Esplorare

Scritto da , il 2015-06-15, genere dominazione

Sono una bella donna sulla quarantina,i figli sono cresciuti e molto autonomi, il marito spesso assente fra sport e lavoro.
Mi capita di rilassarmi navigando su siti erotici, di quando in quando. Capita le volte che mi sento più sola del solito, o quando avrei voglia di sesso e mio marito non c'è. Ho avuto qualche avventura, ma ho scoperto che, indipendentemente dal fatto che raggiunga l'orgasmo, poi continuo a sentirmi sola.
Nelle mie fantasie ho spesso pensato al sesso al femminile, ma le fantasie sono fatte spesso per rimanere tali. Fino a quella sera...
Mi sono iscritta ad una chat, è divertente. Riesci a trovare anche persone con cui fare chiacchiere senza che sia necessariamente sesso. Mi ha contattata una donna. Anche lei sulla quarantina, con due figli e un marito.
E' simpatica, mi diverte scambiare opinioni con lei. Dopo qualche giorno di scambi di battute, le sue domande diventano più personali.
Mi chiede se ho mai fatto l'amore con una donna, se ne sono attratta. Io rispondo molto sinceramente.
Lei mi confida di essere sempre stata attratta dalle donne, di essersi anche innamorata, ma non ha mai concretizzato la sua fantasia. Inoltre si manifesta come dominante, confessa di desiderare di esercitare il ruolo di master.
Le è già capitato con uomini, e non fa sesso con loro, anche se si espongono nudi; li domina, li umilia e basta. Con una donna vorrebbe andare oltre, vorrebbe un'amante schiava.
La butto in battuta, e anche lei scherza. Fino a che mi chiede se voglio provare a giocare con lei.
Mi propone di farlo a distanza, con la chat o i messaggi. Poi se la cosa mi intrigasse, potremmo decidere di vederci.
Mi incuriosisce, non mi costa nulla, accetto in un misto di buon umore e eccitazione.
Vuole che i descriva, mi dice che le piace il seno abbondante, la donna un pò in carne e vorrebbe che avessi la figa rasata. Mi scappa da ridere, ha fatto tre richieste e corrispondo a tutte e tre. Lei si dice compiaciuta.
Mi spiega che mi darà ordini, che devo eseguire, e mi chiederà di mandare foto che dimostrino che sto eseguendo.
Mi scopro eccitata sempre di più, anche se non ho ben chiaro dove andrà a parare.
Vuole che mi rivolga a lei chiamandola Signora, mentre lei mi chiamerà come vorrà, preferibilmente cagna.
Come primo ordine vuole che mi svesta, completamente. Mi chiede se ho il culo vergine, se agli uomini lo succhio, se porto a termine le pompe, ingoiando.
Mi dice che vuole portarmi a desiderare lei più di tutti i maschi che ho avuto.
Seguendo le sue indicazioni mi stendo sul letto, mi accarezzo il seno e stimolo i capezzoli perchè si drizzino. Poi fotografo il mio seno. Le spedisco la foto, mi sento uno sfarfugliare nello stomaco, come una ragazzina al primo appuntamento.
Sul monitor leggo"sei proprio la tettona che dicevi. Belle tette da mungere. L'inizio è buono. Ora, cagna apri le gambe, apri le grandi labbra usando le mani, rimani ferma, non toccarti"
Eseguo. Mi sento un pò stupida. E l'eccitazione mi spingerebbe ad accarezzarmi il sesso. Sento il suono del messaggio di chat "non fare la bambina cattiva. stai ferma cosi. immagina io sia lì a guardarti, a toccarti, potrei violarti"
Sento i miei umori colare, senza nessuno stimolo fisico. Glielo scrivo.
Lei è molto compiaciuta.
Inizia così questa strana relazione virtuale, e diventa un appuntamento quotidiano, a volte anche più volte al giorno.
Mi chiede di andare al lavoro senza slip. Oppure a metà giornata mi chiede di rimanere senza reggiseno. Le piace che io mi senta in imbarazzo con colleghi ed avventori. Arriva il messaggio che mi chiede di toccarmi la figa e raccontare quanto sono bagnata. E mi racconta una serie infinita di porcherie che mi farebbe se ci incontrassimo.
E naturalmente dopo poche settimane decidiamo di incontrarci. Abitiamo ad un centinaio di km di distanza, ci siamo date appuntamento fuori dal casello dell'autostrada.
Arriva, scendiamo entrambe dall'auto. Io sono evidentemente in imbarazzo, lei sembra sicura di sè. Ci presentiamo, ha una bella voce, un fisico un pò pesante. Non è bella. I capelli sono raccolti e anche lei ha un seno ampio.
Scambiamo due convenevoli e mi invita a salire in auto con lei. Partiamo, vagando nella campagna circostante, poi si ferma in una piazzola un pò appartata e poco illuminata.
Si gira verso di me, e si allunga a baciarmi. E' la prima volta che bacio una donna. Apro la bocca sotto la spinta della sua lingua, la succhio e anche io metto la mia lingua nella sua bocca. Ci baciamo a lungo, mentre le sue mani sono attorno a mio collo. E' bello, bacia bene. Da timido il bacio diventa appassionato, poi assomiglia a dei morsi. Mi toglie il fiato. Quando si stacca mi sussurra se sono pronta ad essere la sua cagna. annuisco con un cenno della testa.
Mi ha fatto avere istruzioni prima dell'incontro: parlerò solo se me lo chiederà, devo indossare un abito sottoveste e niente biancheria.
