L'Inquisizione

Scritto da , il 2016-02-22, genere sadomaso

Tutto iniziò quando lessi un annuncio dal titolo "Il Gioco dell'Inquisizione":
"Coppia quarantenne cerca amanti del genere BDSM e SM per formare un vero tribunale con tanto di interrogatorio e a seguire torture e punizioni anche sessuali. Il tutto seguito nei massimi dettagli anche nell’abbigliamento. Siamo una coppia con altri amici e cerchiamo altre coppie o singola interessata al tema. Disponiamo di ambiente attrezzato ed altra attrezzatura stile medioevale. Cerchiamo un masochista vero, resistente e esperto.
L'ultima frase è stata quella che colpì la mia attenzione: "cercasi masochista vero!". Quelle poche frasi accesero i miei sensi oltre alla curiosità così risposi all'annuncio presentandomi come un giovane ventiseienne amante del genere e masochista per vocazione con esperienza.
Per alcuni giorni non ottenni risposta e pensai che forse era dovuto alle numerose richieste pervenute oppure al fatto che avessero già trovato il candidato. Invece circa una decina di giorni dopo ricevetti una email nella quale era scritto che erano interessati a sapere qualcosa più di me, ma per non perdere tempo con millantatori mi dissero che se accettavo dovevo collegarmi via Skype per subire già un primo interrogatorio onde verificare quanto da me scritto. Io accettai e mi dissero che avendo fretta di definire l'appuntamento sarebbe stato per quella sera stessa.

All'ora stabilita ero già collegato e puntuale arrivò la richiesta di chiamata video. Loro si presentarono con un cappuccio in testa mentre io ero in t-shirt e jeans. Mi chiesero se ero convinto della scelta e alla mia risposta affermativa mi ordinarono di spogliarmi. Mi fecero alcune domande a proposito della mia esperienza e soddisfatti dalle mie risposte dissero che la prima parte della selezione l'avevo superata, ora era giunto il momento della seconda e più impegnativa in quanto prevedeva delle 'prove' da effettuare, prove che avrebbero incluso del dolore da sopportare. Accettai di proseguire così mi chiesero di avere una erezione. Una volta raggiunta mi ordinarono di versare alcune gocce di cera liquefatta da una candela e io obbedì. Il dolore era pungente ma mi eccitava. Poi mi chiesero di infilarmi degli oggetti sempre più grossi nel culo e questa fu una prova più dolorosa una volta che mi infilai una bottiglia di champagne che per lo spessore del vetro era più sicura da eventuali rotture. Ricordo che fu la donna di coppia ad essere più sadica tra i due oltre che a condurre il gioco.
Mi ordinarono anche di infilarmi degli spilli in diverse parti del corpo e superata anche quella prova si ritennero soddisfatti e mi chiesero di terminare masturbandomi e una volta eiaculato di leccare tutto lo sperma per verificare se davvero ero in grado di farlo. Inutile dire che lo eseguì senza alcuna difficoltà e confermai loro che non avrei avuto altrettanta difficoltà a fare lo stesso con altri uomini confermando la mia bisessualità.
Si congedarono dicendomi che mi avrebbero fatto sapere quando sarebbe stato l'evento e i dettagli, chiedendomi per questo un numero di cellulare.
Due giorni dopo arrivò un SMS in cui era scritto che tutto era stato fissato per la settimana successiva, di sabato, e che avrei ricevuto una email con tutte le istruzioni che avrei dovuto rispettare alla lettera, parola per parola.
Le istruzioni prevedevano che mi sarei dovuto recare in treno nella città in cui risiedevano gli organizzatori. Li mi sarebbero venuti a prendere per condurmi bendato nella loro abitazione.
Arrivai verso metà pomeriggio e mi dissero che la prima parte del gioco prevedeva che io fossi rinchiuso in una gabbia all'interno della sala delle torture da dove avrei atteso l'arrivo di tutti gli ospiti e quindi l'inizio vero e proprio del 'gioco'.
Una volta chiuso mi dissero che come prima prova sarei stato senza nè bere e nè mangiare. La padrona di casa aggiunse che quello sarebbe stato nulla rispetto a quello che mi attendeva.
Indossavo una tunica di canapa senza nient'altro sotto, tunica che mi fu data in cambio di tutti i miei abiti una volta fatto ingresso nella stanza.
Rimasi li al buio ed in silenzio per ore tranne quei pochi rumori che si potevano udire provenienti dal piano di sopra.
La sera sentii un vociferare e intuì che erano arrivati gli ospiti, udii risate e voci maschili e femminili. Ad un certo punto si accese la luce e sentii passi di persone scendere le scale. Apparvero tre coppie, oltre ai padroni di casa nonché organizzatori vidi una coppia più matura, sulla cinquantina lei, una sessantina lui e viceversa una terza giovane coppia che li seguiva, entrambi avranno avuto tra i 20 e i 25 anni.
Da quello che potei intuire per questi ultimi si trattava della loro prima esperienza mentre quella più matura aveva già preso parte a riti simili.

