Mio fratello -1

Scritto da , il 2015-10-13, genere gay

Una sera d'estate ero tranquillamente disteso sul letto in camera mia. Saranno state circa le due di notte, quando sentii la porta di camera aprirsi piano, cigolare e poi richiudersi con un tonfo sordo. "sarà tornato Jack"
Jack, ovvero Giacomo, è mio fratello. Soggettivamente è un bel ragazzo, non troppo alto, circa 1.78, magro con un bel fisico sportivo. È molto simile a me, entrambi biondi. Con una sola peculiarità, i suoi occhi sono rugiada, mentre i miei sono blu scuro.
Tornando a noi, sicuramente era lui. Sentii un fruscio, molto probabilmente si stava spogliando. Eravamo al buio, perciò non riuscivo a capire cosa stava facendo. Nessun rumore. Poi finalmente il suono delle lenzuola che si scostano e un lieve sussurro, pronunciato nella notte, illuminato dal chiarore della luna. "Buonanotte Ben."
Mi svegliai con i raggi del sole che mi cullavano dolcemente.
Aprii gli occhi, e non subito notai mio fratello mezzo nudo girato in modo da pormi la schiena.
Il suo sedere era ben esposto, coperto, purtroppo, da un paio di boxer grigi. La pelle della schiena così delicata, chiara, quasi rifletteva i raggi del sole che lo coltivano dolcemente. Mi mossi leggermente, per fargli capire che mi stavo per svegliare. Velocemente lo vedo mettersi un paio di pantaloncini da basket, e una canottieria nera. Si, mio fratello era sexy. Mi alzai fingendo fatica, bofonchiai un "Giorno J", e mi stirai tirandomi a sedere sul letto. "Ah, buongiorno fratellino."
Il viso di mio fratello è davvero molto gradevole. Le guance contornate da qualche lentiggine chiara, due tenere fossette ai lati della bocca che mostrava solo a pochi. Difatti molte ragazze gli andavano dietro, ma stranamente non ha mai considerato nessuna di quest'ultime.
Mi alzai piano, e lentamente mi avvicinai a lui. Lo cinesi con le braccia poggiando il mento sulla sua spalla. Immediatamente le sue guance presero fuoco. Scoppiai a ridere, e lui mi spinse via borbottando uno "stronzo.."
Poco dopo eravamo in cucina a fare colazione. Mamma ci salutò e andò a lavoro come succede ogni giorno. Riposi la tazza nel lavello e salii in camera per fare i compiti. Non passarono molti minuti, che mi raggiunse Jack. Non ci feci molto caso, ma con la coda dell'occhio notai che si stava sfilando la maglia. Mordicchiai la gomma del lapis, con cui stavo facendo i compiti di inglese. "Io mi stendo un po'." Annuii col capo. Finiti i compiti, mi stiracchiai sulla sedia. Feci per alzarmi, ma mi bloccai a mezz'aria, in una posizione tutt'altro che comoda. Non mi ero accorto che mio fratello si era spogliato completamente.
Il suo pene era dritto, molto lungo e con una cappella bella grossa. Lo guardai in viso, le mani dietro la testa, gli occhi che mi fissavano, desiderosi di qualcosa che ancora non avevo identificato. Si alzò lentamente, avvicinandosi a me con la stessa lentezza. Iniziò ad alzarmi la maglietta sfilandomela poi del tutto, passò una mano su tutto il petto, tracciando dolcemente ogni mio muscolo, arrivò ai capezzoli, stringendoli dolcemente.
Mi guardò, un momento che pareva infinito.
Poi mi baciò.


(Continua)

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