In gita con le nostre amiche Parte II

Scritto da , il 2010-12-31, genere etero

Prima di continuare il racconto voglio fare un piccolo riepilogo. Mi chiamo Marco sono nato in Germania, da genitori italiani, quando sono ritornato in Italia ero già grandicello, quindi non ho un italiano perfetto, mi dovete scusa. Ero in gita del quinto liceo, e fra i vari compagni, c’era Luigi, Elisa, e Marika, il secondo giorno avevamo combinato qualcosa.

Continuando da dove avevo lasciato, Marika ed io eravamo nel letto matrimoniale, completamente nudi e dormivamo abbracciati, mentre Luigi ed Elisa stavano nell’altra stanza. Ormai le 7 del mattino iniziò a suonare la sveglia del cellulare, siccome eravamo in quattro in camera, alle 9 dovevamo stare sul bus e le ragazze dovevano tornare nella loro camera prima che si accorgessero gli altri compagni e soprattutto i professori. Naturalmente le loro compagne e i nostri compagni di stanza erano gli unici a sapere che avevamo passato la notte insieme. Appena sentii la sveglia, buttai la mano sul comodino per spegnerla, mi sedetti a bordo letto, mi girai con la testa verso Marika e mi disse “mi alzo subito” con voce addormentata, si girò dall’altra parte e in pochissimi secondi riprese a dormire. Come ogni mattina avevo un’erezione, ma in quel caso era causata da Marika nuda, andai in bagno feci i miei bisogni e mi lavai i denti.

Passando per la stanza dove avevano passato la notte Luigi ed Elisa bussai gridando che ci dovevamo sbrigare, ma senza aprire la porta per rispetto, anche se la sera prima eravamo tutti e quattro nudi, ritornai nella stanza matrimoniale, dove c’era Marika, sentendomi chiamare i ragazzi si era svegliata, ma era ancora mezza addormentata, si era messa distesa sulla schiena. Mi buttai su di lei e inizio a baciarla, non aveva un alito buono, ma nemmeno molto cattivo, il mio pene completamente duro gli toccava la vagina, dopo qualche minuto a baciarci lei si tirò più su, non per evitare il mio pene, ma per portarmi i seni all’altezza della faccia, e iniziò a scuotere le spalle dicendomi “vuoi del latte per colazione?”, gli risposi “certo lo prendo direttamente dalla fonte” mi buttai a succhiare il piccolo capezzolo destro, a lei gli piaceva molto, e anche a me non dispiaceva, anzi andavo matto per il suo seno, anche se il suo sedere era tutt’altra cosa.

Mentre gli succhiavo il capezzolo uscirono dalla stanza Luigi ed Elisa, Luigi andò in bagno ed Elisa venne nella nostra stanza, e disse “è tardi, sono già le 7:30” effettivamente dovevamo sbrigarci, ci scambiammo qualche bacetto e gli dissi scherzando “grazie per la colazione” si mise a ridere e mi rispose “di niente, quando vuoi posso offrirti tutto il latte che vuoi” mentre si alzava e si recava a recuperare i vestiti.

Una volta vestite andarono nella loro camera, così Luigi ed io ci preparammo per la giornata, rifarci la doccia, questa volta separati, ecc. Verso le 8 del mattino sentimmo la porta bussare, erano loro, i nostri compagni di stanza, c’eravamo completamente dimenticato che c’erano anche loro, entrati tutti felici in camera iniziarono a prepararsi anche loro, raccontandoci della notte passata. I due avevano incontrato verso le nove di sera, quattro giapponesine nella hall del residence, così loro che masticavano un po’ l’inglese, e le giapponesine con la voglia di divertirsi con degli europei, uscirono insieme e dormirono nella stessa stanza. Un po’ li invidiavo, perché le giapponesi mi sono sempre piaciute, ma ero fissato con Marika, e Luigi con Elisa. Infatti, i ragazzi ci invitarono a conoscerle, ma noi non eravamo interessati.

Durante la giornata io stavo vicino a Marika e in poche occasioni ci isolavamo peri baciarci e toccaci, i nostri compagni di camera erano sistemati, ma non mi bastava, così iniziai a progettare il trasferimento delle ragazza in camera con noi e i ragazzi farli passare nella camera delle ragazza, ma non era semplice, perché le compagne di stanza delle ragazze erano due abbastanza brutte, sempre acide e antipatiche con me e Luigi, passai tutto il giorno cercando di convincerle, dicendogli che tanto loro erano interessati alle giapponesine mica a loro, e poi ai ragazzi non gli importava, tanto passavano poco tempo in camera, alla fine accettarono anche le ragazze, non so nemmeno io come feci a convincerle.

