IL bull e la coppia cuckold

Scritto da , il 2010-09-14, genere trio

Mi chiamo Gladius, ho 57 anni e oltre a scrivere racconti erotici e diventare padrone virtuale di lettrici che mi scrivono per sottostare ai miei ordini sessuali, ho voluto provare aun’esperienza come bull.
Da e diverso tempo avevo messo su alcuni siti cuckold l’annuncio per trovare una coppia in Torino, disposta a giocare con me; con il marito pronto ad assistere ai giochi sessuali tra me e sua moglie.
Ho ricevuto diverse risposte, ma al momento dell’incontro immancabilmente tutte le coppie sparivano e non rispondevano più alle mie mail.
Finalmente all’inizio di Luglio ho ricevuto una risposta che mi è parsa subito interessante, il marito si dichiarava assolutamente pronto a vedere sua moglie, che manifestava il desiderio di essere resa schiava, sottomessa alle mie voglie e ai miei capricci.
L’ho invitato a mandarmi la foto della moglie nuda e con la risposta è arrivata la foto di una donna di una cinquantina d’anni, dalle grandi tette un po’ cadenti e dalla figa pelosa.
Per capire se realmente le intenzioni della coppia erano quelle di incontrarmi ed assecondarmi ho imposto al marito di far depilare completamente la figa della moglie, farle scrivere col rossetto TROIA sulle tette e PORCA sopra la figa. e di rimandarmi la foto.
Ero quasi certo che non avrei più ricevuto loro notizie, ma con mia grande sorpresa il giorno successivo mi è pervenuta la loro risposta con la foto della donna che no solo aveva depilato completamente la figa, ma aveva scritto sul suo corpo esattamente quello che avevo richiesto.
A quel puntoho proposto loro un incontro a casa loro, specificando in tutti i particolari come avrebbe dovuto essere vestita la donna.
Mi hanno mandato il loro numero di cellulare, ci siamo sentiti e abbiamo fissata la data dell’incontro per il sabato pomeriggio,per puro caso abitavano non molto lontano da casa mia e nel giorno ed ora convenutami sono presentato alla loro porta e suonato il campanello
Mi ha aperto il marito che aveva già in mano la macchina fotografica come avevo richiesto, mi ha fatto entrare e introdotto nel salotto dove ho trovato la signora in piedi, con indosso solo un reggiseno che lasciava scoperti i capezzoli, un ridottissimo perizoma nero, calze con reggicalze.
Non aveva certamente il fisica da pin up, tuttavia aveva un aspetto molto sexy e una espressione da vera troia.
Mi sono avvicinato per salutarla e come le sono giunto vicino l’ho afferrata per la vita, le ho messo la lingua in bocca baciandola con foga, mentre la mia mano si posava sul suo sedere, ben infilata fra i glutei per forzarli e introdurre un dito nel buco del suo culo.
La porca non ha avuto un attimo di esitazione a rispondere al mio bacio, si è messa a dimenarsi premendo il bacino contro il mio per sentire la mia erezione.
Dopo qualche slinguamento ho staccato la bocca dalla sua ed ho ordinato al marito di iniziare a fotografare, mentre estraevo le sue tette dal reggiseno e iniziavo a succhiarle i capezzoli.
Una mia mano è scesa fra le sue gambe, spostando il perizoma e infilando due dita nella sua figa che era già abbondantemente bagnata.
Poi l’ho afferrata per il capo, l’ho fatta inginocchiare, ho aperto la patta e fatto uscire il mio cazzo che la signora ha immediatamente preso in mano, accarezzato, segato per qualche istante prima di ingoiarlo completamente.
Devo ammettere che ci sapeva veramente fare , leccava, succhiava, aspirava facendo entrare ed uscire il cazzo dalla sua bocca e ogni tanto lanciava uno sguardo di sfida al marito, che aveva smesso un istante di fotografare per estrarre il suo cazzo dai pantaloni e menarselo.
L’ho fatta smettere per non venire troppo presto, le ho detto di spogliarsi completamente ed io ho fatto la stessa cosa, poi l’ho fatta appoggiare con le mani contro un grande specchio che copriva gran parte della parete per potersi vedere mentre la scopavo,, mi sono posizionato dietro di lei e ho infilato il mio membro nella sua figa, ordinando al marito di fotografare e di smetterla per un istante di segarsi
E’ riuscito a fare solo qualche scatto, poi non ha resistito ed ha ripreso la masturbazione, sborrandosi ben presto sui pantaloni, mentre io continuavo a scopare la signora nella figa,e lei s si muoveva come se stesse ballando la danza del ventre e dopo poco è venuta urlando oscenità “Scopami porco, sono la tua puttana,la tua grande troia, troia, voglio che mi fai godere come una vacca in calore
Mi sono fermato un attimo,.ho tolto il cazzo dalla figa, ho inserito due dita dentro per bagnarle bene e le ho introdotte nel suo buchetto.
Vedendo questo il marito ha iniziato ad incitarmi a rompere il culo alla sua troia che adorava essere sfondata da dietro, non mi sono fatto pregare, l’ho inculata con forza, trovando poca resistenza alla penetrazione, a testimonianza del fatto che quella via era già stata percorsa precedentemente molte volte.
Ho detto al marito di porsi in ginocchio fra le gambe della moglie e di leccarle la figa mentre io la inculavo, e di leccarla sino a farle raggiungere un secondo orgasmo.
Ho sentito la sborra salire prepotentemente nel cazzo e le ho riempito il culo , mentre l’opera del marito portava la moglie a godere nuovamente.
