L'alunno e la maestra. Parte 1

di
genere
etero

Della scuola non ho un bellissimo ricordo, anche se devo dire che in tutti questi anni di studio una cosa mi ha veramente colpito: la bellezza della mia prof di terza media. Aveva 23 anni ed aveva appena la laurea quando fu assegnata alla mia classe. Nonostante la severità penso naturale in un insegnante alle prime armi, la sua bellezza faceva diventare ogni lezione interessante. Aveva un viso quasi fanciullesco, con le guance molto pronunciate e gli occhi verdi. I capelli castani lisci le arrivavano poco sotto le spalle. Ma la parte migliore era sicuramente il corpo. Quanti ricordi, a ripensare a tanta perfezione in un'unica ragazza!!! Aveva un seno che ad occhio e croce raggiungeva la terza come taglia, un fisico magro e un culo davvero bello da vedere, soprattutto quando si metteva i leggins e magari in classe si piegava in avanti per qualche motivo. Ho fantasticato tanto su di lei, ma con le superiori l'ho pian piano dimenticata, fino a qualche settimana fa.
Avevo appena finito l'esame di maturità e mi sentivo finalmente pronto per godermi un'estate che si preannunciava meravigliosa. Ero alla fermata del pullman quando dalla strada passò una Fiat 500 grigia che si fermò poco più avanti. Si aprì la portiera e dalla macchina scese Alessia (l'insegnante delle medie) in tutto il suo splendore. Gli anni in cui non l'avevo vista non l'avevano cambiata di una virgola, se non addirittura l'avevano resa più bella. Comunque, mi si avvicinò e mi salutò calorosamente e mi chiese dove stessi andando. Le risposi e lei mi disse che stava andando dalla stessa parte e che sarebbe stata felice di darmi un passaggio, così avrebbe potuto parlare ancora con uno dei suoi ex studenti. Accettai e ci dirigemmo verso la macchina. Durante il viaggio le raccontai un po' come erano andati gli anni di superiori e l'esame. Dopodiché le chiesi invece a lei cosa fosse successo in quei 5 anni. Mi raccontò che aveva lavorato per qualche anno in delle scuole medie, per poi finalmente ottenere la cattedra in un liceo l'anno prima. Poi improvvisamente iniziò a piangere e le chiesi il motivo. Mi spiegò che il suo ragazzo che aveva ormai da 6 anni l'aveva lasciata all'improvviso. Cercai di consolarla e le dissi che non capivo come qualcuno potesse mollare una donna così bella e intelligente. Lei mi sorrise e mi chiese:" Posso essere sincera con te?" " Certo" le risposi. Allora mi disse che il suo ragazzo l'aveva lasciata perché lei non aveva mai accettato di dargli il culo mentre facevano sesso. Mi stupii della confessione ma cercai di non farmi cogliere impreparato e le dissi che secondo me quel tipo non sapeva cosa stava buttando via e che sicuramente il sesso vaginale doveva essere già abbastanza appagante con una donna così bella. Mi sorrise e mi ringraziò per il mio tentativo di consolazione, ma poi mi disse:"Non voglio più che questa mia negazione verso il sesso anale sia un ostacolo per me, voglio perdere la verginità anche dietro!""Beh di certo non avrai problemi a trovare qualcuno che soddisfi il tuo desiderio""Ti va di essere tu quel qualcuno?" Rimasi senza parole e cercai di annuire anche se non so quale espressione si dipinse sulla mia faccia perché Alessia scoppiò a ridere e mi disse: "Allora andiamo a casa mia, non vedo l'ora di provare di nuovo un uomo giovane come te"
