Lo zio, la nostra vacanza (L'amico Carlo)

Scritto da , il 2015-04-29, genere gay

La sera andammo in un bel ristorante,mi preparai accuratamente mi lavai bene in particolare il mio culetto affinchè fosse pulito e profumato,poi lo zio mi riinfilò l’ovulo e mi disse che voleva giocare un pò a cena.
L’amico dello zio era un uomo di circa la sua età bello muscoloso moro e dalla maglietta abbastanza scollata notavo che non aveva un pelo, chiesi allo zio chi fosse e lui rispose che era un suo amico e che presto sarebbe diventato anche un mio caro amico.
Durante la cena lo zio attivò più volte l’ovulo ed ogni volta io saltavo leggermente dalla sedia,carlo l’amico dello zio era veramente simpatico scherzoso e mi riempiva di complimenti poi lo zio tirò fuori dalla tasca il telecomando,ero terrorizzato ma lui disse di star tranquillo,lo diede a carlo.
Carlo prese il telecomando e mi sorrise,mi toccò la gamba e mi disse che avremmo giocato un pò,poi salì con la mano fino al mio cazzo,lo accarezzò e mi chiese se avevo paura,io risposi di no ma gli feci una domanda,”vuoi scoparmi?” fu sorpreso dalla domanda così diretta,annuì ma disse con la sua voce calda “solo se lo vuoi tu” risposi chiedendo anche la presenza dello zio,lo zio mi diede un bacio sulla fronte e mi disse”non sia mai che ti abbandoni”,io ribattei”perchè io sono la puttana dello zio” carlo sorrise e mi disse che non mi sarei dovuto preoccupare,anche lo zio sorrise,allora dissi “fammi tuo”; Carlo prese il telecomando,lo impostò sulla massima potenza e premette il tasto di accensione, ebbi un sobbalzo ed iniziai ad eiaculare presperma nelle mie mutande,sia lo zio che Carlo se ne accorsero per una macchia sui miei pantaloni beige,lo zio allora disse “è il caso di andare”.
Carlo volle a tutti i costi pagare il conto, disse allo zio che la più bella cosa l’avrebbe avuta dopo e che era il minimo,andammo con 2 macchine seperate,ma lo zio volle farmi andare con carlo,mi disse “vai con lui è una brava persona ed un ottimo amante,fai tutto quello che ti dice non te ne pentirai!”. Salii nella macchina di carlo,ero molto eccitato,appena saliti mi iniziò a toccare il cazzo,allora di istinto mi slacciai i pantaloni e li calai insieme alle mutante,”tuo zio me lo aveva detto che eri veramente puttana” ed io risposi “finchè non c’è lui io sono la tua puttana”, Carlo corse x arrivare a casa,salimmo e notai che lo zio non era ancora arrivato,mi arrivò un messaggio .
Lo feci accomodare sul letto,gli chiesi se voleva qualcosa e lui ribattè con un “TU”,iniziai a spogliarmi per lui,era visibilmente eccitato, ora ero nudo, con solo una cordicina che usciva dal mio sederino glabro, Carlo mi disse “posso levarti l’ovulo?” acconsentii,lo fece con una delicatezza e con una cura maniacale,mi baciò la rosellina e mi disse che era bellissima,iniziò a leccarla la sua lingua roteava sulla mia rosellina mi stavo già bagnando per quanto ero eccitato, continuava a leccare in maniera sempre più violenta, finchè non infilò la punta nel mio buchino,sobbalzai,non me lo aspettavo,poi mi disse che avrebbe fatto di tutto per avermi prima che lo zio rientrasse,non ne ero sicuro,ma accettai,continuò a leccarmi poi si slacciò i pantaloni,lo fermai,dissi che a lui ci avrei pensato ora io,iniziai a massaggiare il suo pacco e sentii che era veramente grande la sotto,continuai a massaggiarlo e iniziai un bellissimo bacio con la lingua,il suo cazzo diventava sempre più grande,poi ad un certo punto decisi di calargli sia i pantaloni che le mutande,quando tirai giù uno spettacolo si innalzò davanti al mio viso, era lungo come lo zio ma era molto più grosso,non ce la facevo a tenerlo con la mia mano, iniziai a segarlo poi lui con la mano spinse la mia testa sempre più vicina,aprii la bocca ed iniziai a leccargli la cappella,mugulò poi prese la testa e mi spinse tutto il cazzo fino in gola,quasi mi soffocò continuai x qualche minuto a leccargli la cappella poi passai all’asta ed infine presi quelle due palle enormi in bocca, erano pienissime,e presto le avrei svuotate.
Si spogliò del tutto e i suoi muscoli mi fecero eccitare ancora di più,mi disse che mi voleva a pecora, io obbedii,sputò nel mio buchino poi disse che avrei sentito un pò di dolore,ma che ne sarebbe valsa la pena,iniziò a puntarmi il cazzone ma non entrava allora spinse un pò di più,continuava a non entrare,così mi prese e con un colpo secco lo fece entrare tutto, urlai dal dolore,e lui con prontezza mi chiuse la bocca con la mano,dopo poco il dolore sparì e lui iniziò a trapanarmi il culo entrava ed usciva ed io ad ogni spinta godevo,iniziai ad ansimare allora Carlo aumentò il ritmo delle spinte,si fermò e mi disse guardati il culetto allo specchio, era aperto e grondante del suo presperma ricominciò a incularmi violentemente poi volle cambiare posizione, si mise a pancia all’aria e mi impalò iniziai a fare su e giù e in quella posizione il mio pisello volle per forza schizzare tutto il suo contenuto fino in faccia di Carlo, era eccitatissimo ed io di più ma la cosa venne interrotta dallo zio che era appena rientrato a casa.

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