Sottomissione d'amore

Scritto da , il 2015-05-06, genere dominazione

Lei : Sento la macchina di Marco nel vialetto di ghiaia che conduce a casa sta arrivando prima del solito stasera.
Le nostre strade si erano incontrate casualmente in ambito lavorativo , da quando lui è diventato consulente informatico dell'azienda per la quale lavoro da anni.
Eccolo ,sento che sta aprendo la porta di casa ed entra a passi veloci, precipitandosi in cucina dove io sto preparando la cena , senza dire una parola.
Fingo di non accorgermene.Poi di colpo mi palpa il sedere, con forza, mentre sto finendo di lavare l'insalata.Ho un sussulto.Non mi sono ancora abituata a questo suo rituale: ogni sera mi strizza il sedere, appena arriva come a sottolinearne il possesso.
Lo ritiene la parte più bella del mio corpo ed io apprezzo questa cosa , anche se i suoi modi non sono sempre dei più delicati : ho sempre pensato che è il suo modo, un po' rude, di salutarmi. Ma mi coglie di sorpresa, ogni volta.


Lui : Sono uscito prima dall'ufficio , oggi ho proprio voglia di passare più tempo con Sara. Stiamo insieme da circa 3 mesi e lei si è trasferita a casa mia da qualche settimana. Entro in casa e faccio piu in silenzio che posso , tanto so che mi ha sentito. Vado diretto in cucina e la vedo ai fornelli. Come tutte le sere mi avvicino dal retro a lei ma al posto del solito romantico e scontato bacio avvicino le mie mani al suo sedere perfetto e tonico e lo palpo. Lei sa che vuol dire " buonasera amore sono a casa". So anche che il fatto che non mi limito ad una palpata superficiale le piace , la sento fremere e questo suo fremere mi fa venir voglia di andare oltre


Lei : Le sue dita affondano energicamente nelle mie natiche, come artigli.Sento il suo respiro, sul collo. Poi si appoggia...è gia' eccitato.
La relazione con Marco era nata una sera dopo che usciti a cena eravamo finiti a letto .. trovando un'affinità inaspettata : a lui piaceva condurre il gioco e dominare , a me piaceva essere comandata e giudata al piacere.
Piano piano questa pratica era diventata il nostro modo di amarci , prendendo sempre più piede..ma finendo quasi sempre con coccole e dolcezza.
Poi con una mano sciolse il nodo al grembiule. Tremai. Sapevo cosa mi aspettava.

Lui : Il suo sedere è una calamita per le mie mani e le affondo , avvicino la mia bocca al suo collo e le respiro vicino , mi avvicino a lei e le appoggio il mio cazzo sul sedere : deve sentire quanto mi fa eccitare il solo vederla , il solo saperla li pronta a soddisfarmi. La nostra affinità sessuale è uno dei nostri punti di forza. Sappiamo ormai dove possiamo spingerci e cosa ci piace. A lei piace esser presa con forza e la cosa mi eccita. Abbiamo deciso di comune accordo una parola chiave che ci fa capire di esser andati oltre. Ma sapevamo fin dal primo momento che non sarebbe servita perchè tutte le sere finisce in una serie infinita di baci
Ma intanto è ora di giocare.. le sciolgo il grembiule e la sento fremere
"Sei splendida.." - le sussurro all'orecchio.


Lei : Mi fa arrossire sentirmi fare i complimenti , è sempre stato cosi. Ancor più mentre le sue mani si insinuano sotto le mie braccia.
"Ti voglio.." - mi sibila accarezzandomi il seno.
Poi di colpo mi stringe entrambe le tette
"Adesso!" - aggiunge, perentorio.
Sospiro.

Lui : lo so che i complimenti la sciolgono .. ma la cosa che le piace di più è quella che le sto per fare. Porta una quarta di seno e stringerle le tette di colpo è una cosa che a me eccita e a lei fa sciogliere e capire che non mi voglio accontentare di qualche palpatina ma che voglio andare fino in fondo.