5 minuti dopo scendevamo dalla macchina e lei mi accompagnava dentro la sua meravigliosa casetta tenendomi per mano. Ci dirigemmo subito verso la camera da letto e li lei mi diede un bacio e mi disse di lasciarmi andare e di soddisfarla. Era proprio quel che aspettavo. La presi e la strinsi a me, mentre la mia lingua si insinuava nella sua bocca. Rimase sorpresa della forza con cui iniziai ma ricambiò subito il mio bacio. Mentre ci baciavamo feci scendere le mie mani fino al suo bel culetto e lo stinsi con forza. Lei si staccò un po' dalla mia faccia e mi sorrise per poi tornare a baciarmi mentre io le accarezzavo il culo. Stemmo qualche minuto in quella posizione, finché il mio cazzo non diventò duro nei pantaloni e iniziò a premere contro la figa di Alessia, che, come sentì la mia presenza, si staccò dalla mia faccia e mi disse:" È un peccato far aspettare tanta abbondanza!" È detto questo si sfilò la maglietta e si girò con la schiena verso di me chiedendomi di slacciarle il reggiseno. La accontentai. Lei si girò con il reggiseno tenuto sulle tette dal braccio e mi disse:" Sono un po' emozionata, sei il primo uomo a parte il mio ragazzo a cui mi mostro nuda""Non ti preoccupare Alessia, non ti vergognare, sei bellissima!" Convinta, lasciò cadere il reggiseno e davanti a me si presentò uno spettacolo ameno: aveva delle tette fantastiche che mettevano in risalto il suo bel fisico. Mi avvicinai un po' esitante e le presi una boccia con la mano e iniziai a massaggiarla. "Sono fantastiche Alessia! Hai un corpo davvero meraviglioso!" Sentendo tutti questi complimenti diventò leggermente rossa in viso e sorrise. Intanto io avevo iniziato a stimolare con la lingua i suoi capezzoli che erano già belli turgidi. Andai avanti per un po a giocare con il suo seno finché non mi disse:" Perché non mi fai conoscere il tuo amico la sotto?" È detto questo si abbassò all'altezza del mio cazzo che premeva contro i pantaloni. Aprì la cerniera e scostò leggermente le mutande ed ecco che dalla patta emerse il mio cazzo già duro come un sasso. Era estasiata e allo stesso tempo un po' spaventata da quella vista, ma si fece coraggio e se lo mise in bocca. Era bellissimo: con la mano le presi la testa e iniziai a spingerla a prendere tutto il mio membro in bocca e ad ogni spinta la sua faccia un po' da pompinara mi faceva godere sempre di più. Dopo un po la scostai dal mio cazzo per togliermi la maglietta e sfilarmi anche mutande e pantaloni. Provavo una strana sensazione ma ero anche eccitatissimo a stare davanti alla mia ex prof completamente nudo. Anche lei doveva essere abbastanza imbarazzata perché si ritrasse un po' indietro come spaventata, per poi farsi coraggio e tornare a giocare con il mio pene. Iniziò a leccarmi le palle mentre una mano teneva saldo il mio cazzo, per poi salire con la lingua fino al glande e per finire se lo infilò tutto in bocca. Preso dall'eccitazione sentii la sensazione che stavo per venire e lo dissi ad Alessia affinché si fermasse, ma lei in tutta risposta continuò a muovere la bocca su e giù per il mio cazzo finché, proprio un momento prima di venire si staccò dal mio cazzo e mise la sua faccia con la bocca spalancata davanti al mio glande che un secondo dopo le sborrò si tutta la faccia inbiancandola. Con un sorrisetto di apprezzamento si leccò attorno alle labbra per raccogliere quanto più sperma possibile e poi ingoiò tutto. "Mmm, quanto mi piace il tuo sperma, ne berrei a litri" "Sono sicuro che se ne vuoi ancora non ci vorrà molto prima che il mio amico torni di nuovo in pista" "Nel frattempo perché non fai godere un po' anche me?" E si gettò sul letto con le gambe aperte. Mi avvicinai a lei e le sfilai i jeans, poi mi fermai un attimo a guardarla: era li, quasi completamente nuda, con solo un pezzo di stoffa sopra la figa, era li per me, mi sembrava ancora incredibile. Mi avvicinai e respirando affannosamente le sfilai le mutandine e mi fermai un istante per rimirare la bellezza di quel corpo. "Sei bellissima." "Grazie, sono contenta che sia stato tu a vedermi nuda e non qualcun altro, mi sei sempre stato simpatico fin da quando ti ho