Le esperienze mie e di mia moglie 2

Scritto da , il 2015-09-02, genere trio

Il giorno dopo finita la colazione mia moglie va a vestirsi per andare al lavoro... io e Gianni rimaniamo in trepida attesa di come si sarebbe presentata... rimaniamo alquanto delusi quando la vediamo arrivare in jeans... lei ci dice “mi dispiace ragazzi mi è appena venuto il ciclo... niente giochini per un pò” “vabbè” dico io “allora aspettiamo con ansia che ti finisca” e ridiamo tutti.

Piccolo siparietto comico... non vi dico quanti clienti venuti il giorno prima si siano ripresentati sperando in un altro po’ di spettacolo, e come sono poi andati via delusi dal fatto che Ada avesse i jeans... (anche se a dire il vero anche in jeans ci faceva la sua porca figura)... tanto che dissi quel giorno ad Ada “vuoi vedere che abbiamo trovato il modo di aumentare le vendite? Basta che tu ti metta tutti i giorni sexy!!”.

Per qualche giorno mettiamo dunque da parte i nostri “istinti” e ne approfittiamo per uscire tutti e tre in “maniera più normale” andiamo al cine o al ristorante o a fare un giro.

Poi una mattina vediamo arrivare Ada pronta per uscire con una mise da infarto minigonna marrone aderente e cortissima, collant grigio fumo rigorosamente senza intimo, come abbiamo potuto accertare visto che lei si è alzata la gonna appositamente per farci arrapare, e stivali neri tacco 12... noi proviamo ad avvicinarci per toccare tutto quel ben di dio, ma lei ci ferma e ci dice “no state calmi, dovete soffrire un po’, dovete guardarmi e desiderarmi e stasera ci divertiamo”
Andiamo dunque al lavoro e di nuovo passo un’intera giornata eccitatissimo al vedere Ada con quelle bellissime gambe e cosce in mostra e al vedere come tutti la guardavano arrapati.

