L'amante nero

Scritto da , il 2010-09-25, genere zoofilia

Sono un pensionato bisex di 55 anni separato da 7 mesi (la mia ex-moglie dopo 30 anni di matrimonio mi ha lasciato, portandosi via gran parte della mia liquidazione). Alla fine di giugno scorso, dopo essermi ripreso dall’abbandono di mia moglie, ho deciso di prendermi una vacanza di due settimane, destinazione Aosta. Sistematomi in albergo e naturalmente non avendo intenzione di tornarnene a casa a “mani vuote”, essendo bisex uomo o donna non fa nessuna differenza per me. Il proprietario dell’albergo, per farmi cosa gradita al tavolo del ristorante mi inserisce con una coppia di veneziano piuttosto anziani ed una vedova di Viterbo (Letizia) anche lei appena arrivata, una cinquantenne piuttosto decò nel vestire e sicuramente a prima vista non bellissima. Dopo i convenevoli di prassi, ha potuto constatare di persona la grande vitalità di Letizia Il suo viso era decisamente bruttino ma, i suoi occhi emanava una grandissima sensualità e il corpo che si intravedeva dai vestiti quasi monacali risultava essere di grande bellezza. Nei giorni a seguire, essendo provvisto di macchina sono divenuto il suo cavalier servente (si parlava di arte, della bellezza dei posti che stavamo frequentando, di cibo, dei nostri ex) e in sua compagnia abbiamo girato in lungo ed in largo tutta la Valle d’Aosta. Mi compiacevo di averla al mio fianco guardarla nella sua prorompente vitalità, sensualità e godere della vista del suo corpo - nelle gite che facevamo abbandonava i suoi abiti monacali per mettersi più comoda - aveva veramente un corpo da favola, ben messo in ogni sua parte per essere una cinquantenne - Le mie primitive intenzioni di cercare qualche avventura, sui erano totalmente perse, ero profondamente preso da Letizia, ormai pendevo totalmente dalle sue labbra, e la sera in bagno mi facevo enormi seghe, sognando il suo corpo. Passò la prima settimana, e come tutte le sere prima di cena, presi il mio computers portatile per vedere se mi era arrivata qualche e-mail sui siti di annunci dove sono iscritto e, mentre vedevo la mia posta, apparve lei, che mi chiese se poteva utilizzare il mio computers per vedere se aveva e-mail, acconsentii, chiudendo le varie finestre che avevo aperto per visionare i vari siti di annunci. Gli passai il computers e discretamente mi allontanai dirigendomi verso il bar dell’albergo. Dopo cena, come da prassi ci dirigemmo per una passeggiata verso il centro di Aosta, e lei mentre parlavamo del più e del meno con la massima disinvoltura mi chiese se ero iscritto a qualche sito per annunci, io preso alla sprovvista, negai decisamente dicendo che non ero il tipo per fare certe cose, a queste parole Letizia si mise a ridere e tra il serio e il faceto mi disse che lei è iscritta a vari siti di annunci e quando la sera - sola in casa - gli piace vedere films e visitare siti porno, aggiungendo poi, che quando mi ha chiesto il computers per visionare le sue e-mail digitando desiderya gli è apparsa la mia pagina iniziale dove lei ha visionato le mie foto, annuncio e profilo. Da quel momento il nostro modo di vivere le vacanze è totalmente cambiato, non parlavamo più di arte, luoghi da visitare, bellezze alpine, cucina ma i nostri discorsi vertevano quasi totalmente sul sesso, sulle nostre amicizie, sui nostri sogni sessuali. Ormai certo di passare con lei gli ultimi giorni di vacanze, facendo sesso sfrenato, mi ritrovai a cozzare contro un muro e una fortissima opposizione da parte di Lei. A suo dire le vacanze servono per ritemprare lo spirito e il corpo, per il sesso mi propose di anticipare la partenza a venerdì, accompagnarla a Viterbo e fermarmi a casa sua il sabato e la domenica, dove in compagnia del suo AMANTE NERO – non era così monacale come mi era sembrata prima - si sarebbe concessa a me e nel contempo mi avrebbe fatto scopare dal suo amante in modo da gratificare la mia parte femminile. Contai le ore, i minuti i secondi che ci separavano dalla partenza, il mio cervello ed i miei sensi erano ormai totalmente in balia