Tornati al residence verso le 18 iniziammo a trasferire le ragazze da noi di nascosto, per nostra fortuna il professore che ci affidarono non era nostro e nemmeno molto interessato a noi, aiutammo a anche i ragazzi a portare le valige nella camera delle streghe. Finito il trasferimento andammo nella nostra camera, dove ci aspettavano le ragazze, entrammo e loro stavo sistemando le loro cose per tutta la stanza, decidemmo di cenare in camera, visto che c’era il piano cottura con tutte le padelle e accessori. Luigi ed Io andammo a fare la spesa, mentre le ragazze sistemavano la stanza, dividendo anche la nostra roba, così formavamo due coppiette.

Tornati in camera, Elisa iniziò a pulire le padelle e a cucinare, Luigi gli dava una mano, Marika ed Io andammo nella camera matrimoniale, dove mi offrì uno spogliarello, mi misi sul letto e misi una canzone dance al cellulare, lei iniziò a ballare e man mano si spogliava, era molto brava e molto erotica, lei è una ballerina, quindi gli venne spontaneo. Man mano si toglieva gli indumenti, fino a rimanere in mutandine nere,  si mise su di me dandomi le spalle e sfregò il suo sedere sul mio pube, io stavo per scoppiare, la toccavo in continuazione, si alzò e si rimise a ballare, sentendo la musica e qualche mio verso arrivarono anche Elisa e Luigi, Marika inizia a ballare sensualmente con Elisa, ed anche Elisa si mise a ballare, toccandosi fra di loro, strofinando pube con pube, e molte altre porcate, anche baciarsi, in pochissimo tempo anche Elisa rimase con solo le mutandine di colore fucsia.

Noi stavamo sul letto a gustarci la scena, fino a quando non si buttarono su di noi e iniziammo a baciarci, Elisa su Luigi, Marika su di me, restammo qualche minuto a strusciarci ma la fame si sentiva, così andammo tutti in cucina e con l’acqua che bolliva, Elisa continuò a cucinare, pretendendo che anche noi dovevamo stare in mutande, così ci spogliammo rimanendo solo con i boxer. Pronta la pasta Elisa e Marika la divisero in tre piatti, Elisa e Luigi si misero affianco, mentre Marika si sedette su di me ma con le spalle di lato, e mise il piatto sulla tavola d’avanti a noi due, gli chiesi “come mai un solo piatto noi due?” mi rispose “non ho molta fame” prese la forchetta, prese una penna e mi imboccò, io con le mani libere, la toccavo dappertutto,anche dentro le mutande, mentre lei mi imboccava, e ogni tanto mangiava anche lei, era una situazione bellissima.

Finito di mangiare, andammo in bagno a lavarci i denti, subito dopo tutti e quattro nella stanza matrimoniale, ricominciammo a strusciarci. Ad un certo punto Marika che stava su di me si abbassò man mano, baciandomi dove passava, prima il collo, poi i pettorali, gli addominali di in fine si mise altezza del mio pube,mi tirò giù i boxer e il mio pene uscì quasi di scatto,  era durissimo, lei lo prese con la mano e tirò giù la pellicina, scoprendo il glande, ormai enorme e rosso, iniziò a leccarmelo per bagnarlo, poi con molta naturalezza se lo mise in bocca, per andare giù fino ad ingoiarlo tutto, non so come fanno ad ingoiare un coso di 22 centimetri, iniziò ad andare su e giù con la testa aiutandosi con la mano, fissandomi negli occhi, era bravissima.

Mentre mi faceva il pompino più bello della mia vita, mi accorsi che Elisa stava seduta su Luigi, che gli aveva penetrato la vagina, non le riconoscevo più, le ragazze timide che conoscevamo, si erano trasformate in pantere. Ritornai a guardare la mia Marika che si stava impegnando per farmi godere più che mai, stavo per esplodere, ero intenzionato a riempirgli la bocca di sperma così non gli dissi niente, ad un certo punto mi lascia andare riempiendole la bocca di sperma, a lei non gli dispiaceva anzi era contenta, e con la lingua mi pulì il pene come si deve, ingoiando tutto. Nonostante ero già venuto, dopo avermi pulito con la lingua, riprese a succhiarmelo , molto lentamente, fino a quando non divenne più morbido.

Ora toccava a me ricambiargli il favore, la feci sedere al mio posto e  mi misi su di lei, dandogli un bacetto sulle labbra carnosa, e man mano scesi giù, mi fermai a succhiare il capezzolo, e lei mi massaggiava la testa, poi scesi fino ad arrivare a lei, le tolsi le mutandine e la vidi, era bellissima, completamente depilata, liscia e bagnatissima, iniziai a leccarle le grandi labbra, man mano infilavo la lingua sempre più in profondità, fino a quando non vidi uscire il clitoride, con una mano tolsi la pellicina, iniziai a leccarlo dolcemente, e a succhiarlo, mentre la penetravo con due dita la vagina. Anche lei era molto eccitata così dopo dieci minuti venne, il suo orgasmo usciva goccia goccia dalla sua vagina e mentre usciva lo leccavo.