Ci siamo riposati un attimo, io mi sono rivestito e il marito ( Ugo) si è ricomposto, ma ho preteso la Fabiana (la moglie) rimanesse nuda, si sedesse sul divano e continuasse a toccarsi le tette e la figa mentre spiegavo loro quali erano i miei progetti da attuare con loro.
Mi sono dilungato con dovizia di particolari, spiegando che per prima cosa avrei voluto portare Fabiana in un circolo di anziani, metterla a disposizione dei vecchietti intenti a giocare alle carte che avrebbero potuto di fare di lei tutto quello che avessero voluto
Ugo avrebbe dovuto rimanere a casa ed aspettare che la moglie al ritorno gli raccontasse tutto quello che aveva farlo per farlo eccitare e masturbare. .
La seconda proposta era di portare la donna in giro in macchina con me e Ugo, vestita con un top senza spalline e una mini ridottissima, senza intimo e in zone periferiche della città mostrarla ai passanti mentre scopriva le tette e la figa., se si fosse presentata l’occasione l’avrei fatta toccare da qualcuno o addirittura le avrei imposto di fare seghe e pompini in luoghi isolati
Le mie proposte sono state accolte favorevolmente accorte , ma prima di uscire ho voluto che Fabiana raggiungesse un terzo orgasmo, infilandosi tuta la mano nella figa mentre il marito le infilava una candela nel culo.
Il sabato seguente sono passata a prelevare Fabiana , l’ho accompagnata al circolo dove avevo avvertito i miei amici vecchietti che hanno dato fondo a tutte le loro energie per placare le voglie della donna.
Ecco quello che Fabiana ha raccontato al marito al ritorno:
“Alle cinque mi sono presentata al circolo con Gladius, .
Mi aspettavano cinque signori tutti sulla sessantina.
Indossavo una gonna al ginocchio bianca e una camicetta azzurra, niente intimo.
Il barista si è avvicinato sorridente,e dopo avermi salutato mi ha dato una vigorosa palpata.
«Senza mutande, eh puttana?» mi ha chiesto immediatamente.
Ho sorriso.
Un uomo ha chiesto a Gladius «Ma non dovevi portarci un'aspirante puttana?, questa sembra una signora per bene, anche se non porta le mutande.»
«Non preoccuparti, questa ci sa fare.» ha risposto prontamente.
«Da com'è vestita sembra una santarellina.» ha detto un altro.
«Andiamo nella saletta, poi vedrete...». Gladius mi ha preso per mano e mi ha guidato fino al centro della stanza.
Arrivata lì mi hanno fatto sedere su una sedia e si sono messi tutti e cinque intorno a me.
«Allarga le gambe.» ha ordinato Gladius.
Ero eccitatissima, avrei avuto cinque cazzi per me, ero già tutta bagnata.
Ho aperto le gambe come ordinato.
Uno degli uomini mi ha sollevato la gonna e mostrando a tutti la mia figa e il mio culo nudi.
Commenti piuttosto volgari sono saliti dagli uomini.
Uno di loro si è avvicinato e ha passato un dito sulla mia figa. sentendola bagnata ha infilato direttamente tre dita, facendomi sobbalzare, e iniziando a masturbarmi.
Un altro mi ha slacciato e tolto la camicetta mettendo a nudo le mie grosse tette
.Insieme ad un terzoo ha iniziato a mordermi i capezzoli, facendomeli diventare durissimi.
«Dici che è brava a fare pompini?» ha chiesto quello che non mi aveva mai toccata.
«Sembra nata per questo.» ha risposto Gladius.
L'uomo si è avvicinato e si è slacciato i pantaloni, liberando un cazzo floscio e piccolo.
«Succhia.»
Mi sono avvicinata e l'ho preso in bocca, leccandolo per fargli aumentare consistenza.
Mi hanno fatta mettere a gattoni.
Io succhiavo quel piccolo cazzo, mentre gli altri continuavano a toccarmi.
L'uomo a cui facevo il pompino è venuto quasi subito.
Allora tutti quanti si sono abbassati i pantaloni e si sono messi vicino alla mia bocca.
Mi sono inginocchiata.
Un uomo mi ha messo il suo cazzo in bocca e altri due hanno portato le mie mani sui loro.
Il barista si è dedicato alla mia figa ed ha iniziato a lapparla, mettendo un dito dentro e un altro nel culo.
Non so quante volte sono venuta e mi sono venuti in bocca e sul corpo.
I vecchietti dopo essermi venuti tutti in bocca erano spossati e nonostante i tentativi con le mani e con la bocca non sono riuscita a farli nuovamente indurire.
La mia figa era piena di umori per il lavoro della lingua del barista, morivo dalla voglia di godere con un c azzo dentro, fortunatamente Gladius lo ha capito, si è avvicinato, ha fatto sdraiare per terra il barista ,, l’unico che aveva ancora il cazzo duro, mi ha fatto posizionare sopra e mi sono impalata mentre Gladius mi faceva inchinare in avanti, si posizionava dietro di me e mi inculava.
Ho raggiunto prima io l’orgasmo liberatorio, poi il barista si è sfilato di sotto e mi è venuto sulle cosce mentre Gladius mi ha riempito l’intestino con la sua sborra.
Vedi che ti è piaciuto quello che ti ho raccontato , hai un cazzo duro come il marmo, vieni qui che la tua mogliettina ti succhia anche l’anima.”
Ugo che aveva già cominciato a masturbarsi dopo le prima parole della moglie non si è fatto ripetere l’invito, ha infilato il cazzo in bocca alla moglie che con grande maestria l’ho ha fatto ben presto venire, ingoiando con gusto il caldo liquido.
(continua)
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