Erano tutti vestiti con abiti medioevali, le signore erano comunque molto attraenti anche se a mio avviso lo sarebbero state di più con abiti da sera o sexy.
Il cerimoniere, il padrone di casa, diede inizio al gioco leggendo un capo di imputazioni nei miei confronti per presunte attività sovversive che avrei dovuto confessare oltre a fare i nomi dei miei complici.
Fui portato fuori della gabbia e mi fu posta la domanda se mi dichiaravo colpevole confessando tutto oppure se avessi perseguito nella mia (inaccettabile) dichiarazione di innocenza che avrebbe comportato la tortura per confessare la verità. Ovviamente mi dichiarai innocente così i tre uomini che rappresentavano il tribunale dissero che si doveva procedere ad estorcermi la confessione. Le tre donne recitarono il ruolo di torturatrici e per prima cosa mi levarono l'unica veste che indossavo lasciandomi così completamente nudo.

La prima prova consistette nel legarmi ad una croce di legno per sottopormi ad una serie di frustate. La ragazza più giovane entrò ben presto nella parte dopo un po' di imbarazzo iniziale dovuto all'inesperienza. La prima a frustarmi fu la padrona di casa, decisamente la più aguzzina e sadica del gruppo, poi toccò alla signora più adulta ed in seguito ai tre uomini. La ragazza più giovane concluse la sequenza lasciandosi andare al piacere di causarmi dolore esternando il suo lato sadico impartendomi frustate sempre più violente sulla schiena e sui glutei.
Posso dire che le tre donne sono state quelle che mi hanno colpito più duramente, i cui segni mi sono rimasti per molti giorni. Alla faccia del 'sesso debole'!
La padrona di casa mi passò sulle ferite dell'acqua salata che mi provocò fitte di dolore per il bruciore. Cominciai ad urlare e tutti risero mostrando soddisfazione.
Poi mi liberarono ma per legarmi di schiena. A quel punto la donna più anziana mi afferrò i testicoli nella sua mano ed iniziò a stringere intimandomi di confessare. Io non cedetti e lei strinse sempre più fino a provocarmi un dolore lancinante. Fui sorpreso nel vedere che questo eccitò la donna più giovane la quale prese il posto dell'altra e una volta afferrati iniziò anche lei a stringermi forte facendomi urlare. Lei provò piacere e credo che fosse un suo sogno proibito che si apprestò a realizzare vista l'espressione di soddisfazione sul suo volto. In poco tempo si trasformò da dolce fanciulla a spietata aguzzina.
Mi misero anche delle mollette ai testicoli e mi infilarono aghi in alcune parti del corpo. Mi provocarono una erezione per poi divertirsi a turno a infliggermi colpi di bacchetta sul membro ed in particolare sul glande scoperto causandomi un dolore acuto ad ogni colpo.
Poi le torture si concentrarono sul mio ano infilandomi dildo e altri oggetti sempre più grossi fino a dilatarmi a tal punto che provavo un misto di dolore lancinante e piacere mai sperimentati prima.
Le tre donne si concentrarono ciascuna su una precisa parte del mio corpo martoriandolo. La padrona di casa sui capezzoli che arrivò persino a mordere. La più anziana sul mio culo divertendosi ad infilarmi tutti gli oggetti disponibili e la più giovane sui miei genitali, in particolare i miei testicoli divertendosi ogni qualvolta riusciva a farmi urlare.
Devo però ammettere che se da una parte provavo tanto dolore, dall'altra era tanta se non di più l'eccitazione provata.

