L'ombra

Scritto da , il 2016-04-27, genere dominazione

Era notte quando successe. Camminavo per le strade semi buie cercando di non trasalire ad ogni passo. Sentivo di essere seguita ma mi ripetevo:" tranquilla Emi è solo la tua mente che gioca brutti scherzi." Mi sbagliavo. Quando mi prese rimasi ferma, immobile per alcuni secondi non riuscendo ad elaborare ciò che stava accadendo. Sentì una mano afferrarmi e circondarmi la vita e le braccia e al contempo una panno posarsi sul mio volto. Una voce profonda sussurrò al mio orecchio in modo sensuale e pauroso" Sei mia adesso ." Dopo un paio di secondi mi dibbattri ma ormai l' oscurità mi circondava. Svenni.
Mi risvegliai completamente legata ad un letto. Ero nuda ed inspiegabilmente eccitata. Un dildo era sprofondato nella mia vagina. Provai a muovermi ma riuscì solo a far entrare l'oggetto più in profondità. Un gemito soffocato uscì dalla mia bocca imbavagliata. La mia vagina pulsava e moriva dalla voglia di essere cavalcata violentemente,con forza. La mia mente offuscata fu distratta da un ombra immobile , appoggiata alla parete. Due occhi profondi mi divoravano. Avevo paura ma ero anche in modo del tutto irrazionale attratta da quegli occhi. La mia ombra uscì dal buio e mi trovai davanti ad un uomo possente. Si avvicinò a me ma la luce non era tale da farmi vedere il suo volto. La sua mano si posò sulla mia coscia e mi accarezzó inerorabile, lenta. Tralasciò la mia vagina piena e si avvicinò al mio buchino posteriore. Dopo aver leccato il dito stimoló la mia apertura. I miei umori grondavano tra le mei cosce e il mio sedere. L'uomo si chinò a leccare i miei seni mentre inseriva un dito dentro me. Mi morse un capezzolo e succhió. Mi dimenai eufotica sempre più instabile ed eccitata il dildo che si muoveva e il dito che accellerava nel mio ano. Non sentì più la pressione del suo dito e la sua bocca su di me. Aprì gli occhi e lo vidi mentre si apriva la patta dei pantaloni. Con un movimento deciso estrasse il dildo dalla mia vagina e si strese su di me. Mi penetrò forte con un unico movimento energico che mi tolse il fiato e mi fece muovere le anche. Non mi diede il tempo di adattarmi poiché cominciò a muoversi con movimenti sempre più veloci e profondi.mi morse il collo e a due mani strinse in mio sedere avvicinando il mio bacino al suo pene. Colpi sempre più rapidi mi fecero ansimare. Affondó ancora e ancora sempre più violento. Sentivo il suo pene gonfio e duro agitarsi dentro di me, le pareti della vagina contrarsi ad ogni affondo e l'orgasmo ci travolse come furia. Uscì da dentro di me ,si sistemò la patta e uscì dalla stanza lasciandomi tremante e senza fiato.

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