Camera con vista (Capitolo 2)

di
genere
gay

Mi sono svegliato dapprima disorientato, dopo tutto era solo la mia seconda notte nel nuovo appartamento. Ho guardato verso il comodino, l'orologio segnava le due e mezza. Ho impiegato due buoni minuti per ricordare dove ero, nella mia nuova casa, poi l’ho sentito di nuovo, il rumore che mi aveva svegliato dai miei sogni, il rumore del cigolare di molle del letto ed chiari rumori di "schiaffeggiare" di carne contro carne. Il mio cazzo ha risposto anche prima del mio cervello comprendendo cosa stava accadendo nella stanza di Gianni. Gettate via le coperte, ho afferrato un paio di mutande dal mucchio che avevo fatto prima di andare a letto. Sono entrato nello spogliatoio, ho spostato le camicie e ho messo l'occhio al buco che mi dava la possibilità di vedere sul letto di Gianni. Quella che ho visto era la mia fantasia divenuta realtà. C'erano Gianni e Giorgio, i due identici gemelli diciannovenni e uno sbatteva il suo cazzo nel culo volto in su dell'altro.
Quando si sono spostati ho visto il tatuaggio della pantera sul petto di Giorgio mentre lui faceva scivolare il cazzo nel culo di Gianni. Gianni era sulla schiena, la testa pendeva dal bordo del materasso proprio di fronte al buco da cui stavo sbirciando. Il suo cazzo, duro e ritto, sobbalzava e rimbalzava ad ogni spinta, spingendo negli addominali di Giorgio che spingeva sempre più nel culo aperto del fratello. I loro lamenti e gemiti erano solo leggermente smorzati dal muro che ci divideva.
Ho arrotolato le mutande sul mio cazzo che stava già gocciolando il suo liquido pre seminale e ho cominciato a masturbarmi per la terza volta quel giorno. "Se continua così avrò bisogno di una cura intensiva di vitamina E" ho pensato... poi ho smesso di pensare perché, attraverso il muro, ho sentito Giorgio che diceva al suo gemello: "Ti piaceva il cazzo di Ezio, vero fratello? Ti ho visto che lo fissavi mentre ci sparavamo la sega sul divano stasera." Gianni si è limitato a muovere la testa avanti ed indietro ad occhi chiusi per l'estasi mentre suo fratello si muoveva continuamente avanti ed indietro, dentro e fuori del suo buco. "Sì, fratello, tu stai immaginando che sia il cazzo di Ezio che si muove nel tuo piccolo culo caldo, non è vero? È Ezio che ti sta tirando fuori la sborra, non è vero? Vieni, Gianni, sborra per il nostro nuovo coinquilino biondo". A quel punto Gianni ha ringhiato, si è arcuato indietro e senza nemmeno toccarsi, un geyser dopo l’altro di sperma è precipitato fuori dal suo cazzo, spruzzando gli addominali di Giorgio e precipitando poi sopra il suo torace e viso. Quando l'orgasmo di Gianni è diminuito, Giorgio l’ha estratto e ha spruzzato il suo carico sullo stomaco e sul torace di Gianni. Il mio cazzo ha eruttato nello stesso momento infradiciando le mutande che lo coprivano.
Quando la mia respirazione è ritornata normale, ho visto Gianni correre fuori della sua stanza, verso il bagno. Poco più tardi ho sentito il rumore della doccia. Giorgio si è asciugato l’addome con un paio di mutande di Gianni, ha attraversato la sala e è andato nella sua stanza. Io sono andato nel mio bagno e, mentre stavo lavandomi il cazzo, nello specchio ho visto un cerchio di luce sopra la mia toletta. Mentre mi asciugavo mi sono avvicinato e ho appoggiato un occhio al foro. C'era Giorgio, sul suo letto, ancora con un’erezione che si accarezzava il cazzo annusando le mutande bagnate dello sperma del fratello. Mentre se lo menava ha appoggiato le mutande e si è rivolto verso la testata del letto appoggiata al muro su cui era sistemato un poster di un meccanico, nudo dalla vita su, che teneva un pneumatico per mano; ha appoggiato l’occhio a quello che più tardi ho visto essere un buco che guardava nella doccia che condivideva con Gianni. (Non ci potevo credere, quell’appartamento era il sogno di un guardone!) Ha mormorato, "Oh, sì, fratello, fottiti con quelle dita. Non ne hai mai abbastanza, non è vero?"
continuava a fissare ed a menarselo, poi il telefono ha suonato, piano. Giorgio ha alzato la cornetta e ha detto, "Ciao? Oh, sei tu. Sì, Giorgio.... Come ti sarebbe piaciuto, sì, ha sparato come un razzo, l’ha fatto senza toccarsi. Sì, sta funzionando veramente bene, a Gianni piace tutto ed io penso che anche Ezio ci starà.... OK, ti terrò informato.... OK... Cosa? Si mi sto masturbando guardandolo nella doccia. Anche tu?... mmmm, sai che lo faccio.... Si, quello, immagino di avere la bocca intorno al tuo cazzo caldo. Oooo, che buon sapore. Sbattimelo in gola, fammi diventare il tuo succhiacazzi. Cosa? Oh, vuoi il mio culo, huh?"
