Spiaggia nudisti

di
genere
gay

Avevo letto di una spiaggia nudisti, non autorizzata, verso il poligono militare in una cittadina vicina alla mia. Ero molto incuriosito per diversi motivi, anche se talvolta c'era stata l'incursione delle forze dell'ordine. Si narrava di episodi, quando la luce si faceva più scarsa, di donne messe al centro di diversi uomini, o di molti uomini che amavano l'abbronzatura integrale. Io ero attratto da entrambe le cose. Non ero mai stato con uomini ma, essendo un minidotato, veramente mini, tanto che a riposo il mio pisellino appariva simile a quello di un bambino, ero molto rivolto, sin da ragazzo , negli spogliatoi delle palestre, al confronto con gli altri uomini, cosa che mi spingeva a guardare loro tra le gambe. Con l'età però, ne avevo ormai quasi 50, quella condizione, sebbene non fosse soddisfacente per mia moglie, cominciava a piacermi. Con lei mi aiutavo con dildo e la cosa era entrambi appagante, tanto più che entrambi giocavamo a pensare ai dildo, che le mettevo nella fica e nel culo mentre me lo succhiava, come ad altri possibili uomini. Ero quindi appagato, sebbene la mia curiosità a guardare e ammirare sui siti porno il cazzo degli uomini fosse sempre viva. Decisi quindi, sia in vista di una possibile avventura con una donna messa tra molti uomini, sia per guardare uomini nudi, di recarmi a quella spiaggia. Giunto nella pineta e parcheggiata l'auto, vidi che c'era uno stabilimento balneare, ma sapevo che dovevo proseguire verso il fiume dove nei pressi avrei trovato la spiaggia nudisti. E infatti, dopo 5-600 metri, man mano chge i bagnanti in costume, anche famiglie, diminuivano, ecco i ptimi nudisti, molti uomini e qualche coppia. Io ero in Bermuda zoccoli e t-shirt con telo in mano e proseguii il cammino, spostandomo verso l'alto della spiaggia, a ridosso della pineta, dove erano più persone nude che non sul bagnasciuga dove passeggiavano anche curiosi, anche ragazze, che inducevano chi era più prossimo alla riva a coprirsi. Al mio passaggio però nessuno si copriva ed io potevo ammirare, cazzi di ogni tipo, natiche sode, tette, e qualche fica. Attraversata l'intera spiaggia avevo avuto modo di vedere che, nella parte alta, era stata realizzata con tronchi distesi in fila a terra una sorta di barriera che consentiva a chi si poneva dietro di essi di stare nudo e prendere il sole senza essere visto. Al di qua i più intraprendenti comunque sostavano sdraiati a bella vista. Decisi quindi di mettermi comodo dietro i tronchi in una parte dova non c'era gente che avevo adocchiato lungo la passeggiata. Vi giunsi e, steso il telo, mi distesi nudo.Il mio desiderio era di esibire la mia piccola dotazione quasi a dire: "eccomi, io sono così!". Mentre guardavo i movimenti dei nudisti in gran parte uomini, coppie o anche gruppi di uomini, oltre il tronco dietro cui stavo, ecco che a un paio di metri da me giungono due giovani sui 30 anni. Intimidito mi rivolto sul telo a pancia in giù, sottraendo il mio pisellino alla loro vista. Ma loro erano incuranti di me e, tolti i vestiti si distesero sui loro teli con il cazzo all'aria. E che cazzi! abbronzati, gonfi, sodi lungi, a riposo,molto ma molto più grandi del mio e del normale. Anche il loro corpo era bello, atletico, tonico. Io non potevo fare a meno di guardarli. Poi uno di loro si è piegato sull'amico e gli ha preso il cazzo in bocca. Ma senza spompinarlo. Lo leccava solo dolcemente. Io non sapevo che fare, se andarmene. Ma ero attratto dalla scena.Intanto entrambi avevano avuto un'erezione e se ne stavano lì ad alzabandiera, mentre parlittavano tra loro semidistesi. Io, chissà perchè, quasi a sfidarli, dal momento che vedevo due obelischi di oltre 20 cm, mi sono voltato mostrandomi a mia volta con il pisello che quasi non si vedeva tra i peli. Il mio movimento ha in un certo senso richiamato i loro sguardi e, visto il mio pube in cui quasi non si vedeva niente sono scoppiati a ridere. Io pur lasciando loro la vista ho voltato il viso dall'altro lato e, quando li ho riguardati, il più vicino a me mi ha detto: "mica ti sei offeso? Non volevamo ironizzare è che ci ha sorpreso il tuo...". Ed io: "no, non temete, in fondo mi piace averlo piccolo". Rotto il ghiaccio mi hanno chiesto come avessi fatto con le donne. Ho spiegato un