della sensualità emanata da Letizia e del suo corpo e ancor di più dal bel maschione che ci aspettava a Viterbo. Il venerdi mattino dopo colazione verso le dieci partimmo, lungo l’autostrada mi fermai soltanto per i bisogni corporali e per il pranzo. Durante tutto il viaggio, parlammo pochissimo, ognuno era assorto nei propri pensieri, i miei mi facevano prudere il culetto e mandare in estasi il mio cazzo. Arrivammo a casa sua verso le 17,00 (una villetta bifamiliare appena fuori Viterbo). Appena arrivati, Letizia scese dalla macchina e si avvio verso il cancello per aprirlo in modo da farmi entrare, appena entrata in giardino su accolta festosamente dal suo cane (un Alano Belga di nome BLAK) non sono un patito di cani, ma la vista di quell’enorme animale mi inquietò moltissimo, entro con la macchina, mentre Letizia richiude dietro di sé il cancello, ma non oso uscire, Letizia visto il mio malessere chiama a sé l’Alano, mi invita ad uscire dalla macchina e di avvicinarmi a lei, BLACK mi annusa, mi gira intorno, mi mordicchia i pantaloni, da parte mia da parte mia anche se con reverenziale diffidenza inizio ad accarezzarlo, finchè non si accuccia ai miei piedi, mi considera – vista anche la presenza della sua padrona - uno di famiglia. Letizia mi spiega che la villetta è su tre livelli, il garage e la sala hobby nel seminterrato, un piano rialzato con salone e cucina, un primo piano con le camere da letto, più la mansarda. Iniziamo a scaricare i bagagli e a portarli nella sua camera da letto. Mentre io sistemo il mio bagaglio cercando di non interferire con le mie cose personali negli armadi/cassetti cercando di non interferire con quanto già in esso contenuto. Letizia, nel frattempo, è andata nel bagno per farsi una doccia rigenerante e togliersi la stanchezza del lungo viaggio, dopo pochi minuti esce dal bagno nuda come mamma la fatta, nemmeno nei miei più reconditi sogni mi era apparsa così bella e formata, il suo corpo sinuoso fa invidia ad una trentenne, le tette ancora turgide e ben piazzate, un culetto da sballo e due gambe dritte e senza un filo di cellulite, in poche parole un sogno. Si avvicina, mi bacia con passione e mi chiede se sono di suo gradimento, non riesco quasi a parlare, deglutisco a fatica, ride e mi invita a farmi una doccia, per calmare i miei bollenti spiriti e togliermi la stanchezza del viaggio, dice di fare in fretta – mentre lei si va a preparare - ricordandomi che c’è un amante che ci aspetta. Mi faccio la doccia, mi sbarbo, rientro in camera per rivestirmi. Lei è gia pronta, un giubbino di cuoio copre le sue spalle e il tronco l’apertura a V sul davanti a due bottoni lascia libere le sue due bellissime tette, una microgonna lascia intravedere il tanga ultravelato che divide perfettamente il suo bellissimo culo e copre impudicamente la sua passera, le calze velate autoreggenti esaltano le sue bellissime coscie, mentre due stivaletti a tacco alto esaltano le sue gambe e la fanno sculettare in una maniera indescrivibile. Ho difficoltà a contenere negli il mio cazzo già enormemente dritto e duro. Cinge il mio corpo con passione, mi bacia con voluttà, il suo profumo mi inebria, tutto in me vibra, mi aiuta a vestirmi e mi chiede si seguirla nella sala hobby, dove ci attende il nostro amante.
La sala hobby è in semioscurità, i miei occhi cercano di abituarsi al buio, ma non vedo nessun essere umano, Letizia accende le luci ed ora mi appare, non capisco o cerco con tutto me stesso di non voler capire. Letizia mi presenta il suo amante BLACK l’Alano belga nero, da quando suo marito tre anni fa e morto si è consolata con BLACK, è silenzioso, sempre disponibile, insaziabile e durevole, senza particolari pretese e oltretutto non mette voci cattive sul suo conto in paese. Sono esterrefatto, lei se la ride, mi fa sedere su di una sedia, dicendomi che qualsivoglia cosa accada non mi devo preoccupare, ne muovermi verso di lei mentre stende un grosso asciugamano sul pavimento vicino ad una panca a meno di due metri da me in modo da poter avere una visione davvero da “prima fila”.