Come concordato, alla fine avrei dovuto confessare le mie colpe e fare i nomi dei miei complici così da dare loro soddisfazione. Era arrivato il momento quindi della punizione, punizione che non era stata precedentemente concordata ma che sarebbe stata decisa in quel momento. Ci furono molte proposte ma una sola fu accettata unanimemente una volta suggerita sottovoce dalla padrona di casa ai suoi ospiti. E fu una punizione davvero terribile e perversa!
Fui condotto fuori, in giardino, e durante il tragitto tutti mi insultarono sputandomi addosso oltre che a frustarmi. L'aria fresca non riuscì ad attenuare il dolore ed il bruciore che provavo a seguito delle torture subite. Mi fu intimato di mettermi carponi e di tenere sollevato il bacino.
Capì in quel momento le loro intenzioni non appena la padrona di casa liberò dalla catena uno dei suoi grossi cani e lo avvicinò a me incitandolo a...leccarmi!
Inizialmente il cane obbedì leccandomi l'ano ed i genitali per un po', ma quando la sua padrona lo incitò a sodomizzarmi lui non mostrò interesse così dopo un po' la signora si arrese e liberò il secondo cane della stessa grossa stazza. Io tremavo perché non avevo mai fatto una cosa simile ma allo stesso tempo provai una strana e perversa eccitazione dovuta allo scopo per cui ero stato condotto la fuori ed il timore provato dall'abbaiare dei due cani, anche se il loro era un abbaiare giocoso e non aggressivo.
Il secondo cane soddisfò le aspettative in quanto dopo qualche lappata si portò sopra di me cercando di penetrarmi tra le risate e il battimani generale che contribuì ad incrementare il mio senso di umiliazione.
Il cane, sebbene mi diede l'impressione di essere stato opportunamente addestrato, fece fatica a entrare in me sebbene io fossi sufficientemente dilatato a seguito delle prove subite, così la sua padrona intervenne aiutata dalla ragazza più giovane che tenne fermo il cane mentre la sua padrona afferrò il suo membro e lo introdusse lentamente dentro di me.
Quando fu quasi tutto dentro le due lasciarono libero il cane e lui prese a montarmi come fossi una cagna in calore. Le risate e le battute umilianti si sprecarono mentre io venivo sodomizzato.
Dopo essere venuto dentro di me i due cani presero a leccarmi l'ano gocciolante oltre al membro turgido che avevo a seguito di questa mia prova estrema.
Non contenti mi misero un collare attorno al collo e mi legarono alla stessa corda con cui erano legati i due cani prima, i quali vennero lasciati liberi. Ogni tanto vennero da me per darmi qualche leccata tra le ilarità del gruppo il quale si disciolse poco dopo. Prima di andarsene la più anziana si tolse le scarpe e mi ordinò di leccarle i piedi. Fu l'ultima prova prima di essere liberato e avere la possibilità di farmi una doccia.
Mi furono restituiti i vestiti e fui portato bendato alla stazione in attesa del treno che mi avrebbe riportato a casa. I padroni di casa si complimentarono con me per come mi ero comportato, ben oltre le loro aspettative. Aggiunsero che solitamente non invitano mai la stessa 'vittima' più volte ma che non si sentivano nemmeno di escluderlo. E nemmeno io!

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