La badante - parte prima

Scritto da , il 2015-11-22, genere tradimenti


Sonia è una piacente signora di 55 anni, sposata da 30 anni con un uomo poco più grande che le ha dato due figli. E’ di altezza media e di corporatura florida, è sempre stata in carne anche a 20 anni, fianchi larghi, deretano generoso e prominente da donna del sud, un seno matronale, florido, imperiale, tenuto a bada da enormi reggiseni su misura, porta i capelli corti che non tinge, sono biondi con striature di grigio.
Benché il suo corpo fosse per molti uomini eccitanti non aveva mai avuto avventure extraconiugali.
Un giorno un’amica che di mestiere assiste anziani a domicilio le chiede un favore, deve assentarsi per un week end per andare a un funerale giù al sud, ha un anziano costretto a letto da una malattia, dovrebbe farle il favore di assisterlo, deve dargli da mangiare, pulirlo e fargli compagnia.
Sonia è una donna generosa, accetta e così quel venerdì pomeriggio lascia il marito e il figlio, ha con sé un piccolo trolley, dormirà nella casa del vecchio nel letto della sua amica.
Il suo assistito si chiama Frank, è un uomo di settant’anni molto robusto, di mestiere lavorava al mattatoio, è un uomo possente, radi capelli bianchi, barba non rasata, ha un aspetto duro ma indifeso, costretto a letto da mesi, deve essere accudito in ogni cosa, non può muovere né braccia né gambe.
Sonia si presenta a Frank indossando un pullover di lana azzurro molto attillato che esalta il suo seno ampio e generoso, il pullover è leggermente scollato a v e lascia intravedere un po’ della morbida e bianca carne delle mammelle straripanti. Sotto indossa una gonna di lino grigia che le arriva sotto il ginocchio, la gonna veste bene i suoi fianchi straripanti ed evidenzia la prominenza del suo suntuoso deretano.
Frank la osserva, è molto più piacente della badante ufficiale, le risveglia appetiti che credeva ormai sopiti, il suo membro dà segni di risveglio, credeva ormai che fosse avvizzito dopo anni di infermità, paralizzato come il reste delle sue membra, invece lo sente gonfiarsi, riprendere vita, calore, il sangue torna a circolare e a irrorare il pube, la prostata sembra ancora funzionare.
Sonia non si accorge degli sguardi di Frank, si preoccupa solo di assisterlo bene, tuttavia nota le braccia e il petto dell’uomo, sembrano possenti, gonfiano il pigiama con qualcosa che non sembra affatto grasso. Il volto dell’uomo è scavato e pieno di rughe, appare duro ma gli occhi sembrano dolci e vivaci, l’apparenza è che da giovane fosse stato un uomo affascinante.
Il pomeriggio passa tranquillo, Sonia trascorre il tempo mettendo a posto in casa, ogni tanto porta da bere a Frank o lo sistema meglio a letto, nel farlo deve spesso sporgersi sopra il letto e in questo modo le sue poppe sfiorano il petto di Frank e la scollatura lascia a Frank una vista privilegiata sulle mammelle della sua badante, il suo membro dà sempre più segni di risveglio, accenna addirittura a una timida erezione quando Sonia nel sistemare il cuscino urta il braccio destro di Frank prima con il seno sinistro e poi nel ritorno con quello destro, dando all’uomo piena consapevolezza della morbidezza di quei seni, la sensazione è piacevole e provoca nell’uomo un turbamento di cui Sonia non si avvede.
Le cose precipitano quando è il momento della doccia, nella lista di cose che l’amica le ha lasciato c’è il bagno, è un’incombenza da adempiere due volte a settimana e una di queste tocca a lei. Frank non si può alzare da letto essendo paralizzato agli arti inferiori e superiori. La casa inoltre non è dotata di un bagno accogliente, ha un gabinetto molto stretto in cui a stento passa una carrozzella e la vasca da bagno è compromessa dalla scarsa manovrabilità. Per cui Frank deve essere lavato a letto.
