Io mamma e due sconosciuti a Sorrento

Scritto da , il 2015-08-07, genere incesti

Sorrento, incanto e perla turistica del mediterraneo. Una sera di luglio dell’anno scorso.
La serata è bellissima, il mare è calmo, la luna, che si riflette nell'acqua, pare sorrida, le luci di Ischia in lontananza creano una magia particolare
La musica del piano-bar sito al bordo della spiaggia si ode lontanissimo grazie al mare che ne trasporta i suoni; il locale è gremito di gente, a fatica si riesce a stare sulla pedana di legno preparata per l'occasione e musica, vociare e bibite si sprecano; l'afa della serata ha da poco lasciato spazio ad una leggere brezza marina, un sollievo per chi balla ai bordi, ma per chi si trova appena più ammucchiato al centro della pista è come stare in una sauna.
Io, un bel giovanotto di 25 anni e mamma, una splendida 47enne sempre sola . Mio padre ci abbandonò quando io avevo 10 anni e mai più è tornato, lei restia a nuove avventure , l’unica cosa che si concedeva era il mese di luglio a Sorrento a casa di certi nostri parenti che gentilmente ci cedevano casa. Quella sera uscimmo per andare a sentire un po’ di musica in spiaggia, balliamo e beviamo qualcosa come tanti altri speranzosi che anche quell’estate sorrentina ci regalasse qualcosa di nuovo belle e divertente….. mamma è sempre stata la mia passione ….ma quel che sta per accadere non me lo sarei mai aspettato….
L'afa è dunque insopportabile per chi balla al centro pista e dopo un po’, anche noi due cerchiamo di spostarci verso l’esterno, come altri che cercano un po’ di refrigerio, o quantomeno un pertugio, tra tutti quei corpi sudati ed accaldati, per accaparrarsi una fetta di aria pulita e fresca.
A fatica, spintonando tra corpi sudati e agitati dalla musica a tutto volume e illuminati dai lampi abbaglianti delle luci laser psichedeliche, riusciamo ad uscire all’aperto.
Troviamo spazio sul bordo-pista, vicino al baretto, dove si ammucchiano comunque a decine le persone, per fare la fila e dissetarsi.
In un momento di tregua anche noi riusciamo nell'intento di procurarci una bibita, ma subito dopo la musica torna prepotentemente a far sentire il suo richiamo, e così eccoci nuovamente scatenati a seguire il ritmo sfrenato delle canzoni.
Dopo una decina di minuti, qualche anima buona chiede a gran voce un paio di balli lenti, per i meno giovani... C’è una risata generale, ma la richiesta viene ben accolta da tutti, soprattutto da mamma che è di un’altra generazione.
E’ un buon motivo anche per tutti per calmare i bollori e far riposare le gambe, ed infatti le note di una canzone melodica riportano un clima più disteso per tutti.
Io abbraccio mamma e questo contatto porta a stare uniti i nostri corpi: ce ne stiamo stretti stretti l'uno all'altra, lei porta le braccia dietro al mio collo , ed io a mia volta le stringo i fianchi.
Due secondi dopo l'inizio del ballo sarà stata il bere , la trasgressione dei balli…ma in mamma vedo una luce negli occhi diversa……io l’ho sempre desiderata…quello poteva essere il momento giusto…c’ara un sacco di gente, nessuno ci conosceva, una scenata non poteva farla…..e li mi buttai….le diedi un bacio….mamma non si tirò indietro…… le nostre lingue si aggrovigliano tra loro, facendo salire inevitabilmente l’eccitazione reciproca … e il desiderio …
Le mie mani scendono più in basso, ad accarezzare con fare lascivo le nude cosce lasciate scoperte dalla gonna di mamma.
E altrettanto inevitabilmente, dopo solamente un paio di minuti, una mia mano si intrufola sotto la gonna, all'altezza dei glutei, iniziando una lenta, sensuale carezza tesa a saggiarne la rotondità, e quanto sono sodi….forse ho esagerato…….
Mamma mi lascia fare per qualche secondo, poi mi sposta la mano: alcuni, a bordo pista, si sono accorti della mano sotto la gonna, perciò mi sussurra di smetterla ed io, malvolentieri, obbedisco.
Ed è allora, girando lo sguardo, che mamma si accorge anche dei sorrisi maliziosi di due giovani ragazzi che, seduti sul bordo-pista, stavano guardando le sue cosce, le sue gambe e ciò che le stava facendo io.....
Lei sorride divertita ed inorgoglita …due ventenni che la guardano…..; i due giovani per un attimo abbassano lo sguardo, probabilmente intimoriti dall’essere stati scoperti nell'osservarla, ma poi si guardano negli occhi per un attimo ed entrambi le sorridono, quasi a scusarsi: restano sempre lì ad ammirarle le gambe, facendo scivolare lo sguardo fin sotto la corta gonna di jeans con disegnati fiori coloratissimi.
