Una collega porca

di
genere
bisex

Dove lavoro siamo in una trentina, non mi sono fatto molti amici, non mi piace troppo l'ambiente pieno di pettegoli e me ne sto sulle mie senza preoccuparmi di passare per stronzo. Sono nel settore vendite, faccio bene quello che devo fare e la mia vita è fuori da questa cazzo di ditta. Qui a nessuno deve interessare che mi piace il cazzo, il culo dei maschietti, il culetto delle ragazze e la figa per ultima.
Nell'ufficio spedizione ai ddt c'è Marzia, una mia collega sorprendente, una quarantenne minuta alta un metro e cinquanta, magrolina, capelli lunghi e lisci, che sembra molto più giovane perché è veramente piccolina e ha il viso giovanile e gli occhi simpatici. É sposata con bimbo di cinque anni, lavora testa nel pc ed è paranoica e stronza con i colleghi, sempre agitata, ne ha sempre con qualcuno o qualcuna, siamo tutti coglioni per lei. Mettici poi che è anche razzista manifesta, una terrorizzata dalle invasioni barbariche che tratta malissimo una in magazzino colpevole di essere ecuadoriana, ma Marzia maltratta tutti quelli 'sotto' lei. Marzia è un controsenso, una viperetta nel corpo di una fatina.
Una così non sta simpatica a molti e mi sono comunque sorpreso delle voci aziendali che girano su di lei. Ci lavoro da pochi anni lì e mi sembravano delle vendette da stronzi raccontare che Marzia ha fatto pompini a tutti ed ha scopato con quello e quello, in pratica ad ascoltare loro se la sono fatta tutti. Me ne fregavo e me ne stavo fuori, Marzia mi stava simpatica e anche fisicamente la trovavo interessante, in jeans mette in mostra un culettino da adolescente. E in certi momenti ci provava anche, flirt da ufficio, ammiccamenti, allusioni e sorrisi con gli occhi furbi.
No, se questa era razzista facile che fosse anche omofoba. Io non sono propriamente gay, non ho relazioni omo ma ho un sacco di amici. Comunque alla fine ci sono finito con Marzia, era senz'auto e aveva bisogno di un passaggio, tre minuti e aveva il mio cazzone in bocca. Minchia, un gran bel pompino succoso e agitato come piace a me. Me l'ha ciucciato da affamata, da vera porca bestemmiando come una turca che avevo un cazzo favoloso e che lei era una porca. Mi ha lasciato esterrefatto, fatta scendere non capivo che cosa mi era successo, mi aveva succhiato la sborra ad aspirapolvere come una sedicenne.
E il mio cazzone le era piaciuto, sempre in segreto abbiamo avuto altri incontri ma più organizzati. In auto, seduta sul mio venti centimetri, smaniava e bestemmiava come uno scaricatore di porto, godevo spaventato, il cazzone inguainato duro come marmo tutto infilato, la tenevo per i fianchi, una vita sottile che potevo chiuderci le mani. Con lei godevo anche col preservativo, nella fighettina depilata che saltava su e giù per prenderselo fino alle palle, ero in un legal porno. Io duro già di mio, col condom la devastavo. E la troia ha gradito le dita nel culetto, due chiappette tonde che mi stanno in mano e il buchetto cedeva allenato, facevo ballare due dita a croce.
Ma in culo non lo voleva, il mio cazzone proprio no. Sono uno che ha pazienza, con Marzia non passavano due settimane che mi chiedeva un passaggio. Tra noi ormai c'era feeling e la quinta volta ho preso coraggio, l'ho piegata a uovo sul sedile e l'ho violentata in culo che non aveva mai goduto così. Picchiare il cazzo fra quelle due chiappette tonde e sentirla bestemmiare da troia infoiata non aveva prezzo. Piangeva e veniva, le tremava il culo e bagnava l'asciugamano sotto, io le mani sotto con più dita possibili nella fichetta. Basta, moriva, vieni mi implorava. Me lo sono tolto, quattro affondi nel retto e le ho sborrato ingravidandola in culo. Mitico!
Una due volte al mese le regalo un'inculata che la tiene allegra per giorni. In ufficio è simpatica con tutti. Due mesi fa al caffè mi ha detto che il marito era via una settimana e lei avrebbe potuto prendere un pomeriggio libero, il bimbo sarebbe passata la nonna a prenderlo all'asilo. Marzia è porca forte, senza giri di parole mi ha detto ridendo che voleva una roba ben fatta in motel.
Mi ha sfiorato il pacco. 'Magari in tre. Tu mi piaci, ma capita che posso una volta ogni mille anni, porca puttana! Conosci qualcuno che posso fidarmi?'
L'idea di sbattermi quella fatina con un altro mi ha mandato in apnea. Minchia!
'Uno lo conosco, un tipo tranquillo e sicuro.'
'Ma è giovane?'
'Ventiquattro anni.'
'Cazzo Luca, sei fantastico, ci divertiremo!!!'
Non le ho detto che pensavo a Patrick, un mio amico fluid, cazzo duro e culo accogliente. Gran bel fisicazzo per femminucce e maschietti, unico problema era che Patrick è un nero che più nero non può essere. La fatina razzista soddisfatta in culo da un negro sarà un'altra storia.
scritto il
2025-11-14
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