Claudia, capitolo 3°

Scritto da , il 2011-09-01, genere dominazione

Quando la mia schiava Claudia mi ha comunicato che partiva per una vacanza dai nonni in riviera romagnola le ho ordinato di comportarsi da troia e di relazionarmi ogni giorno su cosa avrebbe fatto e le avrei impartito ordini specifici.
Padron Gladius,

buongiorno.
ti racconto brevemente della mia prima giornata al mare dai miei nonni.
mi sono svegliata piuttosto presto (mi capita sempre quando devo partire, sarà l'agitazione), così ho deciso di alzarmi e di mettermi in macchina.
quando sono arrivata mia nonna era impegnata a cucinare (lei non va mai in spiaggia al mattino) e mio nonno era in giro; così ho disfatto i bagagli e sono andata in spiaggia anche io.
essendo da sola non sono andata nello stabilimento dei miei nonni (anche perchè credo non mi avrebbero fatta entrare), così ho provato la prima cosa che mi hai ordinato tu.
sono andata nella parte più rocciosa e, trovata una zona libera, ho steso l'asciugamano.
mi sono spogliata, rimanendo solo con gli slip del costume.
non è la prima volta che faccio topless, però non sono neppure un'integralista del monokini, quindi un po' di imbarazzo c'è stato, anche se non c'era nessuno.
anche perchè è vero che quella zona di mare è distante dalla spiaggia pubblica, però è anche vero che io ci sono arrivata per strada, e chiunque fosse passato per strada e avesse guardato giù mi avrebbe vista.
poco male: ho preso il sole, mi sono letta un libro....cose del genere.
ad un certo punto ho deciso di saggiare l'acqua: mi sono immersa con calma e mi sono spinta in modo da essere abbastanza immersa.
a quel punto mi sono diretta verso un grosso scoglio, vi ho appoggiato la schiena e ho abbassato gli slip, facendo in modo che mi scendessero fino alle caviglie.
non ho osato toglierli completamente, perchè non avrei voluto che una corrente imprevista o che mi costringesse a riemergere completamente nuda!
ad ogni modo, liberata anche di questo mi sono appoggiata alla roccia e ho preso a toccarmi.
nno sono venuta e non credo sarebbe stato possibile (faceva troppo freddo in acqua!), però è stato bello.
mi sono quindi rimessa le mutandine e sono uscita, sono stata brava?
Padrone, ho eseguito l'ordina che mi hai impartito stamattina..

Quando sono tornata a casa, dal mare ho giocato con lo spazzolino.
come mi hai ordinato, mi sono coperta il clitoride e le labbra di dentifricio.
già questo (uso dentifricio alla menta) è stato un colpo ad impatto, perchè mi ha subito iniettata una dose di vitalità.
poi ho preso a spazzolarmi con le setole.
subito ho provato irritazione, poi ho preso a eseguire sempre lo stesso movimento e il clitoride si è come anestetizzato.
però non del tutto, perchè ad un certo punto ho cominciato a sentire l'eccitazione salire dentro di me.
ho cominciato a spazzolarmi sempre più velocemente e, quando ormai mancava poco, mi sono infilata la testa dello spazzolino nella topa.
sempre velocemente l'ho ruotato dentro di me: faceva male, ma ormai ero troppo eccitata e sono venuta dopo poco.
quando mi è scemata la tensione mi sono quindi applicata il tiralatte al seno.
è una cosa pazzesca: in un attimo il capezzolo si allunga di quasi un centimetro e, conseguentemente, diventa anche più sensibile.
mi sono stimolata i capezzoli con le dita, poi sono andata a lavarmi.
mi chiedo che effetto farei sulla gente se mi allungassi i capezzoli prima di uscire, indossando magari una maglietta senza reggiseno.
Il giorno successivo le ho ordinato di uscire alla sera con camicetta senza reggiseno e una gonnella da tennis che copriva appena il culetto e di andare a sedersi ai giardinetti dove si siedono i vecchietti a prendere il fresco.

Padron Gladius
Sono andata ai giardinetti dopo le 23 e sembrava non ci fosse nessuno,, ma
mentre sono seduta su una panchina, passa una coppia di anziani (due uomini, intendo).
Allargo le gambe e la gonnella si alza e mostra la mia fighetta depilata.
I vecchietti si fermano, mi guardano e uno mi dice:"cosa ci fa una bella ragazza da sola a quest'ora?".
"nulla. anzi, cercavo proprio compagnia".
"allora deve aspettare ancora un po', temo. siamo troppo vecchi per lei"
"non direi....".
in effetti non sono poi così vecchi, avranno 67/68 anni.
uno dei due accusa il colpo.
"guardi che se lo dice ancora una volta ci fermiamo"
"fermatevi pure"
uno dei due, quello che non ha parlato, viene preso da una specie di panico.
"io ti saluto, ci vediamo dopo", dice all'altro.
quando rimaniamo in due, questo si siede accanto a me.
"a scanso di equivoci, lei è una prostituta?", mi chiede.
"no. però questa sera mi sento di umore strano e ho bisogno di fare una pazzia".
"e la farebbe con me?"
"certo"
non è un brutto uomo, preciso, e soprattutto sembra pulito, dote non così diffusa.
"guardi che io sono sposato, non voglio grane", mi dice.
"anche io lo sono", mento. "non ci saranno problemi".
saliamo sulla mia macchina e mi guida lui verso una stradina imboscata.
quando ci fermiamo preciso le cose
"non ho nessuna protezione con me, quindi non si scopa, chiaro?".
"ve bene"
gli tiro fuori il cazzo dai pantaloni.
è discretamente rigido, ma basta un tocco per fargli riprendere vita.
lo prendo in bocca.
pensavo sarebbe stato più rapido, invece ci mette parecchio a venire.
si riveste e lo riaccompagno ai giardini.
per tutto il tempo resta in silenzio, sembra pensieroso.
"stia tranquillo, non le causerò dei problemi", lo tranquillizzo.
insiste per offrirmi da bere, ma rifiuto e vado a casa.
quando mi metto nel letto mi tocco, e immagino di farlo davanti ad un gruppo di anziani.