Lei : Una cosa che mi piace fare e che sò eccitarlo è resistere..farmi desiderare..fare la scontrosa..fare quella che non vuole farsi sottomettere .. resistere il più possibile .. e poi lasciarmi andare e fargli fare tutto ciò che desidera.
Anche se ieri sera avevo tirato troppo la corda e lui in modo inaspettato ma ancor più eccitante mi ha punita in modo molto deciso . Ma mi era piaciuto tanto da lasciarlo fare e forse desiderarlo ancora.
"Ora non posso, caro... Devo preparare la cena!" - replicai timidamente.

Lui : Quanto mi eccita quando cerca di fare la finta puritana e quella che non ha voglia. Ma io so benissimo che se le metto una mano tra le gambe la trovo già bagnata.
Ma vuole fare la preziosa.. e la cosa mi eccita . Ok sto al gioco e faccio il duro

"Non hai capito: ho detto che ho voglia di te, in questo momento..." - gli dico "Vuoi farmi perdere altro tempo a discutere?" - aggiungo,infilandogli poi una mano sotto la gonna tra le gambe.


Lei :
Deglutisco.
La sua mano è già tra le mie gambe e so che ha già capito che sono bagnata e desiderosa. Ma non voglio dargli la soddisfazione di avermi subito
"Cerca di capire...Ho i fornelli da tenere sott'occhio..." sospiro,cercando di non farmi prendere dall'eccitazione ma cercando di sembrare riluttante.
La sua mano sale tra le coscie, raggiungendo lentamente l'inguine.Tremo al pensiero di quel che stava per accadere.

Lui :
Inutile che fai la scontrosa..ti sento che sei già eccitata ma non voglio dirtelo..devi ammetterlo da sola
"Tu continua a cucinare..." - gli sussurro accarezzandole l'interno coscia.
"Al resto ci penso io.." - aggiungo con un sorrisetto malizioso.

Lei:
Cosi è troppo facile .. non è abbastanza arrabbiato ed io lo voglio far arrabbiare perchè so che poi da il meglio
"No, aspetta, dai..." - gli dico a bassa voce, cercando di allontanargli le mani da sotto la gonna.
"Adesso non mi va..." - gli dico in tono deciso alzando un pò la voce che però so non essere convincente.


Lui :
Sono leggermente spiazzato , non ha mai avuto una reazione cosi decisa . Ma forse il trattamento di ieri sera le è piaciuto e vuole un replay.
Vediamo quanto resiste
"E con questo? " le dico in tono deciso "Non mi sembra d'aver chiesto il tuo consenso..." - le dico mentre le sollevo di colpo la gonna e riprendo a frugargli tra le gambe senza però spogliarla del tutto

Lei :
E' vero. Man mano che il nostro rapporto prende piede gli importa sempre meno della mia disponibilita' e di soddifare per prima cosa i miei piaceri.. è sempre lui a godere per primo , magari più volte ..e poi a regalarmi come "premio" un'orgasmo.. ma la cosa mi piace e mi eccita in modo incredibile.
Ma voglio farlo ancora arrabbiare e con una mano tolgo la sua dal mio corpo.

Lui:
Allora vuoi proprio fare la cattiva...cosi però rischi solo che poi mi scateno su di te.
"Spogliati!" - le dico con tono secco e a voce non più bassa.
Lei Chiude il rubinetto. Forse ha capito che è ora di concedersi

Lei
Chiudo il rubinetto e gli occhi. Voglio godermi questo momento nonostante una parte di me ha quel sentimento di paura ed eccitazione che mi da questa situazione.
Sento il rumore della cerniera dei suoi jeans....
"Ti prego, no.." - esclamo, con voce mista tra l'impaurito e l'eccitato. Sono incapace di ribellarmi , sciolta tra le sue mani

Lui :
Faccio scendere la zip dei jeans. Lo so che a lei piace sentire questo rumore. E che conosce bene cosa voglio quando lo faccio in queste situazioni

Lei:
Mi sfiora il pube, stuzzicandomi attraverso gli slip. Sono eccitatissima. Sa che non posso resistergli. Ma non voglio cedere.
Mi aggrappo ai bordi del lavandino, resi scivolosi dall'acqua.
Poi lentamente sento le sue dita insinuarsi sotto le mutandine.
"Fermati, per favore..." - sussurro, rossa in volto. Ma non intende ragioni. E lo sò ma voglio farmi desiderare.

