Un nonno due porci e una nipotina

Scritto da , il 2015-07-30, genere incesti

Un nonno, due porci e una nipotina....


E' luogo comune che con il passare degli anni le persone migliorino e divengano più sagge, smussando gli spigoli caratteriali. Niente di più falso. Nel caso del Signor D. la degenerazione morale andava di pari passo con il trascorrere del tempo, e trovatosi a sessant'anni con una moglie orrenda ed acida, pensionato, privo di hobby e con una cultura medio bassa, certe predilezioni sessuali perverse e immorali cominciarono a prendere il sopravvento.
Caso volle che il Signor D. frequentasse uno squallido grande parco di periferia, ove deambulava anche un suo ex collega anch'egli in pensione, tale Signor F. Questi se possibile era ancor più degenerato di lui: stavano sulle panchine a sbavare dietro le giovani badanti e le mammine, nonché alle adolescenti che scatenavano le loro fantasie più laide e oscene. Entrambi non avevano rapporti con le loro disgustose mogli, ma avevano ancora erezioni quando davano corpo ai loro pensieri lubrici. A volte passeggiavano nell'estesa area verde, seguendo le coppie che si imboscavano per spiare coiti orali e chiavate di amanti clandestini e non, lanciandosi in seghe spesso senza curarsi di farsi vedere dagli spiati, i quali altrettanto sovente se ne fregavano dei guardoni, anzi eccitandosi di essere notati nei loro approcci.
Ma i due vecchi maiali non erano completamente appagati, sempre più tesi a cercare nuove fonti di piacere, frustrati per l'ammazzarsi di seghe. L'occasione venne quando si aggiunse al duo un terzo pari età, il Signor K. Quest'ultimo, benestante di origine tedesca, era depresso dall'avere a carico oltre ad una moglie insopportabile una figlia trentenne che aveva pensato bene di farsi ingravidare da un poco di buono, che l'aveva lasciata appena saputo del fatto, rendendola ragazza madre di una bimba ora adolescente. La ragazzina di carattere selvatico e ribelle, faceva girare le scatole con atteggiamenti arroganti e strafottenti, provocatori verso il nonno e verso il mondo come solo le puttanelle figlie di troia sanno fare. S'era d'estate ed Signor D. e il Signor F. avevano avuto modo di vedere la nipotina, minuta e con tettine sode sotto magliette variopinte, orecchino al naso, pantaloni larghi e capelli punk. Spesso la troietta indossava sandali aperti con piedini sudati e nel complesso era sudicia come tutte le sue simili. I due notato come il Signor K. fosse irritato dalla noncuranza con la quale quest'ultimo era trattato cominciarono ad instillargli il germe della rabbia e della vendetta, da scaricare sulla puttanella altezzosa. Istigarono e fecero leva sulla parte peggiore del nonno, fondamentalmente maiale perverso come loro, che presto si convinse che a quella nipotina sarebbe servita una lezione dura e forte, necessaria per incutere rispetto in una ragazzina troppo prepotente ed egoista.
In breve i tre anziani si misero d'accordo; il Signor K. come detto era benestante e viveva in una villa in periferia. Stabilirono il giorno: di venerdì la moglie e la figlia uscivano presto e per tutto il giorno a fare compere a spese dell'uomo che rimaneva a badare alla casa. Naturalmente la nipotina dormiva sino a tardi fregandosene beatamente dello studio. Il signor K. attese che la moglie e la figlia uscissero e subito fece entrare i due complici. I tre salirono le scale verso il primo piano, verso la camera della troietta. Sia il signor D. che il signor F. avevano il cazzo duro, eccitati dalla situazione. Si posizionarono vicino a letto dove la puttanella a causa del caldo dormiva con slip e maglietta. I due ospiti agirono coordinati, l'uno tappando la bocca e l'altro bloccando le braccia della ragazzina. La cagnetta si svegliò di soprassalto, cercando di reagire, ma subito il signor K. Le mollò un forte manrovescio, seguito da un altro altrettanto violento. La puttanella cominciò a piangere mentre il nonno la apostrofava: “Piccola troia bastarda, ora ti insegno il rispetto che devi alle persone anziane,la tua arroganza mi ha stufato ed è giunto il momento di farti capire quale è il tuo posto: devi sottometterti a me e ai miei amici e se non farai tutto quello che vogliamo sarà peggio per te!” Alle parole seguirono subito i fatti; i tre arrapati si denudarono sempre trattenendo la ragazzina, poi le sfilarono maglietta e mutandine: il signor D. annusò gli umori vischiosi sugli slip, mentre il signor F. cominciò a palpare il seno acerbo e minuto strizzando sempre più forte i capezzoli, provocando un gemito nella vittima. Il signor K. si concentrò sui piedi sudati e lerci leccando avidamente tra le dita, per poi risalire verso la vagina odorosa della puttanella, iniziando a introdurre la grossa lingua ruvida all'interno bevendo gli umori salati