Letizia si distese sull’asciugamano chiamando a se black, lo fa mettere con la pancia rivolta verso l’alto e delicatamente inizia a giocare con il fodero lavorandolo con la mano, come per magia inizia ad uscire uno strano arnese di color rosso porpora che lei con grande maestria lavora di bocca man mano che passano i secondi il cazzo di black diventa un' asta rossa e lucida lunga almeno 20cm, madida di un liquido trasparente e scivoloso, a quel punto Letizia già grondante dei suoi umori si mette toglie il microtanga e si sistema a quattro zampe sulla panca "vieni bello! monta la tua padroncina! vieni su! su!" black si appoggio con le zampe anteriori sulla schiena di Letizia, con la verga completamente snudata, tentando di infilare quella specie di tronco che si ritrovava tra le zampe posteriori nella fica di Letizia, era come scatenato, potevo vedere le sue zampe anteriori stringersi ai fianchi di Letizia, mentre con spinte eccitate il suo cazzo strusciava viscido tra le sue cosce. Il peso del suo cazzo lo teneva forse un pò più basso di dove sarebbe dovuto entrare, Letizia a quel punto prese il cazzo di black con una mano e lo indirizza verso la sua vagina, una prima spinta piantò l' uccello di Black per buone quindici centimetri dentro la figa di Letizia, facendola quasi svenire per il dolore e dal piacere! sento le sue grida, la vedo gemere, gridare, la vedo muoversi velocemente avanti e indietro sotto i colpi possenti, poi percepisco il colpo improvviso di uno schiocco è entrato anche il nodo, ora si muove con il massimo del vigore, il tutto dura qualche minuto poi si ferma del tutto è all’orgasmo, Letizia ulula parole sconnesse mentre fiotti di sborra invadono la sua figa, il cazzo di black ad ogni ieculazione si ingrossa sempre di più e il suo nodo è divenuto grosso come un arancio, ha ormai preso pieno possesso di ogni parte della cervice di lei. Letizia mi appare stravolta, Black ha finito di scoparla ma si è legato con lei, scende dalle sue spalle e si mette dritto a quattro zampe con il cazzo ancora dentro la figa. Sono inebetito e sconvolto da una visione sessuale decisamente fuori dal comune. Passano una quindicina di minuti prima che Black riesca a liberarsi. Dalla figa di Letizia escono copiosi fiotti di sborra, rimane ferma in posizione carpone per qualche minuto per riprendere forza poi si alza, si ripulisce dalla sborra che ha ormai invaso sia la sua figa che parte delle gambe, manda black in garages chiudendo dietro di sé la porta, si avvicina a me e mi chiede se lo spettacolo è stato di mio gradimento, mi prende dolcemente per mano e insieme ci avviamo verso la sua camera da letto. Mi bacia dappertutto e mi limona, poi mi spoglia ed inizia un pompino favoloso, chinandosi davanti a me. Vedo entrare il mio bel cazzo nella sua bocca, ingrossarsi ad ogni sua succhiata, inizia un su e giù da vera troia, leccandomelo tutto fino alle palle. Dopo qualche minuto lei smette di giocare con il mio cazzo, si sistema un cuscino sotto la schiena e mi dice che è pronta mi invita a leccargli il buco del culo, entro dentro con la lingua e le dita, allargandogli per bene il culo, soffio dentro e lecco ripetutamente fino a quando gli dico che sono pronto per spaccarmi il culo. Gli spalmo della vaselina freschissima sopra e dentro il buco alzo le sue gambe sulle mie spalle e dopo un attimo inizio a far pressione sul suo sfintere, delicatamente ma con fermezza la cappella entra dentro, spaccando di schianto lo sfintere, sento Letizia urlare e pregarmi di smettere, mai io proseguo imperterrito spingendo sempre di più in modo progressivo e, dopo essersi fatta strada nel suo culo, arrivo con la cappella e con tutto il mio cazzo nodoso quasi all’intestino, sento le mie palle sbattere sul suo culo. Mi fermo per dilatare maggiormente il suo sfintere e permettere l’inizio della monta, adesso dopo il primo momento di dolore, Letizia inizia a muoversi ed ancheggiare per meglio far scivolare il mio cazzo nel suo culo, la sento godere, vedo la sua figa bagnarsi di umori, asseconda ogni mio colpo, sto per venire, lo percepisce, sfila il cazzo dal suo culo, si libera le gambe si fa mettere in ginocchio davanti a lei ed inizia un superbo lavoro di lingua fino a farmi venire nella sua stupenda bocca.