Lui :
Piano piano ti stai sciogliendo ma la cosa non può finire così
"Non mi piacciono le ribellioni... dovresti saperlo!" - le dico facendo serio.
"Volevo solo finire di preparare la cena.." mormora lei poco convinta.
"Zitta!" - le dico seccato. "Non cercare scuse..." - gli sussurro all'orecchio afferrandogli i capelli.
"E adesso vediamo se hai imparato la lezione" - le dico abbassandomi i pantaloni e tirando fuori il mio cazzo duro ed eccitato.

Lei :
Il suo cazzo è li davanti a me . Vorrei prenderglielo in bocca e so che lo vorrebbe anche lui , perchè ritiene i miei pompini divini.
Ma non voglio concedergli questo piacere , deve soffrire e arrabbiarsi ancora un pò , voglio rendergli la vita difficile.
Faccio finta di avvicinarmi e prenderglielo in bocca , lui si rilassa ed io ne approfitto e mi divincolo cercando di ricompormi.
Mi abbasso la gonna e faccio finta di tornare a preparare la cena. Ora sò che è arrabbiato e la cosa mi fa bagnare ancor di più

Lui :
Che troia. Oggi proprio vuole ripetere l'esperienza di ieri sera e farmi perdere la pazienza. Ho il cazzo duro e non voglio tenermelo ancora per molto.
"Vuoi proprio farmi perdere la pazienza, eh?" - le dico sfilandomi la cintura.
"Vediamo se dopo un nuovo trattamento come quello di ieri sera ti passa la voglia di fare la schizzinosa"

Lei
"N-no, nooo.." - grido cercando di non fargli capire che invece è quello che vorrei.

Lui:
Adesso mi ha proprio spazientito
"Guai a te se ti muovi, troietta!" - le urlo,avvolgendomi la fibbia nel palmo della mano. Sono eccitatissimo.Come la sera prima.
Lei:
Ho superato il limite e lo so .. ma è quello che volevo e adesso ne pago le conseguenze
"Perdonami, ti prego.. Faro' tutto qello che vuoi, ma le frustate sul sedere come ieri sera no!" supplicai, terrorizzata.

Lui :
Forse finalmente stai cedendo , lo so che ci stai giocando e non vedi l'ora di essere usata. Vediamo fino a che punto ti spingi

"Te le risparmio se mi dimostri che hai capito chi comanda!" - le sibilo gettando a terra la cintura.
Con l'altra mano afferro un coltello. Lo avvicino'alla alla gonna, infilando la lama sul fianco destro, sotto lo spacco.

Lei :
Sta diventando sempre piu sadico e perverso e la cosa mi eccitava sempre più.
Con un gesto secco taglia un pezzo di stoffa vicino alla mia coscia.
Io sussulto. Un sonoro "STRAAAP!" squarcia la gonna fino che non cade per terra dove gettan assieme il coltello.

Lui : è bellissima cosi... adesso so che è totalmente nelle mie mani e non vedo l'ora di scoparla come piace a lei ed a me
"Guarda guarda...sei già bagnata" - le mormo sfiorandomi gli slip.
Poi mi accorgo che qualcosa non va e mi fa ancor di più arrabbiare. Lo hai ha fatto apposta

Lei :
Adesso so che se ne è accorto ..
"E questi?" - mi domanda con aria inquisitoria. "Allora lo fai apposta?!"
Un brivido mi scosse tutta.
"Quante volte ti ho detto che non sopporto l'intimo che non hai comprato con me, eh?" mi urla
"E' vero, scusami..." - sussurrai intimorita.
"Non ho avuto tempo di cambiarmi tornando dal lavoro..." - aggiunsi quasi sottovoce.
Sapevo che non mi avrebbe creduto. E che con quelle scuse correvo il rischio di farlo infuriare ancora di piu'. Ma da una parte non sopportavo che mi imponesse cosa mettere anche quando lui non c'era e di non indossare l'intimo che avevo prima di conoscerlo .. dall'altra , per dirla tutta,il suo arrivo a casa anticipato e le sue voglie improvvise mi avevano colta impreparata.
Ma questo dava ancor più benzina sul suo fuoco che io volevo aizzare


Lui :
Non dico più una parola. Mi limito a fissarla negli occhi e quello sguardo era ancor più eccitante abbinato a quanto ci eravamo detti fino ad ora.
Lei non regge il mio sguardo e si gira dandomi le spalle. Non aveva il coraggio di voltarsi o forse sapeva che era cosi che la volevo.
Prendo una forbice e all'improvviso le mie mani sono sui suoi fianchi.
Infilo la forbice tra il bordo dell'elastico degli slip e la sua pelle sudata.

