Il mio dio greco

Scritto da , il 2015-11-11, genere gay

Ciao a tutti, mi chiamo Giovanni, sono di Venezia e questo è il mio primo racconto erotico.

Ho 18 anni, sono alto, molto magro e ho una sconfinata passione per il cazzo.
Non so quando sia iniziata, credo di essere stato sempre gay. Fatto sta che da tre anni sono in fissa con un mio compagno di classe: si chiama Oliver, è biondo platino (è inglese), occhi blu di una bellezza che toglie il fiato, fisico pazzesco per le ore in palestra, ma soprattutto il culo più bello che abbia mai passeggiato sopra al Ponte di Rialto. Passo le ore a guardarlo, impazzisco quando si fa il codino ai capelli e però soffro come un disperato perché lui è etero al 300%. Calciatore, sportivo, sempre circondato da mille fighe eccetera eccetera. La nostra amicizia, nonostante fossimo in classe dalle elementari, è sempre stata molto fredda e raramente si è spinta oltre il saluto reciproco.
Fino a quest'estate.
Per vari motivi con cui non sto ad annoiarvi, è capitato che Oliver venisse in vacanza con la mia compagnia a Gallipoli, la meta tanto amata dai giovani della scorsa estate.
Per una non so quale congiunzione astrale o miracolo di qualche divinità orientale, io e Oliver siamo finiti in camera assieme, con un nostro terzo amico in comune, Edoardo. Anche lui un gran pezzo di figo, nuotatore, sorriso perfetto, due gambe che signori miei fanno perdere la testa, di quelle che ti fanno venir voglia di buttarci la testa in mezzo e non lasciarle più.
La prima sera andiamo alla Praja, una discoteca del posto, e per festeggiare la fine della scuola beviamo come se non ci fosse un domani: un mojito, due moniti, tre mojiti eccetera..(io al secondo ero già ubriaco perso perchè non reggo l'alcol) e alla fine decidiamo di tornare negli appartamenti che avevamo affittato.
Noi tre entriamo in camera e io che nel frattempo mi ero ripreso cerco di farli sistemare alla meglio (credo davvero di non aver mai visto delle persone tanto ubriache) e, per il caldo africano che stava facendo in quei giorni, ci spogliamo e restiamo in mutande, io in boxer e loro in slip. Che ben di dio. Oliver mi fa venire il cazzo duro nel giro di tre secondi: è un po' rosso in viso per l'ebrezza, i suoi pettorali sono piccoli ma molto definiti e poi... e poi il suo culo. Avete presente quei culi perfettamente sferici, alti, con le due natiche ben distanziate, duri come il marmo. Avendo i capelli chiarissimi è praticamente come se non avesse peli, e questo mi manda in visibilio. Edoardo, non so per quale motivo, forse anche lui per l'alcol, ha il cazzo duro, una mazza di 20 cm che già solo attraverso gli slip mi fa impazzire dalla voglia. Edoardo si accorge che continuo a fissargli il pacco e mi chiede "Oh Gio, cosa continui a guardare?" Io, un po' in imbarazzo, dal momento che loro non sono a conoscenza della mia omosessualità, gli rispondi che ero in fissa e mi volto. Oliver allora fa "Dai smettila, sappiamo benissimo che sei una troia, a scuola non fai altro che fissarmi il culo, non prenderci per cretini". Io divento rossissimo e faccio per andare in bagno, ma Edoardo mi blocca e mi fa inginocchiare sul pavimento freddo. "Senti, io e Olli non scopiamo da non so quanti mesi ormai, quindi tu adesso ci fai godere, e se non saremo soddisfatti della prestazione, diremo agli altri della tua passione per la minchia". Io penso "che begli amici di merda", ma il pensiero passa presto e mi rendo conto della situazione fantastica in cui mi trovo. Faccio la prima mossa, abbasso gli slip di Dodo e e mi ritrovo davanti un cazzo perfetto, di quelli proprio belli, depilato, lungo e grosso. Inizio a fargli un pompino: prima gli sputo sulla cappella e poi inizio a succhiare su è giù, su e giù, e lui inizia a gemere. Non riesco a prenderlo tutto in bocca perchè è troppo lungo, ma il bastardo mi prenda per i capelli e inizia a scoparmi la bocca così forte da farmi quasi male. Mi vengono dei conati ma non posso permettermi di rovinare un momento così bello. Continuo a subire da brava troia che sono e il porco continua a godere. Olli spinge Dodo da parte e mi si piazza davanti, con il suo bel cazzo già pronto all'uso: io però lo faccio sdraiare sul letto, gli alzo le gambe e inizio a succhiargli le palle, prima una e poi l'altra, le lecco per bene e ci gioco con la lingua; Olli sta urlando da quanto lo faccio godere. Mi sposto poi sul suo cazzo, gli prendo la cappella con le labbra e stringo abbastanza forte ma non troppo, di modo che lui possa trarne un piacere divino. E succhio e succhio, lecco, me lo divoro quel cazzo, tutto troppo troppo bello.
Olli si mette sulle ginocchia davanti a me, di spalle, dandomi il culo, io mi metto a 90 e inizio a leccargli il buco, leccandogli e mordendogli quelle sfere perfette e dure come non so cosa (la linea dell'abbronzatura le rende ancora più eccitanti).
Dodo mi si mette dietro, tira fuori un preservativo, in realtà destinato a qualche fighetta, e inizia a darmelo nel culo: il male è atroce per lo spessore del suo cazzone e lo stronzo, anche se io stessi urlando per il dolore, continua a pompare e a inculcarmi con forza. Dopo un po' il dolore inizia a divenire piacere e scopro di essere davvero nato per prenderlo nel culo. I due decidono di cambiare posizione, Edoardo si sdraia, io mi sdraio vicino a lui e riprende a inculcarmi, mentre Olli si piazza vicino a me per continuare con il pompino che avevamo prima lasciato: ho un maschione che me lo dà nel culo mentre mi bacia il collo, il mio dio greco che si contorce per il piacere mentre gli succhio il cazzo come mai una delle sue ragazze deve aver fatto: sono in paradiso. I due vengono contemporaneamente e i miei due buchi si riempiono di sborra.
Si dichiarano soddisfatti della prestazione, il mio segreto è al sicuro.

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