Mentre balla, di tanto in tanto mamma li osserva e si accorge che tra i due c'è una certa curiosità ed uno scambio di indicazioni non appena una ragazza con la gonna corta passa loro accanto: in quel preciso momento uno dei due dà un colpetto di gomito all'altro, facendo segno con gli occhi nella direzione da dove arriva la ragazza da poter spiare sotto la gonna.
La cosa che inizialmente la faceva sorridere, ora, con il passare del tempo e con le occhiate sempre più insistenti dei due ragazzi, le sta in qualche modo piacendo e inizia persino a sentirsi un poco eccitata, sentendosi osservata anche sotto la gonna, io resto perplesso….dalla eccitazione con me all’eccitazione anche con due altri ragazzi…..quella era la sera buona, la sera che non potevo toppare…….
Non a caso, nel suo continuo muoversi sulla pista,mamma rimane sempre nei loro paraggi e anzi più si avvicina a loro, più i due non smettono un attimo di guardarla, quasi con un tono di sfida, ora, senza più timore di essere scoperti.
A mamma, si chiama Paola, non lo avevo detto ancora, ed ora la chiamerò per nome… comincia davvero a piacere questa cosa di fingersi ballerina sensuale, a me che avevo capito tutto mi dava fastidio ma reggevo il gioco, tanto dopo il bacio in pista e le mie toccate non avrebbe più potuto tirarsi indietro…le aveva accettate , ubriaca ma le aveva accettate. Avvicinandosi al bordo della pista dove siedono i due volteggiò su se stessa per mostrare meglio le gambe, e sicuramente anche le mutandine.
Dopo pochi minuti, le sussurrai all'orecchio due o tre battutine spinte che riguardavano i due ragazzi, ma per lei questo non era più un divertimento, si sta davvero eccitando, ed io lo capii dagli occhi languidi.
Di nuovo la voce dal microfono avvisa la clientela che ci saranno stati 3 balli lenti e che poi il gruppo musicale si sarebbe fermato una mezz'ora per riposare e dissetarsi a loro volta.
Io e mamma siamo nuovamente appiccicati, balliamo stretti stretti, ed io tento ancora di insinuare le mani sotto la corta gonna di lei oramai ero partito per la tangente, nulla mi poteva fermare…solo un suo ceffone che mai arrivò: il buio rende le cose più facili e questa volta mamma mi lascia fare, spingendosi apposta vicino ai due giovani.
La mia mano ora le sta palpeggiando il culetto e scende poi ad carezzare le cosce, mentre da parte sua porta una mano sulla patta dei pantaloni, iniziando a muoverla su e giù sul mio membro, che sente già duro sotto la stoffa, mimando una sega: tutto questo spettacolino, durato pochi minuti, è apposta per i due ragazzi, mamma oramai è andata io pure e pure i ragazzi che orami eranofuori di sé per l’esibizione erotica di noi due.
Paola, mamma, in quel momento prende una decisione: non appena si riaccendono le luci, mi afferra per mano, mi sussurra di uscire, dicendomi che vuole andare alla spiaggia a prendere un po’ d’aria fresca e, nel passare accanto ai due ragazzi, sorride e li saluta.
Ora siamo seduti sulla riva del mare, l’alcol ha fatto il suo effetto,ci stiamo sbaciucchiando; ma mamma si accorge di un movimento, proprio dietro la fila degli ombrelloni, a qualche metro da noi.
Mi fa notare questa cosa e mi chiede di guardare nella direzione indicata e … li vedo....: nascosti tra ombrelloni e lettini da spiaggia ci sono i due ragazzi di prima che ci stanno spiando, probabilmente nella speranza di vederci fare ben più di ciò che avevano ammirato in discoteca.
Noi sorridiamo e continuano a limonare, ma di tanto in tanto li teniamo d'occhio, commentando poi tra noi che forse si stanno pure segando al pensiero e alla vista delle cosce delle sue gambe.
E poi …....poi accade che mamma prende l'iniziativa, prendendo alla sprovvista anche me.
Da dove stiamo, non possiamo essere visti dalla strada: solo una fioca luce di lampioni permetteva una discreta visuale di qualche metro; perciò, mentre siamo così abbracciati, si sfila le mutandine, io, sorpreso e felice, resto lì , muto ad ammirarla; lei porta l'indumento appena tolto sul mio viso ed io lo stringo in faccia e ne percepisco l’intenso profumo di donna, a lungo bramato.
