Fica accogliente cerca cazzi duri 1

Scritto da , il 2011-11-10, genere trio

FICA ACCOGLIENTE CERCA CAZZI DURI
Racconta lui
Siamo una coppia matura da qualche giorno in vacanza sulla costa romagnola. Oggi, nel tardo pomeriggio, dopo una giornata di mare e relax al sole, mentre mia moglie Liliana va in cabina a cambiarsi io vado al bar per una bibita e quindi mi dirigo alla cabina. Nell’avvicinarmi scorgo nell’ombra un uomo dietro la nostra cabina chino con l’occhio incollato alla parete della stessa. E’ un uomo di una quarantina di anni che adesso sfila il suo pene dal costume ed inizia a masturbarsi. La vista di un uomo che sbircia le nudità di mia moglie mi eccita moltissimo, la sua mano adesso va veloce su e giù scoprendo un glande lucido e gonfio e un’asta dritta e rigida, la manovra va avanti per qualche minuto, il mio cazzo è duro e il mio respiro ansante. Finalmente un bianco fiotto di spermi sgorga dal suo uccello e schizza sulla parete della cabina. Mi allontano eccitatissimo ed entro in cabina. Liliana è in mutandine completamente truccata, io mi sfilo il costume. Lei nota la mia erezione compiaciuta, adesso i suoi seni pieni dondolano e la sua mano impugna il mio membro ed inizia menarlo con ardore, io eccitatissimo la lascio fare accarezzandole il seno, poi la faccio chinare e la penetro da dietro alla pecorina mentre le mie mani cincischiano le mammelle pendule. Vengo quasi subito ed anche lei qualche istante prima di me.
L’indomani la stessa scena solo che in cabina le racconto dell’uomo che il giorno prima la stava spiando dal buco e le chiedo di farlo partecipe dei nostri giochi erotici. Lei esita ma poi cede. Si spoglia lentamente rivolta verso il foro chinandosi ed offrendo allo sguardo dell’ammiratore il meglio di se stessa. Allora io esco dalla cabina e trovo l’uomo incollato all’improvvisato spioncino, mi avvicino e gli chiedo gentilmente se il corpo di mia moglie è di suo gradimento. Lui farfuglia qualcosa mentre io lo invito ad unirsi a noi questa sera il albergo.
Dopo cena e dopo una passeggiata ed un gelato rientriamo in albergo e troviamo il nostro uomo nella hall ad aspettarci, con un cenno lo invito a seguirci. Una volta in camera io rapidamente mi spoglio, il mio cazzo è teso ed eccitato, Liliana è molto imbarazzata. Invito Mario, questo è il suo nome, a spogliarsi. Liliana adesso è vestita davanti a due uomini nudi ed eccitati coi cazzi duri in mano. Le strizzo l’occhio e lei lentamente si toglie la camicetta, il suo seno sguscia quasi dal provocante reggiseno di pizzo nero che ne copre solo le punte. Lascia scivolare giù la gonna chinandosi in avanti. Così facendo una mammella sguscia dal suo alveolo rivelando un capezzolo scuro e teso. Si erge in piedi a ventre proteso in avanti, un folto ciuffo di peli neri fuoriesce dallo slip eccitantissimo. Le sue mani adesso impugnano i nostri membri, li accarezzano, li stringono mentre noi ci accaniamo sulle belle mammelle, una per uno, a me tocca la destra che è più sviluppata, le punte eccitate sono durissime. Il reggiseno vola via ed anche le mutandine lo raggiungono presto. Ci piazziamo allora io dietro e lui davanti a lei intrappolandola in una sorta di sandwich con i cazzi che le premono sul culetto e sul pancino. Ci strusciamo per qualche minuto accarezzandoci. Liliana poi gli chiede: “Allora ti è piaciuto il mio corpo attraverso il buco della cabina? Se avessi saputo di avere un ammiratore mi sarei masturbata per eccitarti ancora di più.” Mario è senza parole, adesso il suo cazzo è in bocca a mia moglie che slingua e succhia avidamente I cazzi sono incandescenti, tesi all’inverosimile duri e pulsanti. Il suo in bocca a mia moglie ed il mio nelle sue mani. Dopo un poco Liliana si siede sul bordo del letto e divarica le cosce, il suo tesoro nero ci appare allora in tutto il suo splendore, le labbra divaricate circondate da neri peli sono un invito alla penetrazione ed allo stupro mentre i suoi seni dondolanti un invito al sapiente maneggio. Mi inginocchio allora tra le sue cosce e la penetro lentamente, poco a poco, lei guaisce di piacere mentre inizio un lento ma vigoroso va e vieni. Il mio uccello la penetra fino in fondo, i coglioni sfiorano le sue cosce per poi uscire completamente ad accarezzare la folta peluria e quindi rientrare con vigore tutto dentro. Il cazzo di Mario è davanti a me in bocca a Liliana. Mentre scopo prendo un preservativo dal comodino, sfilo il membro dalla bocca di mia moglie e impugnandolo saldamente ne costato il vigore e la consistenza, lo meno per un poco e poi lo incappuccio col preservativo cedendogli il mio posto. Lui non si fa pregare, si inginocchia al mio posto ed entra in lei con ardore mentre le sue mani le stropicciano le mammelle. A me non resta che masturbarmi, vedo il suo arnese scomparire nella fica di mia moglie che geme di piacere e si inarca in avanti con la resta reclinata indietro. Chiaviamo poi alla pecorina, prima io e poi lui mentre i seni di Liliana che è china in avanti ballonzolano oscenamente imprigionate poi dalle nostre avide mani che vi si aggrappano come sostegno alla violenza dei colpi di cazzo.
Ci trasferiamo infine sul letto per il gran finale, Mario si sdraia sul letto supino, il suo cazzo svetta verso l’alto col bianco profilattico umido e lucido, Liliana si in ginocchia su di lui e le mie mani guidano il duro membro nella sua vagina dove scompare. Guardo i due corpi agitarsi freneticamente, lei va su e giù col suo bel culetto oscillante mentre lui si inarca per penetrarla ancora di più. Liliana adesso si sdraia sulla nuova conquista offrendomi lo spettacolo dei suoi seni schiacciati sul villoso torace e il suo culetto offerto. Non mi faccio pregare e, sdraiatomi sul duo la penetro da dietro. Il suo culetto aspira quasi il mio membro che scompare dentro di lei che adesso possiede due bei cazzi uno nella vagina ed uno nel culo. Seguono momenti febbricitanti di ardore e passione, poi un susseguirsi di orgasmi.

Racconta lei


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