Perdute tra i boschi

Scritto da , il 2015-07-27, genere saffico

Dopo tante email, chat e quant'altro alla fine mi hai convinta a raggiungerti tra i boschi in quella casa favoleggiata tra terra e mare, io che l'estate la passo tra sole e mare mi sono fatta pregare a lungo ma alla fine hai vinto tu.

Arrivo alla stazione dopo un'estenuante viaggio da Udine tra cambi di treni e attese interminabili di coincidenze e finalmente la tradotta, non saprei che altro nome affibiargli, mi scarica lontana dal paesino e ti vedo, d'altronde non potrei non vederti nessuno a parte me è sceso, nessuno è salito e tu sei l'unica persona ad attendere e io con la mia valigia in mano ti raggiungo mentre mi sorridi eccitata.

Ci baciamo e ci guardiamo finalmente, è la prima volta che ci incontriamo, ci siamo trovate in un sito di racconti erotici e da allora è stato tutto un fiorire di racconti, di email e di frasi bollenti, così come piace a noi, sublimando l'amore in un fiorire di oscenità; l'avevi capito subito che tra noi c'era affinità nonostante gli anni di differenza e di esperienze passate.

Ti bacio sulle guance perché non voglio che altri possano giudicarci, mi baci sulla bocca perché te ne freghi degli altri e allora mano nella mano ce ne andiamo verso l'auto parlando di noi, finalmente senza il tramite di internet possiamo dirci cose vere e non solo sogni.

Salgo in auto, tu hai la solita tutaccia che mi hai descritto tante volte, io tutta carina in un abito a fiori preso per l'occasione, siamo proprio scombinate noi due, ti sorrido e tu mi sorridi poi io impertinente mentre l'auto si avvia ti chiedo se anche quando guidi vesti come in casa e nel dirlo mi appoggio a te e una mia mano va tra le tue cosce, tu sorridi e annuisci, io infilo la mia mano nella tua tuta; sì anche quando guidi non porti intimo o forse l'hai fatto per me.

Ti bacio piano il collo mentre guidi verso la montagna e la mia mano imprudente gioca con la tua figa che sempre più grida la sua voglia, anche la mia ha bisogno di coccole, mi stacco da te per un attimo, solo per un attimo amore, mi alzo sul sedere puntando i piedi e mi sfilo il perizomino, te lo faccio vedere e ridiamo, poi lo butto dal finestrino aperto, tu dici che sono pazza e ti credo perché ora lo sono davvero.

Ora sono come te nuda sotto la leggera stoffa, di te vedo i capezzoli erti sotto la maglietta, te li accarezzo facendoti sospirare, mi dici che sono proprio una zoccolaccia e allora esagero ancora e lo sai che più mi dici di comportarmi in un modo e più mi ci comporto, alzo il vestito e mi masturbo davanti a te, tu non ce la fai più ti vedo che stai impazzendo di voglia, ti infili una mano nella tuta e ti masturbi.

Lo stiamo facendo insieme come tante altre volte in chat ma ora siamo una accanto all'altra, l'unico problema è la guida che ne risente, l'auto dovrebbe cambiare marcia ma le mani che possono farlo sono impedite e affaccendate in altro, l'auto sussulta e poi si ferma, io tiro il freno a mano poi abbiamo un orgasmo, ridiamo come idiote, rimetti in moto e andiamo avanti.

Poco oltre prendi una stradina sterrata nel bosco, va in discesa, ho paura per la ripidità della strada ma tu mi dici che l'hai fatta tante volte e che non c'è pericolo, vedo l'opera di taglio dei boscaioli su cui tante volte abbiamo scherzato, poi dopo una curva vedo la casa, bellissima, c'è una terrazza e si vede il mare, sento le voci e capisco che è vicino e ci sono molti turisti.

Ora siamo a casa finalmente, io prendo la valigia e tu mi apri la porta, io faccio scivolare il vestito sulla veranda, ora non mi servirà più entriamo e ci baciamo di nuovo, so che questo sarà un week end di fuoco.

Lù..

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