Per farlo Sonia deve seguire una procedura che l’amica le ha lasciato in un foglio. Deve prima di tutto mettere una cerata sotto Frank, lo fa non senza fatica, nel farlo i suoi seni sfiorano spesso il corpo di Frank non lasciando indifferente quest’ultimo e in particolare il suo membro che inizia a gonfiarsi e a pulsare sotto il pigiama, il rigonfiamento diventa evidente e imbarazzante, anche perché la dotazione di Frank è incredibile. Difficile ignorare un cazzo così grosso, Frank è dotato di un membro enorme, grosso quanto un braccio di Sonia e lungo quanto un suo avambraccio, un membro possente che diventa più grosso alla base dove termina con due testicoli gonfi e grossi come quelli di un toro.
Un membro così grosso è difficile da nascondere sotto il pigiama già a riposo e infatti Sonia si era accorta dell’enorme rigonfiamento, ma non ci aveva troppo fatto caso, ora però era difficile ignorarlo, il pigiama sembrava dovesse scoppiare, il membro enorme di Frank era costretto dal pigiama teso a espandersi lungo la coscia, sotto Frank non ha mutande.
Sonia cerca di far finta di niente ma è in visibile imbarazzo e lo è anche Frank, tuttavia deve continuare l’operazione. Chiede a Frank di togliersi la parte sopra del pigiama. Spera così che quell’erezione si calmi. Frank toglie la maglia del pigiama e resta con il busto nudo, Sonia osserva compiaciuta il petto possente coperto da virili ciuffi di peli bianchi, le braccia mostrano sotto il grasso il disegno dei muscoli che una volta dovevano essere guizzanti. La donna cerca di non pensare a quel grosso bozzo, copre la parte sotto di Frank con un asciugamano e poi comincia a lavare con una spugnetta la parte superiore. Frank chiude gli occhi mentre Sonia lo lava e poco dopo sembra essersi addormentato.
Sonia pensa che sia meglio così. In realtà Frank finge di dormire, sta assaporando le carezze di Sonia e pregusta il momento in cui dovrà passare a lavare la parte sotto… la sua badante solitamente lo lava in fretta, il suo membro non si rizza, quella donna non gli risveglia alcun appetito sessuale.
Sonia termina la parte superiore e ora a malincuore deve passare a quella inferiore. Per fortuna Frank sembra dormire profondamente e questo la solleva di qualche imbarazzo. Toglie l’asciugamano e per fortuna nota che l’erezione di Frank è venuta meno. Abbassa lentamente i pantaloni del pigiama ed ecco che il grosso membro di Frank guizza fuori in tutto il suo spessore, è ancora gonfio ma non duro, tuttavia è enorme, un grosso cetriolone bianco adagiato in mezzo alle cosce dell’uomo. Sonia è turbata, non ha mai visto un cazzo così grosso, mentalmente lo paragona a quello del marito e deve constatare che quello del marito al confronto sembra quello di un neonato, del resto fisicamente suo marito è magrolino, il membro di Frank sembra proporzionato alla sua mole. Rossa in viso, imbarazzata e a malincuore eccitata dalla situazione Sonia afferra la spugnetta e comincia a lavare la parte inferiore di Frank, comincia dai piedi in modo da lasciare per ultime le parti intime. I piedi di Frank sono giganteschi ma ben curati, non puzzano affatto, Sonia li pulisce con amore e dedizione poi passa ai polpacci, gli occhi non osano sollevarsi per paura di intercettare il grosso membro di Frank, mentre sfrega i polpacci si chiede come mai non abbia coperto i genitali di Frank con l’asciugamano ma poi valuta che tanto prima o poi dovrà esporli per lavarli, tanto vale farci i conti subito. Così considerando tra sé risale il corpo di Frank, le sue mani ora massaggiano e lavano le ginocchia e poi la parte inferiore delle cosce, i muscoli sono flaccidi ma sente che una volta quell’uomo era un marcantonio imponente con muscoli che facevano impazzire le donne… per non parlare di quel cazzo incredibile…
Quest’ultimo pensiero le affiora alla mente inaspettato, un lato nascosto di sé, un lato dissoluto, peccaminoso, colpevole, sembrava spingerla a pensieri sconci e audaci… Cerca di reprimere questa parte.
