Una vacanza al mare

Scritto da , il 2015-12-16, genere voyeur

Io e mia moglie Esmeralda abbiamo deciso di prenderci qualche giorno di vacanza.
Carichiamo le nostre valigie in auto e ci dirigiamo verso una località turistica della riviera ligure. Arrivati a destinazione, troviamo un alloggio in un agriturismo. Dopo aver lasciato le valigie nella nostra camera, andiamo a visitare il centro storico del paese. Esmeralda ha 30 anni, alta, con lunghi capelli castani,occhi verdi e labbra sottili con un leggero tocco di rossetto. Indossa un tubino bianco corto e aderente al corpo che mette in risalto le sue curve e le sue gambe tornite ed affusolate. Porta scarpe con tacchi a spillo. Lei mi fa cenno che vuole entrare un attimo in un negozio di abbigliamento. Io la seguo. Ci viene incontro un uomo sui 50 anni, basso e magro. “Benvenuti.
Sono il titolare del negozio. Come posso esservi utile?”. “Vorrei comprare un costume da bagno per me”, risponde mia moglie. “Signorina, lei è una donna molto attraente. Se viene insieme a me nel camerino, le mostro i costumi che sto vendendo in questo periodo”. “Sono sposata. Mio marito, Gianfranco, mi accompagnerà in camerino”, risponde Esmeralda. Dentro al camerino, aiuto Esmeralda a togliersi l'abito. Quando sto per togliere il reggiseno a mia moglie, da dietro la tenda sento un lungo sospiro. Faccio un cenno a mia moglie di stare in silenzio, la abbraccio e mordo i suoi seni sodi. Dietro la tenda il respiro si fa sempre più affannoso. Qualcuno ci sta guardando.
Apro velocemente la tenda e mi trovo davanti il proprietario con i pantaloni abbassati che si è pisciato addosso. Esmeralda si mette a ridere. Io afferro l'uomo per il collo e gli rifilo uno schiaffo talmente forte da farlo cadere a terra. Lui si rialza, si scusa e regala a mia moglie un reggiseno e un tanga di color bordeaux. Mia moglie accetta il regalo e si riveste in camerino. Nel frattempo io spingo il titolare lontano dal camerino. Poi io ed Esmeralda usciamo dal negozio mano nella mano. Il giorno seguente prendiamo il sole in spiaggia e facciamo lunghe nuotate, oltrepassando, qualche volta, anche la boa. L'ultimo giorno, propongo ad Esmeralda di noleggiare una barca con i remi per fare un giro lungo la costa. Lei accetta con entusiasmo e indossa subito il reggiseno, il tanga e le immancabili scarpe con tacchi a spillo. Andiamo da un pescatore del luogo per noleggiare una sua barca. Dopo varie trattative, mi lascia prendere la barca ad un prezzo ragionevole. Mentre porto la barca in acqua, il pescatore dice a mia moglie “lei è una donna affascinante, sensuale, eccitante...Se decide di salire sul mio peschereccio, visiterà nuovi luoghi e godrà delle attenzioni di un vero uomo di mare”. Esmeralda non gli risponde e corre veloce per sedersi di fianco a me nella barca. Sono ai remi e indico a mia moglie i vari paesini che stiamo osservando dal mare. Ad un tratto il pescatore col suo peschereccio ci taglia la strada. “Allora, signora accetta la mia proposta?” dice l'uomo dalla prua della sua imbarcazione. Sto per scendere dalla barca per spaccargli la faccia, ma Esmeralda mi ferma e rivolgendosi al pescatore dice “sono una donna felicemente sposata e sono molto innamorata di Gianfranco. Se ne vada e ci lasci in pace”. Poi lei mi fa sdraiare supino, si siede sopra di me. Abbassa il mio costume e inizia a leccarmi il pene. Dal suo peschereccio, l'uomo ci guarda e inizia a bestemmiare. La lingua di Esmeralda passa più volte intorno al mio glande. Subito dopo si toglie il reggiseno, il tanga e infila il mio pene dentro la sua vagina. Mia moglie fa lenti movimenti circolari e il mio pene ruota dentro di lei. Pochi minuti dopo, prendo l'iniziativa e mi metto sopra di lei. All’inizio spingo piano il mio pene dentro di lei, poi sempre più velocemente. Esmeralda ha l'orgasmo ma continuo ad affondare i miei colpi. Il mio glande tocca in continuazione il suo utero. Poi vengo anch'io e riempio la sua vagina con il mio sperma. Terminata la nostra unione sessuale, rimaniamo abbracciati e ci facciamo dondolare dalla barca.
Dalla sua imbarcazione, il pescatore sfoga la sua impotenza, massaggiando per alcuni secondi i propri genitali. Infine, decide di andarsene e fa rotta verso il porto più lontano. Al tramonto, io ed Esmeralda riportiamo la barca sulla spiaggia. Paghiamo la camera. Sistemiamo le valigie in auto e ritorniamo nella nostra casa in città. Arrivati a casa facciamo ancora l'amore. Questa volta la penetro dentro al suo ano. Sento il mio sperma scorrere copioso dentro al suo culo. Esmeralda esclama “Gianfranco, sei un grande. Mi hai fatto godere tantissimo sia oggi sulla barca sia stanotte a letto. Sono innamorata pazza di te”. E rimaniamo abbracciati per tutta la notte. P.S. La storia è frutto di fantasia, ogni riferimento a persone o avvenimenti reali è puramente casuale.

Questo racconto di è stato letto 1 5 3 6 6 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.