Nel tardo pomeriggio sono dovuto uscire dal negozio per delle commissioni ed ho lasciato Ada da sola... ho fatto però un po’ tardi e sono rientrato in negozio dopo circa mezzora dall’orario di chiusura... rientrando trovo la porta chiusa... mmm mi dico che succede?... apro con la mia chiave, nel negozio non c’era nessuno, vado nel magazzino visto che c’erano le luci accese e trovo Ada e Gianni sdraiati e intenti in un bel 69... “ah bene” dico io fingendomi incazzato e Ada mi dice “beh tu non arrivavi più!! Non potevamo certo stare ad aspettarti e perdere tempo no?” e riprende a pompare il cazzo di Gianni... a quel punto mi sento sempre più eccitato tiro fuori il cazzo e comincio a masturbarmi davanti a quella scena... sempre menandomelo mi avvicino a guardare come Gianni le leccava la figa, come uno zoom di un film, Ada aveva i collant abbassati e lui aveva infilato la testa tra i collant e la figa di Ada e gli leccava un po’ il clitoride e un po’ la vagina... poi entrava quel tanto possibile la lingua in vagina e lei ansimava ogni volta e pompava sempre più forte il suo cazzo... dopo un po’ mi avvicino al viso di lei, le sposto i capelli per guardare meglio e proprio in quel momento Gianni le sborra in bocca, lei inghiotte immediatamente e quel poco di sborra che scendeva giù dal cazzo la leccava ingordamente... a quella scena non resisto più e le dico di prendere in bocca il mio membro e le sborro anch’io in bocca, di nuovo lei, godendo anche per il suo di orgasmo, beve tutto e non si fa scappare neanche una goccia.
Torniamo a casa e durante la cena propongo loro di guardarci dopo cena un film a luci rosse per rendere il tutto più pepato, proposta accettata da entrambi caldamente.
Allora dopo cena andiamo in salotto loro si accomodano sul divano ed io prendo la cassetta vhs la infilo nel videoregistratore schiaccio play e mi vado a sedere con loro sul divano. Ada era al centro e noi due accanto a lei... lei era ancora con la mini e stava con le gambe incollantate un pò larghe, tanto che noi buttavamo uno sguardo al film e uno sguardo alle sue cosce. Il film, se non ricordo male, aveva come protagonista una certa Teresa Orlowsky attrice che indossava quasi sempre delle belle calze e reggicalze, e spesso le calze erano anche belle lucide, che aveva due seni enormi e che era praticamente una bella gnocca.
Chiaramente man mano che si svolgevano le scene del film eravamo sempre più eccitati tanto che Ada ci sbottona ad entrambi e ci esce il cazzo e comincia a menarcelo, a me con la destra e a Gianni con la sinistra... noi le toccavano le gambe, i seni e spesso infilavamo le mani sotto i suoi collant per toccarle la sua micetta che era già in un lago di umori.
Ad un certo punto nel film arriva una scena a tre con la protagonista e due uomini e Ada ci propone “facciamo tutto quello che fanno loro?” ma certo gli rispondo e ci spogliamo, taglio con una forbice il tassello dei collant di Ada e ci apprestiamo a fare tutto quello che si svolgeva nel film... l’attrice dopo avere tirato fuori dai pantaloni dei due maschi il loro uccello durissimo si abbassa e prendendoli uno con una mano e l’altro con l’altra comincia a leccarli entrambi e a pomparli a turno. Allora Ada esclama “oh che cazzoni enormi che hanno quei due!!! Mmmm” si abbassa e, come faceva l’attrice, ci prende i nostri cazzi a comincia a leccarli a pomparli e addirittura se li mette entrambi in bocca contemporaneamente. Poi la bella mora della Orlowsky si siede su di un divano, allarga le gambe e mentre uno le lecca la figa lei continua a spompinare l’altro, anche noi ci mettiamo nella stessa posizione. E va avanti così per un bel po’ fino a quando l’attrice si siede sopra uno dei due attori si infila il suo cazzo in vagina e si prepara per ricevere il cazzo dell’altro nell’ano... a questo punto Ada rimane un po’ interdetta... (per la verità ad Ada il sesso anale non è mai piaciuto tanto, infatti l’avevamo fatto solo due o tre volte, al limite un dito mentre la penetravo in vagina lo accettava ma il cazzo nell’ano le piaceva veramente poco)... quel giorno però eravamo tutti troppo eccitati, e passato un primo momento di indecisione ci dice “ma si! non posso perdermi l’occasione di avere tutti e due i buchi pieni da questi due cazzi bellissimi” e mi chiede all’orecchio di penetrarla io nel suo culetto e di lubrificarla per bene per non avere troppo dolore... si siede su Gianni che era evidentemente eccitatissimo da questa cosa nuova, si infila il suo cazzone in vagina ed io mi preparo da dietro a prenderle il culetto... piano piano, anche se con un po’ di fatica, la penetro e comincio a stantuffare, lei tra un gridolino di dolore e un gridolino di piacere comincia a sospirare e a dire “si si così fottetemi tutta... mi sento tutta piena... che sensazione che non vi dico” e continua ad ansimare... (chiaramente per lei era la prima volta che aveva una doppia penetrazione).
Nel film ad un certo punto i due attori portano i cazzi vicino la faccia della Orlowsky per sborrale li nel viso, Ada ci dice “voi invece no dovete sborrarmi entrambi dentro e magari contemporaneamente, voglio sentire il calore della vostra sborra nella mia figa e nel mio culetto” e comincia a menarsi violentemente il clitoride, noi sempre più infoiati la sbattiamo sempre con più velocità... e non riusciamo a sborrare in contemporanea ma quasi e lei godeva da matti e gridava “che bello! che calore! La vostra sborra dentro di me!”. Usciamo i nostri cazzi e la nostra sborra che usciva dai suoi buchetti si mescolava, e lei, anche se ormai spossata, si accarezzava e rimescolava il tutto alla sua di sborra che era anch’essa copiosa.

Questi primi giorni della nostra avventura con Gianni li ricordo perfettamente come se fosse ieri, gli altri in cui abbiamo fatto quasi ogni giorno delle belle acrobazie erotiche si perdono un pò nei miei ricordi, ed i particolari sono un po’ annebbiati. Ricordo comunque che per tutto il tempo che sono durati i lavori a casa dei miei ce la siamo goduta da matti. Poi finiti i lavori i miei sono rientrati e non c’erano più scuse plausibili per cui Gianni potesse continuare a stare da noi e tornò sopra dai miei.

Ma non abbiamo interrotto del tutto... Come vi dicevo Gianni tornò dai miei per cui era un po’ più difficile organizzare incontri per dedicarci ai nostri giochetti. Alcune volte ci soffermavamo un po’ in negozio dopo la chiusura ma potevano essere solo sveltine perché non potevamo giustificare ai miei ritardi eccessivi. Invece alcune domeniche pomeriggio Gianni veniva a trovarci con qualche scusa e rimaneva tutto il pomeriggio da noi e allora giù di porcate a volontà, anche se una volta a dire il vero abbiamo rischiato di essere scoperti da mia madre che all’improvviso è venuta giù e ha bussato alla nostra porta e ci siamo dovuti rivestire in fretta e furia, e sinceramente eravamo tutti molto imbarazzati tanto che non so e non saprò mai se mia madre magari non ha capito qualcosa.