Gli avvenimenti delle ultime ore mi hanno veramente spossato. Per concludere la serata Letizia mi inviata ad un ristorante dove rimetterci in forze per poi avere tutta la notte per noi. Dopo cena mentre rientravamo a casa, mi chiede se voglio ancora gratificare la mia parte femminile con un incontro con black, il quale non ha mai potuto godere di un culo - lei in questi anni non si era mai fatta penetrare analmente dal cane. Non rispondo a questa sua richiesta e così anche lei lascia cadere il discorso. Passo una nottata da favola la sua figa extra-large ingoia il mio cazzo come un coltello arroventato in un panetto di burro, il suo culo mi dà sensazioni indicibili, la sua bocca fa resuscitare varie volte il mio cazzo che io avevo dato per morto, insomma la sua sensualità e la sua spregiudicatezza mi hanno pienamente coinvolto. Dopo una notte di sesso, benché stanco del viaggio, non riesco a prender sonno sogno ad occhi aperti di essere penetrato da black, ma il mio senso del pudore, la mia innata moralità, il mio senso di perbenismo, i miei sensi di colpa non riescono a convincermi di fare sesso con un animale ma nel contempo vorrei far contenta Letizia. Sono quasi le sei del mattino, sveglio Letizia, e gli dico che accetto e voglio gratificare la mia parte femminile. Lei mi bacia soddisfatta della mia scelta e, ormai perso ogni senso del pudore riesco finalmente a dormire. Ci svegliamo che è già molto tardi, sono circa le 10 del sabato, limoniamo un po’ sul letto, facciamo una abbondante colazione e lei mi chiede se sono pronto per il grande evento. Vista la sua esperienza mi rimetto totalmente nelle sue mani. Per prima cosa mi fa vari clisteri per liberare totalmente il mio sfintere e il mio intestino da rimasugli poco graditi, godo moltissimo mentre lei mi infila la cannula del clistere nello sfintere e fa entrate acqua e una sensazione molto stimolante, poi con una crema depilatoria a rapida azione toglie tutti i peli dal mio culo rinfrescandolo dopo con una crema emolliente. Il suo intento è di far uscire in me la parte nascosta – trasformarmi in una puttana, a sua totale disposizione - tutina color carne – aperta nelle parti intime che copre la mia peluria -, un giubbino di cuoio che copre le spalle e il tronco - al fine di evitare che black salendo sulle mie spalle mi ferisca con le sue unghie – reggicalze, calze a rete, stivaletti alti alla tartagnan con zeppa, mini-tanga, una micro gonna, camicetta, parrucca, trucco. Allo specchio dopo la preparazione ho difficoltà a riconoscermi, Letizia mi ha trasformato in una perfetta femmina da monta. Anche lei si prepara per il grande evento quepierre, calze a rete, stivali con tacco altissimo, mutandine per innesto di strap-on, è una vera maitress, ed io sono totalmente in suo possesso. Sono ormai le tre del pomeriggio, scendiamo nella sala hobby dove mi attente il mio amante nero.
Per un uomo è difficilissimo scendere le scale su stivali con zeppa da 15 centimetri., devo concentrarmi al massimo per evitare di cadere il senso di orientamento fa sì che il mio culetto sia enormemente fuori asse, sculettando maledettamente. Arriviamo finalmente nella sala hobby, Letizia mi chiede di camminare e sculettare sui tacchi facendomi nel mentre togliere la gonna e il tanga (operazione difficilissima da fare sui tacchi) per mentre apre la porta del garages per far entrare BLACK nella sala. L’Alano entrando in sala rimane sconcertato, non aveva mai visto due troie pronte per lui e inizio ad avvicinarsi a noi annusandoci. Letizia lo allontana da me, mi fa avvicinare a lei, mi accarezza, bacia con voluttà e messo un piccolo puffo al centro della sala mi chiede di piegarmi sulle ginocchia e mettermi poggiato con il petto sul puffo, e troppo basso, mette dei cuscini sotto la mia pancia in modo che io sia perfettamente a novanta gradi rispetto il pavimento e mi fa allargare per bene le gambe. Inizia un lento lavoro di introduzione delle sue dita, bagnate ripetutamente con del Luan, nel mio culo, prima un dito, poi due poi tre, sento le sue dita sfondarmi lo sfintere, che man mano che passano i secondi si assuefa a quella dolce penetrazione (per inciso devo ammettere che il mio culo è discretamente allenato a ricevere cazzi e ortaggi di varia natura), sfila le sue dita dal mio culo e mi penetra con un dildo di 20 centimetri per quattro di diametro che ha attaccato allo strap-on, mi penetra con dolcezza ma con ritmo cadenzato, il mio sfintere si abitua facilmente a quella penetrazione e il mio cazzo in tiro sborra copiosamente. Il tutto dura una decina