Per tanti anni è stata una donna virtuosa, non ha mai pensato nemmeno una volta di tradire suo marito, e di certo non inizierà a pensarci adesso, alle prese con un uomo infermo, no, mai…
E’ arrivato il momento… Sonia immerge la pezza nella bacinella dell’acqua tiepida e poi la posa sul membro di Frank, la passa piano piano procedendo dall’alto verso il basso. Ora deve insaponarlo e sfregarlo con le mani, naturalmente ha guanti di lattice, fa parte della procedura. Cerca di pensare in modo professionale, di essere distaccata, lontana da lì, come se il suo vero io fosse da un’altra parte e lì ad adempiere quella funzione fosse una parte fredda, meccanica, di sé. Con le mani comincia a massaggiare il membro di Frank, lo fa con delicatezza cominciando dall’enorme glande rosa, sotto il suo tocco vellutato il cazzo comincia a crescere, Sonia lo sente sotto le dita, non può ignorarlo, il membro si sta gonfiando e allungando sotto le sue mani, se non si sbriga presto avrà tra le mani un cazzo in completa erezione, un enorme manganello svettante, pieno di sangue, un cazzo pulsante di vita e di sperma… troppo tardi, eccolo che si rizza lento ma inesorabile, Sonia è rossa come un peperone, è imbarazzata ma è turbata da un sentimento che si fa strada dentro di lei, quel cazzo le piace tanto, lo ammira, lo guarda in tutta la sua possanza, è un cazzo magnifico, enorme e durissimo, un pezzo di marmo, Sonia nota le vene in rilievo e le tante nervature che sono quelle che al contatto con le pareti della vagina provocano quel piacere intenso e terribile…
Sonia è ipnotizzata da quel cazzo enorme, lo misura mentalmente, sarà lungo almeno 25 cm e di larghezza è qualcosa di inaudito, è grosso, veramente grosso. La donna tremante di eccitazione guarda Frank, sembra dormire profondamente, poi con le mani insaponate accarezza i coglioni, così gonfi e grossi, pieni di sperma… poi comincia a sciacquare il membro in erezione, le sue mani vanno su e giù lentamente finché il cazzo di Frank non comincia a pulsare e tremare, Sonia sente sotto le sue dita che quel cazzo sta per esplodere, sembra scoppiargli fra le mani, è diventato rosso e le vene sembrano raddoppiate in dimensione, il suo petto si abbassa e si alza affannosamente, ora è eccitata bestialmente, non può nasconderlo, il prurito tra le sue gambe è inaudito, sente un calore crescere, le mutandine si bagnano, si sente sporca, non riesce a staccare gli occhi e le mani da quel cazzo terribile, poi l’esplosione… Frank sborra improvvisamente, il cazzo pulsa e sfugge alla presa di Sonia, come un cavallo imbizzarrito impenna vibrando nell’aria, più schizzi si sollevano alti, uno schizzo raggiunge il viso di Sonia, calda sborra le finisce sulle guance e sulle labbra colandole sul mento, altri schizzi si riversano sul petto di Frank, qualche goccia di sborra scivola nella scollatura di Sonia, attraverso l’incavo scendono tra i seni impastandosi con il tessuto del reggiseno… Sonia ora si vergogna, si stacca e dopo aver coperto Frank con un asciugamano corre in bagno a pulirsi… un po’ di sborra di Frank le è finita in bocca, Sonia non la sputa, con estrema voluttà invece la assapora e la inghiotte, il gusto la seduce, ha un buon sapore, il sapore della perdizione, non aveva mai assaggiato la sborra… in bagno si toglie freneticamente il pullover, raccoglie con un dito lo sperma di Frank e lo porta alla bocca, lo lecca estasiata mentre sollevata la gonna a scoprirle il culo si infila una mano sotto le mutandine e si masturba venendo con violenza, un’onda impetuosa di piacere che la spossa, la lascia senza fiato… Aspetta qualche minuto per calmarsi, è rossa in viso, i lineamenti stravolti dal piacere, i capelli in disordine, si ricompone e cercando di apparire calma e professionale torna da Frank che sta ancora dormendo. Lo pulisce, lo asciuga e lo riveste. Ora è tornata in sé ma non riesce a guardare Frank negli occhi. Frank le sorride. Lei balbettando gli dice che preparerà la cena.
[continua]

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