Il cugino preferito - 3

Scritto da , il 2010-02-22, genere etero

Terza e ultima parte della mia storia. Ho diviso in più parti per timore che usando un telefonino il testo sia troppo lungo...

Lentamente estrassi il dito dalla vergine fessura della mia piccola Martina, che con occhi pieni d'amore mi sussurrò "Volevo fermarti subito sai? Grazie per non averlo fatto, queste carezze mi piacciono ancora di più di quelle che mi facevi da piccola!"
"Per forza, non sei più così piccola! Amore... Posso toglierti per un po' le mutandine così si asciugano?"
La bambina sorrise dolcemente e dopo averle sfilato le mutandine mi alzai dal letto, la ripresi in braccio e le accarezzai il rotondo e morbido culetto.
"Valerio... Vuoi farlo anche lì?"
"Oh no tesoro, è il momento di finire da dove ti era piaciuto prima!" Non capivo più nulla ormai, avevo una bambina di 9 anni e mezzo che voleva diventassi il suo primo ragazzo, non importava se siamo cugini! La riposai sul letto e rassicurandola che non le avrei mai fatto del male, allargai la fessurina della bambina e cominciai a leccarla. "Rilassati piccola... Vedrai che sarà bellissimo..."
Gliela baciai con sempre più foga finché mi accorsi che stava per avere un orgasmo! Come fare ora? Stavo per venire anch'io ma ci eravamo spinti troppo oltre per prendere anche l'ultima traccia della sua innocenza! Presto tirai fuori il pene dai pantaloni, non troppo grosso per la verità, ma enorme per una bambina di quella età...
"Non ti spaventare tesoro... Ora ti insegnerò a fare l'amore, ma non faremo sul serio per non farti troppo male... Vedi, la prima volta le ragazze perdono del sangue ma ho troppa paura di farti male!"
"Che caro che sei... Allora hai più paura di me! Facciamolo se lo vuoi, voglio che tu sia il mio ragazzo per oggi... Mi devi insegnare tutto!"
meravigliato ma ormai eccitato all'idea, leccai ancora a lungo la fessura della piccola Martina, poi posai il membro alla sua entrata e delicatamente spinsi. Non so quanto tempo ci misi a raggiungere l'imene, sicuramente un tempo indescrivibile visto che alla piccola non sfuggì un minimo lamento...
"Amore, se continuiamo stavolta ti farà un po' male... Smettiamo?"
"No, non voglio smettere, se hai paura di farmi male allora non me ne farai!"
beh, aveva anche ragione, soprattutto per quanto riguardava la paura di farle del male."Allora se davvero lo vuoi, abbracciami forte e cerca di resistere, devo spingere un po' di più!", così con la massima gentilezza che potessi usare sul suo corpicino di bambina, la sverginai. Le scappò un piccolo grido all'inizio ma i miei baci e le mie carezze riuscirono a calmarla. Dopo qualche spinta venni dentro di lei e la bambina godette nello stesso istante per la prima volta in vita sua.
Mezz'oretta dopo tornarono mia madre e gli zii dalla passeggiata. La febbre ormai mi era passata ma alla loro partenza non stavo molto bene... Vedevo chiaramente il viso carico di nostalgia della piccola Martina... Ha avuto il primo bacio che tanto desiderava, ma anche ha avuto per sé il suo cugino preferito.

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