Un amore venuto dall'est - 2

Scritto da , il 2015-10-19, genere saffico

Dopo quella prima volta Katy ed io ci siamo riviste e abbiamo fatto l’amore. I nostri rapporti purtroppo sono sempre stati brevi, anche se intensi. Ci vedevamo nei pochi momenti liberi che avevamo in comune e con noi c’erano i bambini.
Loro sono due angioletti, giocano felicemente insieme mentre noi ci cercavamo scambiandoci baci… carezze… la pelle. E forse quell’amore rubato in piedi in cucina o consumato frettolosamente sul mio letto senza poterci svestire completamente non ha fatto altro che far cresce la mia voglia di lei… e forse anche la sua.
A volte passava da casa mia anche solo per pochi minuti. Lasciavamo i bambini a giocare in sala o a guardare i cartoni animati mentre lei mi prendeva per mano e mi conduceva in cucina. Appena chiusa la porta mi sbloccava contro di essa con le sue labbra sulle mie. Mi baciava appassionatamente mentre le sue mani sotto la mia gonna cercavano il mio piacere. Restavo ferma a farmi amare da lei, mentre mi scostava le mutandine e, dopo avermi accarezzata le labbra della mia figa, mi penetrava dolcemente con le sue dita.
Ero incapace di reagire, completamente persa nel piacere che sapeva darmi in quei momenti. Katy continuava a masturbarmi e baciarmi senza smettere. Io mi limitavo a gemere e respirare il suo odore.. la sua pelle. Riuscivo a malapena a rispondere ai suoi baci, lasciando che facesse tutto lei. Sentivo la sua lingua vorticare nella mia bocca per poi spostarsi sul mio collo a leccarmi il sudore che lei stessa mi provocava.
E in quei pochi minuti riusciva sempre a portarmi all’orgasmo. Venivo nelle sue mani e sentivo i miei umori colarmi lungo le cosce.
Pensavo spesso a lei anche durante le mie lunghe giornate di lavoro… Ogni volta che mi veniva in mente sentivo stringermi lo stomaco e le farfalle svolazzarmi dentro. Mi sentivo come una ragazzina adolescente che pensa romanticamente al suo primo fidanzatino.
Qualche volta, di sera tardi, mentre Davide dormiva la chiamavo e ci masturbavamo insieme. La sua voce calda e sensuale mi eccitava. Ci raccontavamo nei dettagli quello che facevamo e mi sembrava di averla vicina. Ci comportavamo come due ragazzine eccitate.
Volevo ricambiare in qualche modo quella felicità che Katy mi stava regalando, quella dolcezza che traspariva dal suo viso tutte le mattine che ci incontravamo portando i bambini all’asilo. I nostri sguardi erano pieni di desiderio che nascondevamo alle altre mamme. Non potevamo di certo far sapere che eravamo amanti. Sono certa che avrebbero reagito male.. almeno la maggior parte di loro, piccole borghesi benpensanti, sempre truccate e perfette per farsi notare.
L’occasione si è presentata qualche giorno fa. Un compagno di classe di Davide e Luna aveva organizzato a casa sua una festa di compleanno. La mamma di Alberto aveva invitato tra gli altri anche Davide e Luna per sabato. Alle 2 del pomeriggio abbiamo portato i bambini da lei. Avevamo 5 ore di tempo prima che arrivassero le 7 per andare a riprenderli. Non ci vollero molti giri di parole. Chiesi a Katy di venire a casa mia e lei, rispondendomi solo con lo sguardo si infilò nella mia macchina. Già nel breve tragitto fino a casa Katy mi accarezzò le gambe. La sua mano sotto la mia gonna già mi eccitava anche se i collant facevano da schermo. Salimmo in casa e appena chiusa la porta, come suo solito, mi bloccò contro la porta prendendo possesso della mia bocca. Ma questa volta, cercando di dominarmi, la staccai da me.
Tenendola per mano la tirai verso la camera da letto. Sul letto c’era un vestito nero, un completino viola molto sexy ed un paio di scarpe tacco 10.
Lei li guardò con aria interrogativa.
