimo prima di sentire la sua sborra calda schizzarmi dentro la bocca, non la ingoiai subito ma la usai per continuare il pompino, dopo poco mi stancai ed ingoiai tutto.
"Ehi è ancora duro! Non ti è bastato? Devo fare qualcosa per sfinirti" dissi in tono di sfida.
"Ok, mettiti a novanta troietta"
Ubbidii senza problemi, mi sarebbe piaciuto e il fatto che mi avesse chiamato troietta non mi dava affatto fastidio.
Sentii la sua mano premere sul mio buco prima di infilarci un dito. Emisi un gemito di piacere, voglioso del cazzo che sarebbe arrivato presto mi eccitai ancora di più. Sentii la sua cappella premermi sull'ano e pian piano entrare, all'inizi provai un leggero dolore ma quando cominció ad aumentare progressivamente il ritmo c'era solo piavere.
Si abbassó e si strinse a me e l'acqua scirreva tra i nostri corpi ormai uniti. Ad un certo punto prese in mano il mio cazzo e inizió a masturbarmi; mi eccitai un sacco che venni quasi subito.
D'un tratto sentii Eugenio emettere dei gemiti di grande piacere e poco dopo sentii grandi fiotti della sborra che prima avevo ingoiato schizzare dentro il mio culo.
Stanco si tiró su e rimanemmo così, io schiacciato contro il muro e lui adagiato su di me con il suo cazzo dentro ormai stanco.
"Ora tocca a me Eugi"
"Certo" rispose soffocando la fine della parola con un bacio. Ci mettemmo per terra lui pancia in su e gambe all'aria io in ginocchio pronto a far entrare il mio cazzo in quel culo splendido.
Eugenio mise due sue dita dentro il suo buco, poi io entraisenza grande fatica grazie al piccolo lavoretto fatto da Eugenio; era stupendo, lo stavo inculando mentre guardavo il suo magnifico cazzo duro. Con la mano lo massaggiai leggermente, passando anche la mano tra il suo pelo pubico, cosa che lo eccitó molto perché sentii il suo cazzo muoversi.
Urló un paio di volte di piacere e poco prima che io venissi, presi la sua testa e gli misi il cazzo in bocca; spinsi la testa ancora più avanti con la mia mano in modo che il mio cazzo entrasse tutto, ma era impossibile. Sentii la sua tiepida lingua scorrere sulla mia cappella un attimo prima che il mio seme schizzasse dentro la sua bocca.
Finito tutto ci lavammo per bene, rimandendo abbracciati e baciandoci, ci mettemmo gli accappatoi ed uscimmo, cercando di coprire le die erezioni che si stavano alzando dall'accappatoio.

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