Lei:
Chiusi gli occhi. Ormai non c'era via di scampo e per la verità non vedevo l'ora di continuare.
Sento improvvisamenre del freddo sulla gamba.. apro gli occhi e vedo la lama della forbice e di colpo sento che taglia le mie mutandine prima da una parte poi dall'altra fino a farle cadere
"Vedrai che la prossima volta non te lo dimenticherai..." - sibilo'.
Sapeva come farmi eccitare . E ci riusciva sempre.

Lui:
La vista delle sue natiche nude mi fa impazzire. Ho deciso che ha fatto troppo la cattiva e non merita di godere subito mentre io si
Le afferro' con entrambe le mani, divaricandole leggermente.
"Lo sai cosa voglio vero" le sussurro all'orecchio "Adesso me lo prendo"

Lei:
Sudavo freddo, mentre mi massaggiava appassionatamente il sedere.
"Li' no, ti supplico.. Mi fa ancora male da ieri sera..." - mormorai.

Lui:
"Peggio per te, troietta.." - sussurro abbassandomi i boxer.

Lei:
"Ti chiedo per favore.. abbi pieta'!" - supplico con finta voce tremula.

Lui:
"Non ho voglia di discutere.. Spalanca le cosce!" - le ordino secco e dandogli una forte pacca sul sedere.

Lei:
Non avevo intenzione di contraddirlo ma non ero pronta per farmi sfondare ancora il sedere come la sera precedente dove per essermi ribellata troppo si vendicò frustandomi e sodomizzandomi fino a farmi sanguinare.
Mi era si piaciuto ma ne portavo ancora i segni. Ed anche se oggi ho tirato un pò la corda spero in un trattamento diverso.
Sento gia' la punta del pene nell'insenatura tra le natiche.


Lui
"Allora?" - la incalzo, nervosamente. "Non hai scelta lo capisci vero?"Le dico mentre le appoggio il cazzo sul buco del sedere.

Lei :
Sono pronta..ora so che anche lui lo è .Abbasso il capo e divarico le gambe.
Lui :
"Brava.. ora si che ci capiamo"
Lei:
Sembra appagato dalla mia resa. Ma non al punto di rinunciare a godere.
"Fai piano... Ti prego!" - gli sussurro, stringendo i denti.

Lui:
"Apri le chiappe e chiudi la bocca!" - replico', prendendomelo in mano pronto per entrare in lei.
"E vedi di farmi divertire"

Lei:
E' cosi' umiliante. E lo fa apposta anche perchè sa che a me piace.
Allargo le natiche per fargli spazio. Poi chiudo gli occhi per godermelo.

Lui:
"E adesso godi, puttana!" - urlo mettendoglielo dentro con violenza.

Lei:

Emetto un urlo straziato. Che sporco sadico! Chissa' com'era contento di farmi soffrire cosi'... Di vedermi umiliata, come una baldracca qualunque... di sapermi eccitata come una cagna in calore..

Lui:
"Toh, prendi..zoccola! Lo devi sentire fino in gola!" - gli dico annaspando mentre lo spingo sempre piu' a fondo. Era la mia preda ed ormai era conquistata

Lei:

Sento la rabbia con cui accompagna ogni colpo di reni. Mi sconquassa. Devo aggrapparmi con tutte le mie forze al lavandino per non finire addosso al muro. Spinge dentro sempre piu'velocemente. Mi fa male , ma il male mi eccita e sento salire in me il piacere
Qualche lacrima cola copiosamente portando con se il trucco, ormai sfatto. Pompa senza tregua e ogni suo colpo mi sfonda tutta, non solo l'ano..

Lui:
"Voglio sentirti godere, troia! Partecipa, muovi il culo..!" - la esorto.
So che sta godendo e con le mani le afferro i fianchi e spingo sempre più. So anche che è bagnatissima ma non voglio ancora farla godere..prima devo venire io.

