Pompini: una passione innata 3

Scritto da , il 2011-09-06, genere bisex

Mentre lentamente eseguivo l'oscena operazione di svuotarmi il preservativo pieno di sborra in bocca per poi succhiarlo e strizzarlo con le labbra e gustarne a fondo il sapore,i miei occhi non hanno smesso di guardare i suoi e l'espressione del suo volto rapito da quanto stavo facendo in ginocchio sotto di lui.

Il suo cazzo ormai domo ma ancora meravigliosamente corposo,sfiorava quasi il mio viso mentre la sua espressione pareva cambiare in continuazione passando dallo stupore al compiaciuto,dall'appagato al voglioso di non porre termine allo spettacolo:"Si...cosi'troia...succhia il goldone...bevi tutta la sborra...ingoialo dopo averlo succhiato..ingoia il preservativo...".

Effettivamente anch'io ero in preda ad una concitazione erotica che mi annebbiava la mente ma che mi riempiva d'orgoglio per le nuove sensazioni che stavo dando al maschio e per le parole oscene che mi rivolgeva.

Ero talmente coinvolto dalla situazione,che ubbidendo al suo comando,avevo infilato completamente in bocca il preservativo e dopo averlo succhiato come una caramella,l'avrei ingoiato se un conato di vomito non me lo avesse fatto espellere.

Il mio stallone,dopo avermi offerto un bicchiere d'acqua,mi ha fatto distendere sul divano a pancia in giu' ed ha cominciato ad accarezzarmi dai piedi sino all'elastico delle mie autoreggenti nere.

Sentivo lo scorrere lieve delle sue dita sui piedi,le gambe,le cosce sino all'elastico per poi ridiscendere verso le piante dei piedi.

Lo sentivo ansimare silenziosamente,come un lungo gemito sino a che non ha cominciato a ripetere il lento,estenuante percorso sulle mie gambe con la bocca.

La sua lingua scorreva sul nylon umettandolo con la saliva e procurandomi stupendi sensazioni di piacere,mi sembrava di udire il fruscio rilasciato dalla lingua mentre scorreva sulla superfice setosa delle calze.

Il contatto col suo feticcio stava facendo l'effetto da lui desiderato e dalla sua bocca ora uscivano rantoli soffocati di piacere,il maschio era sicuramente ancora infoiato.

Scostando il mio corpo,si e' seduto sul divano e ponendosi un cuscino dietro la schiena,si e' posizionato col bacino a filo della seduta in modo da favorire l'offerta del suo membro alla mia bocca che nel contempo mi ero inginocchiato davanti a lui.

Lo spettacolo che si e' presentato ai miei occhi era davvero magnifico,il cazzo svettava gagliardo e spavaldo rivolto verso il cielo.

Da quella posizione mi sembrava addirittura piu' grosso e gonfio di quanto non fosse prima.

Ma forse era davvero piu' grosso a causa del rito feticista appena concluso.

Il maschio era abbandonato sul divano ma percepivo che ogni muscolo del suo corpo era teso come in attesa di un'evento eccezionale ed io non volevo certo deluderlo.

Come prendendo un'ostensorio,con due mani gli ho circondato il superbo membro ed ho cominciato ad accarezzarlo dal basso verso l'alto e viceversa.

Sotto le mie dita sentivo scorrere la pelle morbida e levigata mentre dentro percepivo il turgore del nerbo che teneva eretto tanto scettro.

Mentre lo accarezzavo cosi,ho sentito il corpo del maschio cedere e rilassarsi mollemente abbandonato.

A quel punto,ho chiuso gli occhi e con la lingua ho cominciato a leccarlo partendo dallo scroto e risalendo la lunga,interminabile asta sino all'incontro con la cappella.

Nel percorso percepivo,come in un'altorilievo lo spessore delle gonfie vene che pulsavano sotto la mia lingua come battiti di cuore.

Tutto il membro veniva scosso al mio contatto ed i gemiti del maschio mi davano un tangibile segno del suo piacere.

L'ho leccato e umettato a lungo prima di dedigarmi al fragolone che sovrastava la turgida asta.

Gli ho leccato il prepuzio aprendolo e chiudendolo come fosse un fiore,ho strizzato la canna per estrarne le gustose gogge di piacere che irroravano il buchino dilatato come piccole labbra ed infine,scappellandolo copletamente,l'ho ingoiato.

Ho iniziato cosi'un lento estenuante bocchino,l'ho succhiato e spompinato come era giusto fare con un membro cosi' meraviglioso ed ho sentito il mio maschio toccare l'apice del paradiso quando,stringendomi la testa a se e per poi respingerla,mi ha gridato:"Sborro...sborro..vieni...distenditi....voglio sborrarti sulle calze.....".

Ero disteso sul divano quando un fiume di sperma ha inondato le mie cosce.

Dopo essersi completamente scaricato,mi ha sfilato la calze e porgendomele mi ha ordinato di succhiarle.

Io ho eseguito con diligenza appagato dal piacere che avevo dato al mio maschio.

Segue







Questo racconto di è stato letto 5 2 5 0 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.