Naturalmente per non insospettire nessuno a casa, mi sono cambiata in macchina.
Sono molto eccitata, un pò impaurita. Ma lei mi ha fatto sentire meno sola, voglio provare questa esperienza.
Mi mette un laccio attorno al collo, un collare da cane. Mi dice che quando ci vedremo dovrò sempre indossarlo. Mi bacia ancora sulle labbra e sul collo, dice che le piace molto l'odore della mia pelle.
Vuole che ci sediamo nei sedili posteriori. Ci accomodiamo.
Lei fa scendere le spalline dell'abito e mi lascia a seno scoperto. Sento che si sta eccitando, la sento fremere "bellissimo, che tettone spettacolari hai" e se ne riempie le mani; subito le massaggia, poi inizia una vera e propria mungitura. Al limite del dolore, in certi momenti è vero dolore. Mi sente gemere e mi invita a stare zitta. "E' solo l'inizio, fai la brava". Alterna la spremitura con la suzione. Succhia come davvero dovesse uscire del latte, i capezzoli sono gonfi, arrossati, li sento pulsare.
Quando decide che è sufficiente di ferma, e dalla borsa estrae dei piccoli elastici. Prende un capezzolo fra le dita, lo allunga e di avviluppa l'elastico, piuttosto stretto. Poi fa la stessa cosa all'altro.
Mi fa stendere, con le gambe divaricate ad abbracciarle i fianchi.
Solleva l'abito a scoprire il pube, la mia figa è esposta al suo sguardo.
"ma che bella topona che hai. La mia prima figa."
Mi apre le grandi labbra, ed entra con tre dita in una vagina fradicia di umori.
Commenta di quanto sono cagna, di come è stata brava ad individuare una porca come me.
Mi scopa con le dita, ogni tanto se le porta alla bocca per assaporare il gusto dei miei umori. Io godo, onestamente sto godendo.
Mi spiega che per quanti cazzi io possa avere preso, lei vuole celebrare la mia prima volta con una donna, ed ha pensato ad uno sverginamento alternativo: Vuole che io ricordi per sempre la prima volta che faccio la zoccola con una donna.
Dalla borsa prende una lattina, che riveste con un preservativo. Io faccio per ritrarmi, le chiedo se è pazza.
Mi schiaffeggia due volte il volto. "Taci, non ho detto che puoi parlare puttana" le sue mani sono meno gentili mentre mi masturbano, poi appoggia la lattina contro la mia fessura. "Fra poco vedrai che figa larga hai tesoro, e so che ti piacerà" Sento un male intenso mentre la spinge dentro, fino a metterla tutta.
Scompare per intero dentro la mia figa. Sento la sua durezza contro le pareti di carne che lentamente si apre e si adatta a quella dilatazione.
Lei si scopre le tette, sono grosse quasi quante le mie.
"Ora succhiami, bevi da me. Ti offro il mio seno. Meritatelo"
Ho in bocca uno dei suoi grossi capezzoli. L'imbarazzo iniziale passa lasciando posto al piacere. Mi piace farlo, mi piace il piacere che vedo che lei sta provando, e sto arrivando all'orgasmo grazie alla lattina che mi ha messo dentro. Sento la carne che si stringe attorno. Nel momento che godo le contrazioni sono così forte che sotto la loro spinta la lattina viene letteralmente sputata fuori dalla mia figa.
Lei è soddisfatta, eccitata. "Posso dire di averti stappato la figa piccola cagnetta" e mi bacia.
Poi decide che è il momento di togliere gli elastici da attorno i miei capezzoli. Sensazione stranissima. Bruciano e nello stesso tempo li sento freddi. Li prende in bocca e la sua saliva sembra una panacea per quello che percepisco come punto dolorante. Li succhia ancora a lungo, non li ho ami avuti così gonfi.
Credo siamo insieme da un paio di ore, il mio corpo è ammaccato dal trattamento che mi sta riservando, la mia mente in subbuglio, la mia figa bolle.
Mi lascia ricomporre, cosa non facile, mi tremano le gambe.
Riparte per condurmi alla mia macchina, mentre con una mano mi acccarezza la coscia.
"sei stata brava, la perfetta cagnetta. Ti è piaciuto? ci rivedremo?"
La guardo. Mi sembra impossibile essere così tranquilla, dopo avere concesso accesso al mio corpo ad una donna. Ma sono tranquilla e appagata.
Si, le rispondo, mi è piaciuto tanto. Vorrei vederti ancora.
Lei mi dà una pacca sulla coscia, brava bambina - mi dice - non mi deludi.
Arrivate, scendo. Un ultimo bacio. Ci sentiamo presto.
A casa mi chiudo in bagno e dò un giro di chiave, non voglio che possa entrare nessuno, ho bisogno di raccogliere i pensieri. Faccio scorrere l'acqua nella vasca e mi immergo.
Ho male al seno, i capezzoli sono talmente arrossati che sembra abbiano sanguinato, Sono ancora duri e gonfi. Anche in mezzo alle gambe sento bruciore. Ma mi abbandono al piacere che ho provato.
Arriva un sms. "dimmi che sei mia"
"lo sono, te lo dimostrerò"
"Cagna, ti ho aperto la figa, ora è mia anche quella"
"Si Signora, è tua. Grazie per avermi aperta"
"Prenderò tutto di te, vuoi"
"Si, lo desidero"
"E quando avrò preso tutto potrò decidere di donarlo ad altri. Sei d'accordo"
Rimango ferma un momento
"Signora non importa cosa voglio io. Sono qui per obbedire"
"bene, impari in fretta piccola puttana. A domani"

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