Lei:
Cerco di resistere. Ma finisco per assecondarlo e se ne accorge.
Lui:
"Si..cosiii'..stringi di piu' le chiappe, brava!" - le urlo afferrandola sempre di piu per i fianchi e tirandola a me. Lo sentii fino in fondo. Mi mancava
l'aria.
Lei:
"Oooh..che bello..Tutto dentro!" - mi ribadisce ma non serve , me ne sono accorta. La sua cappella mi pulsa nello sfintere. Sento quel palo di carne che mi stantuffa senza sosta tra le chiappe. Mi sento sfondata completamente. Feci un profondo respiro, spossata da tutta quella forza bruta.
Nel frattempo mi sento colare tra le gambe e vorrei potermi toccare ma non voglio farglielo capire
Lui si agita come un ossesso, assapora ogni spinta pelvica. Non so dire quanto durerà ma sembra non finire mai.

Lui: Sento che sto per venire e so che a lei sta piacendo anche se non lo dice. Lo capisco dai movimenti del suo corpo e so che in mezzo alle gambe è un lago.
Ma adesso voglio riempirla con il mio seme

Lei:
Sono stremata quando finalmente sento un caldo e lungo fiotto appiccicoso dentro.Ansima inondandomi di sperma.Sono come drogata. Non riusco piu' a capire cosa stesse accadendo, ne' dove fossi..
Ma ci penso' lui a riportarmi alla realta', estrendo il pene di colpo e schiaffeggiandomi le natiche, ancora gocciolanti.

Lui:
Mi ha fatto impazzire e godere..merita un complimento..la adoro..anzi la amo
"Sei sempre più brava, tesoro..ogni giorno di più" - le sussurro soddisfatto,mentre con una mano mi avvicino alle sua figa gocciolante
"Mi sa che ti è piaciuto..ora rilassati che ci penso io a te"

Lei:
Sono sfinita ma voglio godermi questo momento.. è il mio premio

Lui:
La prendo il braccio e la porto sul divano. La faccio sdraiare e inizio a leccargli la figa come piace a lei ed a passargli la lingua prima sulle sue labbra e poi entrando dentro.
Inizia a godere, la sua faccia è arrossata, gli occhi chiusi, la bocca si apre e si chiude ad ogni mia leccata.

Lei:
Mi fa impazzire..prima mi usa e poi mi fa godere..lo amo

Lui;
Il suo odore e il suo sapore mi inebriano, mentre le succhio il clitoride

Lei:
Gemo e mi muovo , ogni tanto chiudo le cosce schiacciandogli la testa come per incollarlo
"Sei bravissimo" gli dico , so che a lui piace

Lui:
Comincio ad infilarle un dito nella vagina bagnata muovendolo piano e dolcemente, poi, lubrificandolo con i suoi stessi umori passo a due.
Muovevo le due dita dentro di lei , cercando di toccare tutte le pareti e di arrivare il più infondo possibile senza farle male , mentre continuavo a succhiarle il clitoride.

Lei:
Sono veramente al limite: ogni colpo della sua lingua e movimento delle dita mi provoca uno spasimo e una contrazione al bacino...

Lui:
Deve essere vicino all'orgasmo e lo capisco perchè Comincia ad alzare e abbassare il bacino e con il braccio mi prende la testa e mi spinge la testa sul suo sesso.

Lei:
Ecco...vengo.. dio che bello.. mi scappa un urlo liberatorio..

Lui ; Sento le sue contrazioni aumentare e l'aumento di secrezioni...ed infine si lascia uscire un urlo dolce ma intenso.
Dopo qualche attimo il corpo di Sara si calma e il respiro, seppure ancora affannoso, torna più regolare...
La amo questa ragazza e merita di saperlo

Lei:
Siamo tutti e due sfiniti sul divano , abbracciati , stremati.
Ci baciamo e ci addormentiamo qualche minuto
Lo vidi poco dopo in piedi, vicino a me, mentre si rivestiva e rimetteva i pantaloni
Io ero ancora sdraiata distrutta sul divano che cercavo di riprendermi.
"Vatti a lavare, amore..Mi servi rilassata..alla cena ci penso io " - ridacchio',allacciandosi la cintura.
" La serata è appena cominciata ... e ricordati che ti amo.."
"Anche io .." dissi incredula di me stessa...

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