“Sono per te Katy… Provali… ti voglio sexy”
Senza lasciarle il tempo di rispondere esco dalla camera chiudendo la porta e lasciando sola con i miei regali. “Finché non ti sei cambiata non potrai uscire… ed io non entrerò!” le dico da dietro la porta.
Corro in bagno dove un altro vestito identico mi aspetta. Per me ho scelto lo stesso intimo ma colo avorio e le stesse scarpe. Mi cambio velocemente e torno dietro la porta della camera.
Dopo pochi secondi Katy mi dice di essere pronta. Apro la porta. I suoi occhi si sbarrano nel vedermi vestita uguale a lei… Avanzo lentamente verso di lei. Mi fermo solo quando siamo quasi a contatto. Prendo tra le mani i suoi capelli e portandoli al naso li annuso respirando il loro profumo.
“Sei bellissima Katy….” Le dico avvicinando le mie labbra alle sue. Ci scambiamo un timido bacio… le nostre labbra si sfiorano appena.
“Non dovevi…” dice lei…
“Forse…” rispondo “Ma volevo…”
La stringo a me, questa volta baciandola con forza. Le sue braccia mi avvolgono e mi stringono a sua volta. Con il mio corpo la spingo leggermente. Lei perde l’equilibrio sul bordo del letto e cade sdraiata trascinandomi con lei. Vuole prendere il sopravvento cercando di girarmi sulla schiena ma non lielo permetto. Le prendo i polsi e la inchiodo al letto.
“Oggi comando io” le dico guardandola dritta negli occhi. Lei sorride e chiudendo gli occhi sussurra “Sono la tua schiva mia padrona, fa di me quello che vuoi….” Rilassa tutto il corpo… Non c’è più bisogno di tenerla per i polsi. Bacio il suo viso… scendo sul suo collo mentre le mie mani si infilano sotto il corto vestito nero. Accarezzo le sue cosce lisce. Il contatto con la sua pelle morbida mi provoca un brivido di eccitazione lungo la schiena. Mi inginocchio la tra le sue gambe che tiene aperte e piegate. Il vestito è sollevato quasi fino all’inguine. Vedo una macchiolina più scura al centro delle sue mutandine. La mia lingua si poggia poco oltre il ginocchio e la faccio scivolare nel suo interno coscia fino a raggiungere quelle mutandine già umide.
Passo la lingua sul quella macchia scura che si sta allargando sempre di più. Sento il suo sapore di donna che ormai conosco… lei alza il bacino e geme… Scosto un po’ le mutandine viola lasciando che la sua figa umida appaia davanti ai miei occhi vogliosi. Aspetto ancora un attimo, respirando forte il suo profumo pungente. Poi con la punta della lingua sfioro le sua labbra… gioco qualche istante con il suo clitoride… e poi, come un piccolo cazzo, la penetro fin dove posso riempiendomi la bocca del suo gusto.
Succhio tutto il suo umore come se fosse il cibo che mi manca da tempo. Poi la faccio girare sulla pancia. Le alzo il vestito per scoprire il suo sedere tondo. Lei lo solleva quel tanto che basta ed io veloce le sfilo le mutandine. La mia lingua corre veloce dalla sua figa fradicia al suo buchino così invitante. Geme e mentre la lecco con una mano si sfrega il clitoride. Faccio scendere la zip del vestito scoprendo la sua schiena. Man mano che la cerniera scende le bacio la spina dorsale. Quando la zip finisce la sua corsa, li dove inizia il sedere, la faccio girare ancora. Prendo il vestito per le spalle e lo sollevo facendolo poi sfilare lungo le gambe. Katy è stesa sul letto con indosso solo il reggiseno e le scarpe… è sexy da morire ed io mi sento sciogliere. Lei mi guarda intensamente ed io sono bloccata ad ammirare la bellezza del suo corpo. Infila le mani dietro la schiena e un attimo dopo anche il reggiseno vola via. Potrebbe bastarmi guardarla nuda per qualche minuto e potrei venire.