ora sono qui....mi sono alzata preso per scriverti.

Nella mail di ieri mi ha raccontato di aver conosciuto in spiaggia una giovane signora, Sara che attualmente era sola perchè il marito era rientrato al lavoro.
Ha avuto l'impressione che la guardasse in modo piuttosto esplicito, ele ho ordinato di prendere l'iniziativa per vedere se riusciva a lesbicare con lei.

Padrone,
dopo aver staccato con te sono tornata in spiaggia.
prima però sono passata in farmacia e ho comprato un olio per massaggi.
ne ho versato un pochino in un tombino (non volevo si capisse che l'avevo appena comprato) e sono tornata da Sara.
le ho mostrato il flacone, le ho detto che me lo porto sempre con me e che, se avesse voluto, una sera avrei potuto dedicarmi a lei. "anche questa sera".
lei ha sorriso e ha detto che si poteva fare: sarei andata subito da lei e poi saremmo andate assieme a prendere una pizza.
ho avvisato mia nonna che non sarei stata con loro a cena e, finita la giornata al mare, sono andata con sara al residence dove alloggia.
"è meglio che mi faccia prima una doccia, vero?", mi ha chiesto.
le ho detto di sì, così non avrebbe avuto la salsedine sulla pelle, e si è buttata in bagno.
dopo cinque minuti ne è uscita in accappatoio.
"che faccio?".
"nulla. mettiti giù sul letto e ci penso io a te"
si è tolta l'accappatoio e si è sdraiata, nuda, a pancia in giù.
mi sono seduta accanto a lei e ho cominciato dai piedi, massaggiandole delicatamente la pianta del piede e poi, singolarmente, ogni dito.
"mi farai morire così", ha detto con gli occhi chiusi.
"stai tranquilla e rilassati".
sono risalita sui polpacci e le cosce, poi ho preso a massaggiarle le chiappe.
le ho passato le unghie sui glutei e le ho fatto scorrere il dito nella fessura.
lei ha allargato leggermente le gambe, così, con indifferenza, sono andata un po' più giù, a sfiorarle l'ano con un dito.
quando l'ho toccata è trasalita, ma non ha detto nulla, non ha neppure aperto gli occhi.
allora sono risalita, le ho massaggiato la schiena e le spalle.
quando ho finito sul collo, le ho detto di girarsi.
ho preso a sfiorarle il torace, accarezzandola dolcemente sulla pancia.
in un primo momento ho evitato di toccarle i seni, ma non ho potuto non notare i suoi capezzoli che si irrigidivano.
dopo averle toccato con delicatezza la pancia e i fianchi, le ho accarezzato i capezzoli con il palmo della mano.
ha tratto un fortissimo sospiro, sempre tenendo gli occhi chiusi.
le ho stuzzicato i capezzoli per qualche minuto, poi le ho passato le unghie sull'interno coscia.
non appena ha sentito il mio tocco ha allargato le gambe.
ora era chiaro a entrambe cosa stava capitando, non era neppure più necessario nascondersi dietro la scusa dei massaggi.
le ho passato la mano sulla topa, era bagnatissima.
gliel'ho massaggiata per qualche minuto con la punta delle dita, poi le ho infilato due dita dentro.
a quel punto ha spalancato gli occhi, mi ha afferrata per le spalle e mi ha portata verso di lei.
mentre mi chinavo mi ha tolto la maglietta e i pantaloncini,e dopo poco mi ha liberata anche del bikini.
ci siamo baciate rotolandoci sul letto, e mentre io toccavo lei, lei toccava me.
ad un certo punto mi ha detto di interrompermi, e mi ha fatta sdraiare al suo posto e poi si è girata, in modo da formare un 69.
ci siamo leccate vicendevolmente per qualche minuto, fino a quando non siamo venute.
ci siamo finalmente guardate nuovamente, e lei mi ha fatto un ampio sorriso.
dopo pochi minuti eravamo assieme sotto la doccia, ci siamo nuovamente toccater e siamo venute baciandoci furiosamente con le lingue che frugavano le nostre bocche.
Aspetto altri ordini, devo continuare a vederla?
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