pò dei dildo e loro, scherzando: "ma pure tu hai provato i dildo?" "Noooo" ho risposto, ma sentivo una certa eccitazione. "non mi dire che non hai mai avuto la curiosità di toccare un cazzo grosso!" Ha replicato quello più vicino a me e, di fronte alla mia titubanza, si è alzato e seduto al mio fianco: "se vuoi puoi toccarmelo". Io un pò indeciso ho allora allungato il braccio e preso il suo cazzo in mano ho avvertito una sensazione molto piacevole di qualcosa di vivo, morbido, a mia disposizione che mi riempiva di una strana euforia. Avvicinatosi anche l'amico anche lui ha chiesto glielo prendessi in mano mentre frattanto a entrambi veniva duro, tanto da invogliarmi a smanettare, scappellando due grossi frutti bruni. "Io penso che se provi a sukkiarlo ti piacerà" mi ha detto il più intraprendente, ed eccomi abbassare con la bocca a leccargli la pancia l'inguine, le palle, come mi fosse stato naturale. Ricordo che sentivo il suo cazzo pulsarmi in bocca, grosso, tanto da non entrarmi nel cavo orale, sì che avvolta tutta quella carne con le labbra ho iniziato un lento pompino. "Come mi piace" pensavo tra me mentre con la mano tenevo il cazzo dell'amico. Ma questo, sfuggito alla presa mi è scivolato dietro e, approfittando del fatto che ero con il capo chino sul ventre dell'amico, mi ha messo il suo cazzo poderoso tra le natiche. Non capivo piu niente. Quel grosso torsolo sull'ano mi ha eccitato come non mai. Ho iniziato a dimenarmi quasi che il mio corpo lo volesse dentro. Lui ha inumidito con la saliva il mio ano e mi ha messo un dito dentro e, mentre io esitavo nel pompino all'amico, teso come ero nella sensazione anale, questo mi ha preso la testa e mi muoveva muovendosi come se stesse scopando nella mia bocca. Sentirmi alla mercè di quei due ragazzi dal corpo e del cazzo bellissimi mi ha inebriato e quasi non mi sono accorto che intanto la poderosa cappella che avevo sul buco del culo cominciava a farsi strada con grande dolore. Sebbene sia io per un verso e lui per l'altro, spingessimo, il cazzo molto grande sembrava non potesse entrare. Io mi allargavo il culo con le mani e avvertivo un forte bruciore. Poi d'un tratto un forte lancinante dolre e la cappella è antrata. Avevo smesso il pompino. "Ahi ahi ahi, mi fai male" ma lui incurante, dietro di me, sempre più duro, ha continuato a spingere sino a quando non ho sentito i peli del pube e il suo basso ventre a contatto con le mie natiche. Ora mi faceva male, ma mi piaceva anche e lui ha iniziato a scoparmi. Ho realizzato coscientemente ciò che mi stava avvenendo e ciò mi ha eccitato moltissimo tanto da fiondarmi di nuovo con la bocca sull'altro cazzo che mi stava davanti spompinando in maniera molto passionale. Il primo a venire è stato il cazzo che avevo in bocca. Una sborrata abbondante che ho raccolto sulla lingua. Volevo sputare, ma lì sulla sabbia o sul telo non volevo farlo, ed ho ingoiato. "Brava la zoccola" mi ha allora detto il ragazzo sfilandomi dalla bocca un coso enorme ormai penzulo. Mentre guardavo ammirato quel cazzo muovendo ritmicamente la schiena e il culo sotto i colpi dell'altro ecco che me lo sento sfilare da dentro e avverto sulla schiena nei sospiri di chi mi aveva chiavato una serie di fiotti caldi di sborra. "Noi andiamo a mare, siamo sporchi, dobbiamo lavarci". Mi hanno detto. E via di corsa nudi verso il mare. Io sentivo il culo bruciarmi la schiena e la bocca sporche. Mi sono toccato l'ano e ho avvertito sulle dita una meteria umida. Ho guardato, era sangue misto a merda...sono corso io pure nudo al mare incurante del mio pisellino a vista che, pure ihn tanta eccitazione, non si era per niente sollevato. A mare l'acqua fredda mi ha fatto avvertire un maggiore bruciore all'ano mentre il mio pisellino si restringeva ulteriormente. Siamo usciti dall'acqua e, mentre io ammiravo i loro cazzi loro hanno riso ancora del mio e di me. Giunti ai teli mi hanno affibiato un nome femminile, Stellina, e sempre il primo ad aver parlato mi ha detto. "beh stellina, a noi è piaciuto e, sicuramente anche a te, se domani vuoi replicare noi veniamo qui ogni giorno e, se vuoi, potremmo andare a casa nostra e farlo più comodamente". E' inutile dire che replicammo molte volte.
di
scritto il
2015-04-23
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