e acri spostandosi alternativamente verso l'ano presto umido si saliva a sciogliere i residui interni ed esterni. La ragazzina cercò di divincolarsi lamentandosi, ma i tre con altri schiaffi, torsioni di seno e botte, la tennero a bada leccando il corpo adolescente presto grondante di sudore e bava. Tutti avevano una notevole erezione, e dopo aver dominato la cagnetta il signor D. e il signor F. le fecero spalancare la bocca, costringendola a ingoiare a turno i loro membri gonfi: mentre i due le chiavavano la gola il signor K. si mise disteso sotto di lei prima leccandola e poi posizionando il membro in modo da penetrarla lentamente ma decisamente nella fighetta. La puttanella ebbe un ultimo moto di rifiuto, ma il trattamento subito la indusse a non reagire, subendo la graduale spinta del cazzo del nonno, deciso a entrare sino in fondo a lei. Il pene si fece strada agevolato dagli umori umidi, la vagina si aprì avvolgendo l'asta dell'anziano sempre più eccitato che penetrò la nipote sino alle palle; i due complici intimarono alla ragazzina di assecondare il movimento di entrata e uscita, contemporaneamente continuando a scoparla in gola conficcando la cappella il più possibile, provocando conati e fiumi di saliva che iniziarono a uscire dalle labbra martoriate della puttanella, vicino a soffocare e con gli occhi sgranati e pieni di lacrime per la violenta intrusione orale. Per alcuni minuti la cagnetta fu sul punto di svenire con i tre cazzi che non le davano tregua, poi il Signor K. vinto dal movimento esplose nella fighetta un fiume di sborra , seguito a ruota dagli altri due porci: il signor D. in quel momento con il cazzo nella gola eruttò tappando il naso della cagnetta, costringendola ad ingoiare tutto lo sperma vischioso e denso, mentre il signor F. venne con fiotti condensati che colpirono i capelli e la fronte, colando sulle guance, sugli occhi e sulle labbra. Ma la lezione non era ancora finita. I tre porci grazie ad una doppia dose di viagra preventivamente assunta videro i loro cazzi nuovamente i tiro, e la figura sottomessa della ragazzina ancora stranita non fece che acuire il loro desiderio perverso. Fu il signor D. a riprendersi dall'orgasmo per primo e a prendere l'iniziativa. Afferrò la puttanella per i capelli e con violenza la trascinò verso il bagno , seguito dagli altri due. Sordi a gemiti e strilli i tre prima fecero inginocchiare la nipotina sul pavimento, obbligandola a leccare i loro piedi puzzolenti e sudati inserendo le dita nella bocca divertiti dagli sforzi e i singhiozzi, poi mentre puliva con la lingua i piedi del nonno il signor D. e il signor F. le pressarono la schiena ed il viso a terra esponendo l'ano alle loro grosse mani, che cominciarono a penetrarla senza pietà nel buchetto ben presto dilatato con due, tre e infine quattro dita, dilatandola estasiati dalle lacrime di dolore e strazio che copiose sgorgavano. Le dita furono sostituite dalle cappelle dei due, decisi a sfondare la cagnetta ormai in loro potere. Fu il signor D. a sverginare lo sfintere sino ai testicoli, penetrando nell'intestino della puttanella pompando con violenza e lacerando i delicati tessuti interni. Il calore e lo stretto passaggio accelerarono la eruzione di sborra, interamente scaricata nel culo. Estratto il cazzo semi rigido il signor D. fu sostituito nella penetrazione anale dal signor F., il quale trovando la strada aperta fece meno fatica a inserire il cazzo rigonfio nell'ano ormai spanato. Mentre la ragazzina veniva sodomizzata il signor K. afferratala per i capelli colorati alla punk le riempì la bocca, alternandosi con il signor D. che mezzo molle costrinse a pulire la lordura anale fuoriuscita dall'intestino che la puttanella dovette ingoiare tra le lacrime. Per sua buona sorte sia il signor F. nell'intestino sia il nonno giunsero alla seconda sborrata abbastanza repentinamente, inondandola di ulteriori schizzi viscidi. Dopo l'orgasmo la lasciarono scivolare sul pavimento, ma ad ulteriore prova della sua sottomissione le urinarono addosso, costringendola con la forza ad aprire la bocca e a mandare giù abbondanti sorsi della piscia calda e puzzolente. Per concludere la fecero accovacciare e la indussero a schiaffi e calci ad evacuare sul pavimento: la ragazzina dovette sottoporsi a quest'ultima umiliazione orinando e defecando sperma mista a feci provando fortissimi dolori dai buchi sfondati e dilatati dalla violenza dei tre maiali.
Il signor K. insultò infine la nipote, minacciandola di torture sessuali ben più pesanti se non avesse cambiato atteggiamento, permettendole di ricomporsi solo dopo aver ripulito bagno e stanza.
La puttanella, da quel giorno, divenne la nipote più rispettosa e obbediente che ogni nonno sogna..................

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