In uno di questi pomeriggi c’era un’atmosfera tra di noi particolarmente calda e avevamo tutti voglia di trasgressione e pensando cosa poter fare mi venne in testa, e proposi loro, di andare in uno di quei posti frequentati dalle coppiette e dai guardoni. Ada non era totalmente convinta ma non disse di no, allora ci mettemmo in macchina e partimmo verso un parcheggio abbandonato, abbastanza isolato, dove avevo sentito dire che andavano molte coppiette ed era anche frequentato da molti guardoni. Ada era al solito vestita molto sexy, aveva una minigonna cortissima, autoreggenti nere, stivali neri, niente slip e una camicia bianca. Era un pomeriggio d’estate e quindi eravamo alla luce del giorno, ma arrivati là vediamo subito che c’erano due macchine abbastanza distanti tra di loro, dal movimento sembrava proprio che gli occupanti si davano abbastanza da fare, vediamo inoltre varie figure vicine alle due macchine intente a cercare di vedere dentro le macchine e a masturbarsi.

Ci posteggiamo anche noi distanti, e stiamo un po’ fermi per cercare di capire come muoverci. La situazione ci eccitava tutti e tre. Essendo in tre era un po’ difficile darci da fare dentro la macchina, decidiamo allora di prenderci di coraggio e usciamo dalla macchina. Ci mettiamo accanto la macchina dal lato verso la campagna, Gianni si mette di fronte ad Ada e comincia a sbottonarle la camicia e le esce i seni dal reggiseno, io mi metto dietro di lei a comincio ad accarezzarle il sedere, le alzo la gonna e poi passo con la mano ad accarezzarle la fica e a masturbarle il clitoride, lei comincia ad emettere piccoli gridolini di piacere. Ci accorgiamo subito che la nostra presenza non era rimasta inosservata, infatti a non più di 5 metri da noi accanto un albero vediamo che un ragazzo sulla trentina era già intento a guardarci e a masturbarsi. Questo fatto ci eccita ancora di più infatti vedo Ada che esce il cazzo di Gianni, si abbassa a 90 e comincia a pomparlo con foga. Io allora mi abbasso e comincio a leccarle la micina ed il culetto da dietro, dopo qualche minuto esco il mio pene e comincio a scoparla. La scena doveva essere eccitantissima perché vediamo il ragazzo che ci guardava che si masturbava come un forsennato, e che addirittura andava avvicinandosi per vederci meglio. Ad un certo punto,quasi senza nemmeno accorgercene, il ragazzo era proprio accanto a noi e con gli occhi invitava Ada a prendergli il cazzo, eravamo tutti veramente eccitatissimi e Ada non si fece pregare tanto e cominciò a masturbarlo. A quella scena sia io che Gianni abbiamo un picco di eccitazione e sborriamo entrambi, Gianni in bocca a Ada e io sopra le sue gambe. Il ragazzo, eccitatissimo anche lui, chiese a quel punto ad Ada se glielo prendeva in bocca, Ada se lo mise in bocca e cominciò a pompare con foga, quando capì che stava per sborrare se lo tolse subito dalla bocca e lo fece sborrare per terra.

Fu a quel punto che vidi Ada un po’ spaventata, mi girai e vidi che si stavano avvicinando tre uomini, abbastanza maturi e sinceramente poco rassicuranti, e allora dissi “ragazzi saliamo in macchina e andiamo via immediatamente” salimmo in macchina senza nemmeno risistemarci e partii a razzo, vidi dallo specchietto che quei tre quasi ci rincorrevano. Sinceramente ad oggi non so se l’abbiamo scampata per un pelo o se in realtà non rischiavamo nulla, fatto sta che quella è stata la prima e l’ultima volta che siamo andati in quel tipo di posti.

Dopo circa 3 mesi le nostre avventure con Gianni subirono una brusca interruzione. L’azienda di Gianni gli propose un trasferimento in Francia con notevole aumento di stipendio e siccome sarebbe stato da pazzi rifiutare, Gianni si trasferì in Francia ed allora per forza di cose i nostri giochi dovettero fermarsi.
Come ho già detto, all’inizio dell’autunno Gianni si trasferì in Francia, per cui le nostre avventure cessarono per un po’.