Anche Elisa e Luigi avevano finito, notai la vagina di Elisa piena di sperma, che stava uscendo sporcando tutta la lenzuola nel punto dove stavano loro. Mi misi di fianco a Marika e la guardai negli occhi, aveva uno sguardo meraviglioso, la abbracciai e gli feci le coccole. Dopo un quarto d’ora passando a coccolarci e a baciarci, mi ritornò duro, lei se ne accorse e mi disse “vieni con me nell’altra stanza” prendendomi per mano per portarmi nell’altra stanza, il dubbio mi venne spontaneo se non avevano nessuna difficoltà prima, perché adesso mi stava portando nell’altra stanza per stare da soli? Mi stava riservando una sorpresa. Arrivati nell’altra stanza si buttò su uno dei due lettini, a pancia in giù, accesi la luce e mi buttai su di lei, portando il mio pene fra i suoi glutei, lei lo strinse aiutandosi anche con le mani, io iniziai a muovere il bacino, sfregando il mio pene fra i glutei, man mano aumentavo la velocità, fino a quando mi disse dopo due minuti “fermati ti faccio un regalo” mi fermai, e mi sollevai da lei, stando eretto sui ginocchi, lei ancora con la faccia sul letto sollevò il bacino, aiutandosi sempre con le mani questa volta aprì i glutei e mi disse “mettimelo dentro l’ano” mi stava regalando la sua verginità anale.

Sentendo così non ci pensai due volte, lo vidi, era un buchetto rosa, un po’ scuro al bordo,  con una mano mi aiutavo a tenere il pene, e con l’altra aiutavo lei ad tenere l’ano aperto, penetrai lentamente il glande, e  in quel momento sentì lei fare qualche sospiro abbastanza pesante, man mano lo penetravo tutto, lei tolse le mani dal sedere e le appoggiò sul letto, e man mano iniziai a muoverlo su e giù, con il glande sempre nell’ano senza mai farlo uscire. Iniziai a prendere la velocità mi piaceva quel buchetto stretto, ma lei stava morendo dal dolore, anche se non mi diceva niente si sentiva i suoi piccoli urli di dolore, continuai per qualche altro minuto poi mi fermai,  tirai fuori il pene sempre lentamente, e vidi che l’ano era diventato molto più grosso.

Lei notando che l’avevo cacciato fuori prima di venire mi disse ansimando e con voce dolorante “perché l’hai tirato fuori? Riuscivo a resistere”, le dissi con il fiatone “Ti stava facendo male, e deve essere un piacere mica un dolore” così abbassai il mio pene, fino ad arrivare alla vagina, lei sempre a pecorina, la penetrai abbastanza in fretta, era morbida e calda, iniziai a muovermi abbastanza velocemente, la presi per i fianchi per aiutarmi a aumentare il ritmo, aumentavo sempre di più fino a quando, si sollevò il busto dal letto con le braccia e salendo quasi in verticale, continuavo a spingere sempre di più, anche lei iniziò a muovere il bacino, in poco tempo stavo per scoppiare, con un fiatone gli dissi “devo venireee”, le ansimando mi disse “Dentro! Dentro!”  e mi lasciai completamente andare, riempiendola di sperma. Finito di venire, le lasciai i fianchi e la presi dai seni, le portai la testa ancora più indietro e ci baciammo, molto appassionatamente, con il mio pene che diventava sempre più morbido nella sua vagina. Lo tirai fuori e iniziò ad uscire sperma ed il suo orgasmo, bagnando anche questa lenzuola.

Stremati ci demmo una pulita con delle salviettine entrammo sotto le coperte continuando a baciarci e a coccolarci, lei mi disse che circa una settimana prima si erano fatte prescrivere la pillola dal dottore, così le comprarono e le tennero nascoste, per tutto questo tempo. Li ho realizzato che era tutto un trucchetto il giorno prima, per farmi impazzire. I giorni successivi furono tutti fantastici, avevamo quattro cinque rapporti al giorno, naturalmente non consecutivi, anche anali completi,la maggior parte delle volte lo facevamo nel letto matrimoniale tutti e quattro ma sempre le stesse coppie , finita la gita, Elisa e Luigi si fidanzarono e sono tuttora fidanzati, ma Marika tornò dal fidanzato, a mio malincuore.

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