Non sono certo uno sprovveduto: le tiro su la corta gonna, ammirando la bella fessurina e poi con le dita inizio una lenta masturbazione; Mamma da parte sua lancia delle occhiate ai due ragazzotti, che non stanno più nella pelle assistendo all’eccitante spettacolino erotico.
In effetti, il sapersi guardata la sta davvero eccitando in modo pazzesco, al punto che, dopo qualche minuto, alzandosi in piedi, mi abbandona e, dopo essersi liberata della sabbia appiccicata addosso, si dirige decisa dai due, che per un istante hanno proprio paura di essere presi a ceffoni; ma il sorriso di lei li rincuora.
I due giovani stanno inginocchiati sulla sabbia, dietro una fila di sdraio ed ombrelloni; al sopraggiungere di mamma la guardano in viso, si aspettano almeno una ramanzina, lei invece si limita a dire loro di seguirla. Io resto basito, mamma prima provoca me e poi vuole due ragazzini ventenni che non sono io??????......
I due si guardano e, dopo un attimo di giustificata esitazione, fanno come lei ha ordinato: la seguono sin dietro la fila delle cabine, proprio sotto la strada, a pochi metri dalla passeggiata e dal solito muretto dove noi due la sera passeggiamo parlando del più e del meno dopo una giornata di mare.
Mamma si ferma e, dopo essersi guardata attorno e assicurata che nessuno li può vedere, così sfacciatamente come li aveva invitati a seguirla, senza dire una parola si slaccia la gonna e si toglie la maglietta, rimanendo davanti a loro completamente nuda, a lasciarsi ammirare dai due per qualche tempo; poi gli sussurra di calarsi i pantaloncini e che ora è lei che li vuole veder nudi. Io guardo in silenzio....arrapato ed arrabbiato.
Nuovamente i due si guardano e si scambiano un mezzo sorriso incerto, ma nessuno dei due prende l'iniziativa, intimiditi da una donna bella e più grande di loro; lei allora allunga le mani su uno dei due, slaccia la cinghia dei pantaloni e glieli sfila fino a terra, assieme alle mutande; il ragazzo istintivamente solleva prima una e poi l'altra gamba; lei gli sfila anche la maglietta e lo lascia lì nudo, con il cazzo moscio; poi fa la stessa medesima cosa al biondino più giovane e carino, che al contrario del suo compagno, mostra il suo membro bello eretto e si libera della maglietta da solo.
Lei sorride ad entrambi e sottovoce gli dice di avvicinarsi l'uno all'altro, poi si inginocchia e avvicina la sua faccia e la bocca al cazzo non certo enorme del biondino; senza farsi troppe remore inizia un lento su e giù, dopo esserselo praticamente introdotto tutto in bocca; l'amico li sta guardando con gli occhi fuori dalle orbite, così come me, che pian piano mi avvicino, eccitato alla vista di cosa sta facendo mia madre : è allora che comincia a toccarselo, ma immediatamente mamma si occupa anche del suo cazzo ora turgido e doppio e, dedicandosi quindi un po’ all’uno ed un po’ all’altro, facendo godere i ragazzi dopo averne avvicinati ancora di più i membri, per essere più comoda nel prenderli in bocca, sia uno che l'altro.
Bastano solamente pochi minuti: completamente nudi, con il pene in piena erezione, un attimo di pausa per far riposare le sue mascelle, ecco che mamma chiede loro se mai avessero già avuto esperienze con qualche loro amica: i due si limitano a dire no con la testa, mia mamma insiste ed allora chiede se sono vergini e dopo due secondi di normale imbarazzo, la loro risposta è un sì . Allora siete vergine come il maiale di mio figlio……….disse lei….loro imbarazzati…: ma come quel ragazzo è suo figlio???? E lei ma che fate mi date il lei…..pensate a scopare stasera approfittatene come ha fatto lui……..
Nel frattempo li ho raggiunti e mi fermo estasiato alla vista dei corpi nudi dei tre, intuendo cosa stava per accadere; senza proferire parola, mi tolgo la maglietta, pantaloni e mutande e mi avvicino a loro completamente nudo, anche io toccandomi fino a farlo irrigidire.
Mi inginocchio accanto a uno dei due ragazzi, il biondino, che era quello un po’ più effeminato, lo guardo incantato: è davvero bellino, molto carino… allungo la mano e gli accarezzo il membro, cominciando a menarlo; il ragazzo non si nega questo nuovo, per lui , piacere.
Mia mamma mi guarda e dice : stasera è la nostra sera amore di mamma, fai ciò che vuoi….sono anni che aspettavo che tu fossi mio complice………; io allora dico al biondino di sdraiarsi sulla sabbia, supino; abbasso il viso sul pene, lo accarezzo più volte, scoprendogli il glande e poi me lo prendo in bocca sino alla radice, iniziando un lento e dolcissimo su e giù, per alcuni minuti.