Ha bloccato il telefono tra orecchio e spalla, ha preso da sotto il letto il dildo che gli avevo visto usare la prima notte e se lo è sbattuto profondamente nel buco del culo senza lubrificarlo. "Ooo, sì, chiavami forte e profondamente, stallone. Dammi il tuo grosso cazzo. Vieni, fammelo sentire." Ha preso il ritmo delle spinte, sia sul cazzo che nel culo e si è spostato in avanti in modo che la base del dildo fosse contro il letto. Ha preso il telefono con la sinistra e continuava a menare con la destra mentre andava su e giù sul dildo. "Unngh, unngh, unngh... fottimi, fottimi" grugniva mentre spingeva. "Vieni, spingimelo nel culo, sì, così, fallo, fallo, fallo, oh merda...... sto per sborrare!" Sempre faccia al muro ha spinto in giù il bel culo con forza e è rabbrividito mentre soffiava il suo seme nelle mutande che aveva afferrato all'ultimo secondo.
Sono rimasto seduto sulla tazza pensando a quello che avevo appena sentito e visto, sembrava che Giorgio avesse parlato al telefono con qualcuno che l'aveva visto fottere Gianni solo alcuni minuti prima. Ma come? E come poteva sapere la persona al telefono che Giorgio stava guardando Gianni e si stava masturbando? All'improvviso ho sentito freddo giù per la spina dorsale, anch’io ero osservato? Ho guardato intorno nel buio e non ho visto nulla. Ho acceso la luce del bagno e ho osservato ogni centimetro della stanza. Ancora, nulla. "Oh, bene" ho pensato "Deve essere la mia cattiva coscienza per essere stato un voyeur con Gianni e Giorgio. Andiamo a letto."
Il giorno seguente era sabato e mentre stavo seduto in cucina aspettando che il caffè fosse pronto, hanno bussato alla porta. Ho aperto e c'era un uomo delle poste, alto circa un metro e ottanta, abbronzato, con capelli biondi lunghi e ben fatto. All'improvviso, mentre il mio cazzo cominciava ad indurirsi, sono stato dolorosamente consapevole che avevo indosso solo i boxer e nient’altro. Mi ha squadrato facendo una pausa sulla protuberanza che mi stava germogliando all’inguine e ha detto "Lei è Ezio?"
"Sì" ho risposto.
"Questo è per Lei" e mi ha dato una scatola enorme. Mentre firmavo mi ha chiesto "Dove sono Gianni e Giorgio?"
"Stanno ancora dormendo" ho risposto.
"Oh, bene me li saluti" ha risposto andandosene.
Ho chiuso la porta e stavo trascinando la scatola in cucina quando è apparso Gianni, nudo, strofinandosi gli occhi. "Chi era?" ha chiesto.
"La posta"
"Oh, un bel ragazzo biondo?" ha chiesto grattandosi il sedere.
"Sì, lo conosci?"
"Puoi dirlo" è stata la sua replica criptica "Cosa c’è in quella scatola?"
L’ho aperta, c’era dentro un PC portatile nuovo, schermo a colori, 128 MHZ di Ram 18, Hard disk da 18 Giga, DVD, Webcam, scanner, Stampante Laser. La settimana precedente stavo guardando un catalogo e sbavavo proprio per un sistema così. Costava un patrimonio! Ho guardato nella scatola per vedere se c’era un biglietto o una nota di consegna ma non ho trovato niente. "Strano, non è il mio compleanno, e non c'è neppure un biglietto. Mi chiedo chi me l’ha mandato?" Proprio in quel momento si è sentito lo squillo del telefono, Gianni ha alzato la cornetta e dopo un secondo me l’ha passata. "È per te" ed è uscito dalla stanza. Ho messo il ricevitore all’orecchio e ho detto "Pronto?"
"Ciao, Ezio, sono Davide" ha detto la voce all'altro capo del filo. "Come va l'appartamento?"
"Oh, è bellissimo, non so come ringraziarti."
"Bene! Non appena ti ho visto ho capito che eri la persona giusta. Hai trovato il mio regalo?"
"Cosa? Questo computer è tuo? Non posso accettarlo, è un regalo troppo costoso."
"Non preoccuparti, ragazzo, è cosa da niente" ha risposto e nonostante la mia opposizione si è rifiutato di riprenderlo. Non avevo altra alternativa se non accettarlo. L’ho ringraziato a profusione e, dopo aver chiuso la comunicazione, Giorgio è entrato in cucina.
"Oh, vedo che è arrivato il regalo di Davide."
"Come facevi a saperlo?"
"Davide mi ha chiesto di aiutarlo a sceglierlo per te ed io ho visto il catalogo aperto a questa pagina nella tua stanza. Era questo che volevi non è vero?"