conosciuto alle medie, ma ora sei diventato davvero attraente." Felice di tanti complimenti mi feci coraggio e mi lanciai tra le sue gambe e iniziai a leccarle la figa rasata. La leccai, la baciai e per finire le infilai tre dita per prepararla alla penetrazione; intanto Alessia mugugnava dal piacere e mi premeva la testa fra le sue gambe. Ormai sazio del suo sesso mi sdrai di fianco a lei e iniziai a baciarla mentre le facevo sentire il mio cazzo di nuovo duro e pronto all'azione. "Sei pronta?" "Non vedo l'ora di sentirti dentro di me!" "Sono sicuro ti piacerà" e subito mi alzai e mi misi di fronte alle sue gambe divaricate, appoggiai il cazzo sulla figa, e dopo che Alessia mi fece un accenno con la testa diedi una spinta e la penetrai. Lei gemette e io rimasi estasiato dalle sensazioni che provavo. Era la vagina della mia insegnate, di quel gran pezzo di figa della mia insegnante che per tanto tempo era stata nei miei sogni proibiti, e adesso finalmente la stavo scopando: ero eccitatissimo!! Iniziai a muovermi ritmicamente. Era un'atmosfera quasi surreale: Alessia che godeva con dei piccoli gridolini e i nostri corpi sudati per il caldo rendevano il tutto magico. Presto cambiammo posizione, e fu il mio turno di andare sotto. Mi sdraiai e Alessia si sedette sopra di me e iniziò a cavalcare il mio cazzo mentre le sue tette si muovevano in tutte le direzioni ad ogni colpo. Ero così eccitato nel vederla godere così! Andammo avanti per un po, poi quando scese dal mio pene e si sdraiò di fianco a me mi disse:"Penso che sia ora che tu faccia quello per cui sei venuto" è detto questo si mise a pecorina di fronte a me, sculettando con il culo all'aria. Avvicinai il viso e iniziai a preparare il suo buchino, infilandole anche un dito. Ultimati i preparativi presi uno degli oli che Alessia aveva a casa e mi cosparsi il cazzo e le massaggiai delicatamente anche l'ano. Era giunto il momento. Appoggiai il cazzo sul suo buchino e le dissi:"Pronta?" Annuì e allora io iniziai a premere dolcemente finché piano piano non riuscii a far entrare tutto il cazzo. Lei urlò combattuta tra il dolore e il piacere, e io iniziai a scoparla. Andai inizialmente piano, ma quando mi accorsi che oramai il suo dolore era quasi stato completamente soppiantato dal piacere, accelerai. Era bellissimo: il mio cazzo era racchiuso tra le strette pareti del suo ano e le miei mani le tastavano le chiappe sode. Non resistetti molto e anche Alessia dovette accorgersene perché ad un certo punto mi disse di venirle nel culo. Le ubbidii, e dopo alcuni corpi più energici liberai il mio seme nel suo buchino. Non riesco a descrivere la sensazione che provai in quel momento, ma quando uscii e vidi colare un po' del mio sperma dal culo e l'espressione di Alessia così piena di piacere provai un moto di soddisfazione. "Grazie, mi hai fatto capire che poi il sesso anale non è poi così male" "Figurati, e stato un piacere. Mi è davvero piaciuto scopare con una figa come te" "Grazie, anche tu mi hai fatto davvero divertire." È detto questo ci sdraiammo uno di fianco all'altro nel suo letto e ci abbandonammo alle nostre sensazioni, finché il mio occhio non cadde su un orologio appeso al muro. "E tardissimo, mi sa che è meglio che vada a casa" "Aspetta, devi proprio andartene? Se vuoi puoi rimanere qui a dormire." "I miei in questi giorni non sono a casa, quindi non vedo perché no! Grazie dell'ospitalità." "E il minimo dopo quello che mi hai fatto provare!" E dopo una breve conversazione ci addormentammo uno di fianco all'altro, nudi e avvinghiati fra di noi. E quella notte dormii come un bambino, felice di come alla fine la giornata si era svolta.
di
scritto il
2015-09-08
1 3 . 8 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.