Mamma e il morettino a loro volta si sono sdraiati e lei, dopo averlo massaggiato in una lenta masturbazione, si volta dandogli le spalle, si china in avanti e stando lì, carponi, sussurra al ragazzo di andarle vicino: con una mano stringe il bastone eretto, si sfiora le labbra segrete e poi se lo infila lentamente dentro, con un sospiro …quindi comincia a muoversi avanti ed indietro, lui accompagna a sua volta i movimenti dapprima con dolcezza, poi, preso il ritmo giusto, inizia a spingersi fino in fondo, entrandole dentro tutto, sbuffando.
Io lascio il mio compagno, avendo capito che se continuavo così mi sarebbe venuto in bocca, ci ripuliamo entrambi della sabbia appiccicata addosso e ci avvicinano a mia madre che era in estasi sul quel giovane cazzo; lei si ferma, si sfila via dal morettino, ci guarda, ci tira verso se, prima me e poi l’altro e comincia a farci a tutti un lavoro di bocca, prendendo i nostri cazzi durissimi e doppi a turno, un po’ per uno, tutti e tre.
Io non riesco a crederci mia madre non la conoscevo affatto, si, avevamo fatto battute, parlato di sesso, provocati con sguardi ...ma mai era successo quello che successe quella sera.... non avrei mai pensato che fossimo così maledettamente e deliziosamente porci entrambi, e capaci di farlo assieme con due sconosciuti... per giunta giovani ed inesperti.
E’ poi il biondino che prende l’iniziativa: si mette tra le gambe di lei, le apre, la contempla per un attimo, deglutendo e beandosi di quella visuale, e quindi le si sdraia sopra; Mamma lo aiuta, si porta una mano tra le cosce, prende il cazzo piuttosto lungo del giovane e dandosi una leggera spinta se lo infila nella fica umida, senza fatica alcuna, essendo già abbondantemente lubrificata dall’eccitazione.
Il biondino è infoiato, lo si capisce da come le si muove contro e infatti, dopo due minuti o tre, mia madre sente la sborra calda, a fiotti, che le si poggia sul ventre completamente rasato, mentre lui le respira addosso e sbuffa il suo orgasmo appoggiato ad un suo orecchio.
Non passano due secondi, che il brunetto scansa l'amico: inginocchiato al fianco di lei si sta masturbando, chiaramente sta per venire, e allora mamma gli si avvicina con il viso e nuovamente se lo prende tutto in bocca, giusto in tempo per sentirsi riempire di liquido caldo sin giù per la gola. Beve tutto la mia dolce mamma troia…..
Ora sta a me, che non perdo tempo, sono arrapatissimo, la faccio girare inginocchiata carponi sulla sabbia, le inizio a leccare il culo e la fica, le mordicchio il clitoride, le spalmo il cazzo tra i due bachi facendoglielo desiderare , lei mugola e spinge con il culo aperto e fradicio di umori verso il mio cazzo....Io infilo a mia volta il mio cazzone grosso dentro la patata bagnata zuppa degli umori maschili e femminili e inizio a stantuffarla, guardando i due ragazzi che ammirano i miei colpi di reni che affondano fino alla radice del cazzo facendo intravedere a stento le palle che oramai trovavano anch'esse libero accesso nella fica di mia madrea. Erano entrambi di nuovo eccitati.
Mamma geme di piacere a sua volta, si muove assecondando i colpi , gode, sta godendo della mia virilità turgida che le dona voluttà infinita, ma si gode anche gli sguardi eccitati, stravolti e curiosi dei due fortunati compagni di avventura di quella afosa, indimenticabile nottata sulla spiaggia che hanno ripreso a menarselo…..
Mi stacco da lei, la faccio voltare e tutti e tre esplodiamo in una sborrata con grandi getti di sperma che le finiscono sul viso e sugli occhi; non contenta, lei si affretta a prendersi in bocca a turno i tre cazzi , per succhiare tutto lo sperma rimasto e ripulire le nostre giovani e turgide cappelle.
Poco lontano la musica del piano-bar ha di nuovo ripreso a suonare, i due ragazzi si sono già infilati i pantaloncini e la maglietta, ci salutano felici ed ancora storditi e, dopo aver dato un bacio a mamma, se ne scappano via come razzi, entusiasti per quella loro prima, indimenticabile volta.
Io e mia madre restiamo ancora qualche minuto lì, stesi nudi, a scambiarci coccole e commentare l’avventura… Poi ci rivestiamo e torniamo in discoteca , conservando in noi il ricordo sicuramente incancellabile di quella calda notte di luglio. In fondo le vacanze erano appena iniziate .....e mamma mi fece capire che non le era bastato...

Questo racconto di è stato letto 2 4 3 3 4 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.