La cabina al mare

Scritto da , il 2015-04-12, genere trio

L'estate è il periodo dell'anno in cui si vivono le maggiori trasgressioni, ci si lascia andare maggiormente ai sensi, si tradisce e si viene traditi sotto l'ombrellone, sotto un sole d'agosto che accende gli animi e i desideri. Voglio raccontarvi questa mia esperienza che non scordero' tanto facilmente. Come tutti gli anni io e mia moglie affittiamo un ombrellone e due lettini al solito stabilimento balneare del paese dove abitiamo. Questa volta pero' abbiamo preso anche una cabina dove poter tenere il mio windsurf con tutti gli attrezzi, i materassinin e dove potersi cambiare il costume in tutta tranquillita'. La cabina era l'ultima rimasta, si trovava in fondo a sinistra e confinava con la toilette per uomini. Le giornate passavano spensierate e divertenti, tra un bagno e un'uscita con il surf, una partita a beach tennis ed una a burraco sotto l'ombrellone. Mia moglie era bellissima come sempre, con il suo seno prosperoso faceva girare la testa ai bagnanti e quando le spalmavo la crema da sole dietro le spalle mi veniva duro che dovevo correre in acqua per spegnere i bollori. Tra le file di ombrelloni era un continuo via vai di venditori ambulanti spesso invadenti e assillanti, tra questi spiccava un ragazzo senegalese molto alto e con un fisico eccezzionale, Sempre ben vestito e educato, vendeva abbigliamento sportivo griffato contraffatto, mia moglie moriva dal desiserio di fare acquisti ma si vergognava a comprare in spiaggia. Crede di essere mal giudicata dai vicini d'ombrelloni e poi pensa che comprare da venditori abusivi sia illegale e ha paura di incorrere in sanzioni. Il ragazzo non è indifferente alle grandi tette di mia moglie e mostrandole un foulard di Burberry getta lo sguardo nella scollatura del costume, io me ne accorgo e questa cosa mi eccita. Lei è molto affascinata dal foulard ma so che non lo comprerebbe mai alla luce del sole pertanto mi viene un'idea. Mentre il senegalese si allontana parlo con mia moglie e le dico che l'acquisto si potrebbe fare lontano da occhi indiscreti nella cabina, lei si dice disponibile e allora le dico di andare mentre io andro' a parlare col ragazzo. Lo raggiungo in riva al mare a 100 metri dal mio ombrellone e gli dico che sono disposto a pagarglielo il doppio se lui viene alla cabina dove mia moglie lo aspettava. Lui si dice pronto e insieme ci incamminiamo. La sabbia scotta sotto i piedi e arriviamo allo spogliatoio. Apro la porta guardando che nessuno ci noti ed entriamo all'interno. Mia moglie ci aspettava tutta accaldata perchè li' dentro faceva molto caldo, si era in penombra e una cappa d'umidita' rendeva l'aria pesante. Il ragazzo di colore era bellissimo, la sua pelle scura faceva contrasto ai suoi denti bianchissimi, la maglietta sudata nascondeva un fisico da atleta e mia moglie lo mangiava con gli occhi. Io le slacciai il reggiseno e subito due mani scure cominciarono a palparle un seno bianco e impetuoso, mi feci da parte ed eccitatissimo cominciai a toccarmi godendomi lo spettacolo. La lingua rossa del venditore abusivo stava leccando e succhiando i capezzoli di mia moglie, le sue mani erano dappertutto e lei mi guardava con complicita' toccando a sua volta in mezzo alle gambe il ragazzo. Poi si inginocchio' e prese in bocca un cazzo mai visto: nero come il carbone , lungo come un cetriolo e una cappella rossa lucida. La luce filtrava nella cabina da fessure in alto e l'aria scarseggiava, eravamo tutti sudati, io col cazzo in mano a masturbarmi lentamente mentre mia moglia ingoiava il grosso arnese e giocava con le palle del bel moro. Ad un certo punto lui la fa piegare a novanta gradi e la penetra da dietro molto delicatamente, quasi rispettoso e intimorito dalla mia presenza, io infilo il mio cazzo in bocca a mia moglie e comincio ad essere vicino all'orgasmo. Lei gode con quella mazza nella fica e non strilla dal piacere perche' ha la bocca piena, poi si inginocchia in mezzo a noi e lecca il mio cazzo bianco che sfigura in confronto a quello del bel senegalese e poi prende in bocca il suo fino alla gola. Vuole farci godere entrambi e cosi' avviene subito dopo. Io le sborro in viso mentre lui le viene in gola e lei sembra soffocare tanta è la sborra che deve ingoiare Usciamo uno alla volta dalla cabina senza destare attenzione e da quel giorno ogni volta che passa il nostro amico di colore ci salutiamo come fossimo vecchi amici. La cabina l'abbiamo usata altre volte io e mia moglie per delle sveltine coniugali ma quella volta con lui non la dimenticheremo mai.


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