La canzone dei vecchi amanti

di
genere
etero

Ed eccoci di nuovo qui, in quella stanza che troppe volte ha assistito alle nostre gioie e alle nostre pene. Hai cambiato i mobili e ridipinto le pareti. Ma io sento ancora aleggiare intorno a noi i ricordi insieme al fumo acre della sigaretta. Non so da dove vorrai ricominciare ma è per questo che siamo qui ora. Intimi ed estranei allo stesso tempo. Chiacchiere banali ci intrattengono ma negli interstizi dei miei pensieri risalgono alla memoria la sensazione delle tue mani su di me e già le desidero. Sembro inquieta e me lo dici. Ma non è timore il mio è solo la voglia di averti di nuovo dentro di me che mi tormenta. I nostri corpi sono cambiati come il mobilio ma sono consci, presenti e vigili.
Le tue labbra ad un tratto mi sorprendono poggiandosi sulle mie. Un bacio innocente. Non ci sento la passione divorante ma quasi la curiosità di un bambino. Sono così le tue mani e le tue labbra, ansiose di invadermi ed esplorarmi. Mi abbandono al tuo gioco, ti accarezzo e ti sorrido. Sento la voglia che sale dentro di me e le mie mutandine sempre più umide. Non voglio affrettare il tuo gioco ed è una deliziosa tortura. Mi prendi i capezzoli che già tendevano sfacciati la stoffa sottile del reggiseno. Li accarezzi prima con le dita e poi li assapori leccandoli lentamente, succhiandoli . Il mio corpo trema di desiderio, vuole di più , vuole esplodere. Finalmente le tue mani mi liberano di ogni indumento, posso sentire per intero la tua pelle contro la mia. Finalmente le tue mani sfiorano il mio clitoride strappandomi un piccolo urlo di goduria. Le tue dita si fanno largo con insopportabile lentezza in me costringendomi a muovere il mio bacino contro di esse, per comunicarti l’urgenza del mio desiderio ma sembri non ascoltarlo. Mi torturi lentamente, sembri assorto in un sogno. Le tue mani dentro di me e la tua lingua sui miei capezzoli . Mi dimeno, mi agito come impazzita dalla voglia. Non mi permetti di accarezzarti ma sento il tuo cazzo duro contro la mia gamba . Ti basta appena leccarmi il clitoride per farmi esplodere di piacere sul tuo viso. Mi fai succhiare le tue dita vischiose del mio piacere. Non mi dai tregua. Le tue mani e la tua lingua di nuovo mi esplorano e mi cercano ma non resisti ancora a lungo. Stavolta le mie mani hanno accesso al tuo membro, duro e lucido. Lo accarezzo beandomi di quelle sensazione di ebbrezza eccitante del sapere che è così per me, solo per me. Lo voglio dentro subito. Ti monto sopra impalandomi sul tuo cazzo magnifico. Le tue mani mi accarezzano i fianchi comunicandomi il ritmo del tuo desiderio, mi muovo sentendoti sempre più dentro di me. Parte di me. I movimenti si fanno sempre più veloci sento che stai per riempirmi mi pregusto la sensazione ancora prima che arrivi il fiotto a spegnere l’incendio delle mie viscere.
-non sei cambiata-
-neanche tu-
di
scritto il
2015-09-01
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