Per natale tornò in vacanza per pochi giorni. La sera della vigilia di natale invitammo a casa nostra, per il cenone, sia i miei che Gianni.

Ada si vesti per l’occasione in maniera anche fin troppo sexy, vista anche la presenza dei miei, con una mise natalizia da infarto. Aveva degli stivali neri tacco 12, collant bianchi, un vestitino rosso cortissimo con bordi in pelo bianco e un cappellino rosso tipico natalizio.

Difatti per tutta la cena sia mio padre che Gianni avevano gli occhi fuori dalle orbite e mia madre non faceva altro che ridere divertita dalle loro espressioni, io ero un po’ imbarazzato ma al contempo molto eccitato.
Finita la cena i miei andarono a casa, e Gianni rimase con la scusa che avremmo fatto una partita a carte.

Ada, rimasti soli, alzo la gonna per farci vedere che era stata tutto il tempo senza intimo, e la cosa ci fece arrapare ancora di più. Decidemmo di fare veramente un gioco con le carte per rendere la cosa più eccitante, io proposi una strip-telesina, la telesina, per chi non la conoscesse è una variante del poker ma con una carta coperta e le altre scoperte. Ada ci prese un paio di collant sia a me che a Gianni dicendoci di indossarli senza intimo in modo che a fine gioco si rimanesse tutti e tre solo con i collant e nient’altro. Andammo sia io che Gianni ad indossare i collant e ci rivestimmo e iniziò il gioco. Nella telesina si distribuisce una carta coperta ed una scoperta, chi ha il punto più alto decide la puntata per andare avanti, noi decidemmo che chi aveva il punto più alto costringeva gli altri a togliere un indumento. Poi si distribuisce un’altra carta scoperta e di nuovo chi aveva il punto più alto vinceva e gli altri dovevano togliersi un indumento, e così via. In questo modo abbastanza velocemente io rimasi solo in collant che erano un po’ stretti, e il cazzo era molto eccitato. A quel punto decidemmo che chi vinceva, se gli altri non avevano più indumenti da togliere, li obbligava ad una penitenza sessuale. Dopo che io rimasi solo in collant Ada aveva ancora 2 indumenti da togliere e Gianni 1, vinse di nuovo Ada per cui anche Gianni rimase solo in collant e io dovetti sottostare alla penitenza. Per penitenza Ada mi porto la fica a due centimetri della faccia costringendomi a non toccarla assolutamente e a non toccarmi nemmeno io, vi assicuro che era una vera tortura avere quella bella fica odorosa a due centimetri dalla lingua e non poter fare niente, il mio cazzo stretto nei collant premeva tanto da quasi farmi male. Alla carta successiva vinsi io, Ada tolse un altro indumento e a Gianni feci provare la mia stessa tortura facendolo inginocchiare ai piedi di Ada con la faccia davanti alla fica di Ada. L’eccitazione continuava a salire. Poi vinse di nuovo Ada e ci costrinse a fare una cosa che non avevamo mai fatto, ci obbligò a masturbarci a vicenda, dopo un primo imbarazzo, l’eccitazione era tanta che perdemmo qualunque remora e ci afferrammo a vicenda il cazzo e ci masturbammo con tutti i collant per un paio di minuti. A quel punto Ada era così eccitata che buttò via le carte si tolse il reggiseno e si inginocchiò davanti a noi, ci uscì il cazzo dai collant e cominciò a succhiarcelo ad entrambi a turno. Dopo poco ci spostammo sul letto così da sentire meglio lo sfregamento tra le nostre gambe incollantate e quelle di Ada. Rotto il tassello dei collant di Ada cominciai a leccargli la fica mentre lei pompava il cazzo di Gianni. Eravamo veramente infoiati, specie visto che con Gianni non lo facevamo da più di due mesi. Provammo molte posizioni, addirittura riuscimmo per un po’ a infilare entrambi i cazzi nella fica di Ada. E infine, cosa che non avevamo più fatto, Ada volle una doppia penetrazione, a Gianni stavolta toccò il bel culetto di Ada ed io ero nella sua fica, stantuffammo tutti e due per almeno un quarto d’ora e Ada gridava di piacere e si menava con forza il clitoride raggiungendo più volte l’orgasmo. Quando io e Gianni stavamo per sborrare Ada ci disse che lo voleva in faccia e così le sborrammo tutti e due sulla faccia riempiendogliela totalmente.

Finite le vacanze Gianni tornò in Francia e rimase lì fino all’estate successiva, quando ritornò in vacanza da noi e portò una bella novità.

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