Sogno?

Scritto da , il 2011-12-31, genere trio

SOGNO?
Premessa
Ho deciso di dare forma scritta ad una fantasia che,negli ultimi tempi, percorre, nei momenti di insonnia, la mia mente. Al centro della fantasia ci sei tu, compagna di un percorso comune intrapreso da ormai più di vent’anni. E’ il mio sogno segreto, che ho paura a svelarti: ho il timore di fare qualcosa di irreparabile, qualcosa che possa interrompere quella, spero lunga, strada che ci porta alla vecchiaia. E forse è proprio la consapevolezza, non fisica ma mentale, di questo lento e inesorabile avvicinamento alla fase più matura della mia vita, che smuove fantasie, innesca curiosità. Al centro di queste nuove pulsioni ci sei comunque sempre tu: il tuo volto, le tue forme,i tuoi comportamenti pervadono ed accrescono le fantasie, le curiosità, le emozioni.

Ti vedo sul nostro letto, le tue rotondità confinate da un reggicalze nero che ne disegna le forme e ne esalta la carica sessuale.
Fuori diluvia, i rumori del temporale fanno sentire tutta la forza della natura e ci ricordano quanto siamo indifesi.
Squarci di luce accendono il chiaroscuro della camera, fragori di tuono la riempiono di forza impalpabile.
Io sono in piedi, sto socchiudendo le imposte della finestra: voglio che la Natura ci pervada.
Mi giro per raggiungerti, la porta si socchiude, appare un’ombra.
Mi fermo, trattengo il respiro,non riesco a vedere, capire.
La vaghezza dell’ombra si materializza. E’ un ragazzo sui 35 anni, alto, spalle larghe, piacente, nudo.
Tu sei rivolta verso di me, mi guardi, non capisci la sorpresa del mio sguardo, dici: “Non era questo che volevi?”
L’uomo si inginocchia sul pavimento, di fianco al letto: ti sfiora con le dita, percorrendoti dalle spalle ai fianchi.
Socchiudi la bocca, percepisco un respiro, colgo un fremito.
Sei immobile, il soffio delle dita diventa un leggero contatto di mani che scendono, salgono, roteano quasi a modellare un corpo stupendo.
Lui, senza fermarsi, sale sul letto.
Ora indugia sul fianco: seguendone la curva perfetta scende sulla coscia, risale all’interno, si ferma, ridiscende e ritorna sul fianco.
Delicatamente ti gira, prona; tu assecondi: le sue mani adesso vigorose, ti percorrono tutta.
Non incrocio più il tuo sguardo, sei girata verso la porta.
Non vedo i tuoi occhi, il tuo sguardo! Non so cosa pensi!
Guardo il tuo corpo:impercettibilmente, lentamente, ti muovi; assecondi.
Mi ecciti!
Pervasa da questa energia ti sciogli; mentre le sue mani aumentano la pressione, i tuoi movimenti diventano più decisi, ritmici: ti piace.
Ormai è concentrato solo sulla tua massima curva: la massaggia vigorosamente, ne percorre i confini,si incunea, sfacciato, nei lati più nascosti.
Ti metti in ginocchio, rotei, suggerisci i movimenti: sei fantastica!
Ti bacia profondo; un gemito, risplendi di umore.
Mi scopro turgido da scoppiare, mi tocco.
Ti accarezza con la lingua incessantemente, te la bacia tutta, la succhia, la trastulla, la sfride.
Ti vedo vibrare.
Con le mani cerchi il suo membro: lui capisce, si mette al tuo fianco. Lo trovi, lo stringi e masturbi: è grosso, duro, bagnato.
Non resisto, mi tocco energico: mi fai impazzire!
Ti fa sedere sul letto, si inginocchia; è davanti alla tua bocca, lo prendi in mano e lo baci, lo accarezzi con la lingua, lo stringi in bocca, le tue labbra lo racchiudono e lo riaprono, scompare e riappare.
Ansima, si torce, geme: gli piace.
Guardo e mi sublimo.
Com’è possibile? Mia moglie con un estraneo ed io lì a guardare eccitato come non mai!
Mi interrompi il pensiero: ti distendi sul letto, ti apri, lui entra con forza.
Ti sovrasta tutta, lo stringi con braccia e gambe. Lo vuoi tutto! E’ forte, madido di sudore, lucente.
Ti fa ansimare, gemere, rantolare.
Continua, non si ferma un attimo. Gli chiedi più forza, ancora, di più.
Lui aumenta ancora, è in trance, aumenta.
Gridi, ancora…mi chiami,… ancora,... mi chiami.
Mi spoglio, balzo sul letto, ti bacio, mi stringi il viso, mi baci.
Gridi, mi baci ancora.
Si ferma, non ce la fa più, lo sostituisco.
Gridi, lo baci.
Mi chiedi di più: do tutto me stesso, ti penetro e ti tocco. Ansimi e ti contorci, lo riprendi in bocca: io dentro di te, lui nella tua bocca.
Vieni.
In modo assoluto, totale, pieno, come mai prima d’ora.
Lo capisco e questo mi fa impazzire: mi piace!
Anche lui sta per venire. Veniamo assieme su di te: bocca, seno, corpo sei tutta bagnata di umore rovente: ci è piaciuto!
Ha finito di piovere, un pallido raggio di sole buca le imposte: sono le 7, è ora di ricominciare giornata.

Postilla
A scrivere questa fantasia mi sono ritrovato bagnato, è una situazione che mi eccita da morire!
Spero, se mai ti farò leggere questo sogno, che tu non ti senta offesa.
Abbiamo dietro di noi, salvo qualche screzio e incomprensione, venticinque anni di armonia e serenità, attimi stupendi, momenti magici, ricordi limpidi, irripetibili!
I prossimi saranno aoncora diversi, forse migliori!
Non chiudiamo la mente, cerchiamo strade nuove per dire fra altri vent’anni: che bello assieme!

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