Poi le sue labbra sussurrano “Spogliati e vieni qui…” A dire il vero c’è un’altra parola ma la dice talmente piano che non riesco a percepirla. Abbasso la mia zip e sfilo l’abito senza distogliere il mio sguardo dal suo corpo. Lei mi stuzzica accarezzandosi con una mano il seno e con l’altra la figa.
Sgancio il reggiseno e sfilo le mutandine. Siamo nude se non fosse per le scarpe. E’ un vezzo, forse una stupida fissazione, ma trovo che una donna nuda con scarpe con tacco alto sia ancora più sensuale.
Mi sdraio sopra di lei, baciandola intensamente e sfregando il mio inguine contro il suo. Lei si muove sotto di me regalandomi sensazioni incredibili mentre con le mani mi afferra i glutei e me li stringe e li allarga tirandomi a se. Ho voglia di lei come mai ancora non mi era capitato… Affondo il viso nelle sue cosce facendomi bagnare tutto il volto dagli umori che la sua figa sta producendo. Lecco e succhio la sua figa in modo disordinato, con foga, forse fino a farle male, ma la sento ansimare e gemere, mentre con le mani mi spinge la testa contro di lei… Sto li, quasi senza respirare con il naso schiacciato contro di lei… Lei mi tiene sempre più forte contro di lei… poi la pressione svanisce nell’attimo in cui la sento urlare e un fiotto dolce e caldo si infrange sul mio volto. Sono presa alla sprovvista e mi ritrovo con il viso fradicio del suo orgasmo.
Quasi annaspo e alzo la testa mettendomi in ginocchio. Lei guarda il mio volto gocciolante e mi dice “Scusa…” ripetendo quella parola sussurrata con un filo di voce. Mi sdraio su di lei e la bacio sulle labbra. Lei mi lecca il volto pulendomi del suo stesso orgasmo. Dopo ogni leccata cerco la sua bocca per portarle via dalla lingua quel sapore dolce. Resto avvinghiata a lei finché quella danza di lingue non si esaurisce.
“Katy... tesoro… cosa hai sussurrato prima, così piano da non farti sentire?”
Katy diventa rossa… mi guarda con una dolcezza infinita… mi accarezza il viso scostando i miei capelli che ricadono sul suo volto.
“Nulla… nulla di importante” dice con un filo di voce.
“L’hai detto due volte Katy… ogni parola che dici è importante…”
Il suo rossore si accentua… mi sposto sdraiandomi al suo fianco e, tenendomi su un gomito, le accarezzo il viso baciandole teneramente gli occhi e le labbra.
Poi fa un sospiro e, tenendo gli occhi chiusi, tutto d’un fiato mi dice “ti ho chiamata amore”
Dopo quella frase il silenzio è ancora più irreale… milioni di farfalle mi prendono lo stomaco… Quando Katy riapre gli occhi incontra i miei, gonfi e arrossati… una lacrima sta solcando il mio viso. Sul suo viso una smorfia. “Scusami… non volevo farti del male… scusami…. Scusami” mi dice mentre anche nei suoi occhi si affacciano le lacrime. Accarezzo il suo viso lasciando che le mie lacrime cadano vicino alle sue labbra.
Le sue scorrono dagli occhi verso le sue tempie ed io veloce ne lecco via una...
“Non mi stai facendo del male Katy… mi stai rendendo felice… sono lacrime di gioia… perché ti amo… amore mio!”
Scoppio in singhiozzi che non riesco a trattenere, buttandomi sulla sua bocca, baciandola. Le nostre lacrime di mischiamo con la saliva. Ci baciamo e li lecchiamo le lacrime che continuano a sgorgare dai nostri occhi.
Le uniche parole che riescono ad uscire dalle nostre labbra sono “ti amo, amore…”
Ce lo ripetiamo una con l’altra decine di volte… L’eccitazione prende il sopravvento… inizio a masturbarla senza smettere di baciarla…. Lei masturba me…. Mentre mi sdraio sopra di lei per leccarla e farmi leccare butto un occhio alla radiosveglia che segna le 4 e 10. Fino alle 7 abbiamo tempo… tanto tempo…

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