"Huh Uh" ho risposto rendendomi conto che stava ammettendo di essere stato nella mia stanza. Oh bene, io ero stato nella sua ed in quella di Gianni, ed avevo visto molto di più di quanto avrei dovuto. Lui ha preso la scatola, l’ha trascinata nella mia stanza, ed in poco tempo tutto era funzionante. Non avevo notato fino ad allora che la stanza era dotata di un accesso ad Internet ad alta velocità, era fantastico!
Uscendo dalla stanza Giorgio ha detto "Oh bene, scommetto che ora non ti vedremo più, starai qui tutto il giorno a navigare e cercare uomini, huh?"
Sono arrossito e ho detto "Non credo, non con due coinquilini come te e Gianni."
È toccato a lui arrossire, mi ha schiaffeggiato sul culo e ha detto "A dopo, bel tomo."
Strofinandomi le chiappe sono andato alla scrivania, ho installato tutto e ho aperto la posta, avevo tre e-mail nuovi. Uno era dai miei genitori che mi chiedevano come mi trovavo nel nuovo appartamento, il secondo era da uno dei ragazzi che avevo conosciuto in palestra e che confermava l’appuntamento di quella sera, ed il terzo era da uno sconosciuto, la sua “user” era "Voyeur" ed aveva un allegato.
Normalmente non apro e-mail di sconosciuti, specialmente se hanno allegati, ma con tutto quello che stava accadendo, ero curioso, comunque il sistema aveva una protezione anti virus aggiornata e ho pensato di essere al sicuro. L'e-mail era innocuo:
"Ciao e benvenuto nel quartiere. Spero che tu possa goderti quanto ti circonda come è successo a me negli ultimi anni. Non vedo l'ora di conoscerti meglio, spero di incontrarti presto."
Ho aperto l’allegato unzippandolo e per poco non sono caduto dalla sedia. C’erano cinque immagini di me completamente nudo. Due erano di me con Gianni e Giorgio, mentre ci masturbavamo sul divano il giorno prima; due mi riprendevano nella doccia ed una nel bagno, mentre guardavo attraverso il buco, sparando il mio carico nella tazza della toletta. Sono rimasto a bocca aperta e, prima che potessi reagire, il telefono ha suonato.
Ho alzato il ricevitore e, prima che potessi dire qualsiasi cosa, una voce contraffatta ha detto: "Vedo che hai trovato il mio e-mail. Ti piace?" Ho mormorato qualche cosa e la voce ha detto che c’era un prezzo da pagare per gli spettacoli che stavo godendomi nello spogliatoio e nel bagno, che non mi preoccupassi, non voleva pubblicare le immagini su Internet o mostrarle a qualcuno, erano solo per il mio piacere. Gianni e Giorgio avevano fatto la stessa cosa, ma non lo conoscevano e neanche Davide! Lui non conosceva neppure la situazione. Se mi andava bene mi prendessi il cazzo e cominciassi ad accarezzarlo, lui mi vedeva.
Gelato, ho accennato col capo lentamente e ho fatto scivolare in basso i boxer, mi sono preso il cazzo con la destra e ho cominciato a menarlo. Anche dopo aver sborrato tre volte rapidamente mi è diventato duro. La voce al telefono ha detto: "Bene, ti piace il fatto che io posso vederti mentre lo fai, non è vero?" Di nuovo ho accennato col capo senza rendermi conto di quello che stavo facendo. Il cazzo sobbalzava nel mio pugno. La voce ha continuato, "Su, Ezio, accarezzati per me. Fammi vedere lo spettacolo."
Sono andato alla porta, l’ho chiusa e mi sono letteralmente strappato di dosso i boxer. Mi sono seduto a gambe divaricate sulla sedia della scrivania e ho infilato il cazzo nella fessura posteriore. Ho sputato sul palmo e ho cominciato a masturbarmi, a fottermi col pugno, cullando avanti ed indietro la sedia. Dal ricevitore che stava appoggiato alla scrivania ho sentito "Oooo, sì, pizzicati i capezzoli per me." Ho assentito e questo è stato come un collegamento elettrico al mio cazzo, causando la fuoruscita di una maggior quantità di liquido pre seminale dalla fenditura. Guardando lo schermo da sopra la spalla mi sono visto accucciato sulla toletta, le palle pendenti, il buco del culo spalancato ed il mio cazzo che spruzzava sborra nell'acqua. Questo mi ha spedito oltre il limite, il mio cazzo ha eruttato spruzzando sperma dappertutto per la stanza.
Quando l’orgasmo è diminuito sono andato a prendere di nuovo il ricevitore. "Cazzo, Ezio che bello. Se essere guardato ti da questa carica sarà bellissimo. Ti spedirò immagini molto spesso. Ciao, stallone." E ha appeso. Mi sono seduto di nuovo, esaurito dall’orgasmo ed un po’ sbalordito. Cosa diavolo stava succedendo?
di
scritto il
2012-03-15
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