di minuti, il mio sfintere è ormai ben lubrificato e ben allargato, pronto a ricevere l’oggetto del desidero del nostro amante nero. BLACK intanto è rimasto in disparte rispetto a noi, Letizia lo chiama a sa ed inizia con lui dei giochi erotici in modo da farlo infoiare. Fa salire BLACK con le zampe anteriori sulla mia schiena, sento il suo cazzo battermi contro le chiappe in cerca del buco, con l’aiuto di Letizia riesce a centrare il mio ano e con forza mi penetra di una buona quindicina di centimetri, facendomi urlare di dolore, Letizia con i suoi giochi erotici di bocca e di mano lo aveva particolarmente eccitato e il suo cazzo era già divenuto particolarmente grosso, BLACK inizia una rapida successione di colpi avanti e indietro che mi procurano si dolore ma anche una particolare eccitazione, il mio culo pian piano si sta adattando alla grossa nerchia di BLACK, mi rilasso per godere al massimo dello stantuffare del cazzo nel mio sfintere, mi si appanna la vista, mi sento svenire, un dolore lancinante al retto mi assale, urlo di dolore, BLACK mi ha infilzato in tutta la sua lunghezza del cazzo compreso il nodo, nel mi retto sono entrati quasi trenta centimetri di cazzo con il nodo simile ad una pallina da tennis. Ad ogni colpo di inaudita violenza che BLACK mi infligge mi inarco sulla schiena. Il mio sfintere non riesce ad adattarsi al cazzo di BLACK, i suoi colpi velocissimi e ben cadenzati non mi danno alcun piacer, ma soltanto estremo dolore, ci vogliono almeno una ventina di secondi prima che mi riesca a rilassare del tutto, complice anche della copiose sborrate che BLACK riversa nel mio culo, che l’adrenalina riesca a coprire il dolore e le fitte che provengono dal mio culo ed allora che riesco ad assaporare appieno le delizie di avere nel culo un cazzo degno di tale nome. Lo stantuffare dura due/tre minuti al termine dei quali BLACK si ferma del tutto ed inizia il suo orgasmo, copiosi fiotti di sborra calda invadono il mio culo, mentre sento in me il suo cazzo dilatarsi ed allungarsi enormemente, il suo nodo raggiunge una grandezza di una bottiglia di coca-cola da un litro e mezzo, la paura mi attaglia, credo di avere lo sfintere ormai strappato. L’orgasmo di BLACK dura un minuto scarso, scende dalle mie spalle con le zampe posteriori rimanendo saldo con il suo cazzo nel mio culo, che nel frattempo si è adattato a quelle misure mostruose. Passano una ventina di minuti, prima che BLACK riesca a staccarsi da me, con un flop sento il suo cazzo uscire dal mio culo ed un senso di vuoto mi pervade. Letizia nel frattempo che io ero montato da BLACK, non aveva fatto altro che sgrillettare la sua figa, aizzare BLACK a rompermi il culo, incitandomi a non mollare nei momenti di massimo dolore, limonando nei momenti di massima mia goduria e fotografarmi in quella posizione hard, oscena e surreale. Appena il cazzo di BLACK è uscito dal mio culo per prima cosa ho inserito due dita nel mio culo per vedere se era tutto intero o se vi erano tracce di sangue., cercando di riprendere fiato, ho sentito la piccola mano di Letizia entrare nel mio sfintere e darmi conferma che il mio culo era ancora tutto intero, anche se orrendamente dilatato. Sono rimasto alcuni minuti poggiato sul puffo a novanta gradi, con la calda sborra di BLACK che scendeva lungo le mie gambe unito a grosse gocce di sudore che percorrevano tutto il mio corpo. Con l’aiuto di Letizia mi sono rialzato, il mio corpo era tutto un fremito, i reni mi facevano un male boia, il mio culetto era tutto un dolore, ho iniziato a camminare in modo del tutto innaturale per un uomo, a gambe larghe con i glutei che si muovevano assimetrici, sculettando sulle zeppe come una vecchia zoccola. Letizia è al massimo della felicità, il suo BLACK ha finalmente assaporato un bel culetto, io un po’ meno, sono stato violato da un cazzo che al momento della massima eccitazione era lungo 32 centimetri di lunghezza per 24 centimetri di circonferenza (le misure mi sono state confermate da Letizia che qualche mese prima aveva portato al massimo dell’eccitazione BLACK con la bocca e con le mani per prendergli le misure e capire quando era ingorda la sua figa) il dolore fisico della penetrazione è stato a dir poco distruttivo ma in cambio l’eccitazione e il godimento della penetrazione è stato mondiale, mai e poi mai un uomo riuscirebbe a mantenere la possenza, il ritmo e il tempo di un cane. In poche parole sono riuscito a farmi scopare da un cane di grossa taglia senza danni fisici o mentali riuscendo a godere come mai nessun uomo o dona ci era mai riuscito.
