In montagna con l'amica

Scritto da , il 2010-02-26, genere tradimenti

Quell'anno decidemmo di andare in vacanza in montagna tutti insieme. Io mia moglie e un'altra coppia con un figlio. Lei 30 anni più giovane di lui era una di quelle che gli leggi in faccia che aveva voglia di cazzo. Questo lo avevo capito da diversi anni quando ogni tanto ti sfregava le tette sulle spalle oppure ti mostrava il suo bel culo sotto pantaloni attillatti bianchi e mutandine nere. Una volta si mise a sedere davanti a me con la minigonna e apriva le gambe apposta per farmela vedere. Comunque tornando alla montagna ero veramente contento di essere andato in vacanza con loro in quanto era una grande occasione per vedere ancora una volta quelle tettone e quel culo da sballo e magari..... La vacanza proseguiva tranquilla senza nessun sospetto da parte di nessuno. Io guardavo fisso le tettone di lei che spesso erano strizzate sotto magliette attillate e sobbalzavano ad ogni suo passo. Un giorno si presentò la grande occasione.... Mia moglie e suo marito erano stanchi così noi, desiderosi di fare una ulteriore escursione ad un rifugio a circa 4 ore da casa nostra ottenemmo il loro benestare per andare da soli. Nessuno sospettava nulla e probabilmente neanche noi ci saremmo immaginati come sarebbe andata a finire .... Iniziammo la camminata e io da buon osservatore mi misi subito dietro guardando quel bel culone dentro quei pantaloncini corti che ogni tanto lasciavano intravedere la riga del culo e le mutandine (sempre nere ovviamente). Ogni tanto mettendomi di fianco spostavo il mio punto di osservazione nelle tette. Probabilmente una quarta abbondante quel giorno stretta dentro un reggiseno e una maglietta attillata ma straordinariamente scollata al punto tale che quando in qualche punto difficile del sentiero si abbassava gli si intravedevano le rotondità in modo arrapante. Dopo due ore di cammino e di scherzi l'uno verso l'altro lei iniziò a farsi più disinibita. Nei punti in cui incrociavamo altra gente si avvicinava a me per farli passare e volontariamente mi strisciava addosso tutte le sue tettone fingendo di non farlo apposta. Dopo un poco, in un punto nascosto mi disse che voleva togliersi il reggiseno perchè aveva caldo e fu così che sfilandoselo da sotto la maglietta intravidi i suoi due capezzoloni da latteria alpina. Dopo ancora dicendo che avea caldo si versò dell'acqua addosso che mista al sudore gli misero in risalto da sotto la maglietta le sue meravigliose tette carnose. Giunti al rifugio avevo un'asta lunga e tesa che neanche risucivo più a camminare per quello che avevo visto. Così entrai di corsa in bagno e mi feci una sega pensando a lei a quel momento con lei e a quello che avevo visto di lei e quello che desideravo fare con lei. Tornato al nostro tavolo la vidi vogliosa, attizzata dalla situazione e deisiderosa di quel cazzo che probabilemente da tanto tempo gli mancava. Fu così che capii tutto quando mi disse che prima di riaprtire voleva fare un oretta di sonno in una stanza del rifugio e che per risparmiare potevamo prendere una camera insieme visto che tanto lassù nessuno ci avrebbe visto. Entrati in camera entrò in bagno lasciando la porta aperta uscì fuori senza maglietta e con le tette al vento. Quando le vidi non ho creduto ai mie occhi! viaggiando con le tette al vento nella stanza si rimise poi una maglietta asciutta e dopodichè si tolse anche i pantaloni. Ora era il suo culo all'aria ma questa volta non resistetti. Dal dietro la bloccai mentre si rimetteva i pantaloncini aciutti e puliti e togliendogli le mutande la presi e la portai nel letto. Senza alcuna parola gli posi il cazzo tra le tette e le mi fece una bella spagnola. Gli venni in facccia e dopo che me lo ebbe pulito lo volle tutto dentro nella sua fica che era già un lago. La scopai in modo assurdo e lei aveva una voglia bestiale. Gli venni dentro 3-4 volte e lei venne altrettante volte gridando sfondami e fammi godere. Scopammo per circa 30 minuti poi preoccupati che qualcuno a valle potesse iniziare ad avere qualche sospetto ci rivestimmo e ritornammo a casa. Durante la discesa non mi disse nulla riguardo ciò che era accaduto soltanto ad un ora da casa in un posto solitario si rimise il reggiseno quasta volta togliendosi la maglietta. Fu l'ultima volta che vidi in tutta la sua integrità quelle bocce così grandi e meravigliose gli leccai i capezzoli la toccai con il mio palo infilato sul solco del suo culo lo si mosse un po per sentirlo bene poi si rivestì e tornammo a casa. La vacanza proseguì meravigliosamente e noi proseguimmo accontentandoci di guardarci a vicenda ....

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