Vorrei farmi una doccia, sono matido di sudore, la tutina o ormai divenuta una seconda pelle, puzzo come una capra, dal mio culo dilatato continua ad uscire la sborra di BLACK che cola sulle calze e lungo gli stivali. Ma Letizia mi vuole, mi desidera, mi spinge con forza verso la camera da letto è un ossesso vuole che la “cagna in calore” come ormai mi chiama la possegga in tutte le maniere possibili, mi dona il suo culetto, la sua figa super, la sua bocca i suoi seni, mi ripulisce il culo dalla sborra di BLACK, mi eccita con il suo corpo. E’ ormai sera tarda quando finalmente i nostri sensi si raffreddano e ritorniamo ad essere due persone giudizievoli. Ritorniamo ad essere Giulio e Letizia, due persone che dopo essersi lavate, vestite ed improfumate, fanno come due carissimi amici al ristorante (ho l’impressione che tutti mi guardino, forse sculetto …. si vede che ho il culo super dilatato … ho difficoltà a sedermi per il bruciore che ancora ho nello sfintere … sarà una mia suggestione .. bah). Dopo cena ritorniamo a casa, niente sesso, domani devo partire per Roma, parliamone, appuntamento dopo la metà di agosto, per evitare le malelingue dei vicini, nulla da eccepire anche se a malincuore; lei vuole essere posseduto analmente da BLACK nel nostro prossimo appuntamento, non sono assolutamente convinto del progetto, il suo bel culetto che io penetro con goduria, dopo il trattamento di BLACK, diventerebbe inservibile viste le dimensioni tra il mio cazzo e quello del cane, vorrei che ci pensasse con più attenzione. Alla fine BLACK (il nostro amante) già usufruisce della sua figa e del mio culo … perché dovrebbe togliermi il gusto di avere anch’io un culo da rompere. Potremmo contattare qualche coppia/singolo bisex amante come noi dei giochi erotici con degli animali … da provare.

A FINE SETTEMBRE … il prossimo racconto … vediamo come finisce.



P.S.: Il Racconto è purissima realtà, BLACK è stato perfettamente addestrato da Letizia a non saltare addosso a qualsivoglia persona, ma solo nei momenti intimi con lei gli è consentito di accoppiarsi; Letizia, giovane vedova benestante, ha scelto come amante un cane a qualsivoglia uomo che poi poteva trattarla come un cane; non c’è nulla di sporco ad avere per amante un cane se ben addestrato, pulito, curato e ben tenuto; per quanto mi riguarda l’esperienza di accoppiarmi analmente con un cane, pratica sessuale (zoofilia) che ritenevo non ricevibile ne fattibile (in poche parole da malato mentale da ricovero), mi ha praticamente aperto un nuovo universo, ammetto che il dolore iniziale dovuto alla penetrazione è stato assolutamente indicibile, ho ottenuto sensazioni psico-fisiche eccezionali (mai nessun uomo o donna sarebbe in grado di darmi quelle sensazioni che ho ottenuto accoppiandomi con BLACK), al prossimo appuntamento cercherò di aumentare la mia femminilizzazione e prepararmi analmente per essere montata da BLACK, ringrazio Letizia per avermi fatto conoscere questo pratica sessuale di cui si parla poco e niente, ringrazio Letizia per la sua bellezza di cinquantenne e di avermi fatto dimenticare l’amarezza dell’abbandono di mia moglie e di avermi risollevato da una crisi esistenziale e profondamente depressiva. Gli animali sono i migliori amici dell’uomo e se voluto possono divenire anche degli ottimi amanti, purchè siano sempre amati e rispettati, curati e ben tenuti.

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